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La concorrenza perfetta e la determinazione del prezzo
Una costante determinata dalle forze di mercato10 In concorrenza perfetta il ricavo marginale eguaglia: Il prezzo di mercato e il prezzo è una variabile costante, indipendente dalle quantità vendute. Il ricavo marginale (RM) è, pertanto, una retta parallela all'asse delle ascisse pari al prezzo (p)1.
La concorrenza perfetta è: Una forma di mercato (concorrenza) in cui i produttori e i consumatori non sono in grado di influenzare i prezzi di mercato dei beni e dei servizi.2
Ci troviamo nei casi di concorrenza perfetta quando una forma di mercato è caratterizzata da: Molteplicità di produttori e consumatori, omogeneità del prodotto, assenza di barriere all'entrata, perfetta informazione3.
La determinazione del prezzo in concorrenza perfetta è: Stabilito dalla domanda e dall'offerta di mercato.4
Il concetto di profitto è: Una nozione definita in maniera non condivisa: tra contabili ed economisti vi sono, infatti, delle differenze nei metodi di calcolo5.
Il sociale delle attività di un'azienda è: Il profitto normale più o meno ogni esternalità dovuta alla sua attività.
L'atomicità si verifica quando: I soggetti economici operano sul mercato in modo individuale senza formare gruppi, intese o coalizioni.
L'Informazione perfetta si verifica quando: Gli operatori economici hanno accesso a tutte le informazioni sulle caratteristiche dei beni/servizi e del mercato in cui operano.
La curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta è: Una retta orizzontale poiché la variazione della quantità domandata non può influenzare il prezzo di mercato del bene (price-taker).
L'assenza barriere di ingresso si presenta quando: In un mercato di concorrenza perfetta non esistono barriere di ingresso economiche, politiche o naturali. Le imprese possono entrare o uscire dal mercato in tempi rapidi e senza costi elevati.
La fluidità si ha quando: Al prezzo di mercato i venditori e i consumatori possono rispettivamente
vendere o acquistare tutta la quantità che desiderano di un bene economico. La disciplina della matematica finanziaria: Si definisce operazione finanziaria un'operazione che produce una variazione di capitale nel tempo. Possiamo definire un regime finanziario come un insieme di regole: Che consentono di effettuare operazioni di capitalizzazione e di attualizzazione. Esistono 2 tipi di operazioni finanziarie: Operazioni finanziarie semplici e operazioni finanziarie complesse. Il capitale è: La quantità di denaro che viene considerata in uso e di solito la indicheremo con C. Un capitale può essere considerato come: Spostato in avanti nel tempo si trasforma in montante. Un capitale può essere considerato come: Spostato indietro nel tempo si trasforma in valore scontato. Interesse è: Il compenso spettante a chi dà in uso il proprio denaro e verrà indicato con I. Il Tasso di interesse è: La percentuale di interesse sull'unità di capitale.Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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cioe'l'interesse sulla somma di un euro9 Il saggio di interesse è direttamente proporzionale :Al rischio (a rischio maggiore corrisponde un maggioretasso di interesse)10 Esistono due regimi di capitalizzazione :Capitalizzazione semplice e capitalizzazione composta1 Si definisce montante :Il valore monetario di un capitale iniziale in un determinatointervallo di tempo in cui si sono maturati anche gliinteressi2 Con il simbolo vc si intende :Il valore attuale commerciale3 Il montante è :La somma del capitale Co e dei relativi interessi I maturatiin un certo periodo di tempo4 Per calcolare il montante come prima operazione:Calcolare l’interesse5 Se consideriamo fisso il tasso i abbiamo che il montante Idipende :Dal tempo t e tale dipendenza può essere rappresentata inun piano cartesiano come una retta nel piano di equazione6 Le annualità posticipate limitate si presentano :Nel caso in cui, ad esempio, si ponga in locazione unimmobile destinato ad un impiego
ad intervalli infiniti di tempo6 Per valori periodici limitati si intendono:Valori che si ripetono ad intervalli di tempo definiti e finiti7 Il calcolo delle annualità può essere effettuato considerando il momento della stima o il momento in cui si ipotizza la fine dello sfruttamento economico del bene. 8 Nell'accumulazione finale, le annualità posticipate vengono portate alla scadenza n, in regime di interesse composto. 9 Nell'accumulazione iniziale, le annualità posticipate vengono attualizzate al momento della stima. 10 Nell'accumulazione finale siamo in regime di interesse composto. 1 Per annualità si intendono i valori che si ripetono ad intervalli pari a un anno. 2 Si indicano con annualità quei valori che si ripetono annualmente per un certo numero di anni. 3 I valori che possono influenzare le annualità sono gli incassi, le rendite, le spese, le quote (di manutenzione, di ammortamento). 4 Per periodicità intendiamo i valori che si ripetono ad intervalli pari a multipli di anno. 5 I valori periodici illimitati sono valori che si ripetono ad intervalli infiniti di tempo. 