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VALUTAZIONE D’AZIENDA
Valutare un’azienda non significa ricercare un valore oggettivo unico, poichè gli input necessari
per la valutazione lasciano ampio spazio ad interpretazioni e giudizi soggettivi.
Numerosi investitori pensano che i prezzi di mercato dei titoli di borsa siano determinati più
dalla “percezione” dei buyers e dei sellers, piuttosto che dai fondamentali della società.
Damodaran: “i prezzi di mercato sono determinati dalle percezioni dei compratori e dei
venditori solo in parte; è infatti possibile stimare il valore delle imprese basandosi sui
fondamentali finanziari, i prezzi di mercato non possono sostanzialmente deviare da tale valore
”.
Dopo anni legati a varie e contrastate tendenze valutative, in Italia negli anni ’90, grazie allo
sviluppo della Borsa italiana, alla presenza di investitori esteri e al maggior peso dei fondi
comuni di investimento italiani, aumenta l’interesse di studiosi ed analisti finanziari verso la
ricerca di valori d’azienda orientati al mkt, quindi al “fair value”.
Quindi valutare un’azienda significa non solo calcolarne il valore attraverso i fondamentali,
ma anche stimarne il Fair Market Value (il prezzo di mercato).
Durante la valutazione d’azienda è necessario considerare alcune variabili chiavi:
Analisi della storia pregressa d’impresa, in termini sia di performance operativa (utili e
ricavi) sia di performance azionaria (misurare la rischiosità della società se quotata o del
settore)
Analisi dei dati prospettici stimati
Capacità dell’azienda di generare flussi di cassa futuri
Esame delle imprese concorrenti, per valutare l’azienda in termini relativi
calcolare il valore d’azienda si iniziano ad adottare metodologie basate sui:
Per Multipli di borsa (Valutazione relativa)
Flussi di cassa attualizzati (valutazione assoluta)
In generale la valutazione è un esercizio analitico per determinare quanto vale oggi un certo
asset o un’azienda.
Ovviamente diversi metodi di valutazione conducono a differenti range di valore della società
target; allora è opportuno individuare di volta in volta il metodo più adatto in funzione delle
caratteristiche del complesso aziendale, ed eventualmente utilizzare anche altri metodi a fini di
controllo.
METODI FINANZIARI
Discounted Cash Flow Metodo ormai molto diffuso ed utilizzato nella prassi.
Il concetto di base è che il valore dell’azienda è dato dalla sommatoria dei flussi di cassa
generati e di un valore terminale, attualizzati.
Il valore dell’azienda così stimato corrisponde al valore di mercato delle sue attività
(Enterprise value).
Per pervenire al valore di mercato della società (Equity Value), dovrà essere sottratta la
posizione finanziaria netta (NFP = debiti finanziari - attività finanziarie liquide)
• Flussi di cassa operativi
(FCF) generati
previsionalmente
nell’orizzonte del Business
Plan
• Terminal Value: valore
del complesso aziendale alla
Passaggi per applicare il metodo DCF:
fine dell’orizzonte temporale
1. Calcolo del Flusso di cassa (FCF)
2. Calcolo del valore finale atteso dell’impresa (Terminal Value) al termine del periodo di
piano. In caso di perpetuity stima del tasso di crescita (g)
3. Calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC)
4. Attualizzare i Discounted FCF e TV al WACC
5. Determinazione dell’aggregato Discounted FCF + discounted TV
6. Indentificare valore di eventuali investimenti in società non consolidate da sommare
all’aggregato del p. 5.
7. Somma algebrica fra: FCFF e Tv attualizzati, debito finanziario netto (net debt),
eventuali minoranze (minority) e calcolo dell’Equity Value
Occorre ora analizzare come calcoliamo il FCF e il TV:
1) FCF
EBITDA (MOL)
- Ammortamenti
= EBIT
- Imposte (no, se imponibile negativo)
+ Ammortamenti
- Investimenti operativi
+ Disinvestimenti operativi
+ / - Variazioni capitale circolante operativo
+ / - Altre Variazioni non finanziarie SP (fondo TFR, fondo rischi,…)
Flusso di cassa disponibile per azionisti e finanziatori FCFF (free cash
flow to the firm)
- Interessi
+ Tax Shield su Interessi
+ / - Variazioni debito finanziario
Flusso di cassa disponibile per gli azionisti FCFE (free cash flow to equity)
Solitamente si usa il FCFF, per evitare che la valutazione sia condizionata dall’attuale struttura
finanziaria.
