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Domande aperte
Quali sono le principali caratteristiche dell’impero romano tra II e III secolo? Qual è la struttura dello stato
romano?
L’Impero romano nel II secolo d.C. dominava l’intero bacino del Mediterraneo; i suoi territori si estendevano infatti
dalla Gran Bretagna al Nord Africa e dalle coste dell’attuale Portogallo al Medio Oriente. L’imperatore Traiano portò
l’Impero alla sua massima estensione con la conquista della Dacia (l’attuale Romania) e il suo successore, Adriano ,
fortificò le linee di confine lungo i grandi fiumi Reno e Danubio e in Britannia, fece costruire un lunghissimo muro
difensivo, noto come Vallo di Adriano. Seguirono la dinastia degli Antonini e quella dei Severi il cui saldo governo
garantì un lungo periodo di pace e di prosperità. La città di Roma era il centro politico ed economico di tutto l’Impero.
Qui giungevano da tutte le province romane enormi quantità di prodotti e immense ricchezze, così da permettere agli
imperatori la costruzione di opere pubbliche quali terme, acquedotti, archi, ville, arene, teatri, circhi e mausolei
funerari. Nel II secolo l' importanza dell’esercito nella vita politica ed economica dell’Impero si fece sempre
più rilevante, a causa delle guerre di confine combattute sia lungo il Reno e il Danubio sia, soprattutto,
contro l’Impero persiano. Dalla fine della dinastia dei Severi (235) si contano ben 37 imperatori, quasi tutti
grandi comandanti militari portati al potere dai loro soldati. La proclamazione imperiale infatti non avvenne
più a Roma con il consenso dei senatori, ma nelle lontane province di frontiera dove erano stanziati gli
eserciti più importanti. La crescente importanza dell’esercito ebbe come conseguenza la militarizzazione
del'Impero: il numero dei soldati continuò a crescere. Per controllare gli eserciti così numerosi e lontani, un
solo imperatore residente a Roma non bastò più. Accanto a Roma, sorsero nuove capitali più vicine alle
frontiere, per esempio: Treviri, Milano, Antiochia e Spalato Un così grande numero di soldati aveva
bisogno di rifornimenti, che erano prodotti dallo Stato e trasportati fino alle frontiere a sue spese. L’impero,
quindi, finanziò una enorme industria di stato destinata alla logistica dell’esercito el trasporto i prodotti nel
Mediterraneo. L’amministrazione militare, che si occupava di reclutare, addestrare, dislocare e rifornire i
soldati, crebbe enormemente, e aumentò esponenzialmente l’importanza dei rappresentanti militari nella
società. Le vie commerciali mutarono per soddisfare le nuove esigenze dell’esercito, alcune città e alcuni
porti entrarono in disuso e furono abbandonati, mentre altri centri presero il loro posto.
L’enorme massa di soldi necessaria a coprire tutte le spese che l’esercito richiedeva proveniva dal fisco,
ovvero dalle tasse che lo Stato imponeva, la cui riscossione era affidata ai prefetti delle singole province, e le
cui somme giunte a Ro
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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
M-STO/01 Storia medievale
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ariannalovato01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Majocchi Piero.