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EDP MIS DSS - Applicazioni di natura operativa a supporto del controllo decisionale

Finalità: Alleggerire il lavoro impiegatizio per il controllo di routine strutturate

Orientamento: Efficienza

© 2016 - 2017 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/10/2017 11:53:28

Set Domande: ECONOMIA AZIENDALE

ECONOMIA (D.M. 270/04)

Docente: Napoli Francesco

Lezione 02

02. Cosa si intende per sistemi decisionali?

L'attività decisionale consiste nel processo di conversione delle informazioni in azioni. Soggetto delle attività decisionali sono gli organi aziendali, oggetto delle decisioni è il funzionamento dell'impresa.

03. Si spieghi la classificazione delle decisioni in "strategiche, tattiche e operative".

Le decisioni sono classificate in strategiche, tattiche ed operative. Per strategiche si intende quelle decisioni

strategiche che l'impresa deve affrontare, quali gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, la promozione commerciale, la scelta della struttura organizzativa, la scelta dei dirigenti e il sistema di incentivazione, quelle tattiche sono decisioni che seguono quelle strategiche in quanto predispongono le condizioni e le risorse per essere realizzate, mentre quelle operative vanno a specificare il dettaglio delle decisioni già definite.

04. Si spieghi la natura delle strategie d'impresa (o globali, anche dette "corporate") e delle decisioni di portafoglio. Tali decisioni, di competenza della DG, riguardano l'individuazione dei settori in cui competere e delle unità di business (area strategica d'affari) in cui si deve articolare l'impresa. Assumono particolare rilevanza per le imprese multi-business operanti su più ASA (combinazione prodotto/mercato/tecnologia tale da configurare un sistema competitivo autonomo) e sono conosciuti con il nome

decisioni di portafoglio, ovvero:
  • Decisioni inerenti al bilanciamento del portafoglio: in cui il management è chiamato a valutare l'opportunità di estendere il portafoglio o di concentrarlo.
  • Decisione circa l'allocazione dei flussi finanziari tra le diverse unità di business.

Si spieghi le decisioni strategiche di business (ovvero strategie competitive) e in che modi si può conseguire un vantaggio competitivo.

Tali decisioni, di competenza dei dirigenti dell'unità di business, si traducono nella definizione delle modalità secondo le quali affrontare la competizione nel settore, fronteggiando le forze che vi operano (fornitori, clienti, potenziali nuovi entranti, prodotti sostitutivi e concorrenti).

L'obiettivo è quello di ottenere una posizione di vantaggio competitivo, ossia una posizione il più vantaggiosa possibile nei confronti di concorrenti, clienti e fornitori e poco vulnerabile nei confronti di cambiamenti nel mercato.

Potenziali nuovi entranti e dei prodotti sostitutivi. Il vantaggio competitivo può aversi in due modi:

  1. Come vantaggio di costo: l'impresa offre lo stesso prodotto ma ad un prezzo più basso.
  2. Come vantaggio di differenziazione: l'impresa offre un prodotto con un valore e delle caratteristiche uniche sul mercato, tanto che il consumatore è disposto a pagare un sovrapprezzo.

Si spieghi cosa si intende per decisioni strategiche funzionali. Le decisioni strategiche funzionali, di competenza dei responsabili di funzione all'interno di ogni ASA, sono relative al come svolgere le specifiche attività funzionali perché si possono concretizzare le decisioni prese a livello superiore e dipendono dalle competenze che l'azienda è riuscita ad accumulare nel tempo, sia attraverso l'apprendimento interno che mediante l'acquisizione di risorse esterne. © 2016 - 2017 Università Telematica eCampus - Data Stampa

Testo formattato

04/10/2017 11:53:28

Set Domande: ECONOMIA AZIENDALE

ECONOMIA (D.M. 270/04)

Docente: Napoli Francesco

Lezione 0270

  1. Si spieghino gli elementi caratterizzanti i processi di pianificazione e programmazione.

    I processi di pianificazione e di programmazione sono entrambi sistemi organizzativi formalizzati per elaborare una decisione, tuttavia:

    • I sistemi di pianificazione sono sistemi di formalizzazione di decisioni di tipo strategico;
    • I sistemi di programmazione sono sistemi di formalizzazione di decisioni tattiche ed operative.
  2. Si spieghino gli elementi essenziali dell'analisi dell'ambiente esterno e di quella interna dell'azienda.

    Idealmente il processo di pianificazione inizia dall'analisi dell'ambiente esterno, al fine di individuare le diverse opportunità e minacce ambientali. La ricognizione minacce/opportunità riguarda sia l'ambiente generale, sia l'ambiente specifico (quello di settore, del modello della concorrenza allargata).

Opportunità e minacce dell'ambiente generale: l'analisi è focalizzata sull'ambiente generale, quindi sulle condizioni economiche, istituzionali, politiche, socio-culturali, tecnologiche ed altro ancora che possono influenzare l'impresa nel suo complesso e i diversi ambiti competitivi in cui è impegnata. Opportunità e minacce nell'ambiente specifico: nelle aziende articolate secondo la struttura multidivisionale, la ricognizione delle opportunità e minacce provenienti dal settore è effettuata solitamente, ma non necessariamente, dalla direzione di divisione. L'analisi interna dell'azienda: - Verifica le potenzialità sia a livello di risorse che di abilità e competenze dell'impresa. - Verifica le carenze dell'impresa. Da un'analisi congiunta dei fattori interni e quelli ambientali, scaturisce l'individuazione degli obiettivi, che vengono distinti in: - Globali: riferiti

All'impresa nel suo complesso (es. incremento del fatturato);

  • Intermedi: riferiti a singole parti dell'azienda (es. vantaggio competitivo di una divisione).

