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LA CITTA’

Costituisce l’espressione più evidente del vivere sociale e va esaminata

unitamente al suo territorio e la capacità del’uomo di creare uno spazio

urbano.

Gli abitati possono essere sviluppati da un nucleo spontaneo o essere stati

fondati ex novo un esempio tipico di accrescimento spontaneo è Roma. Nel

mondo greco la città si caratterizza per la forma regolare ordinata a

scacchiera su assi ortogonali che scandiscono sistemi di strade principali e di

strade secondarie chiamati schemi ippodamei da Ippodamo di Mileto che li

teorizza nel V secolo a.C. a quale è attribuita per esempio la pianta di Thuri in

Calabria e Rodi.

Nella magnagrecia e in Sicilia le colonie greche presentano il modello per

strigas fin dalla prima fondazione i coloni diedero alla forma urbana un

disegno geometrico pianificato per ampie aree funzionali che distinguono gli

spazi collettivi da quelli privati. I primi comprendono l’area sacra, politica e

commerciale cioè l’agorà e l’altra i templi. In genere la pianificazione urbana

viene condotta su di un asse principale detta plateia lungo la quale si

scandiscono ortogonalmente strade minori, gli stenopoi. Lo spazio privato

cioè quello abitato esprime l’ideale di un possesso egualitario delle case.

Metaponto fondata negli ultimi decenni del VII sec a.C. sulla piatta pianura

della costa ionica, con perimetro grossolanamente rettangolare protetto sui

lati dalle antiche anse dei fiumi Bradano e Basento mentre il lato verso

l’entroterra era chiuso da un muro. Forma con plateiai larghe parallele alla

costa tra le quali una principale che faceva cardine sull’area sacra e l’agorà

dove troviamo il Tempio A1 di Hera, A2, B1 Apollo, tempio D con teatro che si

sovrappone ad una struttura circolare Ekklesiasteion con due fasi: la prima VI

sec. Struttura simile all’anfiteatro con superficie inclinata e la seconda fase

del V sec il Buleterion sede della bulè.

Poseidonia con mura ancora visibili e rilevate tracce da umidità,

comunemente ritenuta di fondazione sibarita avvenuta alla fine del VII sec

a.C. Conquistata dai Lucani nel V sec di forma ippodamea su di un tavolato

calcareo appena rilevato sulla costa mostra un perimetro grossomodo

rettangolare cinto da mura in opera quadrata con quattro porte principali al

centro dei lati. Nell’agorà c’è il foro e l’anfiteatro. Il tempio di Atena fine VI sec

area sacra, tempio di Hera e Nettuno nell’area sud e a nord l’heeron che

celebra l’eroe fondatore, al centro si trova l’ecclesiasterion metà del V sec

struttura diversa da quella di Metaponto perché priva di corridoio centrale

Loci Epizefiri in Calabria, fondata tra la fine dell’VIII e inizio del VII sec da

locresi di Grecia , impianto ippodameo su ampi terrazzi collinari decrescenti

fino al mare.

Megara Hyblea, in Sicilia nel 728 a.C. fu pianificata fin dall’inizio, la cinta nella

parte più antica risalente al VII secolo. Vasta agorà monumentale a pianta

trapezoidale delimitata da templi era compresa tra strade rettilinee ma non

parallele.

Selinunte fondata da Megara Iblea alla metà del VII secolo a.C. presenta

subito l’intenzione di una pianificazione urbanistica grandiosa, sviluppata su

di un lungo altopiano la cui testata domina il mare come un promontorio alle

cui foci erano i porti della città. L’abitato all’inizio del VI secolo sviluppava

una pianificazione urbana articolata che sarà la punta del promontorio era

occupata da un impianto ortogonale scandito su due assi maggiori che si

incrociavano ad angolo retto e la plateia longitudinale si promulgava entro

l’area urbana interna. La punta del promontorio diverrà acropoli fortificata nel

V secolo a.C.

Agrigento fondata nel 582 pianificato con le fortificazioni come la

riconosciamo ad occupare un’area molto vasta disteso sull’ampio declivio

collinare sottostante l’acropoli raggiungeva la collina dei Templi. Tracciato un

impianto urbanistico definito da quattro plateia trasversale e ortogonali.

Napoli ha conservato nel suo disegno urbano quello antico. La città è di

fondazione ateniese secondo gli antichi mentre quelli moderni preferiscono

attribuirla ai siracusani dopo il 474 a.C. Il piano urbanistico è costituito da 4

assi posti in parallelo alla linea di costa e 20 ortogonali con orientamento

obliquo rispetto ai punti cardinali in quanto la città fu disposta su di un

allineamento marittimo. Ne risultano isolati stretti e allungati

Taranto, fondata dagli Spartani nel 706 a.C. sul promontorio allungato a

chiudere il golfo del mar piccolo, dal quattrocento trasformata in isola col

canale posto a difesa del Castello. Grandioso ampliamento alla metà del V

secolo sull’entroterra con una plateia spettacolare di 3,5 km.

Il modello greco nella penisola consisteva anche in abitati di formazione

spontanea che presentano in genere una forma dettata dalle esigenze

pratiche ed economiche del loro sviluppo. Simili sono anche le città di

fondazione etrusca come

Marzabotto, fondata alla fine del V secolo a.C simile alla pianta di Napoli con

una grande plateia intersecata ortogonalmente su distanze regolari da altre

tre plateiai mentre sul primo asse ricordato si disponevano in parallelo.

