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EFFETTO TOSSICO NELLA CATENA TROFICA
Anche i vermi ne fanno parte che fanno parte di una catena trofica. Gli organismi più numerosi sono il livello più basso poi si sale. Se le sostanze sono liposolubili e hanno una scarsa degradabilità tendono a aumentare le concentrazioni delle sostanze tossiche. Se nei livelli bassi aveva una concentrazione molto bassa andando avanti aumenterà molto e può portare a una tossicazione perché aumenta la biofase. L'uomo è tra i livelli più alti quindi vive più a lungo e avrà una maggiore concentrazione e quindi una maggiore possibilità di avere effetti tossici cronici. Se è liposolubili--------------------------------------- andrà nella biomassa. Se è volatile sarà nell'aria.
DISTRIBUZIONE AMBIENTALE
Xenobioti immessi nell'ambiente per specifici scopi ed in varia maniera si muoveranno (distribuzione) dal punto di immissione (fase ambientale: aria,
acqua, suolo) verso la loro destinazione finale (non tutte), ossia il comparto ambientale per il quale hanno la maggiore affinità. Tale comparto può bloccare o semplicemente fungere da serbatoio (temporaneo o definitivo) così che le sostanze chimiche possono essere trasferite nuovamente verso altri comparti. Durante la loro distribuzione esse possono andare incontro a trasformazioni. BIOINDICATORI = organismo che indica la contaminazione di sostanze tossiche. Bisogna conoscere la vita di quell'animale e il tipo di sostanza che vogliamo studiare. Noi non possiamo essere bioindicatori perché mangiamo alimenti provenienti da tutto il mondo. Un cane da appartamento invece è un bioindicatore di quel luogo. C'è differenza tra maschio e femmina perché è legato ad alcuni ormoni. Le femmine hanno una via di intossificazione molto importante ovvero la mammella. È una via d'uscita aggiuntiva. È un modo per trasferire alneonato molte sostanze. Ci sono specie mammiferi che hanno percentuale di grasso di latte differente. Il latte è ricco di grassi da 3 al 60%. I mammiferi marini lo hanno ricchissimo di lipidi per avere molta energia. L'inquinamento è nato con l'impiego delle sostanze chimiche, dopo la seconda guerra mondiale e le nuove produzioni siccome era crescita la popolazione. Per la produzione di farmaci, fitofarmaci, insetticidi, erbicidi. I primi insetticidi di sintesi sono stati i DDT, è molto efficiente ma permane molto nell'ambiente perché è scarsamente degradabile. Dopo un po' di tempo gli animali e in particolari gli uccelli avevano problemi sulla riproduzione che portava alla sottigliezza estrema dell'uovo che quando si covava si rompeva. Questo ha portato quasi all'estinzione dell'aquila dalla testa bianca simbolo degli USA. Questo era un effetto cronico, quindi era difficile da individuare e da correlare. L'equilibrio.per definizione non è statico ma è dinamico. Il mondo vuole sempre raggiungere un equilibrio.
Le sostanze dal punto di produzione o immissione tendono a muoversi.
Se viene rilasciato il fumo esso segue i moti convettivi dell'aria. Ma dipende anche dalle caratteristiche chimico-fisiche del fumo.
Il fumo è una sospensione, cioè quando ci sono due stati di materiali non mescolati, in questo caso è il solido in un gas.
Il fumo denso, pieno di particelle, è scuro e cade nelle vicinanze, viceversa se è chiaro e leggero con poche particelle.
(ARIA) Volatilizzazione (SUOLO-ACQUA) lisciviazione, dilavamento, trasporto via corrente
(SUOLO - BIOMASSA) Immobilizzazione - Assorbimento → avviene principalmente nel biota. Questo prevede il passaggio all'interno degli organismi. Se le sostanze assorbono possono essere metabolizzate o degradate.
- Adsorbimento → avviene principalmente sulle superfici di particolato sospeso.
sedimenti e suolo. Il carbone vegetale adsorbe perché le sostanze non entrano nel carbone ma si legano all'esterno. Molte volte rappresenta dei meccanismi di conservazione perché impedisce la degradazione e aumenta la permanenza di alcune sostanze. - A differenza delle molecole assorbite, le molecole adsorbite possono ancora essere degradate. Nel suolo c'è una biomassa molto importante, quindi se verso qualcosa posso uccidere anche tutti gli organismi viventi in quel terreno oppure se metto uno strato impermeabile possono creare una condizione ambientale per la crescita di batteri anaerobici. La sostanza entra nell'organismo vivente e passa attraverso la membrana cellulare biologica che è fatta da fosfolipidi quindi devono essere delle sostanze lipofile o liposolubili. La metabolizzazione è quando una sostanza viene reso eliminabile dagli enzimi che si trovano nel genoma dell'organismo, questo porta a una trasformazione chimica.
Perché viene reso più solubile, viene fatta una depotenziamento tossica. Come un verme che metabolizza delle sostanze prese dal suolo. Per noi che sta all'esterno la sostanza viene degradata. Una sostanza può essere metabolizzata deve essere prima assorbita perché deve entrare nell'organismo.
