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Il concetto di bene pubblico

MRS + MRS = MRT. Questo perché il bene pubblico è non escludibile nel consumo.

12) Definire il bene pubblico, esempio di bene pubblico puro e misto (escludibile ma non rivale o rivale ma non escludibile):

Un bene pubblico puro (es. sistema di difesa nazionale. Non c'entra con l'essere prodotto e offerto dallo Stato. Opposto al bene privato puro) presenta 2 caratteristiche intrinseche:

  • non rivale nel consumo: il consumo da parte di un individuo di un'unità di quel bene non impedisce il consumo della stessa unità/quantità di bene da parte di un altro individuo, il costo marginale dell'offerta è nullo per soggetti successivi al primo;
  • non escludibile: chi produce il bene non è in grado di escludere dal consumo i soggetti che non hanno partecipato alla sua produzione o al suo finanziamento (questa esclusione potrebbe risultare tecnicamente impossibile o economicamente sconveniente. Es: illuminazione pubblica). In alcuni casi
È impossibile implementare un meccanismo di esclusione; in altri casi, la non escludibilità trova origine nel costo elevato che comporta l'esclusione. Vi sono caratteristiche miste: - beni non rivali ed escludibili (es: opera d'arte al museo); - beni rivali e non escludibili (es: acqua di falda). La funzione di domanda aggregata di un bene pubblico si ottiene sommando in verticale le funzioni di domanda individuale: P* = PA(Q*) + PB(Q*) 13) Determina la funzione di domanda aggregata (sommando in verticale): Risposta 12). La funzione di domanda aggregata di mercato di un bene pubblico (aggregata in quanto riguarda anche beni che non hanno mercato) si ottiene sommando in verticale le funzioni di domanda individuale, in quanto il bene non è rivale nel consumo. Il raggiungimento di un livello di produzione efficiente del bene pubblico è precluso dal fatto che gli agenti tendono ad adottare un comportamento strategico, da free rider: i singoli agenti hanno un

Ridotto interesse a rivelare le loro preferenze, consapevoli che, una volta disponibile, può essere goduto da tutti senza che chi ha sostenuto i costi possa impedire un meccanismo di esclusione. La capacità di imporre coattivamente il finanziamento per la produzione del bene costituisce la principale giustificazione per un intervento pubblico.

14) Definire le esternalità:

Una esternalità negativa (o positiva) si manifesta quando l'attività di produzione o di consumo di un agente economico influenza negativamente (o positivamente) il benessere di un altro agente senza che quest'ultimo riceva una compensazione (paghi un prezzo) per il danno subito (beneficio ricevuto). Le esternalità sono caratterizzate dall'assenza di mercato, dall'interdipendenza delle attività economiche, assenza di prezzi regolatori delle interdipendenze e sono originate dall'assenza (o dall'incompleta definizione) dei diritti di

proprietà. Le esternalità danneggiano l'efficienza economica del mercato in quanto:

  • un'esternalità negativa comporta un eccesso di produzione (o di consumo): l'attività privata cui sono collegati impatti negativi nei confronti di agenti economici viene spinta a un livello superiore a quello cui l'avrebbe spinta l'agente se avesse dovuto corrispondere un prezzo per i costi imposti ad altri agenti economici: SMC=MCp+MCe;
  • un'esternalità positiva comporta un deficit di produzione: l'attività privata cui sono collegati benefici ricadenti su altri agenti economici viene spinta a un livello inferiore al livello socialmente efficiente: SMB=MBp+MBe.

Vanno corrette con:

  • una tassa a carico del soggetto alla cui attività sono associate esternalità negative. Equivale ad attribuire al resto della collettività un diritto di proprietà sulla risorsa;
  • introducendo una tassa di aliquota in modo
da svolgere la stessa funzione dei prezzi di mercato.
  1. Enunciare la formula e illustrare il metodo CAPM:

Il capital asset pricing model (CAPM) è un modello di equilibrio di mercato per definire il trade-off esistente tra rischio e rendimento atteso nelle scelte dei singoli individui. È il premio atteso per il rischio quando il β non è 0 o 1.

