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TOSSICITÀ ACUTA ORALE
E' fatta sempre sul modello animale, irrinunciabilmente. I dati di avvelenamento non si possono trasferire dal metodo del rosso neutro o del MTT. Alcuni metodi permettono la riduzione del numero di animali fino all'80% rispetto al protocollo standard. Con 3 test si parte da una dose fissa bassa, si fa up and down in modo da avere una relazione dose-risposta e poi si deriva la dose letale 50 con calcolo matematico.
SENSIBILIZZAZIONE CUTANEA
Test del linfonodo locale. Viene usato un metodo di riduzione per cui si usa un solo animale. Se la sostanza è sensibilizzante attiva il sistema immunitario, provoca aumento dell'attività dei linfonodi e questo comporta una replicazione cellulare a livello linfonodale (c'è sintesi del DNA, replicazione o altro). La sostanza viene applicata per 3 giorni sul padiglione auricolare di un topo, dopo una settimana, all'animale viene iniettata timidina triziata (i radioisotopi di solito).
sono sostituiti intossicologia per il problema delle radiazioni ma in questo test vengono mantenuti). La timidina triziata verrà incorporata nella sintesi del DNA per la replicazione cellulare a livello linfonodale al posto della timidina normale. Dopo 5 ore, si prelevano i linfonodi dal padiglione auricolare, vengono messi in una vial di scintillazione e viene letto ad uno scintillatore.Razionale: Se la sostanza è fotosensibilizzante ha portato a proliferazione nei linfonodi e c'è stata captazione della timidina triziata. Quindi se nel campione trattato ho un aumento di radioattività, rispetto al controllo, vuol dire che ho avuto una risposta su base immunologica.
La sensibilizzazione non poteva essere testata in vitro perché c'è un sistema immunitario coinvolto ed è un meccanismo difficile da ricreare a livello cellulare. Si è trovato questo metodo di riduzione fatto sull'animale.
Razionale che guida un metodo nel suo
sviluppo e nell'accettabilità del risultato in un contesto regolatorio ben preciso.
Metodi alternativi: non usare i protocolli usati per tutti gli altri ambiti che seguono la tossicologia classica.
Ogni normativa richiede un diverso
RICHIESTE SPECIFICHE DI TEST DI FOTOTOSSICITÀ:
Viene applicato su cute e mucose quindi inevitabilmente ha esposizione alle radiazioni UV non ionizzanti. Quando si parla di tossicità cutanea si parla di fotoirritazione, fotosensibilizzazione, fotoallergia, fotomutagenicità. Viene fatta un'analisi iniziale che è l'esposizione per 10 ore a radiazione solare simulata. Se a seguito dell'irraggiamento non c'è alterazione chimica strutturale (formazione di un fotoprodotto o degradazione della struttura), questi test possono anche non essere richiesti.
Anche il test di fototossicità viene fatto con metodo cellulare e viene usato il test del rosso neutro. Si usano piastre a 96 pozzetti che permettono
di valutare un range di concentrazione importante. Si seminano i pozzetti con le cellule in questione, di norma cheratinociti umani in coltura. Vengono trattati con diverse concentrazioni dell'ingrediente da valutare. Poi una piastra viene incubata al buio mentre l'altra viene irraggiata e si fa il test del rosso neutro. Il rosso viene assorbito nei lisosomi e viene estratto con DMSO e si legge l'assorbanza: solo le cellule vive hanno trattenuto il rosso neutro mentre quelle morte l'hanno diffuso nel citoplasma.
Si ottengono curve dose-risposta in cui si vede che, se la sostanza non è fototossica, non ha aumento della sua tossicità mentre, se è fototossica, la curva decresce in funzione della concentrazione. Si calcola poi un fattore di fotoirritazione PIF che viene calcolato dal rapporto tra le due EC50 (in presenza di UV diviso senza UV). In funzione dello score si capisce se una sostanza è fototossica o meno.
Tutti i test vengono adattati
alle diverse condizioni sperimentali.TEST DI SICUREZZA:
Una volta finito lo studio di quel pannello di test sugli ingredienti (ogni ingrediente della composizione deve avere almeno avere informazioni tossicologiche di minimo), inizia la parte clinica in cui viene analizzato e valutato il prodotto finale con test di compatibilità cutanea. Viene fatto su soggetti volontari sani che si prestano per vedere se il cosmetico provoca reazioni cutanee locali. L'obiettivo è quello di simulare un'esposizione che sia il più fedele possibile alle condizioni di utilizzo previste. Ci possono essere diversi tipi di test:
- test epicutaneo aperto con applicazione singola: si usa di solito con formulazioni nuove e che possono avere elevato potere irritante (creme epilatorie e tinte per capelli). Viene applicato sull'avambraccio e si procede alla valutazione visiva.