Pompei, sistema per strigas dell’urbanistica greca con l’abitato diviso in tre

fasce di ampiezza dalle plateiai con tre trasversali, il sistema interno a questa

Il Lazio presenta le sue città storiche quasi tutte sviluppate con continuità da

abitati già formati nell’età del bronzo. La forma caratteristica è quella degli

oppida, villaggi più o meno estesi che occupavano poggi scoscesi alla

confluenza di due fossi. Un esempio tipico di questo sviluppo è Lavinium

fondata da Enea secondo la tradizione e ricca di culti legati alle origini di

Roma. L’altopiano era già occupato nell’VIII-VII secolo e nel VI a.C. ci sono le

mura della città in opera quadrata di tufo tenero. Il foro era al centro del

pianoro e la città ha un suo rigoglio fino al IV. Le strade principali formano

andamenti centrifughi e i numerosi edifici scavati presentano orientamenti

diversi.

In Etruria invece vediamo le città come Veio sviluppatasi dal nucleo di un

poggio poi divenuto la rocca del vastissimo abitato di età arcaica, rappresenta

una delle città più estese dell’Italia preromana con 350 ettari fortificato di 11

km. Nel 396 a.C. fu distrutta da Roma e la sua posizione si estende su rilievi

tufacei isolati da rupi a picco.

Vulci occupò un vasto pianoro collinare dal perimetro irregolare e isolato da

dirupi e scarpate nell’entroterra di Montalto di Castro era un importante polo

commerciale intorno al VII-V secolo a.C mentre nel IV fu costruita la cinta

muraria in opera quadrata di tufo. Caratterizzato l’abitato da una fitta rete

viaria che faceva capo ai diversi accessi al pianoro con una grande asse

centrale serpeggiante sul quale si imposterà il decumano.

Tarquinia occupava la collina di Pian della Civita dove l’abitato raggiunse una

straordinaria importanza nel IX quando il processo di urbanizzazione si

compie e la città diviene una delle più grandi dell’Etruria anche importante dal

punto di vista commerciale grazie al porto di Gravisca. La città si estese in un

secondo momento dove c’era già il santuario dell’ara della regina con mura in

opera quadrata di calcare condotte.

La Puglia ospita anch’essa città soprattutto accentramenti capannicoli al

massimo cinti da dei fossati come Arpi dove trovò forte sviluppo a partire

dalla prima età del ferro nella seconda metà del VI secolo estese le mura

lungo un semicerchio di diametro ridossato al corso del fiume Celone

tortuosissimi percorsi minori stretti e bui. Presenta un urbanistica confusa e a

raggera di origine spontanea.

Ostia fondata negli ultimi decenni del IV secolo a.C. riconosciamo la forma

romana del castrum con una pianta rettangolare orientata sull’asse del

Tevere difesa in mura in opera quadrata di tufo, quadripartita ortogonalmente

all’interno di parti eguali dal cardine e dal decumano

Minturno è una colonia romana fondata dal 296 a controllo dell’Appia

all’attraversamento del fiume mostra tanti monumenti di età tardo

repubblicana e imperiale presenta una pianta quasi quadrata orientata sul

fiume cinta da raffinate mura in opera poligonale fornite di torri angolari

Cosa sul promontorio di Ansedonia colonia del 273 a.C. occupa un’ampia

sella tra due prominenze rocciose e presentava sul perimetro fortificazioni in

opera poligonale tra le più raffinate che si conoscono impostato su di un

sistema di strade ortogonali costituito da due decumani principali distanziati. Il

foro era riquadrato nella parte più pianeggiante e sarò monumentalizzato nel

corso del II secolo a.C.

Pyrgi fondata sul sito del porto di Cerveteri poco prima del 264 a.C. quando

iniziò la guerra punica. Le mura in opera poligonale chiudevano un rettangolo

diviso in croce da due assi ortogonali una pianta simile a quella di Minturno a

castrum.

Norba, colonia secondo la tradizione tardo arcaica per il controllo dell’agro

Pontino contro i Volsci in opera poligonale creata con intento scenografico

oltre che tattico di V e IV-III secolo a.C. La sua urbanistica è scandita in

impianti ortogonali per settori urbani. Si può intuire l’impostazione di un

impianto viario convergente dal territorio e sui santuari cittadini senza che si

possano riconoscere forme di quartieri.

Alba Fucens, colonia del 303 a.C. tra i monti della Marsica occupò un rilievo

distinto in tre cime sviluppando un impianto ortogonale nella conca

intermedia. Le strade presentano larghezza diversa, la cima in opera

poligonale risale dalla fondazione.

Aquinum, sorgeva su di un tavolato circondato da bacini lacustri. Colonia

triumvirale presenta una pianta romboidale cinta da mura in opera quadrata

con una pianificazione interna per assi paralleli che si incontravano

obliquamente scanditi dall’attraversamento centrale della via latina.

Lucca presenta una pianificazione del 180 a.C. con un perimetro fortificato

rettangolare. La pianta è orientata secondo i punti cardinali in posizione

lievemente decentrata. Gli isolati sono articolati da strade ortogonali

Florentia presenta un impianto risalente all’età cesariana con orientamento

astronomico a perimetro rettangolare a trapezio sull’Arno gli assi principali si

incrociavano quasi al centro ove era il foro, gli isolati urbani formavano

rettangoli.

Verona fu ripianificata nel 49 a.C. avendo ricevuto lo stato di municipio, la

città si

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Publisher
A.A. 2011-2012
16 pagine
13 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/06 Topografia e cartografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher storia92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Topografia e cartografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Liverani Paolo.