Estratto del documento

ROC −CMPC × CIN CAR

EVA (termini relativi) = CIN CAR

Il risultato può essere:

- 

> 0 sto creando valore economico

- 

= 0 sto conservando valore economico

- 

< 0 sto distruggendo

La capacità segnaletica dell’EVA consiste quindi nel mostrare:

Se la gestione aziendale crea o distrugge valore.

Qual è l’impatto effettivo della gestione caratteristica rispetto al costo del capitale.

Come si distribuisce la ricchezza tra stakeholder e impresa.

Costruzione analitica dell’EVA

Il documento fornisce la struttura multilivello del conto economico (L1: macroclassi, L2: classi, L3:

voci, L4: sotto-voci), che permette un’analisi dettagliata dei margini e delle aree di business,

condizione essenziale per calcolare l’EVA.

Per esempio:

Sezioni A e B del conto economico riguardano l’area caratteristica (business primario).

Le voci di costo del capitale (oneri finanziari) si trovano nella sezione C.

Le immobilizzazioni nello stato patrimoniale aiutano a determinare il capitale investito netto.

Inoltre, il documento richiama l’utilizzo di bilanci direzionali (p. 36-39), che consentono una lettura

per:

-Origine dei costi → utile per individuare margini caratteristici.

-Destinazione dei costi → utile per allocare correttamente capitale e misurare la performance per

area.

2. Analizzare capacità segnaletica e costruzione analitica delle seguenti misure:

-Rendimento del PBP o redditività del capitale investito

-Rotazione e durata dei crediti operativi

-Tasso di indebitamento

-MOL

Es: 2

Rendimento del PBP / Redditività del Capitale Investito (ROI)

Costruzione analitica

ROI = Reddito operativo (EBIT) / Capitale investito netto

 Oppure:

ROI = Margine operativo netto / (Immobilizzazioni + CCN operativo)

Capacità segnaletica

Misura l’efficienza dell’impresa nel generare reddito operativo in relazione alle risorse

 investite.

Più è alto, più l’impresa è capace di far “fruttare” gli investimenti.

 Confronto utile con:

 Costo del capitale → verifica creazione/distruzione di valore.

o Settore → benchmark competitivo.

o

Rotazione dei crediti operativi (es. crediti verso clienti)

Costruzione analitica

Formula classica:

 ricavi

rotazione crediti= crediti

Oppure crediti

giorni medi diincasso= × 360

rocavi

Capacità segnaletica

Misura l'efficienza nella gestione del credito verso clienti.

 Una rotazione elevata (oppure giorni medi di incasso bassi) indica un rapido incasso dei

 crediti, quindi maggiore liquidità e minore rischio di insolvenza.

Una rotazione bassa segnala ritardi negli incassi, possibile problema di qualità dei

 crediti o condizioni troppo favorevoli concesse ai clienti.

Nel documento, i crediti sono distinti per esigibilità (entro o oltre l’esercizio) e trattati in

 modo strutturato nel bilancio, con rilevanza sia economica sia numeraria.

Tasso di Indebitamento

Costruzione analitica

Tasso di indebitamento = Debiti finanziari totali / Capitale proprio

 Alternativa: Totale passività / Totale attivo

Capacità segnaletica

Misura la dipendenza da capitale di terzi.

 Un valore elevato segnala:

 Maggiore rischio finanziario, meno autonomia.

o Maggiore esposizione a interessi, potenziale tensione di cassa.

o

Ma un certo grado di indebitamento può essere leva finanziaria utile se il ROI > costo del

 debito.

MOL – Margine Operativo Lordo (EBITDA)

Costruzione analitica

MOL = Ricavi – Costi operativi (esclusi ammortamenti, accantonamenti, interessi e

 imposte)

In pratica:

MOL = Valore della produzione – Costi della produzione (esclusi B.10, B.12, B.13, B.14)

Capacità segnaletica

Esprime la redditività caratteristica lorda dell’impresa, cioè la capacità di generare

 cassa dalla gestione tipica.

Molto usato nei confronti interaziendali perché non è influenzato da politiche di

 ammortamento, struttura finanziaria o fiscalità.

Utilissimo per:

 Analisi di redditività industriale.

o Calcolo del multiplo EV/MOL (valutazioni aziendali).

o 

Esame 06/06/2023 01A

1. esposizione e valore rimanenze

1.1 Analizzare le rimanenze di materie prime e prodotti finiti:

-Esposizione

-Valutazione generale

Es: 1.1

Rimanenze di materie prime e prodotti finiti

Esposizione nel bilancio

Le rimanenze si trovano nello stato patrimoniale attivo, classe C – Attivo Circolante, voce I –

Rimanenze, così suddivise:

Voci principali:

1) Materie prime, sussidiarie e di consumo

 4) Prodotti finiti e merci

 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati

 3) Lavori in corso su ordinazione

 5) Acconti

Il documento specifica che:

“Le rimanenze sono conti transitori utilizzati per riaprire i conti con operazioni di storno contabile”

e servono a trasportare nell’esercizio successivo i costi sospesi di processi economici non

ancora conclusi.

Sono quindi poste attive non durevoli, perché destinate al consumo o alla vendita entro il ciclo

operativo.

