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TRASFORMAZIONE
Cellule in stato di competenza→ pronte a ricevere DNA esterno→ hanno
molecole sulla superficie che sentono la presenza di DNA e innescano il
meccanismo che comporta l’internizzazione della molecola:
1. le molecole superficiali legano il DNA.
2. Nucleasi all’esterno degradano in maniera aspecifica uno dei due
filamenti di DNA, e consentono all’altro di entrare nella cellula.
3. all’interno della cellula ci sono proteine che intercettano il
filamento di DNA in entrata: ricombinazione: integrazione del DNA
eterologo nel cromosoma batterico.
→ arricchimento del cromosoma dell’informazione recuperata
dall’ambiente.
CONIUGAZIONE
Scambio di DNA tra una cellula e l’altra in contatto fisicamente→
l’elemento che media lo scambio è il plasmide coniugativo che porta le
informazioni necessarie a mobilitare sé stesso: tutte le informazioni
contenute nel plasmide che erano presenti in una cellula, alla fine del
processo sono presenti in entrambe le cellule, e la cellula ricevente
ottiene del materiale genetico in più.
Uno dei 2 filamenti rimane nella cellula che conteneva il plasmide,
l’altro finisce nella nuova cellula, poi vengono sintetizzati i filamenti
complementari, le cellule si separano e la coniugazione termina.
TRADUZIONE
Mediata da virus:
● virus litici: trasduzione generalizzata:
non possiamo prevedere quale frammento di DNA finisce
all’interno del virus.
Nel ciclo litico spezzettando il cromosoma batterico e duplicando
il DNA virale per poi metterlo in delle strutture proteiche prima
della lisi, può succedere che parti di DNA batterico vengano
incluse nelle particelle virali che si stanno formando; per cui tra
tutti i virus che si formano per una bassissima minoranza può
succedere che un frammento di DNA batterico finisca all’interno
di un fago. Questo fago anomalo quando infetta un’altra cellula
batterica, trasferisce il DNA del batterio.
● virus lisogeni: trasduzione specializzata:
Frequenza più alta. Ciclo lisogeno: formazione profago;
nell’excisione può succedere che il DNA virale, oltre a portare via
se stesso, excida anche un frammento adiacente al suo all’interno
del DNA batterico: Il virus che si assembla e determina la lisi della
cellula, avrà al suo interno DNA virale con un’aggiunta di DNA
batterico: quando il virus va ad infettare una nuova cellula, si
porta dietro anche il DNA batterico e lo trasferisce nella cellula.
Lactobacillus delbrueckii
23. Descrivi il metabolismo di
Gram +, metabolismo fermentativo e soffre in presenza di ossigeno.
è omofermentante obbligato: fa fermentazione omolattica producendo
acido lattico a partire da un piruvato derivante dalla glicolisi,
riossidando il NADH.
24. Descrivi la crescita batterica e descrivi un metodo di conta applicabile
ad un alimento
I batteri si riproducono solo in maniera vegetativa e nei terreni di
coltura da una cellula isolata producono una colonia: crescono per
crescita microbica: aumenta il numero di cellule.
Divisione binaria. Andamento esponenziale della crescita= dopo un
intervallo fisso il numero di cellule raddoppia→ intervallo fisso= tempo di
generazione.
Ciclo di crescita:
1. fase di latenza: periodo iniziale in cui non ho nessuna divisione
cellulare, periodo di tempo impiegato dai microrganismi per
adattarsi al nuovo ambiente;
2. fase di crescita esponenziale: le cellule continuano a dividersi,
posso calcolare il tempo di generazione perché la velocità con cui
si dividono le cellule è costante;
3. fase stazionaria: fase in cui ho un’interruzione di crescita, poiché
la riproduzione e la morte cellulare sono bilanciate; cause di
natura nutrizionale, del metabolismo e ambientali.
4. fase di morte: c’è una progressiva morte dei microrganismi,
insostenibile rispetto alla quantità di cellule che si dividono.
Escherichia coli
25. Descrivi le strutture che rivestono la cellula di
E’ un gram negativo quindi possiede
● una membrana interna,
● una parete cellulare sottile= peptidoglicano= catena di due
aminozuccheri N-AcetilGlucosamina + N-AcetilMuramico. e
peptidi legati al NAM che completano la struttura della maglia.
Ci sono anche acidi teicoici, lipoteicoici e proteine di parete.
Rigidità (legami covalenti).
● una membrana esterna, che rende la cellula facilmente
attaccabile dai tensioattivi.
Escherichia coli
26. Descrivi il metabolismo di
E’ un enterobatterio, fa fermentazione acido-mista: quindi a partire
dalla glicolisi, si ottiene un piruvato, con la fermentazione si riossida il
NADH, con la produzione di etanolo, acidi organici (acido lattico,
succinico, acetico, formico), CO2, H2.
27. descrivi sinteticamente la riproduzione asessuata degli eumiceti
I lieviti (S. cerevisiae) si riproducono asessualmente per mitosi, che può
avvenire in 2 modi:
● gemmazione o blastogonia, tramite la formazione di blastospore
(le cellule figlie); la cellula figlia e la cellula madre non sono uguali;
● schizogonia, in cui le 2 cellule ottenute sono uguali.
