C
- è il costo finale (€),
F
- sono i costi fissi cioè la componente fissa relativa alla potenza richiesta
dall’utente e che il fornitore si impegna a fornire in ogni momento al cliente; sono
costi sempre uguali a prescindere dal consumo effettivo da parte dell’utente
(€/kWh)
- è il costo per unità di energia
è l’energia totale erogata (kWh)
E
- effettivamente consumata.
× è il costo dell’energia
per capire e monitorare i consumi queste info sono riportate sulla bolletta elettrica.
La potenza impegnata è la potenza massima che il cliente può prelevare dalla rete
elettrica, misurata in kilowatt (kW). Il costo aumenta se si richiede una potenza impegnata
più elevata.
Il costo per unità di energia varia a seconda della tipologia di contratto:
- mono-orario, il costo è sempre lo stesso per tutte le ore del giorno
- biorario, il costo cambia a seconda di fasce orarie
costo dell’energia più alto
o F1 ore di punta (giorni feriali, ore diurne):
o F2 ore intermedie (7-8, 19-23 + sabato): costo inferiore
o F3 ore fuori punta (giorni festivi, ore notturne): il costo del kWh è molto più basso
rispetto a quello della fascia 1
La potenza nominale dei macchinari (quantità di potenza che un dispositivo richiede per
funzionare correttamente senza rischi di surriscaldamento) non rientra direttamente nella
tariffazione dell'energia elettrica, ma ha un impatto indiretto sui costi in bolletta.
Infatti se il totale delle potenze nominali dei macchinari supera la potenza impegnata, ciò
comporta costi aggiuntivi perché si deve richiedere un aumento della potenza impegnata
per evitare interruzioni dell'erogazione di energia.
20.1) Coefficienti per calcolare la potenza reale.
a) Coefficiente di utilizzazione:
misura quanto della potenza massima (p. nominale) di un macchinario viene
effettivamente utilizzato durante il funzionamento.
Ad esempio, se un macchinario può usare 10kW ma ne utilizza solo 7kW in media,
il coefficiente di utilizzazione corrisponde alla % rispetto al 100% (rappresentato in
questo caso da 10kW).
b) Coefficiente di contemporaneità:
considera quanti apparecchi operano simultaneamente e cioè calcola la probabilità
con cui più macchinari funzionano nello stesso momento rispetto alla potenza
massima teorica richiesta se tutti fossero in funzione contemporaneamente.
È il rapporto tra
potenza massima effettivamente richiesta (p. massima che viene realmente
utilizzata nel sistema quando i macchinari funzionano contemporaneamente)
e
somma delle potenze nominali (il totale della p. nominale di tutti i macchinari se
fossero accesi contemporaneamente alla massima potenza).
NB! Infatti se si hanno molti macchinari è improbabile che tutti funzionino al
massimo nello stesso momento.
21) Quali sono i componenti necessari per un impianto frigorifero?
In un impianto frigorifero, al fine di mantenere una temperatura bassa e preservare gli
alimenti, sono necessari:
Refrigerante
fluido che circola nell'impianto, assorbendo e cedendo
calore
Compressore
cuore dell’impianto, svolge il lavoro e consuma energia;
comprime il fluido refrigerante aumentandone pressione e T
Condensatore l’ambiente
permette scambio termico con
fluido refrigerante caldo rilascia calore raffreddandosi
(passa da gas a liquido)
Valvola di espansione
tra condensatore (dove il refrigerante è liquido e ad alta pressione) ed evaporatore
(dove il refrigerante assorbe calore); riduce la pressione del fluido refrigerante
facendolo raffreddare ulteriormente
Evaporatore
qui il refrigerante assorbe calore dall'ambiente da raffreddare
evapora (passa da liquido a gas)
sottrae calore dall'aria circostante che quindi si raffredda (↓ T ambiente interno)
22) Quale è la funzione del ricambio di aria in un ambiente condizionato?
Il ricambio d'aria è necessario a garantire una buona qualità dell'aria e mantenere il
rimuovendo dall’aria
benessere delle persone all'interno di un ambiente, impurità, CO e
2
odori, e fornendo ossigeno fresco.
Questo aiuta a mantenere condizioni di benessere fisiologico, evitando l'accumulo di aria
viziata, oltre a contribuire a regolare la temperatura e l'umidità in modo efficace.
Alcuni parametri importanti per garantire questo benessere sono:
Portata d'aria fresca
quantità di aria esterna immessa nell'ambiente, espressa in litri al secondo (L/s) per
persona; è consigliato riciclare tra 3 e 22 litri di aria al secondo per persona (la
quantità esatta dipende dal tipo di ambiente)
Tasso di ricambio d'aria
indica quante volte l'aria di un ambiente viene completamente rinnovata in un'ora;
2-4 cambi/h per uffici/abitazioni
15-30 cambi/h per cucina
Umidità relativa
tra 40% e 60% per evitare problemi di secchezza o eccessiva umidità
Temperatura interna dell'aria
intorno a 18-22°C in inverno, 24-26°C in estate
In un ambiente condizionato, è fondamentale considerare questi dati per determinare il
carico di lavoro dell'impianto di climatizzazione.
dell’aria
23) Perché si effettua il riciclo in un impianto di condizionamento?
