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Lezione 10
1. È il complesso contesto dei rapporti tra due culture, tra due mondi di pensiero, tra due mondi di sensibilità. In
tal modo, da un testo di poche centinaia di parole o di pagine in contesto si amplia abbracciando il contenuto
di un’intera civiltà nello spazio e nel tempo.
Lezione 11
1. Consiste in una traduzione fatta solo dopo aver compreso il senso del testo, del contenuto del testo. Solo dopo
questa analisi il traduttore sarà pronto a distinguere nella poesia le parole chiave da poter tradurre.
2. Mounin sostiene che ci siano 2 campi di pensiero: i professori (che credono nella fedeltà letterale e agli
elementi linguistici) e gli artisti (che si preoccupano di una fedeltà più profonda e difficile da raggiungere)
Lezione 12
1. Le difficoltà che caratterizzano la traduzione dei libri per infanzia sono due: la prima risiede nelle difficoltà
specifiche della scrittura per i più piccoli, la seconda è che la traduzione dei testi per i più piccoli è un settore
particolare e notevole dal punto di vista quantitativo
Lezione 14
1. Gli studi dedicati alla traduzione teatrale vengono definiti da loro abbastanza trascurati
Lezione 15
1. I problemi che devono essere affrontati e risolti applicando la tecnica del doppiaggio sono la resa dell’accanto,
le sfumature del modo di parlare e quando non è permessa la traduzione di espressioni gergali, oscenità e
grossolanità
2. È una tecnica traduttiva che si usava in passato e prevedeva che nella sala del cinema venisse proiettato il film
con l’audio originale e nel mentre un interprete in carne e ossa fornisce una traduzione in consecutiva
cercando di sfruttare i silenzi del dialogo originale
Lezione 16
1. Dragomanno è la denominazione europea degli interpreti fra gli europei e i popoli del vicino oriente
Lezione 17
1. Sono due: traduzione in consecutiva e traduzione in simultanea. La prima é la vecchia forma di interpretariato
e Si svolge nella maniera seguente: l’interprete ascolta e annota tutto l’intervento di chi parla e lo riproduce
subito dopo, sia dalla tribuna, sia da un posto a lui destinato nella sala, sia per telefono, sia da un’apposita
cabina dove può usare un microfono. La riproduzione del discorso originale nell’altra lingua può essere
integrale o ridotta a seconda del tempo assegnato all’interprete, che corrisponde in genere ai tre quarti della
durata dell’originale, anche perché l’interprete parla di solito con un ritmo più veloce, non avendo esitazioni,
non ripetendosi e abbreviando formule di cortesia e giri di parole. La seconda, Si tratta della forma moderna di
interpretariato, nata a Ginevra intorno al 1927 alla Conferenza Internazionale del Lavoro. Questa forma si è
rivelata necessaria quando l’affluenza notevole alle riunioni ha costre ad accettare l’adozione di più di due o
tre lingue di lavoro, senza avere la possibilità di abbreviare la traduzione dei vari interventi. La traduzione in
consecutiva fatta in dieci lingue di un discorso di un’ora con molti interventi, come accade molto spesso nelle
riunioni dei grandi organismi internazionali, raddoppia, almeno, la durata delle sedute e delle sessioni. La
traduzione in simultanea offre invece un grande vantaggio: non solo permette di rispettare le lingue nazionali
di tutti i partecipanti, ma non fa aumentare quasi per nulla la durata delle sedute. Tuttavia, questa forma di
traduzione richiede degli interpreti di alto livello in tutte le sue realizzazioni. La traduzione in simultanea in
senso proprio viene in genere adottata per conferenze o altri eventi con un elevato numero di partecipanti in
cui è necessario che gli interpreti traducano in tempo reale quanto dice l’oratore, anche se c’è comunque uno
scarto temporale minimo, detto décalage. Gli interpreti lavorano in apposite cabine isolate acusticamente e
con una visione della sala in cui si trovano i partecipanti: per questo si parla di traduzione a vista; si usa un
sistema di collegamento tra gli interpreti e coloro per i quali traducono, come sistemi di microfoni e cuffie o
auricolari.
2. Il chuchotage è una variante della traduzione simultanea. Il termine deriva dal francese chuchoter
(bisbigliare,sussurrare) e questo metodo di traduzione consiste proprio nel bisbigliare sottovoce all'orecchio di
una maxsimo due persone. Non richiede particolari attrezzature tecniche ed è eseguita da un solo interprete
per lingua.
