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USO DI FARMACI E ATTIVITA’ SPORTIVA

Perché si usano i farmaci nello sport? L’attività sportiva può modificare la cinetica del farmaco.

Il farmaco viene usato nello sport per:

- legittimo impiego terapeutico: infezioni batteriche, fungine, diabete epilessia serve ricetta;

per affezioni minori non serve ricetta (OTC= farmaco da banco)

- recupero degli infortuni: malattie da raffreddamento o infortuni muscolari, tendinei,

legamenti attenzione ad uso di analgesici e corticosteroidi che possono provocare

problemi renali, gastrici, al comparto ematopoietico (anche i FANS) ci sono sempre tre

punti di vista nell’uso del farmaco: 1. quello del medico: per farti guarire

2. quello dell’atleta: che vuole guarire in fretta e tornare

alle gare 3. quello della società sportiva: gli interessa solo avere la

squadra più performante possibile; non pensano al recupero in tempi fisiologici ma vogliono

che l’atleta sia sempre al top

- uso ricreativo/sociale: dopo aver fatto sport ad esempio snus “per la compagnia”, uso di

marijuana, alcool, caffeina…

- miglioramento delle prestazioni (doping)

in che modo l’esercizio fisico modifica la cinetica del farmaco? Può modificare l’assorbimento, la

distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione del farmaco. Ci sono molti parametri fisiologici che

sono legati alo sport e anche all’assunzione del farmaco: ad esempio aumenta l’output cardiaco;

aumenta il flusso ematico; si modifica il PH, la temperatura corporea, la sudorazione. In una

situazione di normalità il circolo sanguigno ha una certa velocità e certi organi sono più o meno

irrorati di sangue che vengono modificati con uso di farmaci e/o attività sportiva.

L’attività sportiva può essere differenziata tra attività intensa, moderata fino al 70% del VO2max

l’esercizio fisico non sembra avere effetto sull’assorbimento dei farmaci; se invece aumenta

l’intensità può esser ridotto l’assorbimento del farmaco (questo comporta minor concentrazione e

conseguentemente minor effetto del farmaco.

Un esercizio vigoroso provoca un aumento del tono simpatico, con rilascio di catecolamine con

inibizione dello svuotamento gastrico (rallentamento). Questo è importante perché gran parte dei

farmaci è assorbito nel duodeno; se il farmaco rimane nello stomaco difficilmente viene assorbito (a

parte l’aspirina e pochi altri) un esercizio vigoroso quindi, inibendo lo svuotamento gastrico,

provoca minor assorbimento.

Se però il soggetto è allenato l’esercizio non ha effetto sullo svuotamento gastrico.

Il flusso ematico nello stomaco diminuisce durante l’attività fisica anche dell’80% perché gran parte

del sangue va nei muscoli. Di conseguenza diminuisce la capacità del distretto spacnico di assorbire

e di mettere in circolo il sangue. Quindi non ha senso assumere un farmaco prima/durante/subito

dopo l’esercizio fisico, soprattutto se questo è vigoroso (>70% VO2max). tutto questo influenza

l’assorbimento orale.

Invece l’assorbimento trans dermico (es. cerotti) è influito da temperatura, sudorazione, pressione

sanguigna…

Quindi è importante conoscere i soggetti che alleniamo per sapere quando assumono farmaci,

cosa…

Transplant sport UK soggetti che fanno sport dopo trapianto.

I trapianti più frequenti sono rene, cuore e fegato.

Il rigetto è il rischio maggiore. Può avvenire sia dopo pochi giorni che dopo anni. Per questo è

importante che l’assunzione di farmaci sia costante. L’attività sportiva per molti trapiantati è un

percorso di recupero anche mentale (terapia). ministero della salute, trapianti.

vedi

L’esercizio aerobico è necessario per ridurre i rischi di CVD e diminuire il peso. Quello anaerobico

serve per evitare la sarcopenia.

Quindi è importante avere un gruppo multidisciplinare che segue il soggetto nella riabilitazione

fisica, mentale ed eventualmente preparazione atletica.

IMMUNOSOPRESSORI: il primo è stato il cortisone. Nel ’67 è stato fatto il primo trapianto di

cuore. Il problema principale era il rigetto; grazie alla ciclosporina ha un’azione specifica sui

linfociti B nel prevenire il rigetto. Tuttavia la ciclosporina nel tempo è stata usata male e sono

emerse altre problematiche, come ipertensione. Quindi la qualità di vita non era molto elevata

poiché c’era necessità di continuare con medicine o dialisi. Si sono trovati degli immunosopressori

più potenti della ciclosporina ma dannoso per il SNC (tacrolimus). Per ridurre la dose di questi due

immunosopressori si è arrivati al basiliximab o alla rapamicina. Questi ultimi sono farmaci da

associazione, cioè non si possono usare da soli; servono per diminuire gli atri farmaci che sono

potenzialmente più tossici. La sopravvivenza media ora può arrivare a 20 anni. Durante tutta la vita

il soggetto deve comunque prendere farmaci antirigetto.

Esempio: predinsolone e metilprednisolone sono cortisonici che si usano come antiinfiammatori.

Le ciclosporine e i tacrolimosi più aumentano le concentrazione di questi farmaci e più si riduce

la crescita di linfociti; quindi questi farmaci hanno l’azione di abbattere le difese immunitarie

(prendendo cortisonici si è più esposti a malattie di tipo virale) MAI prendere cortisonici e

antibiotici insieme. I cortisonici agiscono sulla blastogenesi dei linfociti questi quattro hanno

efficacia simile ma il tacronimus è molto più potente.

