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TFR
Ogni azienda, per coprire gli investimenti aziendali, può ricorrere a varie fonti di finanziamento, di seguito elencate:
1. Capitale Sociale: insieme dei conferimenti effettuati dai soci/azionisti;
2. Capitale di Credito: insieme dei debiti aziendali.
3. Autofinanziamento: fonte di finanziamento interna generata dalla gestione.
Tra i debiti aziendali, ovvero nel capitale di credito, troviamo il fondo TFR (Trattamento di fine rapporto), che è un
debito che annualmente si integra verso i dipendenti e che sarà pagato solo alla fine del rapporto lavorativo
(licenziamento, dimissioni, morte, pensionamento,…). Al 31/12 di ogni anno, per ogni dipendente, si calcola la quota da
accantonare al fondo TFR per l’anno appena trascorso, che è pari, circa, ad un ulteriore stipendio. Secondo la legge 297
del 1982, il TFR maturato da ciascun dipendente è composto da tre elementi:
s a l a r i a n n u i l or d i − 0,5 % d ei s a l a r i
1. QUOTA ANNUA: 13,5
1,5 % T FRes i s t e n t ea l l′
1/1
2. INTERESSI: 75 % c o e f f i c i e n t e IS TAT * T FRes i s t e n t e
3. RIVALUTAZIONE MONETARIA:
Per stimare l’accantonamento annuo, dunque, dobbiamo conoscere i salari annui lordi e il coefficiente ISTAT. Nel primo
anno di lavoro, il dipendente matura un TFR equivalente esclusivamente alla quota annua.
4 Simone Scipioni

4.2Il candidato, dopo aver elencato le differenti fonti di finanziamento, illustri il concetto e le formule di stima
dell’autofinanziamento.
Le fonti di finanziamento sono tutte quelle risorse monetarie di cui l’azienda può avvalersi per coprire gli investimenti
aziendali. Sono principalmente le seguenti:
- CAPITALE SOCIALE, ovvero la Sommatoria di tutti i conferimenti effettuati dai soci/azionisti in sede di:
Costituzione dell’azienda;
• Operazioni di aumento del CS.
•
- CAPITALE DI CREDITO, ovvero tutti i debiti aziendali. Sono nello specifico:
DEBITI VS BANCHE (DEBITI FINANZIARI) che possono essere a medio o lungo termine;
• DEBITI VS FORNITORI, che sono i debiti più onerosi, chiamati anche debiti di funzionamento, che nascono
• dalle operazioni di acquisto con dilazione
DEBITI VS DIPENDENTI, rappresentati prevalentemente dal fondo TFR, che annualmente accoglie la
• liquidazione dei dipendenti che sarà pagata però solo a fine rapporto lavorativo.
- AUTOFINANZIAMENTO, generato dalla gestione aziendale mediante l’accantonamento di utili a riserva e la
costituzione di poste rettificative dello SP. .
La fonte di finanziamento che approfondiamo è l’Autofinanziamento, ovvero una fonte di finanziamento interna
generata dalla gestione aziendale stessa. Permette all’azienda di finanziare gli investimenti senza ricorrere al CS e al
CC. È l’insieme delle risorse monetarie che provengono dalla gestione. Ci sono due metodi per stimare
l’autofinanziamento, che è un concetto dinamico, relativo ad un periodo. I due metodi, con relative formule, sono i
seguenti: A F = ΔI − ΔCS − ΔCC
1) METODO GLOBALE:
∆I = variazione degli investimenti;
• ∆CS =variazione del Capitale sociale, comprensivo dell’eventuale RSA;
• ∆CC =variazione del Capitale di Credito, comprensivo degli eventuali utili da distribuire.
• A F = Δu t i l i + Δr i ser ve + Δp os t er e t t i f i c a t i ve
2) METODO ANALITICO:
∆utili = variazione degli utili, al netto degli utili da distribuire
• ∆riserve = variazione delle riserve, al netto dell’eventuale RSA
• ∆poste rettificative = variazione dei fondi rettificativi (ammortamento e svalutazione) e dei risconti passivi.
•
4.3Il candidato, dopo aver definito il concetto di fabbisogno finanziario, descriva le modalità della stima
commentando opportunamente le formule
Per fabbisogno finanziario intendiamo il bisogno di denaro dell’azienda per coprire gli investimenti aziendali. Si origina
a causa dello sfasamento temporale tra entrate e uscite. Esistono due metodi di stima del fabbisogno finanziario, che è
un concetto stock, ovvero si riferisce sempre ad una data. I due metodi sono i seguenti:
- Metodo analitico: basato sull’analisi, solo teorica, delle entrate e delle uscite;
- Metodo sintetico: basato sullo SP alla data del FF.
Per la stima del Fabbisogno finanziario, esistono due formule:
FF = In ves t i m e n t i a t t es a r ea l i z z o − Ut i l i − Ri ser ve − Pos t er e t t i f i c a t i ve
1) Investimenti in attesa di realizzo, al netto della liquidità;
• Utili, al netto degli utili da distribuire;
• Riserve, al netto dell’eventuale RSA;
• Poste rettificative, ovvero i fondi rettificativi (ammortamento e svalutazione) e i risconti passivi.
•
FF = CS + CC − L i q u i d i t a′
2) CS, comprensivo dell’eventuale RSA;
• CC, comprensivo degli eventuali utili da distribuire
• Liquidità, ovvero cassa e banca.
