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C
Esistono due scambiatori di calore: evaporatore e condensatore
La parte attiva del sistema è rappresentata dal compressore, il quale richiede energia per
funzionare.
PRESTAZIONE IMPIANTO FRIGORIFERO
Per valutare l’efficienza di un impianto frigorifero si valuta il rapporto tra:
ε = Q /L > 1 ε = (H – H ) / (H – H ) è adimensionale spesso pari a 3
E C B D C
Il ciclo frigorifero si basa su questo bilancio, ovvero il calore che viene eliminato a livello di
condensatore è pari al calore sottratto alle derrate più il calore prodotto dal compressore:
Q = Q + L
c E
COP (coefficiente di prestazione) = Q /L con questo coefficiente si descrive una pompa di
C
calore
Per aumentare l’efficienza posso aumentare Q o diminuire L
E
Aumentare Q E
Si esegue un sottoraffreddamento, invece di fermarsi nel punto A, ci si ferma nel punto A’
che è contenuto nel range liquido. Dal punto A’ si scende nel punto di laminazione, si identifica
il punto B’. L’effetto ottenuto è che Q è aumentato (il rettangolo è più grande) ed è aumentato
E
il valore di ε
Diminuire L
La riduzione di L non è fattibile in quanto dipende dalla temperatura di evaporazione e quella di
condensazione. L è il risultante della compressione e le temperature non possono essere
modificate.
COMPONENTI DELL’IMPIANTO FRIGORIFERO
COMPRESSORE
Il compressore è l’unica componente attiva dell’impianto che richiede energia elettrica per il
suo funzionamento ed attua la compressione del fluido frigorifero, questa trasformazione
comporta un innalzamento della temperatura senza passaggio di stato; è presente un motore
elettrico attaccato alla corrente elettrica. Esistono 3 tipi di compressori:
Compressori volumetrici: macchina in cui si ha un volume preciso (rappresentato con
pistoni), che tramite processo di compressione, riduce il volume disponibile, ottenendo
un aumento della pressione interna.
Il limite è che hanno bisogno di valvole (limite di affidabilità meccanica) ma il vantaggio
è che hanno dimensioni piccole.
Questi compressori trovano applicazioni fino ad una potenzialità frigorifera pari a 600
KWatt (utenze domestiche)
Compressori centrifughi: il compressore è formato da una girante che ruota e
imprime al fluido (aria, acqua, vapore) una forza di tipo centrifugo, di conseguenza
aumenta la pressione grazie alla mandata (formato da un tubo a diametro via via
decrescente)
Il limite è che sono più delicati in termini di regolazioni ma sono più semplici e non
hanno bisogno di valvole.
Trovano applicazioni per alte potenzialità frigorifere da 700/800 fino a 40.000 kWatt (uso
industriale)
Questi due tipi di compressori necessitano di un motore elettrico (che fa muove i pistoni o
girare la girante)
Compressori a vite: sono costituiti da 2 elementi, una vite e i pignoni.
La vite delimita un volume noto, il filetto centrale che funge da camera di compressione,
dove confluisce il fluido. La vite è un rotore dove vengono vincolati degli elementi che
hanno la possibilità di muoversi che sono i pignoni, che sono ingranati sul filetto.
Quando la vite ruota, il pignone avanza e avanzando riduce il volume disponibile per il
fluido (viene compresso), aumentando gradualmente la compressione. In
corrispondenza di un foro in fondo scarica il fluido compresso.
I vantaggi di questi tipi di compressori è che non hanno valvole ma solo un foro e una
semplicità di regolazione tipica del sistema volumetrico, ma nello stesso tempo è una
macchina semplice e silenziosa come il sistema centrifugo.
Questi tipi di compressori hanno una potenzialità frigorifera dai 400 a 5000 kWat e
vengono impiegati nelle piccole industrie o anche nei frigoriferi domestici.
Rapporto di compressione
p (rho)= Pd/Pc < 10 il rapporto di compressione deve essere pari al massimo a 9-10, se si
supera questo valore si utilizzano due compressioni in serie.
Rendimento
Per stimare la potenza elettrica della macchina, e quindi l’energia che consuma, bisogna
considerare che una macchina può avere un rendimento meccanico ed un rendimento
elettrico.
L (lavoro) è l’energia che il compressore fornisce al fluido che passa attraverso il compressore
stesso.
Il motore elettrico è una macchina che trasforma l’energia elettrica in energia meccanica
Il rendimento totale n tot di due macchine in serie è uguale:
N è tra 0,6.0,7
M
N è sempre pari a 0,9 (situazione ideale, buono motore)
E
Tipi di compressori:
Compressori ermetici: frigo di casa, motore e compressore non si possono aprire, se si
rompe una delle due componenti va buttato tutto il frigo.
Compressori semi-ermetici: motore e compressore uniti chiusi ma si possono aprire
quindi si può fare manutenzione.
Compressori aperti: motore in un ambiente e il compressore in un altro ambiente. Si
usano in ambienti dove non si vuole disperdere calore del motore (ha bisogno di diverse
manutenzioni)
CONDENSATORI
Il condensatore è uno scambiatore di calore che cede calore di condensazione all’ambiente
esterno, ed ha lo scopo di portare il fluido da vapore a liquido (passaggio di stato), diminuendo
l’entalpia del sistema totale.
