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39. IN COSA CONSISTE L’ALGORITMO DMAIC
Il DMAIC è un modello dall'approccio per processi che si compone di 5 fasi:
- DEFINE: definire il problema e i requisiti del cliente
- MEASURE: misurare i difetti e documentare i processi come si svolgono
- ANALYZE: analizzare i dati del processo e determinare il suo potenziale
- IMPROVE: migliorare il processo e rimuovere le cause dei difetti
- CONTROL: controllare le performance del processo e assicurare che i difetti non si verifichino più.
40. DESCRIVERE GLI OBBIETTIVI E GLI STRUMENTI DELLA FASE DEFINE DELL’ALGORITMO DMAIC
Gli obbiettivi della fase DEFINE sono:
Individuare lo scopo del lavoro che si vuole fare
o Fissare degli obbiettivi realistici
o Chiarire i ruoli di ogni partecipante al progetto
o Fissare le risorse necessarie per lo svolgimento del lavoro
o
Gli strumenti di questa fase sono:
1. Il project charter: consiste in una rappresentazione sintetica del progetto che contiene (scopo, ruoli
ricoperti, budget, obbiettivi ecc...)
2. Definire una timeline per ogni fase del progetto (durata delle singole fasi)
3. Una base di dati statistici che siano rilevanti ai fini dell’implementazione del progetto
LEZIONE 44
41. ELENCARE E DESCRIVERE LE 7 CATEGORIE DI MUDA
Il nuovo modello di produzione si prefigge di ridurre gli sprechi (in giapponese mu-da), che possono essere
raggruppati in 7 categorie:
1. Sovrapproduzione: quando la produzione non segue la domanda, cioè quando si producono
prodotti non richiesti.
2. Attese: dai dipendenti che aspettano che le apparecchiature completino il proprio lavoro, o che si
concludano delle attività a monte
3. Trasporti non necessari di beni
4. Processo: cioè operazioni attuate nel processo produttivo che celano dei muda, dati da scarsa
progettazione dei processi e/o ad una tecnologia inadeguata.
5. Scorte: tutto ciò che giace in attesa di un evento.
6. Movimenti non necessari di persone: il lavoro utile è solo quel particolare movimento che produce
valore e i movimenti improduttivi possono essere suddivisi in spostamenti e azioni improduttive
7. Difetti nei prodotti
42. ELENCARE E DESCRIVERE LE DUE CATEGORIE AGGIUNTIVE DI MUDA RISPETTO ALLE 7 PIU’
CONOSCIUTE
Ai 7 muda più conosciuti, vengono aggiunti altri due sprechi:
• lo spreco conseguente all’utilizzo di personale con una preparazione più elevata di quella necessaria per i
compiti che sono svolti dal personale stesso;
• lo spreco per utilizzo di aree e edifici con valori molto più elevati del necessario.
43. PER I PRODUTTORI E’ MOLTO DIFFICILE DEFINIRE ACCURATAMENTE IL VALORE: SPIEGARE LE
MOTIVAZIONI
Per i produttori è molto difficile definire il valore perché la maggior parte di essi non vuole produrre nuovi
prodotti ma continuare a produrre ciò che già produce perché la clientela chiede solo varianti di quello che
già acquista. Molte volte il valore del prodotto è solo legato al suo minor costo, maggiore produzione,
varietà di prodotto legato alle personalizzazioni, consegne più veloci, ma non legato al valore aggiunto che
può dare quel prodotto per un suo scopo.
44. DESCRIVERE GLI OBBIETTIVI PRINCIPALI DELLA VALUE STREAM MAPPING
La Value Stream Mapping (VSM), letteralmente Mappatura del Flusso di Valore, è uno strumento che
permette di visualizzare l’intero processo lungo la catena del valore dal momento dell'ordine di un articolo
fino alla consegna al cliente.
L’obiettivo non è il miglioramento del singolo processo, bensì un’ottimizzazione globale e continua nel
tempo, capace di aumentare l’efficienza organizzativa.
LEZIONE 45
45. SCHEMATIZZARE IL TOYOTA PRODUCTION SYSTEM CON I SUOI 9 ELEMENTI FONDAMENTALI E 6
TECNICHE PRINCIPALI
I 9 elementi fondamentali del Toyota production system sono:
- Lo strumento Jidoka
- Il just in time, che si divide in tre sottocategorie:
Pull
o One piece flow
o Takt time
o
- Lo strumento Heijunka
- La standardizzazione
- Produzione e preparazione del processo
- Direzione per politiche
- Operatori e team
Le 6 tecniche principali sono:
- 5S: Per mettere in ordine il posto di lavoro
- QFD: quality function deplyoment, ovvero una metodologia per lo sviluppo di nuovi prodotti
- TPM: total productive maintenance, ovvero uno sguardo alla manutenzione per minimizzare le
fermate indesiderate
- Kanban: è un elemento del just in time per la reintegrazione delle scorte che vengono consumate
- Value stream map
- SMED: L’obiettivo finale è di consentire al sistema produttivo di produrre solo quanto
effettivamente richiesto dal mercato.
46. DESCRIVERE LE 5 FASI DI IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA 5S
Il sistema 5S vuole mettere in ordine il posto di lavoro, cioè reparti, linee, uffici.
Il nome deriva dalle iniziali di 5 parole giapponesi, che indicano le fasi di implementazione di un sistema:
1. SEIRI (dividere): separare le cose utili da quelle inutili, ed eliminarle
2. SEITON (ordinare): mettere in ordine le cose utili in modo che tutti possano utilizzarle facilmente
3. SEISO (pulire): mantenere il posto di lavoro pulito
4. SEIKETSU (standardizzare): standardizzare le attività del posto di lavoro e comunicare le modalità
operative corrette a tutti.
