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Allora gli ebrei erano una ristretta minoranza concentrati nelle grandi città e occupavano le
zone medio-alte della classe sociale. La propaganda nazista riuscì a risvegliare nei loro
confronti quei sentimenti di ostilità già largamente diffusi in tutta l’Europa occidentale.
La discriminazione fu ufficialmente sancita con le leggi di Norimberga, che tolsero agli ebrei
la nazionlaità tedesca e proibirono matrimonio tra ebrei e non ebrei. Gli fu poi impedito di
avere attività industriali e commerciali e di esercitare certe professioni. A questa
discrimanzione si aggiunse anche una crescente emarginazione della vita sociale che spinse
molti ebrei ad abbandonare la Germania. La situazione ebraica andò a peggiorare fino a che,
a guerra iniziata, Hitler concepì la soluzione finale: la deportazione di massa e lo sterminio
del popolo ebraico. La persecuzione antiebraica tuttavia era solo una delle manifestazioni
dell’ideologia della supremazia della razza ariana e della sua difesa, ideologia sulla quale si
fondavano i principi espansionistici di Hitler.
Spagna: in Spagna abbiamo, con la vittoria della guerra civile di Francisco Franco, il
franchismo, o falangismo, che consisteva nell’accentramento dei poteri nella persona di
Franco e un forte antiliberalismo e antiparlamentarismo, che durò fino al’59.
I principi del regime erano:
- il nazional cattolicesimo: il buon spagnolo era forzatamente cattolico.
- La difesa dell’unità della patria: il castellano doveva essere l’unica lingua parlata dagli
spagnoli
- Tradizionalismo
- Militarismo
Inoltre andalusizza la Spagna, nazionalizza musica, balli e costumi dell’Andalusia e li impone
in tutta la Spagna. Infatti dopo la morte di Franco ci fu il desiderio di recuperare le tradizioni.
URSS: Il totalitarismo russo di Stalin, contrapposto a quelli occidentali, era di estrema sinistra
e di natura comunista.
Stalin era il padre e guida infallibile del suo popolo, l’autorità politica suprema, il depositario
della “autentica” dottrina marxista-leninista e il garante della sua corretta applicazione. Ogni
critica a lui fatta era considerata un tradimento. Aveva anche il controllo sulle attività
intellettuali e tutto il settore culturale.
Stalin introdusse nel sistema già filo totalitaristico di Lenin elementi di spietatezza,
riconducibili ad alcuni aspetti patologici della sua personalità, che ne fecero un dittatore
cinico che non si limitava a combattere i nemici della rivoluzione, ma anche buona parte del
gruppo dirigente comunista e tutti coloro che considerava rivali o minaccia.
Ci furono deportazioni di massa nei campi di lavoro e gli oppositori politici venivano
torturati.
Cina: come in Russia, anche il totalitarismo cinese era di natura comunista, molto simile a
quello stalinista. Dopo anni di guerra civile, in Cina la strategia di Mao ebbe la meglio: aveva
individuato nelle masse rurali il vero protagonista della rivoluzione comunista e, agli inizi
degli anni ‘30, i comunisti fecero numerosi proseliti tra i contadini.
Mao dà vita alla versione asiatica del comunismo, il maoismo.
42. Nuovo ordine europeo
Il nuovo ordine europeo, le cui premesse ideologiche erano già state scritte nel Mein Kampf,
è il progetto di un’Europa dalla Polonia ai Pirenei totalmente sotto il dominio del Terzo Reich
tramite occupazione militare o presenza di governi amici e collaborazionisti. L’egemonia del
Terzo Reich non è esclusivamente politica, dovunque si instaura, la dittatura porta con sé
l’ideologia del partito e le leggi razziali, ma anche lo sfruttamento massiccio delle economie
locali alla luce delle esigenze della Germania nazista. Gli stati occupati diventano quindi stati
vassalli.
43. Piano Marshall
Il piano Marshall, o European Recovery Plan, fu un prestito a fondo perduto da parte degli
Stati Uniti all’Europa, non solo di denaro, ma anche macchinari per le industrie e tecnici, che
venivano direttamente dalle tasse dei cittadini americani.
L’URSS, tuttavia, non accettò gli aiuti americani, così come obbligò a non accettarli anche a
Cecoslovacchia e Ungheria.
Si iniziano quindi a formare i due blocchi politici, economici, militari e diplomatici
contrapposti, nasce la guerra fredda.
Molti paesi fanno uso dei fondi americani ma, con la nascita della CECA, non c’è più
concorrenza tra i paesi europei e ne deriva il boom economico, non c’è quindi più la
necessità di ricevere i prestiti dagli Stati Uniti.
44. Crisi di Suez del 1956, cause e conseguenze
Nel 1956 il generale Nasser annunciò pubblicamente la nazionalizzazione del canale di Suez.
Tale decisione incontrò il favore popolare, in quanto adulava la fierezza nazionale degli
egiziani. In virtù di una convenzione del 1888 il canale aveva uno statuto internazionale:
doveva essere aperto ad ogni nave mercantile sia in tempo di pace che di guerra.
Nazionalizzando il canale Nasser, oltre ad affermare la sovranità dell’Egitto, intendeva anche
recuperare un reddito che gli sarebbe servito per la costruzione di una monumentale diga
sul Nilo. Si trattava di un’opera importante in quanto avrebbe potuto proteggere le zone
agricole a valle delle piene del Nilo e nel contempo avrebbe fornito elettricità. Tuttavia la
decisione di Nasser ebbe come conseguenza un’alleanza di Francia (che vedeva nella caduta
di Nasser un’opportunità per destabilizzare i rivoltosi algerini), Gran Bretagna (principali
beneficiari del canale) e Israele (che pensava di punire l’Egitto per un precedente attacco).
