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INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI, esplicano:
livelli essenziali di prestazione, nucleo essenziale dei saperi, obbiettivi generali del processo. La scuola
dell’infanzia si propone come incontro tra le famiglie.
Gli OGPF(obbiettivi generali del processo formativo) sono riferiti alla maturazione dell’identità personale,
conquista dell’autonomia e sviluppo delle competenze.
Gli OSA( indicano i livelli essenziali di prestazione che le scuole devono assicurare ai cittadini).
I percorsi formativi si fondano su curricolo obbligatorio e curricolo opzionale.
l’organizzazione dei tempi della didattica prevede tempi formali e tempi sostanziali.
L’ATTIVITA’ MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA: IL CORPO PARLA
La comunicazione ovvero il mettere in comune esperienze e informazioni comprendono il sistema dei segni e
l’insieme dei simboli.
i postulati della comunicazione sono:
- è impossibile non comunicare
- la punteggiatura può determinare il senso della comunicazione
- la comunicazione è sia digitale che analogica.
Nella società la comunicazione svolge diverse funzioni: referenziale, metacomunicazione, espressiva e di
regolazione.
la competenza comunicativa comprende: abilità linguistiche e grammaticali, abilità sociali e semiotiche.
gli elementi della comunicazione sono: emittente, codice, messaggio, contesto, canale e ricevente.
La comunicazione verbale: avviene tramite linguaggio e ha valenza individuale, interpersonale e sociale.
La comunicazione non verbale (60%): formato dal linguaggio del corpo e segnali non verbali. Usato per inviare
messaggi del corpo, stati emotivi e atteggiamenti.
I segnali analogici sono: movimento, mimica, gesti, postura, prossemica
A SCUOLA CON IL BAMBINO DIVERSAMENTE ABILE:
Il compito della scuola è quello di considerare la diversità come un valore aggiunto. Il percorso normativo
ha previsto numerose leggi a riguardo:
- L 118/71: riconosce i diritti degli alunni con handicap all’educazione in classi normali
- L 517/77: sancisce il principio della programmazione
- L 270/82: si estende alla scuola materna l’istituzione di posti di sostegno.
- sentenza corte costituzionale 215/87: necessità di facilitare la frequenza alle scuole medie superiori ai disabili.
L’integrazione è un percorso fatto di inserimento, inclusione e integrazione.
le attività motorie possono rappresentare forme educative ottime per l’integrazione scolastica e sociale,
favorendo l’accettazione della diversità, con pratiche sportive rivolte al miglioramento dell’autostima.
IL LABORATORIO MOTORIO: OFFICINA DI APPRENDIMENTO IN MOVIMENTO
il laboratorio è l’approccio migliore alla costruzione di un sapere collaborativo , il fare e il sapere insieme generano
apprendimento. Infatti attraverso la mano il bambino attiva l’apparato senso percettivo.
la riforma montessori sottolinea il collegamento tra il sapere e il saper fare come principio pedagogico
irrinunciabile. la didattica di classe dovrebbe essere di tipo laboratoriale dando spazio al fare concreto, allo
scambio di idee e alla possibilità di differenziare i percorsi educativi.
il laboratorio motorio si basa sullo sviluppo del corpo e coniuga con la crescita psichica cognitiva e sociale.
il laboratorio motorio deve mettere in campo competenze, quali: coordinazione motoria, schema corporeo,
capacità di esprimersi. Nel lab.motorio prevale il fare spontaneo, il corpo, il gioco.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO: Hanno lo scopo di trasformare le conoscenze e le abilità in competenze. Si
compongono degli obbiettivi, attività, metodi e tempi. Sono necessarie per trasformare gli obbiettivi e le capacità in
competenze. Hanno le seguenti caratteristiche: componibilità, unitarietà, molarità, significatività, funzionalità,
verificabilità. Le attività devono essere motivate e adeguate.
IL CORPO EDUCANTE
TEORIA TECNICA E DIDATTICA DELL’ATTIVITA’ MOTORIO PER L’ETA’ EVOLUTIVA
Tecnica: complesso di norme da seguire per la ginnastica, ha 2 aspetti:
- descrittivo: uso di linguaggio specifico, specifica terminologia
- applicativo: riferito al modo di attuare il movimento
In ginnastica il corpo umano è diviso in: Busto(capo, collo, tronco), arti(superiori e inferiori)
Le articolazioni sono le parti molle e dure che uniscono 2 o più ossa vicine:
- articolazione scapolo omerale(braccio-spalla)
- articolazione coxo femorale(coscia-anca)
- articolazione del busto(dalle spalle alle anche)
Il corpo umano è percorso da 3 piani principali :
Il piano Sagittale: Definito come il piano di simmetria del corpo.
Il piano Frontale: Definito come il piano perpendicolare a quello sagittale passante per il centro di massa del
corpo nella sua posizione di riferimento.
Il piano Orizzontale: Definito come il piano ortogonale agli altri due passante per il centro di massa del corpo.