Valutazione generale

Principio di valutazione: valore minore

Le rimanenze sono valutate in base al criterio del minore tra:

Costo di acquisto o produzione e Valore di realizzo netto

Questo principio deriva dal principio di prudenza (art. 2426 c.c. e OIC 13), per evitare la

 sopravvalutazione degli attivi.

Criteri di determinazione del costo

Il costo delle rimanenze può essere determinato secondo vari metodi, tra cui:

Costo medio ponderato (metodo più usato)

 FIFO (First In First Out)

 LIFO (oggi non più ammesso dai principi internazionali e sconsigliato anche dai nazionali)

 Costo specifico (per beni non fungibili)

Nel documento, è spiegato:

“Valutazione delle rimanenze → principio del valore minore, si confronta tra costo di acquisto o

produzione e valore presumibile di realizzo sul mercato”.

Rilevanza ai fini economici

Le rimanenze incidono direttamente sul conto economico, perché influenzano il costo del

 venduto.

La variazione delle rimanenze (finali – iniziali) è registrata come componente economica

 nel Conto Economico – voce B.11:

“Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci”

1.3 dire se la scelta tra criteri alternativi FIFO e CMP usata per le materie prime deve essere

mantenuta anche per semilavorati e prodotti finiti

Es: 1.3

Sì, la scelta tra FIFO e CMP effettuata per le materie prime dovrebbe essere mantenuta anche per i

semilavorati e i prodotti finiti, in coerenza con il principio di continuità dei criteri di valutazione.

Questo garantisce l’omogeneità e la comparabilità del bilancio nel tempo.

Eccezioni a questo principio devono essere:

giustificate in nota integrativa;

 e devono esplicitare l’effetto sul risultato economico e patrimoniale.

4. esposizione e valore componenti capitale e debiti, risolvere il seguente problema

Analizzare, esporre a bilancio, valutare le seguenti componenti:

-Capitale sociale

-Versamenti conto aumento capitale

-Versamenti in conto futuro aumento di capitale

-Versamenti in conto capitale a copertura di perdite

-Debiti verso soci per finanziamenti

Es: 4

Capitale Sociale

Definizione: rappresenta l’apporto iniziale dei soci alla società ed è espresso nel valore

 nominale delle azioni o quote sottoscritte.

Esposizione a bilancio: nello stato patrimoniale, sezione passivo, voce A.I. Capitale.

 Valutazione: è un valore storico e non soggetto a rivalutazioni; rappresenta la base su cui si

 costruisce il patrimonio netto.

Nota integrativa: deve indicare eventuali variazioni (aumenti o riduzioni).

Versamenti in conto aumento capitale

Definizione: apporti effettuati dai soci prima dell'effettiva deliberazione di aumento del

 capitale.

Esposizione a bilancio: parte del patrimonio netto ma non ancora capitale; solitamente in

 voce separata tra le altre riserve oppure "Versamenti in conto futuro aumento capitale".

Valutazione: devono essere iscritti per il valore effettivamente versato, come voce

 autonoma fino alla delibera che ne determina la destinazione.

Nota integrativa: indicazione del loro utilizzo e legame con futuri aumenti.

Versamenti in conto futuro aumento di capitale

Definizione: simili ai precedenti, ma senza obbligo della società di deliberare l'aumento.

 Esposizione a bilancio: voce del patrimonio netto, distinta da altre riserve. Si iscrivono

 finché non viene formalizzato l’aumento.

Valutazione: iscrizione per il valore nominale versato dai soci.

 Nota integrativa: è necessario specificare che si tratta di versamenti non vincolanti e che

 potranno essere restituiti o convertiti.

Versamenti in conto capitale a copertura perdite

Definizione: versamenti dei soci senza obbligo di restituzione, finalizzati esclusivamente

 a coprire perdite pregresse.

Esposizione a bilancio: voce autonoma del patrimonio netto, classificata come riserva di

 capitale.

Valutazione: iscritti per l’importo effettivo versato.

 Nota integrativa: specificare che la riserva è utilizzabile solo per la copertura delle

 perdite e non distribuibile.

Debiti verso soci per finanziamenti

Definizione: prestiti concessi dai soci alla società, spesso in mancanza di altri finanziamenti.

 Esposizione a bilancio: nello stato patrimoniale, passivo, voce D.3. "Debiti verso soci

 per finanziamenti".

Valutazione: al valore nominale del debito, eventualmente rettificato per interessi o

 svalutazioni se previsti.

Nota integrativa: va indicata la natura del finanziamento, condizioni di rimborso,

 eventuali interessi e se vi è una subordinazione al rimborso di altri debiti.

5. strutture

Illustrare le caratteristiche fondamentali delle aree BII ATTIVO, specificando componenti

fondamentali, esposizione e valutazione.

Es: 5

Area BII dell’ATTIVO: Immobilizzazioni Materiali

Definizione generale

L’area BII ATTIVO dello Stato Patrimoniale rappresenta le immobilizzazioni materiali,

ovvero beni fisici tangibili destinati a essere utilizzati durevolmente nell’attività dell’impresa.

Sono elementi non destinati alla vendita, ma all’impiego nei processi produttivi per più esercizi. Il

loro valore è quindi ripartito nel tempo tramite il processo di ammortamento.

Componenti fondamentali

Le voci di dettaglio previste dalla voce B.II del bilancio sono:

1. Terreni e fabbricati

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher damifaveee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilancio e performance d'impresa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Comuzzi Eugenio.
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