Ci furono negoziazioni internazionali per risolvere il problema, ma furono tutte inutili. Quindi
Francia, Gran Bretagna e Israele si prepararono per interventi militari. Tuttavia, sebbene sul
piano militare queste tre erano prevalenti, sul piano diplomatico sorsero problemi. A Francia
e Gran Bretagna, facendo parte della NATO, non era permesso intervenire in maniera
violenta, l’URSS reagì quindi con vigore e gli Stati Uniti intervennero con delle pressioni
finanziarie sulla sterlina inglese. Furono quindi obbligate a ritirarsi e vennero sostituite da
USA e URSS.
La crisi di Suez mostrò la debolezza della NATO nelle consultazioni preliminari con gli alleati e
la mancanza di pianificazione e cooperazione al di fuori dell’Europa.
45. Muro di Berlino, quando fu eretto e quando abbattuto
Il muro di Berlino fu eretto nel 1961 dalla Germania Est per impedire la libera circolazione
delle persone verso la Germania Ovest. Fu considerato il simbolo concreto della cosiddetta
“cortina di ferro”, ovvero quella linea immaginaria che divideva i due blocchi della guerra
fredda, filo USA (NATO) e filo URSS. Il 9 novembre 1989 la Germania orientale si vide
costretta a riaprire le frontiere con la Repubblica federale e il muro venne abbattuto.
46.Guerra del Vietnam
La guerra del Vietnam fu un conflitto durato oltre 10 anni, combattuto dagli Stati Uniti nel
nome della lotta contro il comunismo, che logorò la superpotenza americana
economicamente e militarmente e divise profondamente l’opinione pubblica.
Dopo che la Francia si era ritirata il Vietnam era stato diviso in due repubbliche: quella nord
diretta dai comunisti e quella del sud, governata da un regime semi-dittatoriale filo
americano. Quando il Nord attaccò il Sud, gli Stati Uniti inviò inizialmente un grande numero
di consiglieri militari, per poi iniziare un intervento bellico. I bombardamenti divennero
sistematici, la presenza militare americana era diventata altissima, ma non bastò e l’esercito
statunitense entrò in una profonda crisi, originata da fattori tecnici e da un crescente disagio
morale.
Infatti secondo gli americani la guerra del Vietnam era una guerra ingiusta, vi furono
numerosi interventi di protesta e molti giovani in età di leva rifiutarono di indossare la divisa.
Lentamente, gli Stati Uniti ritirarono il loro esercito, fino a quando le truppe comuniste non
entrarono nella capitale del Vietnam del Sud.
47.Cause e conseguenze della guerra di Corea
Alla fine della seconda guerra mondiale la Corea era stata divisa in due zone, così come
successe in Vietnam, una delle due, la Corea del Nord, era governata dal regime comnuista
di Kim Il Sung, mentre la Corea del Sud aveva un governo nazionalista filo americano. Dopo
una serie di incidenti di frontiera, nel 1950 la Corea del Nord invase il Sud e gli Stati Uniti
reagirono inviando in Corea un forte contingente di truppe.
I nordcoreani furono respinti ma quando gli americani sorpassarono il confine la Cina di Mao
intervenne a difesa dei comunisti. Nel 1953 il conflitto si concluse con il ritorno alla
situazione originaria.
Le conseguenze di questa guerra furono tuttavia di ampia portata. Nonostante l’URSS non
fosse intervenuto, l’eventualità di uno scontro era vicina e lo spettro di una possibile guerra
nucleare si faceva sempre più reale. Da qui un vasto riarmo americano, una crescita della
sensibilità americana alla minaccia comunista nel Pacifico e un rafforzamento dei loro legami
militari con gli alleati asiatici ed europei.
48. Aldo Moro
Aldo Moro fu un uomo politico, tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo
rappresentante e segretario. Fu più volte ministro e come presidente del consiglio guidò
molti governi di centro-sinistra. Nel 1978 fu rapito e ucciso dalle brigate rosse
Guidò il suo partito attraverso la crisi del centrismo, dell’apertura ai socialisti e del varo del
centrosinistra.
Fu a capo di 3 successivi governi che videro lo stabilizzarsi della formula del centrosinistra,
anche se venne meno della sua carica rinnovatrice.
49.Compromesso storico anni 70
Il compromesso storico è quell’espressione con cui si indica la strategia politica elaborata e
sostenuta dal partito comunista italiano, fondata sulla necessità della collaborazione e
dell’accordo tra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista con quelle di
ispirazione cattolico-democratica. Questo al fine di dar vita a uno schieramento politico
capace di realizzare un programma di profondo risanamento e rinnovamento della società e
dello Stato italiani, sulla base di un consenso di massa tanto ampio da poter resistere ai
contraccolpi delle forze più conservatrici. Questo compromesso trovò parziali applicazioni
prima nell’estensione del PCI nel governo Andreotti, ma l’omicidio di Aldo Moro, principale
interlocutore del progetto, contribuì fortemente al suo fallimento.
50.Rivoluzione culturale in Cina (rivoluzione di Mao, politica di Mao)
Avvalendosi del sostegno dell’esercito, Mao si appellò ai giovani, esortandoli a ribellarsi
contro i dirigenti sospettati di percorrere la via capitalistica.