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Si esponga la concezione marxiana del plusvalore
Per Marx il plusvalore corrisponde a un plus lavoro, ossia quel valore in più della
forza-lavoro del lavoratore riesce a produrre oltre il valore del suo salario.
Quella parte di lavoro che supera la parte necessaria per produrre propri mezzi di
sussistenza.
Il plusvalore corrisponde al profitto del capitalista, che si appropria del lavoro non
retribuito.
Il plusvalore si trasforma per il capitalista il non plus prodotto, una quantità di
merci che possono produrre un profitto perché non corrispondono a un esborso
salariale, in quanto appunto il plusvalore, eccede il salario del lavoratore.
Lezione 70
Il positivismo
Il positivismo è una corrente filosofica nata in Francia e in Inghilterra e strettamente
collegata al grande sviluppo delle scienze, che nel corso dell’Ottocento si diffonde in
tutti i paesi europei.
Il positivismo deriva il suo nome dall'esaltazione della “positività” della conoscenza
scientifica, fondata sul positus, sui fatti, in diretta opposizione alle astrazioni speculative
della metafisica e della religione.
Nel positivismo si esprime l’ottimismo di una società che vede nel progresso
scientifico e nella diffusione di una mentalità “positiva” i presupposti per superare ed
eliminare definitivamente i resti di un passato oscuro e anacronistico e per avviare
l’umanità alla soluzione dei nuovi problemi sociali in vista del benessere generale, 52
della elevazione culturale, di una convivenza pacifica e prospera e di una progressiva
solidarietà e giustizia.
A differenza dalle altre forme di reazione alla cultura romantica e idealistica, il
positivismo non è una filosofia dell’individuo singolo, in quanto è incentrato sull’intera
società, intesa come una totalità che cresce e si sviluppa in modo organico.
Si esponga la concezione comtiana della storia
Comte sostiene che la sua scoperta fondamentale è la legge dei tre stadi.
L'umanità durante la storia passa inevitabilmente per tre stadi:
1. lo stadio teologico: lo stadio fittizio, si tratta di una fase pre scientifica, in cui si
cerca l'origine della natura intima delle cose.
Inizialmente si attraversa una concezione in cui le cose sembrano dotate di vita propria.
In seguito, si passa a una concezione secondo cui tutti i fenomeni sono diretti da entità
soprannaturali e divine. Infine, si passa alla fase monoteistica in cui un solo Dio creatore
di ogni cosa.
2. Lo stadio metafisico: lo stadio astratto, in cui la ricerca delle cause dei fenomeni
culmina nelle astrazioni intellettuali.
3. Lo stadio scientifico: lo stadio positivo in cui l'umanità rinuncia alla ricerca delle
cause che hanno dato origine all'universo per dedicarsi all'osservazione positiva
dei fatti, al fine di enunciare leggi scientifiche costanti universali.
Secondo Comte solo la scienza può costituire la base razionale dell'organizzazione della
società.
Comte: la classificazione gerarchica delle scienze
La filosofia positiva di Comte si pone e si propone come una metodologia della scienza
e come una nuova enciclopedia, come una classificazione delle scienze che va dalle
scienze più semplici e più generali a quelle più complesse e più particolari.
Al primo livello vi è la fisica inorganica, a sua volta distinta in fisica celeste (o
astronomia) e in fisica terrestre (vale a dire fisica e chimica). 53
Segue poi la fisica organica, a sua volta suddivisa in biologia (che studia il singolo
essere vivente) e in sociologia (che studia la vita dell’insieme della specie umana).
La matematica (in cui è inclusa anche la geometria) costituisce il presupposto di tutte le
scienze (sia inorganiche che organiche).
Matematica, astronomia, fisica, chimica, biologia e sociologia costituiscono così
l’organizzazione gerarchica delle scienze elaborata da Comte nella sua filosofia
positiva. Tale successione non esprime solo l’ordine in cui devono essere studiate dal
singolo individuo, ma anche l’ordine storico in cui le singole scienze (e l’intera
umanità) sono pervenute allo stadio positivo.
Comte: il progresso sociale
L’evoluzione della società dalla fase teologica a quella metafisica e, infine, alla fase
positiva è concepita da Comte come un processo continuo e graduale, che procede
senza “salti” rivoluzionari, in cui il progresso rappresentato dalla fase successiva è
contenuto nella fase precedente e ne rappresenta il risultato necessario.
Così inteso, il progresso rappresenta anche il costante perfezionamento dell’umanità,
la crescente preponderanza delle tendenze più nobili dell’umanità, quali l’altruismo,
l’ottimismo e la socialità. Una volta fondata definitivamente come scienza positiva, la
sociologia, in quanto scienza della società, condurrà alla sociocrazia, vale a dire alla
organizzazione razionale, scientifica e trasparente delle relazioni sociali e politiche.
Lezione 71
Si esponga la concezione nietzschiana della storia
Nietzsche sostiene che l'eccesso di storia può arrecare danno all'uomo (malattia dello
storicismo) indebolendo le sue potenzialità creatrici. Egli sostiene che la malattia storica
porta l'uomo a credere che non vi possa essere nulla di nuovo, spingendolo all'inattività.
Ma oltre il danno la storia può avere anche utilità, se essa viene messa al servizio
della vita, solo in questa prospettiva è inutile per l'uomo instaurare un rapporto
col passato.