- test epicutaneo aperto con applicazioni ripetute: stesso tipo di studio. Per formulazioni
prodotto) e la valutazione viene fatta in condizioni precise e standardizzate.
-test d'uso domestico: si fanno call ai consumatori in cui si chiede se si vuole partecipare a sperimentazioni. Il prodotto viene spedito a casa, il soggetto lo usa secondo le modalità previste e poi si fa un'intervista per sapere il risultato. Il consumatore può anche esprimere una valutazione sull'efficacia.
L'immissione in commercio è una notifica che deve essere accompagnata da dossier che non devono essere presentati ma essere disponibili durante ispezione.
RICHIESTA DI DOSSIER EUROPEO:
-dossier amministrativo: nome azienda, categoria prodotto, composizione integrale, identificazione delle persone responsabili (che rispondono legalmente e penalmente).
-dossier degli ingredienti: identità e composizione ingredienti, chi ha prodotto e fornito gli ingredienti (produttore e fornitore), chimico-fisica e microbiologia degli ingredienti, dati tossicologici (di minimo),
misure di intervento in caso di ingestione o maluso o uso accidentale, istruzioni di sicurezzae rischio per l'etichettatura.
dossier del prodotto finito: come il prodotto è stato creato (fabbricazione), stabilità fisica del prodottoe microbiologica, proprietà chimico-fisiche, dati di sicurezza del prodotto finito inclusa unavalutazione complessiva dei dati tossicologici degli ingredienti (prove condotte su animali, con metodialternativi, test sull'uomo sul prodotto finito, effetti indesiderati per la salute e valutazione del rischioda parte di un valutatore della sicurezza), efficacia del prodotto finito (antirughe, lisciante, anticrespo,dentifricio), confezionamento con etichetta.
dossier del follow-up sul mercato:L'immissione in commercio avviene tramite notifica. Non devonoessere presentati ma tenuti dall'azienda disponibili a seguito di ispezioni e le ispezioni sono tantissime.
COSMETOVIGILANZA: Regolamento del 2009 sui prodotti
cosmetici. Stabilisce che i prodotti cosmetici messi a disposizione sul mercato devono essere sicuri per la salute umana se utilizzati in condizioni d'uso normale o ragionevolmente prevedibili. Come conseguenze negative sullo stato di salute si parla di:- effetti indesiderabili: sono reazioni avverse per la salute umana attribuibili alle normali condizioni d'uso (non sono incluse quelle del mal-uso).
- effetti indesiderabili gravi: sono effetti che inducono un'incapacità funzionale, temporanea o permanente, ospedalizzazione, disabilità, anomalie congenite, rischi mortali immediati o decesso (richiama la definizione di nocività).
Può mandare una scheda nazionale di segnalazione all'autorità nazionale competente. C'è anche un sistema di allerta rapido europeo chiamato RAPEX che comunica in poche ore un evento avverso che si è manifestato in un qualsiasi stato dell'UE.
REAZIONI PIÙ COMUNI:
- effetti irritativi: orticarie da contatto, fotodermatiti, dermatiti pigmentarie. Dovute ad un uso sbagliato come essenza di bergamotto e successiva esposizione al sole.
- effetti di allergia
SEGNALAZIONE:
C'è un'associazione in Italia che raggruppa in un consorzio tutte le aziende che producono ingredienti e prodotti cosmetici. RAPEX è un sistema di allerta rapida che può comunicare a livello della comunità europea quello che si verifica.
COSMETICI CONTRAFFATTI:
In Italia c'è una normativa a tutela del consumatore. Comprare cosmetici non riconosciuti dal marchio CE può esporre il consumatore a rischi da parte di prodotti che
derivano da paesi che non hanno unanormativa così stringente o che non hanno concetti di qualità richiesti dal nostro paese.
carica microbica: superiore a quella consentita. Il rischio è avere patologie dovute a battericontaminanti. Il contenuto microbiologico deve essere tale sia sulla materia prima che sul prodottofinito.
confezione non sicura: parti che si possono staccare,plastica. Il rischio è il soffocamento per ibambini.
rossetti contenenti piombo (proibito): il rischio è un’intossicazione grave nei bambini. Problema deicosmetici che contengono pigmenti,sono essenzialmente trucchi(sono i metalli che contribuiscono allacolorzione).
presenza di farmaci: per esempio, cortisonici. Il rischio è di avere effetti avversi caratteristici di questifarmaci.
presenza di sostanze ad alto potere allergizzante proibite: Il rischio è una reazione allergica anchemolto grave.
prodotti solari: fattore di protezione inferiore a quello dichiarato
in etichetta. Il rischio è la scottatura. Le conseguenze della contraffazione: - irritazione soggettiva da cosmetici - dermatite da contatto - reazioni allergiche - infezioni cutanee - danni permanenti alla pelle - rischio per la salute generale