In alcuni casi si potrebbe preferire l’utilizzo di flussi di cassa disponibili per gli azionisti FCFE
Attualizzazione del flusso di cassa : ( Assumendo
che non ci
siano
minorities e
investimenti
in società non
)
consolidate
Nel caso di Flusso di cassa unlevered, FCFF, (approccio asset side), i flussi di cassa
disponibili per l’impresa si attualizzano al WACC
Nel caso di Flusso di cassa levered (approccio equity side), i flussi di cassa disponibili
per gli azionisti si attualizzano al costo dell’equity (Ke) che è maggiore del Wacc
Ke= costo
dell’equity
E D Kd = costo del
+ (1−t)
Wacc=Ke Kd
D+ E D+ E debito
E = equity
D = debito netto
Kd=( )
+CS
+ ) rf
Ke=rf β∗(rm−rf Rf = risk free rate
β
rm – rf = premio per il rischio
CS = credit spread (rischio di
credito)
2) TV
Rappresenta il valore attualizzato dei flussi di cassa per il periodo di vita dell’azienda
successivo a quello considerato nell’orizzonte temporale del Business Plan di riferimento.
2 metodologie utilizzate per il calcolo: Perpetuity formula e Exit multiples (vediamo la
prima che è la più utilizzata).
Fromula della Perpetuity: Unlevered Free Cash Flow
FCFn∗(1+ g) Normalizzato all’ultimo anno di piano per
Terminal Value
= (Wacc−g) garantire una quantità di Capex ragionevoli, un
valore degli ammortamenti in linea con il valore
dei capex, una variazione del capitale circolante
Facciamo alcune considerazioni operative:
netto neutrale
Se il TV assume dimensione considerevole in confronto I Capex sono spesso sottostimati nelle
al valore complessivo dell’azienda, si dovranno verificare
modellizzazioni
di nuovo le assunzioni. Growth Rate (g)
Più è ridotto il periodo di osservazione del BP, più è
Rilevante la contribuzione del TV al valore complessivo
Tasso con cui il FCF viene stimato ad una crescita
costante nel tempo
Società ad elevata crescita potrebbero avere un FCF
Negativo durante il periodo di osservazione, che comunque
Valore minimo normale: g = 0
sarà più che bilanciato da un successivo TV positivo Valore massimo: si assume il tasso nominale
Verificare sempre che la relazione tra Capex e amm.ti relativo alla crescita del PIL o alla crescita del
sia corretta nell’analisi del TV settore
METODO DI MERCATO Si applicano spesso sensitivity con il tasso g
Metodo dei multipli (Comparable Company Trading Multiples)
L’anno di riferimento del TV in termini di FCF
Tale metodo si basa sulla valutazione di società comparabili, valutazione espressa dalle
rappresenta il steady-state perpetuo dei flussi di cassa
quotazioni borsistiche o dei prezzi di transazioni di tali comparables, e “relativizzata” in termini
di multipli impliciti di fatturato (EBITDA, utile…)
Il valore d’azienda attraverso l’utilizzo del metodo dei Moltiplicatori di mercato, si basa:
Sui prezzi negoziati nei mercati borsistici per azioni, di imprese comparabili
Sull’ipotesi che esista una uguaglianza fra crescita, rischiosità e capacità di generare
flussi fra le aziende da cui si ricavano i multipli e l’azienda oggetto di valutazione
Fasi di applicazione del metodo:
1. Individuare le società quotate attive nel medesimo settore di attività
2. Selezionare il campione di aziende (ristretto, con cui confrontarsi)
3. Considerare nel campione, le aziende con margini reddituali e indici patrimoniali finanziari in
linea con la società
4. Selezionare i comparables in base alla borsa di quotazione e al volume degli scambi;
5. Individuare il multiplo più idoneo per lo specifico settore in cui opera l’azienda
6. Calcolare i multipli per le società selezionate
7. Applicare i multipli del campione e della società più comparabile all’azienda (c.d. azienda
“target”) da valutare
Nell’elencare alcuni dei principali Moltiplicatori di Mercato utilizzati, distinguiamo anche tra:
Multipli asset side (o unlevered)
Sono calcolati dal lato dell’attivo. Il calcolo del multiplo avviene dividendo E.V. per una
base economica riferibile all’intero capitale investito.
EV/EBITDA (Valore a prezzo di mkt dell’equity + debiti finanziari / MOL) EV/EBIT