Nelle muffe la riproduzione asessuata avviene attraverso la formazione
di un corpo fruttifero a livello del micelio aereo. Quello che noi
definiamo muffa sugli alimenti, è il corpo fruttifero. In base alla tipologia
di corpo fruttifero si distinguono:
● conidiospore: sono spore portate su strutture specializzate
denominate conidiofori. Le ife basali si sviluppano sulla superficie
e in profondità sul substrato che stanno colonizzando, dopodiché
al momento opportuno si ha la produzione del corpo fruttifero,
ovvero una struttura aerea, che si organizza in ramificazioni di
un’ifa, detti conidiofori, che portano le spore, ovvero i conidi. Essi
vengono liberati nell’ambiente, germinano e danno origine a una
struttura vegetativa che inizierà a formare un’ifa e il ciclo
ricomincerà.
● sporangiospore: sono invece contenute all’interno di una
struttura detta sporangio, una sorta di sacchetto che si trova
nella parte terminale dello sporagoforo.
● artrospore: sono generate dall’ifa, che si segmenta e dà origine
alle spore, per cui non esiste nemmeno un corpo fruttifero
complesso.
● clamidospore: sono spore che si accumulano in ingrossamenti
dell’ifa, dopodiché si liberano e portano avanti il ciclo vegetativo.
28. esempio di regolazione della trascrizione scegliendo un esempio fatto a
lezione
Regolazione negativa: sistema di controllo dei geni deputati all’utilizzo
del lattosio, i quali contengono un repressore= una proteina con la
capacità di legarsi in maniera reversibile con il DNA nella zona del gene
che codifica per l’utilizzo del lattosio:
● repressore attivo: il repressore è legato al DNA, RNA polimerasi
non può sintetizzare mRNA
● repressore inattivo: compare il lattosio: il repressore non è legato
al DNA, ma al lattosio cambiando la propria conformazione: RNA
polimerasi riesce a sintetizzare l’mRNA
→ produco quello che serve alla cellula quando le serve.
29. cosa si intende per codice genetico degenerato? tutte le mutazioni che
avvengono in un gene hanno effetti sul fenotipo del microrganismo?
Significa che esistono più codoni che codificano per uno stesso
amminoacido: il codice genetico si basa su una traduzione a 3, ovvero si
parte da 3 basi azotate (codoni) che trovano corrispondenza con un
amminoacido.
Se i geni non diventano sempre espressione fenotipica vuol dire che se
avviene mutazione su geni che non codificano per info fenotipiche la
mutazione non si vede a livello fenotipico
30. descrivi la denaturazione del DNA. separazione filamenti ecc
La molecola di DNA si denatura reversibilmente: separazione dei due
filamenti= rottura dei legami a H tra i 2 filamenti, scaldando.
Per seguire il processo di denaturazione del DNA utilizzo lo
spettrofotometro a 260 nm (UV) e misuro, a seconda della risposta che
ottengo, quanto DNA ho in soluzione. Quantifico il DNA in
concentrazione in soluzione acquosa.
Se aumenta la temperatura, aumenta anche la densità ottica a 260 nm,
e parliamo di ipercromicità, ovvero i singoli filamenti assorbono di più
del doppio filamento.
Ottengo dal grafico anche un punto di flesso, ovvero in quel punto le
molecole di un determinato DNA sono denaturate per metà. Tracciando
una verticale alla tangente in questo punto trovo la temperatura media
di denaturazione (Tm), e il punto di flesso sta ad indicare un
cambiamento nella difficoltà a separare i filamenti, infatti man mano
che rompo i legami a H, diventerà sempre più facile separare i 2
filamenti, aprendo la molecola. La Tm è influenzata dal numero di C-G e
dalla sua percentuale, infatti questa misura sperimentale ci consente,
con opportune formule, di ricavare la percentuale di C-G nel DNA. Infatti
se ho una percentuale alta di C-G, la Tm è più alta, mentre se ho una
percentuale bassa di C-G, la Tm è minore. Se a livello della Tm decido di
riabbassare la temperatura, i 2 filamenti si riappaiano per
complementarietà, ma con una cinetica diversa.
Quando la concentrazione di C-G varia almeno del 7% rispetto a
un’altra concentrazione di C-G, posso dire che mi trovo di fronte a 2
batteri di specie distinte. Tuttavia alcune specie diverse hanno la stessa
o simile concentrazione.
31. meccanismi di scambio genico, perché sono importanti per la diffusione
dei meccanismi di resistenza degli antibiotici?
Se io inserisco il gene che codifica per la resistenza all’antibiotico in una
specie sensibile all’antibiotico, solo le cellule che hanno acquisito
quell’informazione, in un terreno in cui inserisco antibiotico, potranno
crescere, e io vado a verificare il processo in maniera efficace. Il
processo viene definito processo di selezione, dove la pressione selettiva
è determinata dalla presenza dell’antibiotico.
(Tutte le volte che abbiamo un meccanismo di scambio genico
orizzontale, il fatto che il DNA che entra nella cellula venga mantenuto
nel tempo, o nel corso dell’evoluzione dipende dal tipo di pressione
selettiva ambientale che la popolazione di batteri subisce).
MICROBIOLOGIA INDUSTRIALE
32. Differenza resa di conversione-resa di fermentazione
Resa di conversione si riferisce all’efficienza del microrganismo nel
convertire substrato in prodotto: è il rapporto tra prodotto formato/
substrato consumato in grammi→ esprime l’efficienza del processo
biotecnologico ed è un parametro legato all'efficienza del
microrganismo nel consumare il substrato che ho fornito e nel produrre
quello che voglio vendere (prodotto).
Resa di fermentazi