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Herpesviridae
- alphaherpesviris
- HSV1, HSV2, VZV
- betaherpesvirus
- CMV, HHV-6, HHV-7
- gammaherpesvirus
- HHV-8, EBV
genoma a DNA bicatenario (dsDNA), involucro capsidico icosaedrico ed envelope con glicoproteine virali.
INF. 1o - a livello della cute o delle mucose.
- CARATT VIRUS = rimane in stato di latenza
- Infatti dopo l'infex 1o, si muove in direzione centripeta lungo i nervi sensitivi andando a latetizzarsi nei gangli sensitivi corrispondenti.
- STIMOLI LOCALI (lesioni in corrispondenza delle zone cutanee o mucose innervate dai neuroni sensitivi infetti latentmente) o GENERALI (stress emotivi, fisici e ormonali)
- ne segue, quindi, la RIATTIVAZIONE DEL VIRUS che da luogo a un ciclo replicativo completo, dando origine alla progenie virale che, con movimento CENTRIFUGO, raggiunge le zone cutanee o mucose, sede dell'infezione primaria.
ALPHA
HSV1
Herpes simplex tipo 1 (LABIALE O FACCIALE)
++ prima infanzia con contatto interumano diretto da persone affette con lesioni evidenti o asintomatici o per mezzo di oggetti contaminati.
PP) GENGIVO SOMATITE ERPETICA
- gengive, guance, labbra con vescicole piene di liquido
dopo infez 1o si latetizza nel GANGLIO TRIGEMINO e puo rimanere latente per tutta la vita. - quando si riattiva, torna a cute e mucose.
NB/ baciare una persona con evidente manifestazione del virus non comporta nulla. Non porta riattivazione perché ognuno ha il proprio HSV1, mentre è controindicato praticare sesso orale perché molte lesioni a livello genitale sono causate da HSV1 (anche se caratteristico dell'HSV2)
HSV2
Herpes simplex tipo 2 (GENITALE)
Trasmissione per via sessuale.
PP) ERPETE GENITALE localizzato sulla cute e mucose genitali maschili e femminili (si possono avere anche lesioni da parte dell'HSV1, come precedentemente accennato). Sono evidenti vescicole riunite a grappolo fino a formare una chiazzetta unica. Le vescicole poi si rompono lasciando LESIONI DOLOSE che si ricoprono di croste e guariscono spontaneamente.
- latetizza nei GANGLI SACRALI.
NB// problema per donna in gravidanza.
Se contrae l’infezione. DURANTE IN PARTO il bambino viene a contatto con HSV2 (= infezioni oculari, meningiti, encefaliti)
VHV-VARICELLA ZOSTER VIRUS.
++prima infanzia. AFFEZIONE ESANTEMATICA (1) (con vescicole).
x via respiratoria il virus raggiunge le MUCOSE E I LINFONODI dove avverrà la VIREMIA PRIMARIA. Successivamente entra nel SANGUE (viremia SECONDARIA) bersaglio finale: ENDOTELI CAPILLARI, CUTE.
Si ha la comparsa del tipico esantema con papulette cutanee che evolvono in VESCICOLE, PUSTOLE. Le quali guariscono lasciando una piccola cicatrice.
Il virus si latentizza a livello dei GANGLI DORSALI.
NB// se le risposte immunitarie dell’ospite scendono sotto un livello critico, anche nell’età ADULTA, i soggetti che hanno avuto la varicella da bambini, possono avere la comparsa di VESCICOLE CUTANEE IMPROVISE NELLA ZONA DI CUTE INNERVATA DA UN DETERMINATO NERVO SENSITIVO. (FUOCO DI SANT’ANTONIO) (2)> HERPES ZOSTER.
- farmaco consigliato: ACYCLOVIR (inibisce la DNA polimerasi virale)
BETA
CMV citomegalovirus
effetto citopatico tipico: cellule a “occhio di civetta”: ingrossamentoa livello cellulare con grandi inclusioni nucleari.
- SOGGETTI SANI
- 90% = asintomatico. Al massimo su ha un rialzo febbrile
- 2-5% = MONONUCLEOSI simile a quella di EBV con febbre e rialzo delle TRANSAMINASI (enzimi epatici) – si possono avere anche lievi epatiti.
- SOGGETTI IMMUNOCOMPROMESSI
è la prima causa di morte per i pazienti affetti da HIV.
Puo causare: RETINITI, CHERATOCONGIUNTIVITI, POLMONITI, EPATITI, COLITE, FEBBRE PROTRATTA ED ENCEFALITI.
NB// molto pericoloso per le donne in gravidanza che incontrano per la prima volta in CMV: passaggio trans placentare. Danni al feto nel 20-40% dei casi.
- Di questo 40%, circa il 15% hanno sintomi alla nascita
- l’85% nn presenta sintomi.
- di questi 85%, circa il 10-15% non ha esiti
- il 90% presenza conseguenze tardive a carico ++del SISTEMA NERVOSO
Nel caso in cui si scoprisse di essere affette da CMV in gravidanza (IgM alte – non IgG che definirebbero un precedente infezione da CMV ma ora si è in stato di protezione), l’aborto è legale fino al 5° mese.