Il riciclo dell'aria viene effettuato per diversi motivi:
1. Efficienza energetica
ricircolando parte dell'aria interna, si riduce il carico sull'impianto di
condizionamento, poiché l'aria interna è già in parte raffreddata o riscaldata. Questo
consente di risparmiare energia rispetto all'uso esclusivo di aria esterna, che
richiederebbe un maggiore sforzo per essere portata alla temperatura desiderata.
2. Riduzione dei costi
meno energia utilizzata per raffreddare o riscaldare l'aria si traduce in un minor
consumo energetico e quindi in costi di gestione più bassi.
3. Controllo dell'umidità
riciclare parte dell'aria interna permette di mantenere meglio il controllo dell'umidità.
L'aria esterna, specialmente in climi umidi o secchi, può alterare i livelli di umidità
dell'ambiente.
4. Comfort termico
ricircolando l'aria, è più facile mantenere una temperatura interna stabile e
confortevole, riducendo le fluttuazioni termiche dovute all'introduzione di grandi
quantità di aria esterna.
Tuttavia, è fondamentale che il riciclo d'aria sia bilanciato con un adeguato ricambio di aria
fresca per mantenere una buona qualità dell'aria interna e garantire il benessere delle
persone.
24) Che cosa si intende per corrente monofase e corrente trifase?
Sono due tipi di alimentazione elettrica utilizzati per distribuire energia.
a. Corrente monofase
- tipo di corrente più comune nelle abitazioni e nei piccoli edifici
- per apparecchi con un consumo moderato di E (elettrodomestici, luci, computer, ecc.)
- utilizza una singola fase alternata (un cavo "fase" e un cavo "neutro")
- tensione tipica di 220-230V
- ha una sola onda sinusoidale di corrente
b. Corrente trifase
- impiegata in ambienti industriali o per apparecchiature che richiedono molta potenza
- utilizza 3 fasi di corrente alternata (3 cavi "fase" e 1 "neutro"), sfasate tra loro di 120°
- tensione tra le fasi di 380V o più (tra una fase e il neutro è di 230V)
- consente una distribuzione più stabile e potente dell'energia (perciò è più efficiente per
alimentare motori, grandi macchinari e impianti industriali)
- ha tre onde sinusoidali che si sommano erogazione costante e uniforme di potenza
25) Che cos’è un interruttore differenziale? Quando interviene?
La corrente elettrica nel corpo umano provoca alterazioni (fibrillazioni) del battito cardiaco,
che possono portare alla morte. Nell’uomo è accettabile una corrente di max. 20mA.
Un interruttore differenziale, noto anche come salvavita, è un dispositivo di sicurezza
elettrica che protegge le persone da scosse elettriche e l'impianto da guasti pericolosi.
quando c’è
Si attiva quando rileva un guasto nel sistema elettrico, ovvero una differenza
tra la corrente elettrica in entrata e quella in uscita da un circuito: in un circuito sano, la
corrente che entra è uguale a quella che esce; una differenza indica che parte della
corrente sta "scappando" da qualche parte.
In tal caso l'interruttore scatta e interrompe il flusso di corrente, la devia verso il cavo di
messa a terra che la scarica, facendo rimanere una corrente minore di 20 mA e
proteggendo così l'operatore.
Messa a terra: è un collegamento tra macchina e terreno che deve avere resistenza molto
bassa affinché la maggior parte della corrente venga deviata verso il terreno. In questo
modo, l’intensità della corrente che eventualmente attraverserebbe il corpo umano rimane
al di sotto dei 20 mA, riducendo il rischio di folgorazione.
26) Che cosa si intende con filiera elettrica?
La filiera elettrica comprende l'intero processo di produzione, distribuzione e utilizzo
dell'energia elettrica, dunque le diverse attività che partono dal produttore di energia
elettrica e arrivano al consumatore finale.
Può essere suddivisa in tre principali fasi:
1. Produzione
ovvero la generazione di energia elettrica;
le fonti di produzione possono essere rinnovabili (luce solare, vento, acqua) o non
rinnovabili (carbone, gas naturale, nucleare).
2. Trasmissione
attraverso reti ad alta tensione per raggiungere le aree in cui è richiesta.
3. Distribuzione
l'energia elettrica viene ridistribuita a livelli di tensione più bassi per l'uso finale.
27) Diagramma entalpico impianti frigoriferi?
Il diagramma entalpico per gli impianti frigoriferi è
un grafico che mostra come cambia il refrigerante
(fluido utilizzato per raffreddare) nel ciclo di
refrigerazione e le variazioni di energia che si
verificano all'interno del sistema.
Generalmente mostra la relazione tra
del refrigerante sull’asse
- entalpia (energia) x
sull’asse
- temperatura o pressione y.
Il ciclo frigorifero ha quattro fasi principali:
↑T
1. compressione: e p del refrigerante
2. condensazione: refrigerante cede calore (gas liquido)
↓
3. espansione: T e p del refrigerante rapidamente
4. evaporazione: refrigerante assorbe calore (liquido gas)
La linea di saturazione
divide la regione in cui il refrigerante è
completamente liquido dalla regione in cui è
completamente vapo
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