Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
II PRODUZIONE PRODUZIONE PRODUZIONE
III MARKETING MARKETING MARKETING
LEZIONE 23 DOMANDA 3. Si spieghino le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi della struttura
organizzativa a matrice e se ne dia a titolo di esempio una rappresentazione grafica tramite organigramma.
La struttura organizzativa a matrice è caratterizzata da una combinazione di due strutture sovrapposte: una
struttura funzionale (per dipartimenti come marketing, vendite, risorse umane) e una struttura per progetti o
linee di prodotto. Ogni dipendente ha un duplice rapporto di subordinazione, rispondendo sia al manager
funzionale che al manager di progetto.
Caratteristiche:
Duplice linea di comando: i dipendenti rispondono a due manager, creando una struttura complessa
• ma flessibile.
Flessibilità operativa: i team possono essere facilmente riassegnati a diversi progetti.
• Collaborazione tra funzioni: favorisce una maggiore interazione tra reparti funzionali diversi.
•
Vantaggi:
Migliore utilizzo delle risorse attraverso progetti multipli.
• Maggiore flessibilità e adattamento ai cambiamenti del mercato.
• Stimola l'innovazione e la collaborazione tra dipartimenti.
•
Svantaggi:
Complessità nella gestione, poiché la doppia linea di comando può creare conflitti di autorità.
• Maggiore necessità di coordinamento e comunicazione.
• Possibili sovrapposizioni di ruoli e responsabilità.
•
LEZIONE 25 DOMANDA 2. Cosa si intende per “sistema di comunicazione”?
I vari organi della struttura organizzativa si trovano nella necessità di comunicare tra di loro per scambiarsi
informazioni, strumenti e risorse produttive. Affinché la comunicazione risulti efficiente ed efficace vanno
definiti opportuni meccanismi di comunicazione, che attengono ai canali, ai mezzi e alle direzioni attraverso i
quali organi vengono in contatto tra loro.
Il è l'insieme dei processi, strumenti e canali utilizzati all'interno di
sistema di comunicazione
un'organizzazione per trasmettere informazioni, direttive, feedback e messaggi tra i diversi livelli gerarchici e
tra i dipartimenti. È essenziale per garantire il coordinamento, la collaborazione e l'efficace gestione delle
attività aziendali.
LEZIONE 25 DOMANDA 3. Cosa sono i “sistemi o meccanismi operativi” e quali relazioni ci sono con la
struttura organizzativa?
L’impresa è una realtà dinamica e per poter svolgere in modo organizzato la sua attività deve definire i
processi che permettono alla struttura di funzionare. Tali processi si definiscono sistemi o meccanismi
operativi. L’analisi della struttura tende a rispondere alla domanda su “che cosa” il sistema organizzativo
deve realizzare, in termini di funzioni, di obiettivi, di sistemi di attività; l’analisi dei meccanismi operativi
tende, invece, a rispondere alla domanda sul “come” si rende operativa la struttura aziendale. Tali due
variabili risultano fortemente interrelate.
LEZIONE 25 DOMANDA 4. Cosa si intende per “sistema informativo”?
Il sistema informativo è l’insieme di tutti gli elementi aziendali impiegati per raccogliere, elaborar e archiviare
dati allo scopo di produrre e distribuire informazioni a tutti i soggetti che, nell’impresa, ne hanno bisogno per
decidere o controllare (soggetti con compiti direttivi) e per operare (personale esecutivo). Tali elementi sono
rappresentati da mezzi tecnici, risorse umane, procedure e dal patrimonio stesso di dati e informazioni a
disposizione dell’azienda.
LEZIONE 25 DOMANDA 5. Si spieghino il ruolo e l’evoluzione dei sistemi informativi automatizzati.
Il sistema informativo aziendale è automatizzato quando i mezzi tecnici, utilizzati per trattare, trasferire,
archiviare dati e informazioni, sono rappresentati da computer e procedure per acquisire e trattare dati, e
così produrre informazioni, consistono in “programmi” o software, funzionanti sugli stessi computer.
1. EDP (Electronic Data Processing): Nasce tra gli anni 50/60 con la funzione di integrare/sostituire le
attività impiegatizie con l’elaborazione dei dati (funzione paghe, gestione delle fatture e magazzino);
2. MIS (Management Information System): Si sviluppa tra gli anni 60/70, l’oggetto di tale sistema non
sono i dati, ma le informazioni e, la funzione è quella di fornire informazioni standard alla direzione
sull’andamento delle attività operative di routine (report statistico e controllo di gestione);
3. DSS (Decision Supporting System): Nasce negli anni 80 con lo scopo di supportare le attività
manageriali poco strutturate (decisioni strategiche per l’introduzione di nuovi prodotti sul mercato).
LEZIONE 26 DOMANDA 2. Si spieghi le decisioni strategiche di business (ovvero strategie competitive) e in
che modi si può conseguire un vantaggio competitivo.
Le strategie competitive sono di competenza dei dirigenti delle unità di business, si traducono nella
definizione delle modalità secondo le quali affrontare la competizione nel settore, fronteggiando le forze che
vi operano (fornitori, clienti, concorrenti). L’obiettivo è quello di ottenere una posizione di vantaggio
competitivo, cioè una migliore posizione nei confronti dei concorrenti, clienti e fornitori e poco vulnerabile
nei confronti dei potenziali nuovi entranti.