Secondo il CAPM, in un mercato concorrenziale il premio atteso per il rischio di mercato è proporzionale al suo β.

Il rischio di un portafoglio con più titoli è dato dal suo:

  • rischio specifico: può essere eliminato con la diversificazione dei titoli, purché questi non siano perfettamente correlati;
  • rischio sistematico: non può essere eliminato con la diversificazione. Perciò, la deviazione standard, all'aumentare del numero dei titoli, assume un andamento asintotico, ma non arriva mai al valore nullo. Il rischio sistematico di un portafoglio ben diversificato è

proporzionale al suo ß, che è il ß medio di tutti i suoi titoli.

premio atteso per il rischio= ß · premio atteso per il rischio di mercato – r = ß (r – r )f m frendimento - rendimento privo di rischio = ß (rendimento atteso - rendimento privo di rischio)

Il premio per il rischio di mercato è dato dalla differenza tra il tasso di rendimento del mercato e il tasso d’interesse.

Tutti gli investimenti si devono collocare lungo la linea del mercato azionario.

Il CAPM è il modello più utilizzato dalle grandi imprese per stimare i tassi di attualizzazione per attualizzare cashflow.

Il suo scopo è investire in qualsiasi progetto che offra un rendimento in grado di compensare il ß del progetto.

ß è la sensibilità del rendimento di un investimento ai movimenti del mercato. È data dal rapporto tra la covarianza del titolo i-esimo e del rendimento di mercato e la varianza dei

1) Definire il valore economico totale TEV (con le componenti):

I beni ambientali possono essere associati a particolari beni pubblici, essendo spesso fruiti dalla collettività in modo gratuito e generalizzato e producendo contemporaneamente servizi di tipo privato e pubblico.

Poiché le risorse ambientali sono in grado di influenzare il benessere degli individui in molteplici modi, per procedere alla loro valutazione monetaria occorre individuare le differenti categorie di valore coinvolte.

Il valore attribuito ai beni ambientali è il valore economico totale (TEV), grazie al quale è possibile affrontare i problemi legati al fatto che i criteri del costo (per poter utilizzare il valore di costo)

è indispensabile che il bene sia in qualche modo riproducibile) e del prezzo di mercato (mancando il diritto di proprietà ed essendo non trasferibili, per tali beni non esiste un mercato a cui riferirsi) non possono essere utilizzati per la stima di questi tipi di beni. Il VET costituisce la somma di diversi valori:

TEV = V + V + V + V + V

ud: valore d’uso diretto, il valore attribuito al bene in base a un suo uso effettivo da parte del fruitore;

uin: valore d’uso indiretto, il valore attribuito al bene in base ai vantaggi scaturiti dalla presenza del bene, ma non direttamente fruiti dagli individui;

Vo: valore d’opzione (quasi opzione), legato all’incertezza sulla disponibilità futura del bene (quantità e qualità) e all’irreversibilità delle decisioni prese. Riflette una disponibilità a pagare per conservare la possibilità di un possibile uso futuro del bene da parte di un singolo individuo,

da parte di qualsiasi altro individuo decida di usarlo o da parte delle future generazioni; Ves: valore di esistenza, una disponibilità a pagare per la consapevolezza che il bene esista, a prescindere se verrà mai utilizzato sia direttamente che indirettamente; Ver: valore di eredità (o di lascito), la disponibilità a pagare affinché le future generazioni siano in grado di usufruire del bene, non implicando da parte di queste un uso diretto e indiretto. Poiché una modificazione nella disponibilità di un bene ambientale genera una variazione del benessere individuale (utilità, che può essere valutata in termini monetari) sono state proposte da Hicks, per quantificare tali variazioni, 4 misure del surplus del consumatore, che considerano gli effetti indotti da variazioni dei prezzi e da variazioni nella disponibilità dei non market-goods o non-market effects: - misure compensative, che hanno come riferimento il livello di pagamento che un individuo sarebbe disposto a fare per compensare una variazione nella disponibilità del bene; - misure equivalenti, che rappresentano il livello di pagamento che un individuo sarebbe disposto a fare per mantenere lo stesso livello di benessere in seguito a una variazione nella disponibilità del bene; - misure di surplus del consumatore, che rappresentano la differenza tra il valore totale che un individuo attribuisce al bene e il costo effettivo sostenuto per ottenerlo; - misure di surplus del produttore, che rappresentano la differenza tra il prezzo di vendita del bene e il costo effettivo sostenuto per produrlo.

