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TRAUMA MIDOLLARE
Primo inquadramento e trattamento (I)
Considerare la possibilità di un danno vertebro-midollare (di una instabilità
della colonna) in qualsiasi paziente traumatizzato.
Se il paziente è cosciente nella visita di base si chiede al paziente di
muovere gli arti e se ne verifica la sensibilità.Si rilevano successivamente i
riflessi.
Se il paziente è incosciente considerare come certo (fino a prova contraria)
un danno vertebro-midollare, soprattutto in presenza di bradicardia e
ipotensione.
In tutte le manovre minimizzare i movimenti della colonna (estrazione da
automobile, etc.):in particolare considerare testa,collo,spalle come singola
unità (collare cervicale…)
Primo inquadramento e trattamento (II)
• Il trattamento dell’ipossia e dell’ipotensione è fondamentale
• Se l’intubazione endotracheale non può essere effettuata rapidamente (ed esista un
problema di pervietà delle vie aeree o di I.R.A.) senza iperestendere la testa procedere
a cricotiroidotomia o tracheostomia.
• Mantieni PAS > 100 mmHg
TRASPORTA (T.A.C., R.M.N.)
Diagnostica
Stabilizzazione ( diverso da chirurgia
Monitoraggio
Profilassi - infezioni
- trombosi venosa profonda
- emorragia gastro-intestinale
- decubiti
- costipazione
• Tra la terapia farmacologica
- cortisonici
- naloxone ( finestra: 4 h ? )
ROTTURA TRAUMATICA AORTA
Si ha notizia del problema dal 1557
(Vesalio)
La prima riparazione chirurgica è del 1953
(Barnes)
ROTTURA TRAUMATICA DELL’AORTA
Dimensioni del problema
1947 51% /7000 vittime di incidenti stradali
(Strassman et coll.)
1958 296 casi studiati 80% nel parto
(Parmley et coll.) 8000 casi stimati /anno in USA
1966
(Greendyke) 16% di tutte le vittime di incidenti
automobilistici.
Età M 20-30 aa
(Salasson,1983)
30-40 aa
(Culliford,1989)
Sesso 9:1; 10:1 M/F
Patologia aortica preesistente,come la presenza di
ateromi,non predispone l’aorta a questo danno.
EZIOLOGIA
Trauma caratterizzato da accelerazione/decelerazione violenta
1° orizzontale
es. auto contro muro
2° verticale
es. caduta libera d’alto (ascensore)
PATOGENESI A.Toracica è fissata dai grandi vasi
da 1-2 cm. Dal piano valvolare aortico
a area al di sotto della a. succlavia
di sin. e ligamentum arteriosum
SEDE
Istmo 65-95%
tratto sopravalvolare = 25%
A. ascendente
Altre sedi : raro (ric. Diaframma)
TAR
Storia naturale
(Parmley,1958)
80% exitus sul luogo
20% ----- 30% exitus < 6h
50% exitus < 24h
80% exitus < 4mesi
Sopravvivenza naturale
nei diagnosticati 70-90%
~ 2% 100% in unica casistica
Pseudoaneurisma TAR
DIAGNOSI DEFINITIVA
Ecotransesofageo : eseguibile al letto del pz.
Tac spirale : utile anche per lesioni associate
Angiografia : Gold standard
Clinica I
> 90% dei pz presenta lesioni associate
L’associazione con fratture costali è frequente ma non
obbligatoria
In c.a. il 50% dei casi è associata una lesione viscerale
endo–addominale che richiede laparotomia.
“ Effetto alone”
CLINICA II
Non esistono segni clinici chiari in tutti i casi
(anche perché il pz. può essere in coma ,avere
shock;etc.)
I segni + comuni sono:
+ dolore retrosternale o intrascapolare
+ raucedine (+ ricorrente)
+ dispnea
+ disfagia
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La “sindrome da coartazione aortica”
Altamente specifica
- P.A.sup. > P.A. inf.
- polsi diff.
Segni finali : IRA
Paraplegia = raro non sempre presente.
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RX TORACE STANDARD NELLE ROTTURE
TRAUMATICHE DELL’AORTA
1) SLARGAMENTO DEL MEDIASTINO
Poco specifico
all’angiografia
Falsi positivi 65-80%
Molto frequente
2) ALTERAZIONI PROFILO SINISTRO
(scomparsa gobba aortica,etc.)
Infrequente
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