Si spieghino gli elementi caratterizzanti la programmazione come un processo che si svolge secondo determinate fasi logiche.

La programmazione è quell'attività con cui le aziende riprendono e attuano, nel breve periodo, le indicazioni proprie della pianificazione. Nella programmazione i temi della pianificazione, vengono considerati nel loro dettaglio, definendo le concrete azioni da porre in essere per realizzare le attività previste in fase di pianificazione ed i soggetti destinati a compierle.

Punto di partenza di ogni fase di programmazione sono gli obbiettivi contenuti nel piano strategico, che devono essere tradotti in termini di obbiettivi operativi.

Gli obbiettivi operativi da raggiungere sono esaminati alla luce dei vincoli esterni ed interni dell'impresa.

Sviluppo di obbiettivi

alternativi alla luce della capacità e risorse disponibili nel breve periodo.

Redazione del programma secondo una fase descrittivo-qualitativo e parte quantitativo-monetaria(c.d. BUDGET), approvazione, esecuzione e controllo del programma.

© 2016 - 2017 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/10/2017 11:53:28

Set Domande: ECONOMIA AZIENDALE

ECONOMIA (D.M. 270/04)

Docente: Napoli Francesco

04. Si spieghino gli elementi caratterizzanti un "programma" risultante da un processo diprogrammazione

Il programma riguarda un periodo di tempo breve, di solito l’anno, e definisce in manieradettagliata le azioni da svolgere al fine di realizzare il disegno strategico ed i soggetti chiamati acompierle. La parte quantitativa del programma (c.d. BUDGET) è il documento che espone ilprogramma della gestione aziendale nella sua traduzione, in termini economico-finanziari,forniscono ai responsabili, già individuati, obbiettivi che, vengono misurati in

Si spieghi come l'alta direzione possa adottare, rispetto all'evoluzione dell'ambiente esterno, un atteggiamento di attesa oppure anticipatorio oppure attivo.

L'alta direzione può adottare, rispetto all'evoluzione di fenomeni interni ed esterni tre tipi di atteggiamenti:

  • Atteggiamento di attesa: aspettare passivamente il verificarsi di fenomeni evolutivi ed adottare opportune modifiche nella gestione solo quando tali fenomeni sono chiaramente affermati;
  • Atteggiamento anticipatorio: sforzarsi costantemente di prevedere l'evoluzione dei fenomeni allo scopo di poter realizzare modifiche nella gestione in via anticipata e tempestiva;
  • Atteggiamento attivo: promuovere azioni tese ad influenzare l'evoluzione dei fenomeni.

© 2016 - 2017 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/10/2017 11:53:28

Set Domande: ECONOMIA AZIENDALE

ECONOMIA (D.M. 270/04)

Docente: Napoli Francesco

Lezione 028

spesso utilizzato per monitorare e valutare le performance aziendali, confrontando i risultati ottenuti con gli obiettivi prefissati. Esso si occupa di raccogliere, analizzare e interpretare i dati finanziari e non finanziari dell'azienda, al fine di fornire informazioni utili per prendere decisioni e migliorare le prestazioni. Il controllo operativo, invece, si concentra sul monitoraggio e sul controllo delle attività quotidiane dell'azienda. Esso si occupa di verificare che le operazioni siano svolte in modo corretto, efficiente ed efficace, rispettando le procedure e gli standard stabiliti. Il controllo operativo si basa sulla definizione di indicatori di performance e sull'analisi dei processi aziendali, al fine di individuare eventuali problemi e adottare le opportune azioni correttive. In sintesi, il controllo strategico si occupa di valutare le strategie aziendali, il controllo di gestione si concentra sul monitoraggio delle performance aziendali e il controllo operativo si occupa del controllo delle attività quotidiane.

definito direzionale in riferimento al suooggetto, che è rappresentato dalle prestazioni dei dirigenti. Esso possiede un grado piuttostoelevato di discrezionalità, in quanto si basa su meccanismi di verifica rispetto ai quali interviene ilgiudizio soggettivo. Il controllo di gestione, attraverso il monitoraggio dei risultati, ha comeobbiettivo quello di guidare le scelte dei manager verso gli obbiettivi organizzativi eresponsabilizzare i manager stessi sui risultati conseguiti.

Il controllo operativo ha ad oggetto il monitoraggio di specifiche operazioni di gestione compiuteper il proseguimento delle strategie e degli obbiettivi di fondo previsti in sede direzionale. Esso,quindi, può considerarsi un controllo di ordine inferiore, se pur complementare a quellodirezionale. Il controllo operativo, inoltre, mirando a disciplinare in maniera puntuale le modalità diadempimento dei compiti e delle attività individuali, risulta sicuramente più

dovrebbe essere l'uso dei social media nella società moderna.

Razionale e oggettivo di quanto possa e dovrebbe essere l'uso dei social media nella società moderna.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
86 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rafgio00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Napoli Francesco.