Il vantaggio competitivo si ottiene attraverso un vantaggio di costo e un vantaggio di differenziazione. Il primo
si ottiene quando l’imprese offre lo stesso prodotto ma ad un prezzo più basso, l’ultimo quando l’impresa
offre un prodotto con un valore e delle caratteristiche uniche sul mercato, tanto che il consumatore è
disposto a pagare un sovrapprezzo.
LEZIONE 26 DOMANDA 3. Cosa si intende per sistemi decisionali?
Per sistemi decisionali si intende il processo di conversione delle informazioni in azioni. Il soggetto delle
attività decisionali sono gli organi aziendali, mentre le decisioni sono oggetto del funzionamento dell’impresa.
LEZIONE 26 DOMANDA 4. Si spieghi la natura delle strategie d’impresa (o globali, anche dette “corporate”)
e delle decisioni di portafoglio.
Le decisioni globali sono di competenza della direzione generale, riguardano l’individualizzazione dei settori in
cui competere e delle unità di business in cui si deve articolare l’impresa; assumono particolare importanza
per le imprese multi – business operanti su più ASA (combinazione di prodotto/mercato/tecnologia tale da
configurare un sistema competitivo autonomo) e sono conosciute con il nome di decisioni di portafoglio:
decisioni inerenti il bilanciamento del portafoglio, il cui management è chiamato a valutare l’opportunità di
estendere il portafoglio o di concentrarlo; decisioni circa l’allocazione dei flussi finanziari tra le diverse unità di
business.
LEZIONE 26 DOMANDA 5. Si spieghi cosa si intende per decisioni strategiche funzionali.
Le strategie funzionali sono di competenza dei responsabili di funzione all’interno di ogni ASA, sono relative al
come svolgere le specifiche attività funzionali perché si possano concretizzare le decisioni prese a livello
superiore e dipendono dalle competenze che l’azienda è riuscita ad accumulare nel tempo, sia attraverso
l’apprendimento interno che mediante l’acquisizione di risorse esterne.
LEZIONE 26 DOMANDA 6. Si spieghi la classificazione delle decisioni in “strategiche, tattiche e operative”.
Le decisioni sono classificate in: strategiche, tattiche e operative. Per strategiche si intende quelle decisioni
strategiche che l’impresa deve affrontare quali gli investimenti in R&S, la promozione commerciale, la scelta
della struttura organizzativa, la scelta dei dirigenti e il sistema di incentivazione, quelle tattiche sono decisioni
che seguono quelle strategiche in quanto predispongono le condizioni e le risorse per essere realizzate,
mentre quelle operative vanno a specificare il dettaglio delle decisioni già definite.
LEZIONE 27 DOMANDA 1. Si spieghino gli elementi caratterizzanti un “programma” risultante da un
processo di programmazione.
La programmazione viene formalizzata da un documento costituito da:
programma: costituito da una parte descrittivo-qualitativa. Il programma riguarda un periodo breve
• e definisce in maniere dettagliata le azioni da svolgere al fine di realizzare il disegno strategico ed i
soggetti chiamati a compierle (puntando soprattutto sulla responsabilizzazione delle unità
organizzative);
budget: parte quantitativa del programma di gestione aziendale che lo espone in termini economico-
• finanziari, forniscono, ai responsabili già individuati, obiettivi che vengono misurati con grandezze
monetarie.
(altra risposta)
Un "programma" risultante da un processo di programmazione è uno strumento strategico utilizzato per
pianificare e coordinare le attività di un'organizzazione nel medio-lungo termine. Questo programma è il
prodotto di un processo di riflessione e analisi volto a definire obiettivi, risorse e azioni necessarie per
raggiungere determinati risultati.
Gli elementi caratterizzanti di un programma comprendono innanzitutto chiari e specifici risultati
gli obiettivi:
che l'azienda intende ottenere in un determinato periodo di tempo. Questi obiettivi devono essere misurabili
e coerenti con la visione e la missione aziendale. Il programma include anche la definizione delle risorse
che possono essere di natura finanziaria, umana o tecnologica, e la pianificazione del loro utilizzo
necessarie,
in modo efficiente e sostenibile.
Il programma delinea inoltre che devono essere intraprese per raggiungere gli obiettivi
le attività e le azioni
prefissati, insieme ai tempi di realizzazione. Ogni attività viene assegnata a specifici responsabili, e viene
stabilito un per il completamento delle diverse fasi del piano.
calendario
Infine, un programma deve prevedere anche un per verificare i progressi
sistema di monitoraggio e controllo
e apportare eventuali aggiustamenti in corso d’opera. Tale sistema permette di valutare l’efficacia delle azioni
intraprese e di reagire tempestivamente a eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi previsti. Il programma
rappresenta dunque una guida concreta per l'azione organizzativa e un mezzo per garantire coerenza tra le
decisioni quotidiane e gli obiettivi di lungo termine.
LEZIONE 27 DOMANDA 2. Si spieghi come l’alta direzione possa adottare, rispetto all’evoluzione
dell’ambiente esterno, un atteggiamento di attesa oppure anticipatorio oppure attivo.
Atteggiamento di attesa: aspettare passivamente il verificarsi di fenomeni evolutivi e adottare
opportune modifiche nella gestione solo quanto tali fenomeni sono chiaramente a