Se le sostanze rimangono liposolubili le uniche vie di uscita che portano all'esterno materiale lipidico sono negli uccelli per esempio l'uovo perché contiene tutte le sostanze lipofile, invece nei mammiferi esce nel latte. Viene trasmesso il grasso perché è ricco di energia quindi viene dato ai cuccioli per farli crescere. Se invece diventano solubili in acqua si disciolgono e usano le altre vie.
La degradazione invece è una trasformazione chimica che degrada una sostanza operata non da enzimi ma da tutto ciò che non è presente nel nostro organismo come effetti chimici o fisici, radiazioni, ecc..
Degradazione– Chimica: idrolisi, ossidazione e riduzione;– Fisica: fotolisi, dissociazione e ionizzazione;– Biologica: metabolizzazione
Le proprietà chimico-fisiche degli inquinanti e le caratteristiche del comparto abiotico determinano quanto tempo ed in che forma una sostanza si troverà o si muoverà da/per un dato comparto.
Le sostanze volatili hanno una pressione di vapore, rimangono volatili a certe temperature e pressione. Di solito viaggiano di più quando la temperatura sale, perché c’è un aumento del moto cinetico quindi arrivano più distanti. Infatti le attività antropiche sono collocate nelle fasce calde della pianeta tra i tropici. Perché il concetto è legato all’energia che è maggiore attorno all’equatore.
Le sostanze pesanti invece vengono dilavati con l’acqua. Oppure sono gli organismi stessi che muovono le sostanze.
Persistenza: è il tempo di
permanenza di un inquinante in un determinato comparto, qualunque sia lavia cui questo viene rimosso (degradazione, trasporto di massa, assorbimento).Se una sostanza è degradabile dura poco. Se si è resistenti o persistenti duriamo di più. Non è unconcetto assoluto perché è legato al tempo. Quindi nel tempo ci sarà un aumento delleconcentrazioni nel tempo, ce ne accorgiamo quando ci sono gli effetti tossici.Ora di solito vengono immesse sostanze poco persistenti e molto degradabili.La plastica è un derivato del petrolio che è molto stabile nell'ambiente infatti permette il riuso, maquesto a lungo tempo ha portato l'inquinamento. Sia quello visivo sia quello dato dalla microplasticao dalla nanoplastica. Le nanoplastiche possono passare attraverso fagocitosi, non usano diffusionesemplice o facilitata perché non sono molecole. Sono molto pericolose. Possono veicolare tantesostanze.Il biberon è una
La plastica, quando viene utilizzata in grandi quantità, diventa fragile perché gli elasticizzanti si deteriorano, altrimenti è rigida. Per consentire il riscaldamento per la sterilizzazione, contiene il bisfenolo A, che è un distruttore endocrino per la tiroide, l'ipofisi, le ghiandole surrenali, le gonadi, ecc. Pertanto, altera l'equilibrio endocrino che è dinamico nel tempo e crea problemi. Il bisfenolo A finiva nel latte che veniva poi dato ai neonati, causando gravi effetti. Anche il DDT è un distruttore endocrino che altera la capacità riproduttiva. Di solito sono antiandrogeni o iperestrogenici, quindi abbassano il livello di androgeni e aumentano quello degli estrogeni. Quando si studia una sostanza, vengono forniti dei valori limite. Ma non è sufficiente perché si mescolano tra loro e causano comunque danni. Noi, come biomassa, siamo esposti a migliaia di molecole, pur avendo concentrazioni molto basse.
Resistenza alla degradazione:
La capacità di una sostanza di rimanere in forma inalterata nell'ambiente è rappresentata dal tempo di dimezzamento (emivita ambientale).
- La degradazione: fenomeno che determina la scomparsa di una sostanza per reazione.
- Biologica:
- Biodegradazione: microrganismi aerobi ed anaerobi (composti secondari)
- Metabolismo: organismi superiori (produzione di metaboliti)
- Abiotica:
- fotodegradazione,
- idrolisi,
- ossido-riduzione
Procedure dell'analisi del rischio chimico
Valutazione del Rischio = Comunicazione del Rischio + Gestione del Rischio
Una sostanza per essere immessa deve avere certi parametri e devo fare una valutazione del rischio chimico. Il rischio è la probabilità che un evento dannoso accade. Devo valutare la probabilità che crea un effetto chimico tossico.
Tutte le sostanze immesse nell'ambiente arrivano negli organismi. È importante l'unità di misura per capire quanta sostanza c'è.
Porta una serie di studi anche cinetici per capire dove la sostanza è più concentrata e cosa mi può determinare e dove può andare a finire. Gestione del rischio= stabilisco un limite massimo della concentrazione della sostanza in certe condizioni. Poi si comunica il rischio. • La prima fase nell'analisi del rischio, l'identificazione del pericolo delle sostanze chimiche (hazard identification) ed il loro potenziale destino nell'ambiente. Devo capire il destino della sostanza quindi capire le sue affinità con le altre sostanze quindi diviene importante conoscere: - le proprietà fisiche, chimiche, di bioaccumulo e tossicologiche delle sostanze in esame - per valutare il rischio della loro presenza nell'ambiente. Questo viene fatto anche con le sostanze già in uso perché si capisce dopo il loro effetto negativo. Anche le pellicole antiaderenti sulle pentole antiaderenti sono anch'esse.modificatori delle ghiandole endocrine che ora non vengono più usati. Trasporto e Destino (es. in am