L’atteggiamento è la figura che assume il corpo o una parte del corpo.
atteggiamenti del corpo:
- lungo: quando il vertice è alla massima distanza dal nervo sciatico
- breve: quando il vertice è il più possibile vicino al bacino
- torto: quando tutti i segmenti sono girati attorno all’asse longitudinale
atteggiamenti degli arti:
- lungo: quando i segmenti formano una figura allungata
- breve: quando i segmenti sono avvicinati tra loro e formano un angolo acuto
- semibreve: quando i segmenti sono avvicinati tra loro e formano un angolo ottuso
- torto: quando l’arto è girato al proprio asse longitudinale
Gli atteggiamenti si possono suddividere in:
- ginocchio: busto allungato con cosce in linea e gambe a formare un angolo di 90 gradi
- raccolta: busto allungato, arti inferiori in atteggiamento breve e cosce vicine al tronco
- massima raccolta: arti inferiori e busto in atteggiamento breve, con fronte vicina alle ginocchia
- squadra: arti inferiori e busto in atteggiamento lungo e formano un angolo di 90 gradi
- massima squadra: arti inferiori allungati, busto in atteggiamento breve con fronte vicina alle ginocchia
Ogni movimento prescinde da 4 elementi fondamentali:
- posizione delle varie parti del corpo
- situazione in cui operiamo
- orientamento
- rapporto tra corpo e attrezzo
Il baricentro è quel punto nello spazio nel quale è applicato il vettore peso di un corpo. Se
l’accelerazione di gravità è costante esso coincide con il centro della massa del corpo.
la stazione è la posizione del corpo in appoggio al suolo sugli arti inferiori. (stazione eretta, seduta, a ginocchio)
il decubito è l’appoggio del corpo al suolo col busto.(supino, prono, laterale).
Il movimento è frutto di un insieme di azioni, atti motori, volontari o involontari.
Movimenti volontari sono:
- abdurre: avvicinamento dei segmenti corporei dal piano mediale del corpo
- addurre: avvicinamento dei segmenti al piano mediale del corpo
- aprire: allontanamento degli arti superiori sul piano trasversale.
- chiudere: avvicinamento degli arti superiori sul piano trasversale.
- divaricare: allontanamento degli arti inferiori in direzioni opposte
- riunire: avvicinamento del piede precedentemente mosso con quello rimasto sul posto
- piegare: passaggio di movimento da atteggiamento lungo a breve
- rizzare: passaggio da posizione in atteggiamento breve ad atteggiamento lungo
- capovolgere: movimento di rotazione del corpo di 180° intorno all’asse trasversale
- spingere: estensione rapida degli arti
- flettere: avvicinamento di uno o più segmenti congiunti
- estendere: movimento che determina la disposizione di un segmento sullo stesso piano dell’altro
- elevare: movimento degli arti dal basso verso l’alto in atteggiamento lungo
- abbassare: movimento degli arti dall’altro verso il basso in atteggiamento lungo
- oscillare: movimento pendolare del corpo o degli arti
- slanciare: cambiamento di direzione degli arti in atteggiamento lungo
- circondurre: passaggio di una parte del corpo per 4 posizioni
- incrociare: sovrapporte un arto sull’altro
- inclinare: movimento del busto in atteggiamento lungo per passare da eretto a seduto
- torcere: movimento di una parte del corpo, attorno al proprio asse longitudinale mantenendo ferma un estremità
- affondo: arto inferiore semi piegato con il ginocchio in linea con il tallone.
L’esercizio ginnastico può essere semplice( una parte del corpo, un solo movimento), composto(una parte del
corpo, più movimenti), combinato( più parti del corpo).
Le attività motorie a corpo libero possono essere: passi, corsa, balzi, saltelli, salti. Gli esercizio possono
essere blandi, moderati e intensi.
L’assistenza è l’insieme delle azioni che l’insegnante compie per evitare agli allievi qualsiasi tipo di danno:
- preventiva: accorgimenti mirati a salvaguardare la salute degli atleti
- ginnastica: aiutare materialmente l’alunno con gli attrezzi, per evitare infortuni.
PREREQUISITI MOTORI
SCHEMI MOTORI: presupposto per lo sviluppo della motricità. Tutti gli esseri umani dispongono dalla nascita di
una matrice motoria. Possono essere di 2 tipi:
- locomotori(capacità di muoversi in modo dinamico con tutto il corpo): strisciare, rotolare, gattonare,
camminare, correre, saltare, arrampicarsi.
- non locomotori(movimenti propulsivi e traiettorie): afferrare, lanciare, calciare.
L’evoluzione delle competenze motorie si sviluppa in 3 tappe:
- consolidamento schemi motori di base
- apprendimento delle abilità generale
- apprendimento abilità motorie sportive
LATERALIZZAZIONE: predominanza motoria. Una tappa fondamentale per lo sviluppo motorio è
l’orientamento del proprio corpo(3-5 anni). La dominanza laterale è data dalla predominanza di un emisfero
celebrale. Se questo non avviene chiaramente, si posso avere problemi a livello motorio. Verso i 12 anni la
lateralizzazione è completa.
SCHEMA CORPOREO: Costruzione lenta del soggetto mediante 3 stadi:
-corpo vissuto(0-3 anni): delineazione prima immagine del corpo identificata con il proprio io
-corpo percepito(3-6anni): organizzazione schema corporeo mediante la percezione.
-corpo rappresentato(6-12 anni): il soggetto sa disporre la propria immagine del corpo per compiere azioni.
Uno scherma corporeo mal strutturato porta a deficit nelle relazioni, influendo sulla percezione, motricità e
relazioni con l’altro.
L’agilità rappresenta il modo utile che ha l’atleta nel districarsi con il massimo controllo motorio del proprio
corpo,che gli permette di effettuare rapide azioni motorie che gli si presentano repentinamente durante le azioni di
gioco.
La coordinazione motoria è la capacità di saper adattare la forza;la durata e l’ampiezza della contrazione
muscolare per compiere un determinato g