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Estratto del documento

Il dipinto fu commissionato a Tiziano subito dopo

l'evento piche troppo importante per non essere

subito raffigurato.

Poiche Pesaro avrebbe avuto circa 40 anni la

paletta di Anversa sarebbe stata fatta tra il 53 e il

56.

Tiziano avrebbe avuto all'incirca 20 anni.

L'interpretazione di quest'opera pone Tiziano e

Poi Del Piombo come figli eredi di Giorgione,

Nell'opera infatti Tiziano supera i modelli di

Bellini e Carpaccio, itroduecendo la novità ,

mediando i modelli doltr'alpe lui ad attivare la

svolta naturalistica della pittura Veneziana.

Ma Giorgiono all'epoca quando giunse a Venezia

nei primi anni del 1500 no n riuscì mai a fondare

bottega per cui è inverosimile che Tiziano e Del

piombo fossero stati suoi creati. Giorgiono non fu

mai capito bene e fu un pittore che si dedicò solo

ad opere ad uso privati per un numero

ristrettissimo di persone.

Colo che nei primi anni furono grandi sono

sicuramente Bellini con la Pala di San Zaccaria,

Carpaccio con Il ciclo della scuola degli

Schiavoni e Cima con la Pala di San Pietro

Martire.

Il nuovo invece e Sebastiano con la pala di San

Giovanni Crisostomo e il Giudizio di Salomone

che venne a roma spaventato dalla concorrenza di

Venezia e attirato dalla borsa del banchiere Chigi.

Tiziano invece è uno di quelli come Giorgione

fuori dalla cerchia dei Grandi

Ma a differenza sua Tiziano vuole sperimentare

nuove tecniche e avvicinarsi alla cerchia dei

grandi.

Nelle sue prime opere troviamo oltre alla paletta

di Jacopo Pesaro:

Cristo

portacroce

Olio su tela

Sullo sfondo

gesù che porta

una croce e un

manigoldo che

gli cinge il collo

con una corda.

Gesù invita lo

spettaore a partecipare alla sua sofferenza.

Non si sa se l'opera è da attribuire a Giorgione

di cui tipico i colori poco omogeneii mentre

sarebbe tipico di Tiziano la robustezza dei

personaggi e la loro attiva partecipazione al

dramma .

Concerto Campestre

Olio su tela.

L'opera è discussa per la sua attribuzione.

Anche su questa opera la critica è divisa per la

sua attribuzione a Giorgione o a tiziano .

Quest'ultimo sarebbe avvolorato dal fatto che

è tipica la sua robustezza nei corpi.

L'opera fu data ad Isabella d'este poi Venduta

in fine a Luigi XIV di Francia, attualmente si

trova Louvre.

Sulla scena due musici vestiti uno sullo sfondo

che osserva e due donne nude . Le donne nude

sarebbero l'allegoria della bellezza immaginate

dai due Giovani.

La donna con la brocca sarebbe la dea della

poesia tragica. La mescolanza tra liuto e flauto

nella cultura Neoplatonica simboleggiava la

via per il supremo.

La donna che mescola le acque dovrebbe

simboleggiare proprio la mescolanza

dell'armonia .

Concerto Pitti

Olio su tela

Il ragazzo a

sinistra, di

fattura più

mediocre,

venne indicato

fino al XIX

secolo come figura femminile, mentre gli

altri due erano letti come ritratti di Martin

Lutero e Calvino. La teoria neoplatonica

celebrava soprattutto la musica

"cittadina", quella fatta con gli strumenti a

corda e la voce, contrapposta alla musica

incolta, quella campagnola e disordinata

fatta dagli strumenti a fiato e dalle

percussioni.

Nel 1505 il Fondaco Deii Tedeschi luogo di

soggiorno e commercio nei mercanti nordeuropei

fu distrutto da un incendio.

Fu rifatto da Bellini Carpaccio e Giorgione oltre

ad alcuni incisioni attribuite a Tiziano come

lìaffresco principale che raffigurano una donna

robusta con in mano una spada probabilmente

impersonificava Giudicca che uccide Oleofonte.

San Marco tra i santi Cosma, Damiano,

Rocco, Sebastiano

Dettagli
A.A. 2015-2016
9 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.laurenzano94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Macioce Stefania.