d'utilità ante-modificazione (variazione compensativa, surplus compensativo) e misure equivalenti, che si riferiscono al livello d'utilità post-modificazione (variazione equivalente, surplus equivalente). Il TEV equivale alla differenza di surplus del consumatore nella situazione ante e post-modificazione. La dipendenza da questi fattori dipende dalla riproducibilità e dalla surrogabilità del bene in questione:

  1. Descrivere i metodi di stima dei beni ambientali: diretti e indiretti. Le ipotesi su cui si fonda il metodo dell'valutazione contingente, del metodo del costo di viaggio e metodo dei prezzi edonici:

La valutazione diretta dei beni ambientali si ottiene chiedendo all'individuo di esprimere una misura monetaria del valore che percepisce a una variazione del bene in esame. Fra questi vi sono:

  • metodi diretti osservati: referendum (i votanti devono esprimere la propria disponibilità (o meno) nei confronti di un progetto
d'incremento dell'offerta di un bene pubblico, variabile secondo un certo schema di pagamento) e mercati sperimentali (mercati creati dai ricercatori nei quali gli individui acquistano e vendono beni in condizioni controllate; è un metodo che gode di limitata applicabilità, essendo destinato a beni "quasi-privati" o "misti" ed è molto costoso da implementare); - metodi diretti ipotetici: prevedono la creazione di un mercato ipotetico, dove gli individui esprimono direttamente le proprie preferenze. Questi mercati vengono simulati con interviste, in cui viene chiesto a un campione significativo della popolazione di esprimere la propria WTP (disponibilità a pagare) e WTA (disponibilità ad accettare), che sono l'espressione monetaria e sintetica delle preferenze del consumatore. Uno di questi metodi è: Metodo della valutazione contingente (CV): viene indagato il valore attribuito dagli individui autilizzo del mercato dei beni comuni per gestire le variazioni quantitative e qualitative dei beni ambientali. In questo contesto, i beni ambientali possono essere considerati come beni pubblici, in quanto sono disponibili per tutti e non possono essere esclusi da nessuno. Per gestire le variazioni quantitative dei beni ambientali, potrebbe essere utilizzato il concetto di "quota di utilizzo". Questo significa che ogni individuo o entità che utilizza i beni ambientali deve pagare una quota proporzionale alla quantità di beni utilizzati. Questo sistema di tariffe può incentivare un uso più responsabile e sostenibile dei beni ambientali. Per quanto riguarda le variazioni qualitative dei beni ambientali, potrebbe essere necessario stabilire dei regolamenti e standard per garantire la qualità e la conservazione dei beni. Ad esempio, potrebbero essere introdotti limiti di inquinamento o regolamenti per la gestione delle risorse naturali. Inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere la partecipazione pubblica nella gestione dei beni ambientali. Ciò potrebbe avvenire attraverso consultazioni pubbliche, coinvolgimento delle comunità locali e organizzazioni ambientaliste nella pianificazione e nella gestione dei beni. In conclusione, per gestire le variazioni quantitative e qualitative dei beni ambientali, potrebbe essere necessario utilizzare il mercato dei beni comuni, stabilire tariffe di utilizzo proporzionali e introdurre regolamenti e standard per garantire la qualità e la conservazione dei beni. Inoltre, coinvolgere la partecipazione pubblica potrebbe contribuire a una gestione più efficace e sostenibile dei beni ambientali.
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Publisher
A.A. 2020-2021
29 pagine
2 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/22 Estimo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lucrezia1423 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estimo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof D'Alpaos Chiara.