È possibile, nel rapporto tra vita e storia, distinguere tre tipi di storia: 54
1.la storia monumentale: di chi è attivo e a ispirazioni. La ricerca di modelli del passato
da imitare nel presente.
2. La storia antiquaria: di chi preserva e venera. Si guarda al passato con devozione.
3.La storia critica: di chi soffre ha bisogno di liberazione. Si guarda al passato come
un peso da cui liberarsi per poter ricominciare a vivere.
Si esponga la concezione nietzschiana
dell'oltreuomo
Con il termine superuomo/oltreuomo, Nietzsche indica quello che lui profetizza essere
il gradino superiore dell'evoluzione dopo l'uomo.
Esso è in grado di accettare la dimensione dionisiaca dell'esistenza. La morte di Dio
coincide con la nascita del superuomo/oltre uomo. Il superuomo a causa della morte di
Dio ha davanti a sé la vertigine, ma è anche pronto ad abbracciare le nuove potenzialità
creative generate dalla fine della maschera della metafisica.
Il superuomo ha il coraggio di guardare verso la dolorosa realtà del caos, prendendo
atto della morte di tutte le verità (metafisiche, morali, politiche, religiose) ed è pronto a
compiere il passaggio da uomo a oltre uomo. L'oltre uomo in grado di sopportare la morte
di Dio si orienta anche dopo la perdita di tutte le verità assolute, si fa carico dell'eterno
ritorno dell'universo è si emancipa dalla morale della rinuncia del cristianesimo.
È la figura che incarna tutti i principi della filosofia nietzschiana.
Si esponga la concezione nietzschiana del
dionisiaco
Nietzsche alla nascita della tragedia si concentra sui concetti di dionisiaco e
apollineo, considerandoli due impulsi fondamentali dello spirito tragico dell'arte greca.
Quest'opera fa parte della prima fase del pensiero di Nietzsche, detta anche fase tragica.
Egli in questa fase analizza l'immagine degli uomini moderni hanno dell'antichità
classica, valutando la possibilità di una nuova epoca tragica della modernità.
La nascita della tragedia è stata ispirata dagli studi di filologia classica, dalla filosofia
di Schopenauer e dalla musica tragica di Wagner.
Il dionisiaco è l'impulso vitale del divenire, e si esprime attraverso la musica e la
poesia lirica. 55
Nietzsche considera la cultura greca inizialmente dionisiaca, caratterizzata dal dramma
della vita e della morte. L'apollineo diventa in questa visione elemento derivato dal
dionisiaco, in quanto nasce come tentativo di sublimare il caos della vita nell'arte, per
trasfigurare il caos in un cosmo armonico, sensato ed equilibrato.
La decadenza della tragedia greca è un sintomo della decadenza della civiltà
occidentale, nel momento in cui il dionisiaco è schiacciato dall'apollineo (Euripide),
l'uomo tragico che dice sì alla vita viene sopraffatto dall'uomo di spirito apollineo o
socratico che opprime la vita con i sillogismi.
Si esponga la concezione nietzschiana dell'apollineo
L'apollineo è l'impulso alla forma. Il tentativo di fissare nella forma il divenire della
vita e si esprime attraverso la scultura e la poesia epica.
Nietzsche considera la cultura greca inizialmente dionisiaca, caratterizzata dal
dramma della vita e della morte. L'apollineo diventa in questa visione elemento
derivato dal dionisiaco, in quanto nasce come tentativo di sublimare il caos della
vita nell'arte, per trasfigurare il caos in un cosmo armonico, sensato ed
equilibrato.
La decadenza della tragedia greca è un sintomo della decadenza della civiltà
occidentale, nel momento in cui il dionisiaco è schiacciato dall'apollineo
(Euripide), l'uomo tragico che dice sì alla vita viene sopraffatto dall'uomo di spirito
apollineo o socratico che opprime la vita con i sillogismi.
Lezione 72
Si esponga la concezione nietzschiana della morte di
Dio.
Per Nietzsche la morte di Dio coincide con la fine di tutte le verità assolute, con
la fine di tutte le dottrine che propongono una prospettiva oltremondana che
identificano lo scopo dell'esistenza oltre l'esistenza stessa e oltre l'essere.
La morte di Dio pone fine alle credenze religiose e metafisica che forniscono
rassicurazione in una parvenza di ordine e armonia.
E l'accettazione dionisiaca della vita, del puro eterno caos creativo. 56
Si esponga la concezione nietzschiana della morale.
Le ultime opere di Nietzsche sono dedicate alla critica della morale del
cristianesimo.
È la fase critica di Nietzsche che distrugge tutte le verità assolute, per preparare
all'arrivo del superuomo.
Per Nietzsche la morale ascetica (istinto del gregge) caratteristica principale del
cristianesimo, è il mezzo attraverso il quale l'uomo si pone contro la vita.
Nietzsche compie un'analisi genealogica della morale, per scoprirne l'origine
psicologica. Egli rintraccia tale origine nelle tendenze di dominio umane.
Nietzsche giunge a conclusione che valori etici non sono altro che calcoli di
utilità, che hanno come fine il mantenimento del dominio umano.
Nietzsche sostiene che la morale cristiana della rinun