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Secondo la UNI 1282 la dimensione di una tubazione si indica per mezzo del diametro nominale

DN in millimetri, che rappresenta il diametro di passaggio del fluido nelle tubazioni. Questa

dimensione si calcola in base alla pressione nominale PN, espressa in bar, secondo quando

descritto dalla UNI 1283.

Esempi:

- Tubo 42,4 x 2,6 UNI 4991 (designazione di un tubo senza saldatura di acciaio avente d=42,2 mm

ed s=2,6 mm)

- Manicotto UNI ISO 50 gas 1 ¼

- Tubo G 1 ¼ UNI 4149 (tubo in acciaio senza saldatura gas commerciale, filettato)

07. Cosa è la distinta di prodotto, quale informazione contiene e come si struttura? Quali varianti

dei sistemi di codifica vengono impiegati nell'industria?

La distinta di prodotto (o delle parti) è un insieme di codici che identifica un gruppo (o sottoinsieme) o un

assieme, rappresentandone la struttura. Ogni elemento è rappresentato con un codice contenente i

codici "genitori" o "figli", consentendo legami tra più componenti. In questo modo è possibile risalire

all'assieme di appartenenza di un determinato componente. Inoltre, contiene informazioni in base al

prodotto e ciclo di produzione, costo e risorsa utilizzata. La distinta viene suddivisa in varie tipologie:

base, tecnico-produttiva, di produzione e di vendita. Solitamente è strutturata gerarchicamente ad

albero, dove le foglie rappresentano i componenti dell'assieme.

I principali tipi di codifica utilizzati nell’industria sono:

- Codice parlante

- Codice gerarchico

- Codice semiparlante

- Codice progressivo

08. Si enunci cosa è una proiezione e si descrivano le caratteristiche dei principali tipi. Cosa si

intende per fattore di deformazione nella proiezione?

Una proiezione è un procedimento per rappresentare oggetti 3D del mondo reale su un supporto

bidimensionale (foglio da disegno). Quindi le proiezioni trasformano punti di un sistema di

coordinate 3D in punti di un sistema di coordinate 2D. La proiezione di un oggetto 3D si ottiene

tramite dei raggi di proiezione (proiettori) che partono da un centro di proiezione, passano

attraverso ciascun punto dell’oggetto, e intersecano un piano di proiezione generando la

proiezione.

Le proiezioni si caratterizzano in base a:

- Orientamento del fascio dei raggi proiettori

- Disposizione dei raggi proiettori rispetto al piano di proiezione

- Disposizione del pezzo rispetto al piano di proiezione

Per cui i principali tipi di proiezione sono:

- Proiezioni prospettiche: il fascio dei raggi proiettanti è diretto da un punto. Il contorno della figura

proiettata dipende dalla posizione dei punti di proiezione

- Proiezioni parallele: i raggi di proiezioni sono paralleli tra loro. I diversi tipi di proiezioni parallele

dall’angolo che si forma tra i raggi proiettanti ed il piano di proiezione.

dipendono

Per fattore di deformazione nella proiezione si intende la variazione della lunghezza di un

segmento proiettato A’B’ sul piano di proiezione π, rispetto alla lunghezza reale del segmento AB.

I diversi metodi di proiezione introducono diversi effetti di deformazione, che possono incidere

sulla corretta percezione della forma e delle proporzioni dell’oggetto rappresentato.

09. Cosa si intende per sistema CAD e quali elementi intervengono nella visualizzazione 3D? Che

ruolo ha il CAD nel processo di sviluppo prodotto?

Il sistema CAD (Computer Aided Design) è uno dei sistemi di modellazione geometrica 3D

e l’interazione con il

moderni che, implementando algoritmi diversi, permettono la visualizzazione

modello geometrico attraverso il monitor ed i dispositivi di input (tastiera e mouse).

Nella visualizzazione 3D intervengono i seguenti elementi:

• Due piani di clipping che delimitano l’area che deve essere visualizzata

• Un piano di proiezione su cui si realizza la proiezione

• Una telecamera che definisce il punto di vista ed i parametri di proiezione

• Una finestra di visualizzazione, ossia l'area del piano di proiezione visualizzata sul monitor

Nel processo di sviluppo prodotto è possibile semplificare il processo produttivo automatizzando

processi standard, integrando conoscenze tramite l'unificazione degli strumenti di lavoro; inoltre

offre tecniche di disegno e progettazione che includono verifiche, analisi e simulazioni.

10. Quali sono le caratteristiche delle proiezioni ortogonali ed assonometriche? Qual è il loro

utilizzo nel disegno tecnico?

Le proiezioni Ortogonali hanno le seguenti caratteristiche: i raggi proiettanti sono normali al piano

di proiezione, la terna di riferimento dell’oggetto è allineata alla terna riferimento del piano di

proiezione. Per rappresentare quindi un oggetto occorre eseguire proiezioni su più piani ortogonali,

idealmente sulle sei facce del cubo contenente l’oggetto.

Le proiezioni Assonometriche invece sono rappresentazioni pittoriali ottenute proiettando l’oggetto

da un punto ad una distanza infinita (centro di proiezione) su un singolo piano di proiezione, è

quindi una proiezione parallela che da una approssimazione adeguata per le viste distanti. La

rappresentazione risultante dipende dalla forma dell’oggetto e dalle posizioni relative del centro di

piano di proiezione e dell’oggetto stesso. Solo alcuni tipi di rappresentazioni

proiezione, del

assonometriche sono raccomandati per i disegni tecnici.