Lezione 19
1. Non sono in grado di tradurre le espressioni idiomatiche e polirematiche, ma la più grande difficoltà è legata
alla sintassi in quanto è la componente più varia e complessa
Lezione 20
1. La lessicografia ha due accezioni: scienza tecnica della raccolta e della definizione dei vocaboli appartenenti
al lessico di una lingua di un dialetto o di un gruppo di lingue o dialetti e poi è il complesso delle opere
lessicografiche relative a una lingua o a un ambito linguistico i un determinato momento o periodo della sua
storia
2. Il primo vero vocabolario degli accademici della crusca pubblicato a Venezia nel 1612, realizzato grazie
all’attività dell’accademia della crusca composta da un gruppo di letterati
Lezione 22
1. I punti forti del dizionario etimologico della lingua italiana sono: l’assegnazione di una data di prima
attestazione a tutte le forme lemmatizzate, l’ampiezza della documentazione e le indicazioni bibliografiche e
la verificabilità i tutti i dati
Lezione 23
1. Un vocabolo può essere dotato di un significato più generale rispetto un altro, cioè può essere iperonimo
rispetto uno o più iponomi (esempio: animale è iperonimo di felino e felino è iponimo di animale)
Lezione 24
1. Il caso del cosiddetto occasionalismo, vale a dire una coniazione lessicale occasionale, che non entra perciò a
far parte stabilmente del lessico di una lingua, un esempio è il termine ‘superbaglionismo’ utilizzato nel 2018
per indicare la buona prestazione di Claudio Baglioni al festival di Sanremo 2018
Lazione 25
1. Il dizionario dell’uso è quello per antonomasia che tutte le famiglie hanno in casa
2. Il lemmario è l’insieme dei lemmi inclusi o registrati in u dizionario
Lazione 26
1. Consiste nel fornire una perifrasi che riassuma e spieghi il significato di un vocabolo, ricorrendo a sinonimi,
definitori e abbreviazioni, dette anche ‘marche d’uso’
2. Le marche d’uso sono abbreviazioni per esempio letterario :lett.
Lezione 27
1. Un traduttore esperto dovrebbe già partire da una buona base di bilinguismo per cui il ricorso al dizionario
bilingue dovrebbe essere limitato, infatti dovrebbe usare per lo più dizionari monolingui.
2. ‘Calepino’ diventa sinonimo di dizionario, è il ‘Nome dato a una serie di vocaboli latini con traduzioni in varie
lingue moderne’
Lezione 28
1. I ‘corpus’ (plurale ‘corpora’) sono concetti e oggetti conosciuti sin dall’antichità e vi sono varie suddvisioni:
a. Corpora generali: rappresentano una lingua in ogni sua varietà
b. Corpora specialistici: si differenziano in base alla varietà testuale e a loro volta possono essere:
i. Corpora scritti, parlati e misti
ii. Corpora diacronici
iii. Corpora sincronici
Lezione 31
1. Susan Bassnet ritiene che se si continua a vedere il testo di partenza con una presunzione di superiorità
rispetto a qualsiasi traduzione e quindi a sostenere l’idea che la traduzione è un’operazione mimetica, si
continuerà a pensare al processo di traduzione di testi letterari da una lingua ad una lingua come intraducibili
Lezione 33
1. La traduzione fonemica prova a riprodurre nella lingua di arrivo il suono della lingua di partenza, può
funzionare come strategia traduttiva nel caso delle onomatopee ma risulterà una traduzione costruita male e
priva di senso
2. La traduzione letterale prevede che si traduca l’originale parola per parola ma così facendo si distorceranno il
senso e la sintassi
Lezione 34
1. Il sonetto italiano classico prevede la suddivisione in quattro strofe, le prime due composte da quattro versi e
le ultime due da tre versi (quartine e terzine), il sonetto shakesperiano invece è suddiviso in tre quartine e in
un distico finale a rima baciata (schema: ABAB CDCD EFEF GG)
Lezione 35
1. Ungaretti si rifà ad una traduzione letterale, ed è quella che meno si distacca dal testo originale, rispettando
sempre i valori della sintassi italiana.
2. Virgillito ha usato un metodo diverso da quello di Ungaretti, infatti dal suo metatesto si nota uno studio del
prototesto e uno sforzo nel ricreare le tecniche messe in atto dall’autore inglese Shakespeare
Lezione 36
1. Hilaire Belloc intende dire che il traduttore deve considerare l’opera come un’unità integrale e tradurla per
sezioni, chiedendosi prima di ognuna quale sia il significato complessivo che deve rendere
Lezione 38
1. Il concetto di polisistema letterario è stato proposto da Even-Zohar per la prima volta nel 1970, con lo scopo
di evitare di parlare delle sole opere tradotte di tipo letterario o artistico poichè limitare il discorso a queste
non soltanto pone il problema di distinguerle da quelle non letterarie e non artistiche, ma impedisce di vedere
la questione secondo la pospettiva migliore che è quella di considerare i tipi di testo letterari e semiletterari
come un aggregato di sistemi con una sua propria corenza
2. La letteratura tradotta è un tecnicismo e può essere definito come una precisa indicazione di un corpus di testi
che è strutturato e che funziona come una sistema
Lezione 39
1. Al livello più basso si collocano le singole opere letterarie originali o tradotte (esempio la divina commedia),
il livello superiore è costituito dai sistemi o co-sistemi che possono essere i singoli generi letterari (i romanzi),
il livello ancora più alto è costituito dal polisistema, che corrisponde a una letteratura nazionale (es. la
letteratura italiana), il livello superiore è quello del macro-polisistema, che è costituito da più polisistemi e di
cui è esempio calzante la letteratura europea (perché insieme delle singole letterature nazionali)
2. Quando nella posizione più elevata è occupata da un genere cristallizzato il rinnovamento tenderà a
cominciare dal basso. In questo caso se l’ordine delle posizioni dei vari generi nel polisistema non cambia,
l’intera letteratura entra nello stato di ‘stagnazione’
Lezione 40
1. Si possono identificare 3 casi principali: 1. Quando un polisistema non è ancora cristallizzato, vale a dire
quando una letteratura è