•
5 Simone Scipioni

IL SOGGETTO GIURIDICO: PERSONA FISICA E PERSONA GIURIDICA
5.1Il candidato - dopo aver fornito la definizione di “soggetto giuridico” - si soffermi e illustri le caratteristiche
della “persona fisica”.
Per soggetto giuridico intendiamo la persona, il gruppo di persone o l’ente che risponde dell’attività aziendale dal punto
di vista giuridico. È, dunque, il responsabile giuridico e patrimoniale dell’azienda, a cui fanno capo i diritti e i doveri
scaturiti dall’attività aziendale. Come si evince dalla definizione, il SG può essere:
- Persona fisica;
- Persona giuridica (ente astratto).
Una persona fisica per essere soggetto giuridico deve possedere due requisiti:
- Capacità giuridica: ovvero l’attitudine ad essere titolare dei diritti e dei doveri che, secondo l’art.1 CC, si acquista
alla nascita;
- Capacità di agire: ovvero la capacità di compere atti giuridici che, ai sensi dell’Art.2 CC, si acquista al compimento
del 18esimo anno di età.
Distinguiamo due casi:
- SG maggiorenne ==> SG può essere anche SE;
- SG minorenne ==> di norma, è affiancato da un tutore.
Esistono poi molti altri casi, come, ad esempio: L’inabilitato (SG maggiorenne con limitata capacità di agire),
l’interdetto (SG maggiorenne con nulla capacità di agire), il Minore emancipato (minorenne con limitata capacità di
agire) ed il Minore autorizzato (minorenne con totale capacità di agire).
5.2 Il candidato - dopo aver fornito la definizione di “soggetto giuridico” - si soffermi e illustri le caratteristiche
della “persona giuridica
Per soggetto giuridico intendiamo la persona, il gruppo di persone o l’ente che risponde dell’attività aziendale, ed è
titolare dei diritti e dei doveri che scaturiscono da essa. È il responsabile patrimoniale e giuridico dell’azienda. Come si
evince dalla definizione, può essere:
- Persona fisica;
- Persona giuridica.
La persona giuridica è l’ente astratto che risponde delle attività svolte dall’azienda. La persona giuridica è dotato della
sola capacità di agire. Distinguiamo la personalità giuridica pubblica (che lavora nell’interesse pubblico), da quella
privata, che può risiedere in:
- Associazioni
- Fondazioni
- Società Commerciali.
Le società commerciali possono essere Persone giuridiche se rispettano queste 4 condizioni:
1) Manifestazione di volontà dei proprietari nell’atto costitutivo
2) Devono svolgere attività commerciali, ai sensi dell’Art.2195 del Codice civile
3) Devono essere società di capitale (S.r.l., S.p.A., S.A.p.A.)
4) Devono essere iscritte al registro delle imprese (Iscrizione => Nascita della Personalità giuridica).
6 Simone Scipioni
5.3Il candidato, dopo aver fornito la definizione di soggetto giuridico, si soffermi sul processo di costituzione di
una società commerciale con personalità giuridica.
Il Soggetto giuridico è la persona, il gruppo di persone o l’ente che risponde dell’attività aziendale, ed è titolare dei
diritti e dei doveri che scaturiscono da essa. È il responsabile patrimoniale e giuridico dell’azienda. Come si evince
dalla definizione, il SG può essere:
- Persona fisica;
- Persona giuridica.
In questo secondo caso, ovvero della persona giuridica, è la società stessa ad essere responsabile patrimoniale e
giuridico degli atti compiuti dall’azienda. Per la costituzione di una società commerciale con personalità giuridica,
occorrono quattro condizioni:
I) Manifestazione di volontà da parte dei proprietari, espressa nell’atto costitutivo in cui si dice che due o più
persone di impegnano a conferire beni e servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica al fine di
dividerne gli utili;
II) L’azienda deve svolgere attività commerciale, ai sensi dell’Articolo 2195 del Codice civile, ovvero deve
svolgere, ad esempio:
- Attività industriale;
- Attività assicurativa e bancaria;
- Attività intermediaria nella circolazione di beni;
- Attività di trasporto;
- Attività ausiliarie alle precedenti.
III) L’azienda deve essere una Società di Capitale, ovvero assumere una delle seguenti forme giuridiche:
1. S.p.A. ==> Società per azioni;
2. S.A.p.A. ==> Società in accomandita per Azioni;
3. S.r.L. ==> Società a responsabilità limitata.
[Si ricorda che non sono società di capitale ma società di persone e quindi non possono avere personalità giuridica:
1. S.S. ==> Società semplice;
2. S.n.c. ==> Società in nome collettivo;
3. S.a.s. ==>Società in accomandita semplice. ]
IV) L’azienda deve essere iscritta al registro delle imprese: secondo l’articolo 2331, dal momento dell’iscrizione al
registro delle imprese, la società assume personalità giuridica.
7 Simone Scipioni
CRITERI DI ECONOMICITÀ: AZIENDALE, DI GRUPPO e COLLETTIVA
6.1Il candidato illustri i tre criteri di economicità studiati durante il corso
Periodicamente, il SE procede ad una attenta valutazione dei parametri aziendali per giungere ad un giudizio di
economicità. Per economicità intendiamo il criterio per valutare se conviene continuare od iniziare a svolgere un’attività
imprenditoriale. In generale, dunque, le aziende presenti sul mercato soddisfano il giudizio di economicità.
Distinguiamo tre criteri di economicità:
1. Economicità aziendale: intendiamo il giudizio che il SE dell’azienda A compie sull’azienda A vista stand alone,
ovv