Le assonometrie raccomandate per i disegni tecnici sono:

- Assonometria isometrica (viene mantenuto il parallelismo delle rette e la proporzione delle

lunghezze lungo i tre assi principali XYZ)

- Assonometria dimetrica

- Assonometria obliqua

Le proiezioni ortogonali sono da prediligere per il disegno tecnico perché riducono il più possibile il

permettendo un’interpretazione univoca del disegno stesso, che sia di

fattore di deformazione,

facile esecuzione. Quelle assonometriche nella rappresentazione di gruppi meccanici

11. Si descrivano le caratteristiche delle proiezioni assonometriche nelle loro varie tipologie

Le rappresentazioni assonometriche sono rappresentazioni ottenute proiettando l’oggetto da un punto

ad una distanza infinita (centro di proiezione) su un singolo piano di proiezione (di regola il piano di

disegno). Le assonometrie raccomandate per i disegni tecnici sono:

• l’assonometria isometrica: Assonometria ortogonale in cui il piano di proiezione forma tre angoli uguali

con i tre assi coordinati X, Y e Z ed in cui gli oggetti proiettati subiscono una variazione di dimensione (o

lunghezza) pari o 0.816.

• l’assonometria dimetrica: Assonometria impiegata quando si vuole mettere in evidenza una sola faccia

o per metterla in risalto rispetto alle altre; inoltre gli assi formano due angoli uguali e uno diverso, per cui

il rapporto di riduzione è il medesimo su due assi e diverso sul terzo (rapporto delle tre scale 1:1:1/2).

• l’assonometria obliqua: Assonometria suddivisa in cavaliera e cavaliera speciale, in cui il piano di

proiezione è di regola verticale e la proiezione del terzo asse coordinato è convenzionalmente di 45°

rispetto agli altri due assi proiettati e perpendicolari tra loro. La differenza tra le due sta nel fatto che

nella cavaliera speciale il rapporto tra le scale è 1 (sono uguali), mentre nella cavaliera il terzo asse

proiettato ha una scala dimezzata (migliora le proporzioni del disegno

12. Si descrivano le caratteristiche della proiezione ortogonale ortografica. Quale uso se ne fa nel

disegno meccanico?

Nella proiezione Ortogonale Ortografica i raggi proiettanti sono sempre paralleli e normali al piano di

proiezione, la terna di riferimento dell’oggetto è allineata alla terna di riferimento del piano di proiezione,

dell’oggetto da rappresentare sono paralleli al piano di

ma nel caso particolare gli spigoli notevoli

proiezione.

Per rappresentare compiutamente un oggetto occorre eseguire proiezioni su più piani ortogonali.

Idealmente è possibile eseguire le proiezioni sulle sei facce del cubo contenente l’oggetto stesso, quindi

è possibile realizzare fino a sei differenti viste dell’oggetto.

Nella realizzazione del disegno meccanico, le viste devono essere allineate e realizzate con lo stesso

fattore di scala, le linee di costruzione e le tracce dei piani non devono essere disegnate (quindi

cancellate opportunamente), invece si devono disegnare tutti gli assi di simmetria.

Riguardo il metodo di realizzazione, la prima vista viene realizzata senza riferimenti, la seconda vista

può essere realizzata invece sfruttando le informazioni presenti della prima vista. Infine le ulteriori viste

possono essere realizzate con metodi di costruzione proiettando punti e spigoli da un piano di una vista

all’atro.

L'utilizzo delle proiezioni ortografiche nel disegno meccanico permettere di avere una visualizzazione

chiara e univoca dell'oggetto, permettendo una quotatura semplice e chiara senza fattore di

deformazione.

13. Si facciano almeno 4 esempi di tipi di linea utlizzati nel disegno meccanico descrivendone il

campo di utilizzo

Linea continua fine: Intersezioni fittizie, linee misura, linee riferimento, fondi filettature

Linea a tratti fine: usata per gli spigoli nascosti e contorni nascosti.

Linea continua grossa: usata per gli spigoli in vista, contorni in vista, creste filettature, termine

filettatura

Line mista fine a due punti e tratto lungo: contorno di pezzi adiacenti, posizioni estreme parti

mobili, assi o luoghi baricentrici

14. Con quali criteri di proiezione si dispongono le viste nella tavola? Quante e quali viste è

necessario insegnare?

poter permettere un’interpretazione univoca della forma dell’oggetto, occorre definire delle

Per

convenzioni sul nome e sulla posizione reciproca che assumeranno le diverse viste nella tavola da

disegno.

Una volta scelta la vista principale (anteriore), la vista più caratteristica del pezzo, le sei viste

ortografiche sono denominate come: dall’alto, sinistra, destra, dal basso e posteriore.

Il metodo di proiezione ortografico impone la realizzazione di più viste per la rappresentazione

completa della forma degli oggetti.

Le viste possibili sono infinite ma al fine di minimizzare gli effetti introdotti dal fattore di

deformazione, si considerano le 6 viste orientate lungo i tre assi principali dell’oggetto.

piani di proiezione principali definiscono un cubo contenente l’oggetto da

Così facendo, i 6

rappresentare.

Le viste possono essere disposte secondo il metodo del primo diedro (o metodo europeo), in cui è

all’oggetto; oppure tramite il

possibile considerare i piani di proiezione posizionati posteriormente

metodo del terzo diedro (o metodo americano), in cui è possibile considerare i piani di proiezione

posizionati tra l’osservatore e l’oggetto.

Per permettere una corretta interpretazione della forma

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A.A. 2025-2026
26 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dominikks di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno meccanico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Rossi Marta.