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Formattazione del testo
Secondaria di II Grado). Nella fase di Turgor prevale l'accrescimento ponderale, nella fase di Proceritas quello staturale.
26. Forma successiva, simultanea e alternata
Più esercizi ginnastici insieme si possono eseguire in forma:
- Successiva: un arto alla volta.
- Alternata: le braccia eseguono contemporaneamente una il movimento di andata, l'altra di ritorno.
- Simultanea: le braccia eseguono contemporaneamente lo stesso movimento.
27. Prono/supino
Decubito supino, il corpo è in appoggio sul suolo con la regione posteriore (pancia in su)
Decubito prono, il corpo è in appoggio sul suolo con la regione anteriore del corpo (pancia in giù)
28. Posizioni
Le posizioni sono le figure che il corpo assume in relazione all'ambiente. Gli arti superiori possono assumere posizioni in atteggiamento lungo, breve e semibreve. Le posizioni degli arti in atteggiamento lungo si riconoscono dal rapporto che essi hanno con gli assi fondamentali del corpo (longitudinale, trasversale, ecc.).
Le posizioni degli arti possono essere classificate in base agli assi del corpo (longitudinale, trasversale e sagittale) e si distinguono in dirette e intermedie:
- Dirette: quando gli arti risultano paralleli o sul prolungamento di uno degli assi. Ad esempio, braccia in basso (lungo l'asse longitudinale), braccia in avanti (lungo l'asse sagittale).
- Intermedie: quando gli arti risultano obliqui rispetto agli assi. Le posizioni intermedie si precisano indicando prima le posizioni dirette orizzontali (avanti, fuori, dietro) poi quelle verticali (alto, basso). Ad esempio, le posizioni intermedie delle braccia possono essere avanti-basso/avanti-alto, fuori-basso/fuori-alto, dietro-basso/dietro-alto.
Gli atteggiamenti sono le figure che il corpo del ginnasta, o parte di esso, assume indipendentemente dall'ambiente. Gli atteggiamenti possono essere parziali o totali. Sono parziali quando interessano solo una parte del corpo e totali quando interessano tutto il corpo.
Un esempio di atteggiamento parziale del busto/arto superiore può essere lungo (massima distanza tra le estremità) o breve (minima distanza tra le estremità).
ESEMIBREVE (via di mezzo tra i precedenti). Atteggiamento toale es. massima squadra o raccolta .
Elenco degli atteggiamenti che possono assumere le parti del corpo
Pensiero logico e processi cognitivi per Piaget e Meinel, da cosa dipendono?
Secondo Piaget, le prime costruzioni logiche dipendono dalla motricità. I primi processi mentali del bambino si costruiscono sulle azioni che egli compie nei confronti dell'ambiente e degli oggetti che lo circondano. "Il movimento è la fonte dei processi cognitivi, la conoscenza attraverso i sensi è la prima forma di conoscenza. È la base su cui si costruisce il mondo percettivo e concettuale del bambino".
Secondo Meinel lo sviluppo delle capacità motorie favorisce un rapido accrescimento delle esperienze cognitive. Questo processo è da lui diviso in fasi:
- Coordinazione grezza
- Coordinazione fine
- Consolidamento della coordinazione fine
Adattamento e trasformazione dei movimenti
Capacità
di adattamento e trasformazione dei movimenti, che rappresenta la capacità di modificare il movimento in modo da adattarlo, se non proprio trasformarlo, ad una improvvisa variazione della situazione senza che vi sia il cambiamento del risultato previsto. Non vi saranno mai situazioni standardizzate ed è una capacità essenziale negli sport di squadra come la pallavolo in cui il giocatore deve adattare il gesto motorio alla determinata azione di gioco. 32. Obiettivi complessi: cosa sono? Sono gli obiettivi che l'insegnante dovrà definire in base a ciascun allievo attraverso l'esperienza diretta. Gli alunni avranno stili di apprendimento diversi e il docente deve definire gli obiettivi a seconda di tali distinzioni. 33. Oltre agli obiettivi complessi, quali altri punti individui? Gioco, narrazione, corpo globale, mezzi contestualizzati 34. Le 5 colonne portanti L'attività ludico motoria si basa su 5 colonne portanti che sono: - GIOCO: rende possibileil movimento e coinvolge la sfera cognitiva, motoria, affettiva e relazionale. NARRAZIONE: permette di mettere il bambino in diversi contesti narrativi per valutarne il comportamento in relazione al ruolo disegnato. Dalla lettura si passa a giocare immedesimandosi nel racconto. OBIETTIVI COMPLESSI: Sono gli obiettivi che l'insegnante dovrà definire in base a ciascun allievo attraverso l'esperienza diretta. Gli alunni avranno stili di apprendimento diversi e il docente deve definire gli obiettivi a seconda di tali distinzioni. CORPO GLOBALE: pensare al bambino come unità funzionale, la somma di più aspetti (cognitivo, relazionale, motorio). Il movimento è fondamentale nella creazione dell'autoimmagine del bambino. MEZZI CONTESTUALIZZATI: strumenti che favoriscono l'attenzione e la curiosità dei bambini. 35. Il laboratorio secondo Frabboni Il LABORATORIO (inteso in senso ampio) è: BOTTEGA DI METODO, perché non si utilizza unsolo metodo, ma si sceglie la metodologia che meglio si sposa con un determinato contenuto. OFFICINA DI APPRENDIMENTO-AUTOAPPRENDIMENTO, anche l'errore permette di capire il percorso metodologico corretto, è l'iter che diventa importante, non tanto il fine. I bambini riescono, sperimentando certe situazioni, ad "auto-apprendere". Ci sono situazioni in cui l'educatore non è più guida, ma regista del percorso educativo. FORMAZIONE META E FANTA COGNITIVA, l'apprendimento passa per l'immaginazione, la fantasia e il pensiero divergente (o creativo). Queste caratteristiche comportano un fare scuola attraverso il modello pedagogico-didattico del laboratorio che NON ha più come esclusivo obiettivo quello di trasmissione di contenuti, quanto più quello di favorire la consapevolezza sui PROCESSI DI APPRENDIMENTO, sul COME si formano le nostre competenze e sul COME si strutturano le nostre conoscenze. 36. Abiti del laboratorio o- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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