Q = Q + L Q = P (Hd – Ha)
C E C REF
Il condensatore prevede 2/3 zone:
Zona di raffreddamento del vapore (D’D) che rappresenta una superficie di 10-
15% del sistema totale
Zona dedicata alla condensazione (DA) con superficie pari all’80%
Zona dedicata al sottoraffreddamento (AA’) con superficie pari al 10%
In base a come viene smaltito il calore prodotto nascono 3 diverse tipologie di condensatori:
Convezione naturale: uso domestico, i moti naturali dell’aria favoriscono la cessione
del calore.
Convezione forzata: è presente un ventilatore che favorisce l’allontanamento del
calore.
Ad acqua: a livello del condensatore è presente l’acqua come fluido freddo a cui
cedere il calore. L’acqua calda deve essere smaltita e si può fare in vari modi: si può
utilizzare il teleriscaldamento (acqua calda nel calorifero) oppure nei grandi impianti si
utilizza l’acqua calda come motivo di sanificazione oppure un altro metodo interessante
è quello di impiegare torri di raffreddamento.
Torri di raffreddamento
Le torri di raffreddamento portano l’acqua calda su un grigliato, in cima alla torre; qui viene
spruzzata l’acqua finemente e viene disperso il calore. Il sistema produce aria umida, che porta
via parte dell’acqua ma permette di raccogliere acqua fredda che si può riciclare nell’impianto.
I condensatori sono scambiatori di calore e il Q che rappresenta la formula è il Q ovvero il
C
calore smaltito a livello di condensatore
VALVOLA DI LAMINAZIONE
Le valvole di laminazione, che seguono la condensazione, originariamente erano semplici
capillari nei quali si faceva passare a forza il liquido, a ciò seguiva un calo di pressione. C’è
stata un’evoluzione del sistema che usa ugelli intermedi così da poter modulare la dimensione
dell’ugello e di conseguenza la pressione.
EVAPORATORE
L’evaporatore è uno scambiatore di calore che sottrae calore al corpo caldo posto nella
macchina frigorifera, dimensionato secondo:
Q = P (H – H ) Q = m x c x ΔT
E REF C B E
Valvola termostatica
Quando il fluido esce dall’evaporatore, viene monitorato in termini di temperatura all’uscita da
una valvola termostatica; avviene un passaggio di stato e il fluido da liquido passa a vapore
(aumenta l’entalpia del sistema).
Se il fluido esce troppo caldo vuol dire che a livello di temperatura dell’evaporatore c’è una
grande disponibilità di calore. La temperatura viene misurata e nel caso sia troppo elevata,
viene comandato alla valvola termostatica di aprirsi e quindi far passare più fluido (quindi si
raffredda maggiormente)
1. Quali componenti sono necessari per la realizzazione di un impianto
frigorifero?
Evaporatore, è uno scambiatore di calore, che sottrae calore al corpo caldo posto nella
macchina frigorifera. Quando il fluido esce dall’evaporatore, viene monitorato in termini
di temperatura all’uscita da una valvola termostatica; avviene un passaggio di stato e il
fluido da liquido passa a vapore (aumenta l’entalpia del sistema).
Se il fluido esce troppo caldo vuol dire che a livello di temperatura dell’evaporatore c’è
una grande disponibilità di calore. La temperatura viene misurata e nel caso sia troppo
elevata, viene comandato alla valvola termostatica di aprirsi e quindi far passare più
fluido (quindi si raffredda maggiormente)
La componente attiva è rappresentata dal compressore, che richiede energia
elettrica per il suo funzionamento ed attua la compressione del fluido frigorifero, questa
trasformazione comporta un innalzamento della temperatura senza passaggio di stato.
Esistono diversi tipi di compressori: volumetrici, centrifughi, a vite, a chiusura ermetica,
semi ermetica o aperti.
Il condensatore è uno scambiatore di calore che cede calore di condensazione
all’ambiente esterno, ed ha lo scopo di portare il fluido da vapore a liquido (passaggio di
stato), diminuendo l’entalpia del sistema totale; prevede 2/3 zone:
Zona di raffreddamento del vapore (D’D) che rappresenta una superficie di 10-
15% del sistema totale
Zona dedicata alla condensazione (DA) con superficie pari all’80%
Zona dedicata al sottoraffreddamento (AA’) con superficie pari al 10%
In base a come viene smaltito il calore prodotto nascono 3 diverse tipologie di
condensatori: convezione naturale (i moti naturali dell’aria favoriscono la cessione del
calore); convezione forzata (ventilatore che favorisce l’allontanamento del calore); ad
acqua (acqua come fluido freddo a cui cedere il calore)
La valvola di laminazione, che seguono la condensazione, originariamente erano
semplici capillari nei quali si faceva passare a forza il liquido, a ciò seguiva un calo di
pressione. C’è stata un’evoluzione del sistema che usa ugelli intermedi così da poter
modulare la pressione.
Il fluido refrigerante entra nella valvola di laminazione e ne fuoriesce ad una pressione di
poco superiore a quella atmosferica.
Il fluido refrigerante freddo entra nell’evaporatore, una serpentina fredda disposta all’interno
del frigorifero, dove evapora assorbendo calore dal sistema da raffreddare.
Successivamente raggiu