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Sterno

È un osso piatto anteriormente e si estende in relazione alla CV da T2 a T9.

È costituito da tre porzioni, chiamate, dall'alto al basso:

  1. Manubrio - ha un palpabile centralmente alla base del margine superiore collo che presenta un'incisura sternale o sovra sternale ai lati sono delle superfici articolari - cioè dell'incisura incisure clavicolari delle parti del manubrio rivestite di cartilagine che si collegano con le articolazioni sterno-clavicolari. L'estremità mediale della clavicola.
  2. Corpo
  3. Processo xifoideo manubrio - Questi 3 pezzi sono collegati tra di loro da articolazioni sternali fra il manubrio e il corpo e articolazione xifo-sternale tra il corpo e il processo xifoideo. Queste articolazioni sono sinartrosi di tipo cartilagineo. Queste articolazioni si ossificano, quindi ad un certo punto della vita le 3 porzioni dello sterno si vanno a fondere e formano lo sterno appunto.

A costituire un osso unico dello sterno sono presenti diverse faccette che vengono lungo i 2 margini laterali chiamate superfici articolari per le coste. Solo le prime 7 paia di coste (definite coste vere) si articolano direttamente con lo sterno. Dall'8°, non si articolano direttamente con lo sterno, ma alla 10ma con la cartilagine della costa sovrastante.

Le coste sono segmenti scheletrici che circoscrivono come archi gran parte della cavità. Sono definiti segmenti perché la maggior parte della superficie delle coste è di natura ossea, ma la parte anteriore delle coste è di natura cartilaginea.

Le prime 7 coste sono dette coste vere perché si articolano con lo sterno. Dall'8 alla 10 sono dette coste false perché si articolano con la cartilagine della costa sovrastante. Le coste 11 e 12 sono dette fluttuanti perché anteriormente non si articolano e quindi non arrivano a toccare lo sterno.

allo.sterno ne direttamente ne indirettamente dall’alto al basso innon sono dirette orizzontalmente, bensì ,Le coste sono obliquedirezione postero-anteriore. La lunghezza e l’obliquità aumenta dalla 1 alle 8/9costa.! Le cartilagini costali contribuiscono fortemente all’elasticità della gabbia toracica,.grazie alle numerosissime articolazioni che caratterizzano la gabbia toracicaLa gabbia toracica quindi associa rigidità ed elasticità!STRUTTURA DELLE COSTE – porzione posteriore dove la costa si articola con iEstremità vertebrale corpi vertebrali delle vertebre toraciche. Qui si distinguono due porzioni:Testa costale1- = che si articola con il corpo della vertebra toracica;Tubercolo costale2- = che si articola con i processi trasversi della vertebratoracica. articolazioni costo-Queste articolazioni sono dette complessivamentevertebrali – perché sono le 2 articolazioni che ogni costa

costituisce posteriormente con i corpi vertebrali. – che curva; è una porzione sottile della costa. A livello di Corpo della costa ogni costa si può distinguere una faccia interna concava, una faccia esterna convessa, un margine inferiore e un margine superiore. – porzione anteriore di natura cartilaginea che si collega Estremità sternale direttamente o indirettamente con lo sterno.

ARTICOLAZIONI DELLE COSTE articolazioni costo-corporee e Articolazione con le vertebre toraciche =  articolazioni costo-trasversarie – insieme formano le articolazioni costo-vertebrali (posteriormente quindi); Articolazione fra la cartilagine costale e le incisure costali a livello dello  sterno = (quindi solo per le coste vere – le prime 7); Articolazione che unisce le coste false con la settima costa vera =  .articolazioni intercondrali

STRUTTURA COSTE ATIPICHE La è diversa dalle altre coste: struttura del primo paio di coste

Del secondo paio sono coste molto spesse e corte che assumono una disposizione abbastanza orizzontale. Dalla terza in poi le coste si dispongono in posizione obliqua.

La prima costa presenta 2 solchi separati da un tubercolo (cresta). Il solco anteriore è occupato dalla vena succlavia, mentre il solco posteriore è occupato dall'arteria succlavia.

È presente un rilievo - detto tubercolo scaleno - dove si inserisce il muscolo scaleno anteriore. Anche lo scaleno posteriore si attacca sulla prima costa, e si individua uno spazio detto spazio interscalenico, che è occupato dall'arteria succlavia e dal plesso brachiale.

Si individua anche un altro spazio - fra il muscolo sternocleidomastoideo e lo scaleno anteriore - che definisce il percorso della vena succlavia.

MUSCOLI DEL TORACE

I muscoli del torace si dividono in muscoli intrinseci ed extrinseci.

ESTRINSECI

Toraco-Appendicolari

Spino-Costali

Muscoli della parete addominale (si portano dalle coste alla pelvi ossea).

Estrinseci in relazione alla gabbia toracica perché si portano da ossa che vanno a costituire la gabbia toracica a formazioni scheletriche appartenenti ad altre parti. Il loro movimento dipende dalle ossa che andiamo a fissare del corpo.