Hepadnaviridae
HEPADNAVIRUS
HBV // virus dell'epatite B
dsDNA circolare con capside icosaedrico e pericapside lipoproteico Ag del PERICAPSIDE: HbsAg "antigene di superficie" Ag del CORE: HbcAg "antigene del core", HbeAg "antigene interno"
questi antigeni estranei all'organismo, stimolano la produzione di diversi anticorpi. Ig anti-antigene di superficie: HbsAb Ig anti-antigene del core: HbcAb Ig anti-antigene interno: HbeAb
in +, il genoma di HBV, contiene 4 importanti geni (P, C, X, S) - gene P: codifica per la TRASCRITTASI INVERSA - gene C: codifica per le due proteine del CORE - C (HbcAh o CORE-Ag) - C + preC (HB e Ag) secreta all’esterno dell'epatocita - gene X: codifica per una proteina ad attività TRANS-ATTIVANTE - sulla trascrizione del genoma virale - sulla trascrizione di diversi geni cellulari. - C-MYC - C-FOS - C-JUN
INOLTRE la proteina TRANS-ATTIVANTE SI COMPLESSA CON IL GENE ONCOSOPPRESSORE (p53), INATTIVANDOLO -> ONCOATTIVANTE
- gene S: codifica per tre proteine dell'envelop - S (HbsAg) gp27 - S+ preS2 (mHbsAg) gp 36 - S+ preS2+ preS1 (IHbsAg) gp42
CICLO DELL'EPATITE B
Trasmissione ++ attraverso sangue infetto. t.d.inc= 1-4 mesi. Virus → sangue → viremia primaria → localizzazione nel FEGATO e negli EPATOCITI Replicazione virale all'interno degli epatociti SE NECROSI EPATICA DIFFUSA sintomatologia - inappetenza - dolori addominali - febbre - urine nere e feci pallide - ittero
la bilirubina è normalmente contenuta negli EPATOCITI. Con la loro distruzione a causa del virus, grandi quantità di bilirubina entra nel circolo ematico e viene filtrata attraverso i reni → URINE SCURE E, FECI PALLIDE perchè la bilirubina NON SCENDE CON LA BILE. COLORAZIONE GIALLASTRA DELLA CUTE E ++ DEGLI OCCHI (ITTERO)
Papillomaviridae
PAPILLOMAVIRUS
HPV
dsDNA circolare con capside icosaedrico
- Esistono più di 150 tipo diversi e solo a livello genitale se ne hanno 35.
- Vengono identificati “HPV-n° di identificazione”
- infezione dello strato basale degli epitelii (: strato più profondo). Per potersi infettare, è quindi necessario che siano presenti delle leggere lesioni (++presenti sempre).
Nelle cellule dello strato basale, però, non ci sono tutti i fattori che servono per la replicazione.. quindi le cellule epiteliali, man mano che maturano per arrivare allo strato superficiale, si accumulano dei fattori che permettono la replicazione del virus.
Viene definita, quindi “replicazione a cono”
- 2 tipi di lesioni
- benigne [] a basso rischio
- maligne [] ad alto rischio (cancri)
TRASMISSIONE: per HPV cutanei, la trasmissione può avvenire per contatto diretto oppure per contatto con superfici contaminate o per autoinoculazione (es nelle mani, mangiando le unghie o le pellicine se siamo infetti nel tratto della mucosa orale, ci autoinoculiamo il virus nell’epitelio delle mani).
Necessaria lesione cutanea per diffusione fino a strato basale. Per gli HPV anogentitali (mucose) la trasmissione è principalmente per via sessuale. Per il tratto respiratorio e congiuntivale è generalmente per via perinatale o in utero.
LESIONI CUTANEE
- [HPV 16, 18, 33, 34, 35] [] VERRUCHE. OPPURE CARCINOMI CUTANEI
LESIONI MUCOSE
- vie respiratorie [] [HPV 6-11]NEOPLASIA BENIGNE che non degenerano quasi mai.
- A livello della congiuntiva [] [HPV 6-11] BENIGNI
- Cavità orale [] [HPV 16-18] MALIGNI, CARCINOMI OROFARINGEI
- Tratto genitale [] molto frequenti e sessualmente trasmissibili.
- CONDILOMI [HPV 6-11] I PIÙ DIFFUSI E BENIGNI
- CARCINOMI DELLA CERVICE UTERINA [++HPV 16-18]
- - CARCINOMI VULVAR, ANALI [HPV 16-18]
NB// nei carcinomi della cervice uterina c’è il DNA dell’HPV (HPV16 X 50% dei casi) ed è INTEGRATO NEL GENOMA CELLULARE. Si tratta quindi di cellule TRASFORMATE.
È la seconda causa di morte nella donna dopo il tumore al seno.
- Dalla contrazione del virus al carcinoma, ci vogliono circa 9 anni.. quindi una donna con una vita sessuale normale, DEVE fare necessariamente dei controlli (PAP-TEST) fatto proprio per vedere se ci sono cellule alterate. Nel caso in cui il PAP-TEST desse risultato +, si deve eseguire una procedura di “rimozione del cono proliferazione del virus” definito “CONIZZAZIONE”.