Quindi i range terapeutici per ciclosporina e tacronumus esistono. Il tacronimus ha un range

terapeutico nell’ordine di 10-15 ng/ml; la ciclosporina ha il range terapeutico a circa 150 ng/ml. Il

tacronimus necessita di concentrazioni inferiori per avere gli effetti che altri farmaci hanno con

concentrazioni superiori.

Gli effetti del farmaco variano a seconda del tipo di trapianto e del tempo passato dal trapianto.

In pratica la ciclosporina e il tacronimus vanno ad inibire la calcineurina che è quella che promuove

la sintesi di linfociti.

Per mantenere una azione immunosoppressiva costante le concentrazioni devono essere dentro un

certo range, sopra un certo livello. Quindi la persona deve continuamente controllare la

concentrazione dei farmaci.

Tutti questi farmaci hanno una loro cinetica. La biodisponibilità di questi farmaci è molto variabile.

Ad esempio la ciclosporina sarebbe meglio usarla per via endovenosa. Hanno un abuona

distribuzione, vengono metabolizzati nel fegato ed eliminati prevalentemente attraverso le feci. La

ciclosporina ha un t ½ di circa 19 ore, questo vuol dire che questo farmaco deve essere assunto 2

volte al giorno per mantenere il range terapeutico. Questo farmaco ha una biodisponibilità legata

all’assorbimento intestinale. Infatti nel duodeno la cellula viene assorbita e poi viene nuovamente

rilasciata nell’intestino. Inoltre trova dei citocromi che fanno il primo metabolismo intestinale. Se

oltre a questo facciamo anche sport ci può essere una riduzione dell’assorbimento. Quindi è

importante sapere se il soggetto prende farmaci e quindi quando può fare attività fisica senza inibire

l’assorbimento dei medicinali.

Pericoli della ciclosporina:

- nefrotossicità : è dose – dipendente. Ogni volta che ho un picco nella concentrazione ci

possono essere danni al nefrone. Se questo effetto persiste (la creatinina aumenta) ci può

essere un danno che può essere reversibile. Se viene registrato un aumento di cratinina viene

abbassata la dose, dato che questo danno è reversibile. Ma se uno non si accorge di questo

danno diventa irreversibile e il paziente va in dialisi.

- Ipertensione: è reversibile

- danni al SNC (neurotossicità)

altro problema della ciclosporina è l’interazione con altri farmaci. Ci sono farmaci che riducono le

concentrazioni (induttori enzimatici) e altri che le aumentano (inibitori enzimatici). Questi vanno ad

agire sui citocromi del fegato e vanno a bloccarli, cosi non agiscono sulla ciclosporina e vi è un

aumento della concentrazione. Gli inibitori sono corticosteroidi, succo di frutta (soprattutto

pompelmo), estrogeni. Altri invece fanno ridurre le concentrazioni e sono barbiturici, antiepilettici,

erba di san john. enzimatici stimolano il metabolismo e cala l’azione del farmaco (se

induttori

non si aumentano le dosi)

c’è una grande variabilità interpersonale anche se la dose presa è identica.

III° LEZIONE 15-04-2011

Gli immunosopressori sono farmaci a basso indice terapeutico, quindi basse concentrazioni hanno

un effetto marcato.

Un soggetto che prende immunosopressori e fa attività fisica deve tenere conto dell’attività che fa,

perché se l’attività influisce sugli effetti del farmaco (facendo diminuire l’assorbimento) la

concentrazione diminuisce e quindi c’è meno effetto del farmaco e quindi il soggetto può andare

incontro a rischio di rigetto (è un effetto uguale al ridurre la dose del farmaco) quindi un

soggetto trapiantato deve tenere conto di questo eventuale problema.

Questi farmaci li prendono anche i soggetti che hanno malattie autoimmunitarie: morbo di chrom,

psoriasi, artrite reumatoide. Per questo è importante conoscere nel soggetto gli eventuali farmaci

assunti questi pazienti hanno un sistema immunitario alterato

Quindi l’attività fisica può influire sulle concentrazioni dei farmaci assunti. Tra i vari farmaci il

tacronimus è piu potente della ciclosporina (5 – 20 ng/ml vs 100 – 250 ng/ml). Questi soggetti

devono seguire una vita regolare (stessi orari, stessa dieta, stessa attività fisica). Questi farmaci

vanno ad agire su delle proteine (calcineorina) e sono correlate all’aumento della dose: più aumenta

la dose (la concentrazione) e più aumenta l’immunosopressione in caso di malattia autoimmune

bisogna deprimere il sistema immunitario, anche se è un organo trapiantato bisogna abbassare il

sistema immunitario, perché altrimenti il sistema immunitario risponde al trapianto con il rigetto

(non riconosce l’organo e lo combatte) se controlliamo il sistema immunitario ci va bene per il

trapianto, ma queste persone sono più esposte a infezioni.

In un soggetto che prende immunosopressori avviene un andamento ondulatorio del sistema

immunitario (si abbassa dopo che è stato presa la dose, si alza mentre cala l’effetto del farmaco)

quindi un soggetto che prende medicinali e fa attività sportiva deve far l’attivit&ag

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Neno88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Baraldo Massimo.