6 Per valori periodici limitati si intendono valori che si ripetono ad intervalli di tempo definiti e finiti.all'infinito6 Per ammortamento si intende: La ripartizione in valori annui di un determinato capitale iniziale7 In matematica finanziaria, l'ammortamento è: L'inverso dell'accumulazione iniziale8 La rata annua di ammortamento è: La somma pagata ogni anno per estinguere un debito in un certo numero di anni9 L'ammortamento è l'operazione mediante la quale: Accantonando un'annualità costante a che dispiega i relativi interessi ad un determinato saggio, si forma in n anni un capitale avente un valore attuale Ca10 La rata di ammortamento risulta: Costante1 L'Estimo ha per oggetto fondamentale di studio: I processi di valutazione dei beni economici per i quali il mercato non offre il prezzo sotto forma esplicita2 Il carattere fondamentale dell'Estimo è: Quello di insegnare ad esprimere giudizi circa la somma di moneta che si può attribuire, per soddisfare date esigenze pratiche3 L'estimo è una disciplina che ha la finalità di
fornire gli strumenti/metodologici per:
La valutazione di beni per i quali non sussiste un apprezzamento univoco
Un postulato è:
Una proposizione non dimostrata che si ritiene vera in base all'evidenza reale, al senso comune, all'esperienza
Il postulato del prezzo si ha quando:
Il prezzo deve identificarsi quale fondamento del giudizio di stima
Il postulato della comparazione si ha quando:
Il metodo estimativo è unico, essendo basato esclusivamente sulla comparazione
Il terzo principio dell'estimo è:
Il prezzo è il fondamento del giudizio di stima
Il quarto principio dell'estimo è:
La previsione è il carattere immanente della stima
Esistono diverse forme di mercato, esse sono:
La concorrenza perfetta, il monopolio, l'oligopolio, la concorrenza monopolistica
La concorrenza perfetta è:
Una forma di mercato caratterizzata dall'impossibilità degli imprenditori di fissare il prezzo di vendita dei beni prodotti
L'Estimo è:
La parte della scienza
economica definibile come l'insieme dei principi logici e metodologici che regolano, e quindi, consentono la motivata, oggettiva e generalmente valida formulazione del giudizio di stima del valore dei beni economici, espresso in moneta. 2 Un bene può: Dispiegare utilità diretta e dunque essere oggetto di scambio determina l'esistenza di essere oggetto di scambio determina l'esistenza di un valore di mercato. 3 Il criterio di stima: Consisterà nell'analisi della domanda e dell'offerta o nella capacità del bene di generare redditi nel tempo. 4 Il valore di mercato è: Il valore che il bene da stimare riuscirebbe a realizzare nell'ipotesi che fosse compravenduto. 5 La stima del valore di trasformazione: Si configura come una analisi atta a prevedere il prezzo di uno dei fattori della produzione. 6 La stima del valore di un bene: Nell'ambito della procedura per "valore di trasformazione" si fonda sul concetto di Highest and Best Use (HBU). 7 Il valorecomplementare:Viene definito quale "valore non attribuibile ad un bene riguardato come parte di un insieme di beni economicamente sinergici8 Il valore complementare: Si stima per non differenza, poiché nasce all'interno di una relazione sinergica tra beni9 Il valore di surrogazione: Del prezzo indeterminato di un immobile fuori mercato- ovvero del valore di costruzione di un immobile fuori produzione10 Il valore di surrogazione è: È dato dal valore di mercato o di costo di uno o più beni aventi la stessa utilità del bene oggetto di stima. In economia si parla di beni succedanei1 I valori dell'estimo urbano: Dipendono dallo scopo della stima2 Il primo dei cinque principi della T.E.: È quello da cui scaturiscono i cinque valori dell'estimo urbano3 Il valore di mercato di un immobile: Può essere stimato col metodo sintetico4 Il valore di costo:si stima come somma di tutti i fattori produttivi moltiplicati per il loro prezzo unitario5 L'analisi del prezzo:sieffettua quando non abbiamo a disposizione dei prezziario si effettuano lavorazioni particolari non comprese in questi
Il computo metrico estimativo: si basa sull'utilizzo di prezziari
Il valore di trasformazione: si ottine per differenza tra Vmax e Ki
Il valore complementare: è sempre maggiore del valore di mercato
Il valore di surrogazione: è un valore che il bene possiede in funzione della sua capacità di surrogare un altro bene
I valori di costo e di surrogazione: possono coincidere nel caso di capannoni a cui applicare un deprezzamento in base alla vetustà
Il Valore di un bene dipende: dallo scopo della stima
Il procedimento sintetico di stima utilizza: prezzi di comparabili relativi a transazioni di immobili simili
La media aritmetica è utilizzabile: per distribuzioni di dati di tipo "Gaussiano"
Il procedimento analitico di stima utilizza: il reddito annuale netto capitalizzato
La stima analitica del saggio di capitalizzazione: parte dal "saggio
medio" a cui aggiungere le influenzeascendenti e detrarre quelle discendenti
Il procedimento per punti di merito assume:
come punto di partenza il valore dell'immobile che ha fattoregistrare il prezzo più alto
Si perviene al valore di mercato attraverso il procedimento perpunti di merito:moltiplicando Vmax e Ki con Ki
Le caratteristiche posizionali intrinseche