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Modalità di somministrazione del test Machover
Età: Dai 5 anni
Somministrazione: Individuale
Il test Machover prevede anche la possibilità di utilizzare il test collettivamente, ma in questo caso non è possibile raccogliere informazioni utili in fase di codifica e di interpretazione.
Nella versione originale si fornisce al soggetto un primo foglio e la matita e gli si chiede di disegnare una persona. Al termine del disegno, viene fornito un secondo foglio con la richiesta di disegnare un'altra persona di sesso opposto a quello della prima figura disegnata. Castellazzi e Nannini suggeriscono invece di spargere a caso sul tavolo dei fogli e lasciare il soggetto libero di posizionare il foglio come meglio ritiene. Alle eventuali domande del soggetto, finalizzate a rendere il compito meno ambiguo (del tipo: "Devo disegnare una femmina o un maschio?", "Posso fare un bambino?", ecc.), si risponde semplicemente ripetendo la consegna o con frasi del tipo "Fai come vuoi".
“Come preferisci”. È inoltre necessario rassicurare chi manifesta la propria incapacità artistica, specificando che il test non valuta tale abilità. Bisogna misurare il tempo di esecuzione di ciascuna figura e annotare quale disegno è stato eseguito per primo, la successione in cui le parti di ciascuna figura sono state disegnate, le cancellature, gli eventuali commenti del soggetto. Una volta terminati i due disegni, l’esaminatore può rivolgere delle domande sulle figure prodotte, limitandosi a ottenere informazioni sulla loro identità oppure spingendosi a esplorare i contenuti proiettati dal soggetto.
Codifica e interpretazione: dopo aver valutato per ciascuna delle figure disegnate gli elementi grafici e formali, si procede analizzando il contenuto del disegno, ovvero la figura umana che vi è stata raffigurata. L'interpretazione procede prima a livello globale (si valuta l'impressione complessiva della figura) poi
a livello analitico, analizzando gli elementi del corpo raffigurati che costituiscono delle "zone generali di influenza" con uno specifico significato simbolico: - testa (zona del pensiero, della fantasia e della vita mentale) - collo (zona del rapporto tra la vita istintiva e il suo controllo razionale) - tronco (zona dell'affettività, dell'istintualità, delle problematiche sessuali e aggressive) - gambe (zona del contatto con la realtà) - braccia e mani (zona del contatto con l'ambiente sociale). Dopo aver analizzato singolarmente le figure, è importante valutarle in modo comparativo, rilevando la presenza di analogie e differenze. L'interpretazione si basa essenzialmente su indicazioni derivate dalla pratica clinica: infatti nel corso degli anni gli psicologi clinici hanno cercato di individuare gli elementi grafici o le costellazioni ricorrenti in pazienti con diversi tipi di patologia. Secondo alcuni autori, le personeDisegnate da soggetti con sintomatologia di tipo depressivo sono generalmente tratteggiate con linee sottili e sbiadite. Nell'analisi del disegno ciascun elemento della figura viene valutato in termini di presenza/assenza, dimensioni, forma, tipo. In tutti i manuali di codifica, a fianco di ciascun elemento si trovano una o più interpretazioni ricavate, come si è detto, sulla base di osservazioni cliniche: Dopo aver individuato e interpretato i vari indici, Castellazzi e Nannini ne hanno selezionati 307, raggruppando in aree di convergenza tutti gli indicatori che hanno lo stesso significato. Queste aree, a loro volta, possono dare vita a quadri clinici più complessi. Per facilitare la rilevazione dei dati, gli autori hanno preparato delle griglie che consentono di quantificare il numero di indicatori presenti per ciascuna area, permettendo un confronto tra aree diverse. La valutazione, tuttavia, utilizza alcuni indici come segni della presenza di patologie.
DAP: SPED Draw A Person: Screening Procedure for Emotional Disturbance: sistema di codifica si affianca a quello proposto dallo stesso Naglieri per la valutazione dello sviluppo cognitivo. In questo caso si tratta di una tecnica proiettiva utilizzata per valutare i disturbi emotivi. Gli autori hanno individuato 93 indicatori che nella letteratura sul DDP venivano messi in relazione con disturbi emotivi o psicopatologici. Hanno quindi osservato i disegni effettuati da un campione di 2.260 soggetti di età compresa tra i 6 e i 17 anni annotando quante volte ciascuno di questi indicatori compariva nei 6.780 disegni effettuati. Infine, hanno selezionato gli item che comparivano in meno del 16% del campione e li hanno riuniti nel sistema di codifica finale.
Codifica e interpretazione: ciascun disegno viene codificato utilizzando 55 item (di cui 47 relativi a caratteristiche della figura disegnata,
per esempio denti, mani nascoste, e 8 alle sue dimensioni e collocazione nel foglio). Per ciascun item presente si assegna un punteggio di 1 (gamma di punteggi per ciascun disegno: 0-55). Per agevolare la codifica di alcuni item gli autori hanno predisposto dei moduli, diversi a seconda dell'età del soggetto, su cui sono rappresentati graficamente le sagome e i parametri per la misurazione della figura. Terminata la codifica dei 3 disegni, i punteggi grezzi si sommano e il punteggio che ne deriva viene trasformato in punteggi standardizzati utilizzando le tabelle che riportano i dati normativi divisi per sesso e per età (6-8, 9-12 e 13-17 anni). Un punteggio uguale o superiore a 55 è compatibile con problemi di tipo emotivo e richiede degli approfondimenti diagnostici, Gli studi sulla validità e attendibilità, nonché sull'affidabilità dei codificatori mostrano risultati incoraggianti, anche se non sempre coerenti tra loro. Occorre
della persona?• Area 3: relazioni: Ha amici? + Ha una famiglia? + Ha un partner? + Come si sente con le persone intorno a lui/lei? + Ha rapporti positivi o negativi con gli altri? + Ha problemi di relazione?• Area 4: emozioni: Come si sente di solito? + Quali emozioni prova di più? + Come reagisce alle situazioni difficili? + Come reagisce alle situazioni positive?• Area 5: futuro: Cosa vorrebbe fare da grande? + Cosa si immagina di fare tra 10 anni? + Cosa si immagina di fare tra 20 anni? + Cosa si immagina di fare tra 30 anni?Principali?