5. SHITSUKE (rispettare): creare un posto di lavoro abituato a rispettare gli standard definiti.
47. DESCRIVERE I VANTAGGI CHE OFFRE IL SISTEMA HEIJUNKA
Il sistema Heijunka pianifica una serie di piccoli lotti di produzione, che ripete con una frequenza
proporzionale alle vendite, modifica le frequenze dei vari articoli, secondo l’andamento delle vendite,
accumula i fabbisogni dei vari articoli, e rivede periodicamente i volumi totali di vendita.
I suoi vantaggi sono:
- Tempi di consegna minori, grazie alla produzione di piccoli lotti e distribuzione equilibrata nel
tempo
- Magazzini meno pieni e meno incasinati, sempre grazie alla produzione di piccoli lotti che seguono
le esigenze di vendita
- Le risorse necessarie a monte del sistema sono minime, perchè piccoli lotti necessitano di poche
dosi di materiale
- Assorbe i picchi di mercato grazie al livellamento dei mix di prodotto
- I centri di lavoro sono specializzati, perchè hanno un’attività costante, una velocità dipendente
dall’uso del materiale in linea, e la capacità di produzione è dimensionata sul reale fabbisogno.
- Altro vantaggio di questo sistema si ha nel momento in cui mancasse del materiale. Avendo un mix
di prodotto, in mancanza di un certo tipo di materiale non si potrebbe produrre solo quello, ma gli
altri si.
48. DESCRIVERE LO STRUMENTO JUST IN TIME E I SUOI 3 SOTTOELEMENTI
Lo strumento Just in time gestisce la produzione in modo da produrre solo le quantità richieste nel breve
periodo, dopo gli ordini effettuati dal cliente.
Si compone di 3 elementi:
- SISTEMA PULL: L’avanzamento della produzione è ‘’guidato’’ dai clienti, cioè nessuno dovrebbe
produrre materiali fino al momento che il cliente non li richiede. Detto ciò, la produzione non può
procedere seguendo delle pianificazioni, ma monitorando il consumo dei clienti.
- ONE PIECE FLOW: ha come obiettivo la riduzione delle scorte di processo cioè l’eliminazione
dell’accumulo di semilavorati tra una lavorazione e la successiva.
- TAKT TIME: è un concetto che indica il ritmo di produzione da mantenere per soddisfare la
domanda dei clienti.
49. DESCRIVERE LO STRUMENTO POKA-JOKE E GLI STEP PER APPLICARLO
Lo strumento poka-yoke è utilizzato nel settore del disegno industriale per indicare una scelta progettuale o
un’apparecchiatura che forza l’utilizzatore a una corretta esecuzione della stessa.
Esso è usato per prevenire, evidenziare gli errori in modo che l’operatore possa correggerli subito, e serve
per arrestare il processo per fare il modo che non vengano generati altri errori.
Gli step per applicarlo sono:
- Identificare l’operazione o il processo sul quale vogliamo concentrarci, basandoci sul diagramma di
Pareto
- usare lo strumento dei “5 perché” per cercare di capire come si verifica l’errore
- scegliere il meccanismo poka-yoke giusto per evitare che si verifichi il problema o per evidenziarlo
una volta che è stato generato.
- testare il metodo e verificare se funziona davvero
- formare l’operatore che dovrà utilizzarlo
LEZIONE 47
50. ELENCARE I PRINCIPALI VANTAGGI E SVANTAGGI NELL’UTILIZZO DEL DIAGRAMMA DI GANTT
Questo tipo di schedulazione è stato introdotto per problemi relativi alla pianificazione ed al controllo della
produzione. Nell’asse orizzontale del diagramma troveremo la scala del tempo, mentre sull’asse verticale si
troveranno le attività.
I vantaggi dell’uso di questo diagramma sono molteplici, infatti esso richiede poco tempo e bassi costi di
realizzazione, così anche come i cambiamenti della schedulazione. Quando i diagrammi vengono aggiornati
periodicamente, si nota facilmente l’avanzamento, e ne esistono in commercio alcuni di semplice
realizzazione.
Tra gli svantaggi però c’è la difficoltà di lettura, e tempi di aggiornamento lunghi se le attività sono tante,
non si hanno informazioni per quanto riguarda i costi del progetto, le relazioni di precedenza non sono
abbastanza evidenti, e è difficile trovare delle alternative per accelerare i tempi di completamento.
PROBABILE FUORI PANIERE
LA TECNICA CPM
La tecnica CPM consente lo sviluppo di un progetto tramite la programmazione delle attività di cui si
compone. Si occupa solo degli aspetti temporali del programma e poco degli aspetti economici relativi ai
costi delle varie attività.
Essa è detta reticolare perché il programma del progetto è strutturato tramite un reticolo di attività.
Questa tecnica è vantaggiosa perché si analizzano costi sui benefici dell’accelerazione delle attività o del
progetto stesso, perché si fanno accurate stime dei tempi che contribuiscono al completamento delle
attività, viene molto ridotto la possibilità di trascurare compiti essenziali e il progetto può essere pianificato
ad ogni livello di dettaglio voluto.
Come tutte le tecniche oltre ai vantaggi ci sono anche degli svantaggi, e questo è la necessità di avere tempi
più lunghi, e maggior impegni di lavoro con molta esperienza per ottenere risultati favorevoli.
Per applicare la tecnica CPM si utilizza la scomposizione del progetto realizzata dal Work Breakdown
structure, che scompone il progetto il livello di dettaglio crescenti, e permette il mantenimento di una
omogeneità di linguaggio tra i partecipanti del progetto.