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Tiziano: Problemi di iconografia

  • Autore: Erwin Panofski
  • Anno di pubblicazione: 1939

Struttura: Il libro analizza le opere di Tiziano non per periodo di realizzazione ma secondo i temi che affronta. L’autore vuole infatti cercare di compiere una critica iconografica il più completa possibile. I capitoli sono:

  • Problemi biblici e/o logici
  • Contrappunto: Formule medioevali e classiche mascherate
  • Riflessioni sul tempo
  • Riflessioni sull'amore e la bellezza
  • Tiziano e Ovidio

Note sull’autore: fu uno storico dell’arte tedesco che si rifugiò negli Stati Uniti a causa del nazismo.

INTRODUZIONE

  • Spesso i colori vengono percepiti come materiale disteso su una superficie e come qualcosa che allude alla realtá.
  • Tiziano lo interpretava come una fonte di risultati estetici.
  • Noi infatti lo apprezziamo perché i suoi colori vengono apprezzati sia se presi singolarmente sia nel loro accostarsi gli uni agli altri.
  • In secondo luogo Tiziano rispettava il valore cromatico di un oggetto in relazione alla sua struttura.
  • Infine i rilievi, lo spazio e la luce sono a funzione del colore e non viceversa.
  • Sempre in relazione allo spazio Tiziano non lo costruiva a priori con le forme geometriche ma accostando via via forme e zone di colore.
  • Per questo motivo i suoi quadri possono avere una fluidità interna.
  • Vi è una suddivisione della vita di Tiziano che invece di prendere in considerazione la sua età (giovinezza, maturità, vecchiaia) prende in considerazione il modo in cui egli tratta i colori.

- Per i primi due problemi Tiziano decise di dipingere la composizione frontalmente.

- Per l'arco della porta invece lo incorpora nella composizione del dipinto facendolo diventare parte di un muro dipinto vivacizzato da una vecchia e un torso romano.

- Queste due figure sono escluse dalla vicenda principale perché raffigurano uno il giudaismo e l'altro il paganesimo. Il paganesimo è una statua per far capire che non é più un problema mentre l'ebraismo, ancora predicato, viene incarnato dalla vecchia.

- "Apparizione di Cristo alla madre" una pala d'altare in cui Cristo dialoga con la madre dopo la resurrezione.

- Sebbene nelle scritture questo incontro non fosse narrato si diffuse la credenza che Cristo incontrò per prima la madre. Tiziano ambienta l'incontro in cielo a differenza dell'usanza che lo faceva svolgere in terra.

- "Salome" dipinto nel primo periodo dell'artista.

- Ella ha in mano il vassoio con la testa di Battista da cui si ritrae sconsolata mentre da lontano una damigella guarda con fedeltà la padrona. Il quadro nonostante il dramma e carico di sensualità.

- Si ipotizza anche che la testa racchiuda un autoritratto dell'artista.

- Questo testimonierebbe l'affetto di Tiziano per Salome raffigurato anche per la presenza di un cupido.

- Inoltre serve per far capire e sostenere l'ipotesi che Salome venne strumentalizzata dalla madre.

a gioiosa intesa.

viene inserito un elemento di attività fisica e tensione emotiva.

- Tiziano cattura infatti le dinamiche famigliari che allora venivano ancora taciute:

  • Alessandro rimane in disparte appoggiando la mano sulla schienale
  • Ottavio si avvicina con movimenti troppo ossequiosi e servili,
  • il papa guarda il proprio prediletto, Ottavio, con diffidenza.

- Un altro ritratto che si discosta dalla tradizione è quello eseguito per il consigliere e antiquario Iacopo Strada.

- Egli invece di essere posto davanti a uno sfondo neutro è nell’angolo di un locale chiuso e riccamente elaborato.

- Inoltre l’uomo mostra al pubblico una copia dell’“Afrodite Pseliomene”.

- Questo elemento può ricordare da un’influenza classica ma da una scena in cui una madre mostra alla figlia una bambola.

- Profondamente diversi fra loro sono invece i due ritratti che Tiziano dipinse per Carlo V:

  • Carlo V a cavallo
  • Carlo V seduto in poltrona (Monaco)

- Essi incarnano l’anima di quello che deve essere un imperatore: non solo decorato d’armi ma anche di

Riflessioni sull'amore e la bellezza

  • L'epoca in cui Tiziano opera è tra le più prolifiche in quanto discussi e dibattiti sull'amore e la bellezza.
  • L'opera di Tiziano più famosa a riguardo è di sicuro "L'amor sacro e l'amor profano".
  • È il quadro con il quale Tiziano si separa dalla tradizione di Giorgione.
  • Due donne dialogano appoggiate su una vasca che molto probabilmente è un sarcofago riadattato.
  • Le due discutono di amore come intuiamo dalla presenza del cupido.
  • Le donne si assomigliano fisicamente ma sono molto diverse negli abiti.
    • Una è quasi nuda eccetto per un mantello e una fascia.
    • L'altra è sontuosamente vestita.
  • La seconda ha un viso calmo e tiene in mano non una coppa in fiamme ma un mazzo di fiori.
  • Una rappresentazione di questo genere era usuale nel medioevo e metteva contrapposti lo stato naturale a principi sacri e soprannaturali.
  • In Tiziano però il significato delle due donne è più complesso.
  • Fransucci le appella come una la Bellezza ornata e la Bellezza disornata.
  • Questa implica due tipi di amore e amanti diversi.
  • Il titolo amor sacro e amor profano è quindi giusto e sbagliato allo stesso tempo; sbagliato perché l'amore era spesso rappresentato da uomini e perché le due donne non sono opposte in quanto sacra e profana, ma rappresentano più che altro aspetti diversi di un unico concetto.
  • pioggia d’oro.
  • La Danae di Tiziano è quindi una donna erotica e una sfida alla Leda di Michelangelo.
  • Durante il suo primo soggiorno ad Augusta a Tiziano venne commissionata una serie di quattro storie mitologiche.
  • I soggetti sono presi dalle Metamorfosi di Ovidio:
    • Tizio con il fegato divorato in eterno da un avvoltoio
    • Tantalo che cerca invano di cibassi e dissetarsi
    • Sisifo che porta un massiccio in cima a una collina
    • Issione gira in eterno intorno la propria ruota.
  • A osservarti da un angolo dall'Ade è Giovane.
  • Tiziano dispone i quadri in due coppie una di fronte all’altra:
    • Tizio - Tantalo
    • Sisifo - Issione
  • Nel 1554 Tiziano dipinse una seconda Danae per Filippo II.
  • Questa ha accentuati gli aspetti sia erotici che minacciosi.
  • Inoltre la presenza del cagnolino, le lenzuola stropicciate e l’assenza della fascia sui fianchi danno alla scena un carattere più intimo.
  • L’inserimento di altri elementi però preannunciano cattivi presagi:
    • la pioggia rossa
Dettagli
A.A. 2019-2020
23 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gisellapiccolis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tordella Piera Giovanna.