INTRINSECI

Muscoli elevatori delle coste

Muscoli sotto costali

Muscolo trasverso del torace

Muscoli intercostali esterni, interni, intimi

Sono muscoli che originano e terminano su porzioni scheletriche della gabbia toracica.

MUSCOLI ESTRINSECI

Ventrali e dorsali.

Si distinguono in Toraco-appendicolari

Si portano da formazioni scheletriche della gabbia toracica a formazioni (a livello di scapola, clavicola e parte prossimale dello omero = parti che sostengono la regione della spalla).

Si sviluppano anteriormente (quindi sono ventrali) e sono 4 muscoli pari e, che

sono simmetrici
  1. Grande pettorale
  2. Piccolo pettorale
  3. Muscolo succlavio
  4. Muscolo grande dentato
  1. Grande pettorale
  2. Si inserisce (e con alcune fibre più profonde si inserisce medialmente sullo sterno anche sulla parte anteriore delle prime coste), si inserisce a livello superiormente della clavicola, si inserisce a livello dell'omero.

  1. Piccolo pettorale
  2. Si trova sotto il grande pettorale da alcune coste superiori ad un processo della scapola.

  1. Muscolo succlavio
  2. Muscolo che si porta dalla cartilagine costale molto piccolo della prima costa fino alla faccia inferiore della clavicola.

  1. Grande dentato
  2. Dalle prime 8-10 coste, passa sotto la scapola, per inserirsi sul suo margine mediale dei muscoli toraco-appendicolari si esprime sulla stabilizzazione e sui movimento delle ossa dell'arto superiore su cui si inseriscono. Questi muscoli, inoltre, inserendosi sulla coste sono in grado di innalzarle (= tutti i.

muscoli che innalzano le coste sono muscoli INSPIRATORI (muscoli inspiratori).

Muscoli Spino-Costali

Si sviluppano e corrispondono dorsalmente alla gabbia toracica, sono i muscoli intermedio dei muscoli del dorso (plurale perché sono pari e simmetrici) -> si distinguono in superiori e inferiori.

Fissate le vertebre toraciche, muovono le coste in relazione alla direzione delle fibre: i superiori sono in grado di innalzare le coste -> quindi, muscoli INSPIRATORI. I inferiori, invece, abbassano le coste -> quindi, muscoli ESPIRATORI.

MUSCOLI INTRINSECI

Muscoli elevatori delle Coste

Si sviluppano e si portano dorsalmente dai processi trasversi delle vertebre toraciche alla porzione posteriore delle coste.

Si chiamano elevatori delle coste, in quanto quando fisso le vertebre toraciche -> si innalzano le coste, muscoli INSPIRATORI.

Muscoli sottocostali

Sono muscoli situati sulla faccia

  1. Muscolo trasverso del torace
  2. Sono muscoli situati sulla faccia interna della parte toracica anteriore, divergendo dalla faccia interna dello sterno si porta a ventaglio verso le cartilagini costali. Anche in questo caso, la direzione delle fibre fa abbassare le coste quando il muscolo si contrae, rendendoli muscoli ESPIRATORI.

  3. Muscoli intercostali
  4. Sono i muscoli più importanti per quanto riguarda la meccanica respiratoria. Si chiamano intercostali perché riempiono gli spazi costali, strati molto sottili. Si distinguono in 3:

    1. Muscoli intercostali ESTERNI
    2. Muscoli intercostali INTERNI
    3. Muscoli intercostali INTIMI/PROFONDI

    Si portano tutti dal margine inferiore di una costa al margine superiore della costa sottostante. La loro contrazione permette l'espansione della cavità toracica durante l'inspirazione, rendendoli muscoli INSPIRATORI.

margine superiore della costa.sottostante, distribuendosi in 3 strati

Le fibre dei muscoli intercostali ESTERNI sono .dirette postero-anteriormente

Nello stato INTERNO, le fibre sono dirette perpendicolarmente rispetto alladirezione delle fibre degli intercostali esterni -> quindi sono dirette in direzione.antero-posteriore

Nello strato INTIMO, l’andamento delle fibre coincide con l’andamento delle fibre.intercostali interne

L’andamento delle fibre determina questo:

M.I. esterni: innalzano le coste M.I. interni e intimi: abbassano le costeI , fra lo strato dei muscoli intercostalinervi e i vasi decorrono nel solco costaleinterni e lo strato dei muscoli intercostali intimi.

Come decorrono? Dall’alto al basso – :

VANVena intercostale Arteria intercostale Nervo intercostale* i corrispondono ai deinervi intercostali rami di divisione anteriore nervi spinali.toracici

Dalla superficie alla profondità troviamo:

Cute Sottocutaneo Strati dei

muscoli intercostali (esterno, interno, intimo) - Fascia connettivale – molto sottile che rimane adesa alle coste e allo strato più profondo dei muscoli intercostali

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa.pesa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Milani Daniela.