- Area 3: relazioni sociali:
- Con chi abita?
- se abita da solo/a: Come mai?
- Va d'accordo con le persone che vivono con lui/lei?
- Ha fratelli o sorelle?
- È sposato/a?
- Ha figli? se sì: Quanti? Maschi o femmine?
- eventualmente: Ha il ragazzo/a fisso/a? se sì: Si sposerà?
- Preferisce stare solo/a o in compagnia?
- Ha degli amici?
- La gente cosa dice di lui/lei?
- Gli/le piace la scuola? oppure: Gli/le piace il lavoro?
- Area 4: domande dirette:
- Questa persona ti ricorda qualcuno in particolare?
- Ti piacerebbe assomigliargli/le?
Questa è la seconda persona che mi hai disegnato (si pone di fronte al 'soggetto il disegno eseguito per secondo). Vogliamo darle un nome? Immagina ora di costruire una storia anche su questa persona (si propongono nuovamente le domande dell'intervista).
Esempio di indici convergenti, sull'area Buon adattamento: Cancellature moderate + Collocazione della figura al centro del foglio
Linee arrotondate
Movimento moderato, fluido
Pressione media e costante
Figura del proprio sesso disegnata per prima
Simmetria moderata
Viso e corpo rilassati
Disegno dell'albero: Alla fine degli anni Quaranta Karl Koch ha diffuso questa prova come test proiettivo grafico. L'idea non era originale, tant'è vero che nello stesso periodo John N. Buck la usava all'interno del suo test H-T-P (House-Tree-Person).
Cosa L'albero costituisce un simbolo dal significato universale, come testimoniano, tra gli altri, studiosi di antropologia, misura mitologia e psicoanalisti junghiani. La sua adozione come strumento proiettivo di indagine scaturisce dall'assunto che l'albero, grazie alla sua posizione eretta, possa simboleggiare in generale l'uomo e in particolare il soggetto che lo ha disegnato. Quest'ultimo deve scegliere tra i molti tipi di albero conosciuti quello con il quale si identifica di più e, disegnandolo, lo modifica in
La natura simbolica del tema renderebbe questo disegno più idoneo a essere investito di significati inconsci, a differenza del DDP, in cui il soggetto sembra esprimere una visione più consapevole di sé e del proprio ambiente.
Età: Impiegato soprattutto in età evolutiva, è tuttavia utilizzato anche con adulti.
A chi: Somministrazione individuale.
Modalità: Rappresentazione pittorica di un albero. Ai bambini Koch chiede semplicemente di disegnare un albero, mentre per gli adulti la consegna è: "La prego di disegnare un albero da frutto come meglio può. Potrà usare l'intero foglio". Storainvece propone: "La prego di disegnare un albero, non importa quale, a eccezione di un abete". Altri autori, terminata l'esecuzione del primo albero, chiedono di disegnare un albero "del tutto differente dal primo", nell'ipotesi che.
Il soggetto è più spontaneo e meno difeso rispetto al compito proposto, e dunque rivela aspetti più primitivi di sé. Bisogna annotare il tempo di esecuzione.
Codifica e interpretazione: l'interpretazione del test è qualitativa e si basa fondamentalmente su intuizioni cliniche. Le ricerche condotte sono pochissime: non è stata ancora chiarita, ad esempio, l'influenza che fattori contestuali quali la stagione climatica o le condizioni ambientali di vita esercitano sulla scelta del tipo di albero rappresentato. La valutazione può iniziare registrando l'impressione globale suscitata dall'albero disegnato, che dovrebbe esprimere la relazione tra il soggetto e il proprio ambiente: è un albero armonioso, vitale, ricco, oppure comunica una sensazione di povertà, debolezza, freddezza? Successivamente si analizzano i seguenti elementi:
- la collocazione della figura nel foglio, in base all'asse verticale e orizzontale, er formattare il testo fornito utilizzando tag html, puoi utilizzare i seguenti tag: - `` per evidenziare il testo in grassetto: esprimerebbe l'orientamento temporale del soggetto (rivolto verso il passato, il presente o il futuro); - `
- ` per ogni elemento della lista: la dimensione, proporzione e simmetria dell'albero e delle sue parti
- `` per evidenziare il testo in corsivo: presenza di forme primarie: in genere caratterizzano i disegni di bambini fra i 3 e i 7 anni e dovrebbero scomparire nel corso dello sviluppo. Proprio p
Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:
```
Esprimerebbe l'orientamento temporale del soggetto (rivolto verso il passato, il presente o il futuro);
- La dimensione, proporzione e simmetria dell'albero e delle sue parti
Presenza di forme primarie: in genere caratterizzano i disegni di bambini fra i 3 e i 7 anni e dovrebbero scomparire nel corso dello sviluppo. Proprio p
```
- ` per creare una lista non ordinata:
- `