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Tiziano - Il genio e il potere

  • Autore: Fabrizio Biferali
  • Anno di pubblicazione: 2011
  • Struttura: l'arte di Tiziano riuscì a coniugare il suo innovativo concetto estetico con i desideri dei committenti e i messaggi politici e culturali di quell'epoca. Il libro decide quindi di analizzare le opere del Vecellio sotto questo punto di vista, ripercorrendo la sua carriera, dalle opere giovanili fino a quelle della vecchiaia.
  • Note sull'autore:

Da Pieve di Cadore a Venezia: Gli anni giovani

Il Vecellio: una "borghesia di montagna" tra il Cadore e Venezia.

Sebbene si conoscano molto bene le vicende di questo artista, la sua data di nascita è ancora un mistero.

Alcuni sostengono sia nato intorno al 1477 ma la maggioranza sostiene che invece la sua nascita sia avvenuta tra 1482 e il 1489.

  • I primi come testimonianza prendono come punto di riferimento direttamente una lettera dallo stesso Tiziano al sovrano spagnolo Filippo II. Marco probabilmente si era po' aumentato l'età per impietosirlo e avere prima il pagamento.
  • I secondi sostengono invece, come prova, la lettera di un poeta amico, Ludovico Dolce, che commentò degli affreschi citando la giovanissima età.
  • Il luogo di nascita è Pieve di Cadore nelle Dolomiti.
  • La città, per motivi commerciali, era strettamente legata a Venezia.
  • Il commercio era basato prevalentemente sui legnami e aveva permesso lo sviluppo di una piccola nobiltà locale.
  • Tiziano quindi fin da subito visse in un clima:
    • di piccola nobiltà
    • con un alto senso degli affari.
  • Tiziano era il primo di quattro figli.

per sottolineare che i peggiori nemici arrivano proprio dai e non dal mare.

- Con quest'opera Tiziano era riuscito a superare il proprio maestro e a dimostrare la sua capacità di reinterpretare miti e favole per narrare i fatti drammatici della contemporaneità.

- Queste sue caratteristiche lo portano ad essere l'artista più richiesto.

- Prima di trasferirsi a Padova, durante il 1510, Tiziano lavorò alla pala con "San Marco in trono tra i santi Cosma, Damiano, Rocco e Sebastiano".

- Fu un'opera di ringraziamento per la cessazione della peste che colpì la città.

- A Padova invece, gli vennero commissionati degli affreschi da realizzare nella sala del capitolo della sede di un arciconfraternità Lauca.

- Questi furono:

  • Miracolo del neonato
  • Miracolo del piede risanato
  • Miracolo della donna ferita

- Non fu l'unico a lavorare agli affreschi ma la sua pittura si distingue come molto più moderna rispetto ai colleghi.

- I suoi dipinti come accaduto anche nel Fondaco diventano diretti specchi di realtà quotidiana.

- Queste scene raffigurano un momento di irrazionalità, violenza successivamente seguita dalla ragione, il

Maria è ritratta nel momento esatto del trapasso, avvolta dalla luce e trionfante proprio perché libera del peccato originale.

Essa poi raffigura la stessa città di Venezia che vergine incorrotta pura e saggia era riuscita a risorgere dopo la guerra contro la Lega di Cambrai.

Nuovi orizzonti: Ferrara, Ancona, Brescia, Mantova

  • Tiziano divenne molto richiesto grazie ai suoi ritratti con i quali riusciva a catturare l'essenza dei propri committenti.
  • Uno di quelli che lo lanciò fu quello fatto al duca di Ferrara, Alfonso I.
  • Egli è ritratto con una mano appoggiata su un piccolo cannone per suggerire:
    • La sua grande passione per l'artiglieria
    • Il fatto che non ha più intenzione di utilizzarlo dopo le guerre avvenute.
  • Nel 1518, sempre per Alfonso I, Tiziano iniziò a lavorare sulla decorazione per il cammino di alabastro.
  • Temi vennero scelti da un letterato che si concentrò sulla mitologia e nello specifico su Venere e Bacco.
  • Tiziano non fu il primo artista convocato per il lavoro e dovette quindi fare i conti con le precedenti persone contattate: Michelangelo, Bellini, Raffaello e altri.
  • Il primo quadro che realizzò fu "offerta a Venere".
  • Tiziano seguì fedelmente i testi di Ovidio descrivendoli con minuzia.

che significato per Tiziano era il varco che si era

aperto presso la corte imperiale.

- Inoltre veniva rafforzato, i rapporti già buoni con il duca

di Mantova.

- Il secondo ritratto che l'artista eseguì per Carlo V lo

raffigura in piedi accompagnato dal suo fedele cane corso.

- A differenza del nord Europa in Italia il ritratto a

figura intera non era molto diffuso.

- Il ritratto idealizza il soggetto ma ne fa emergere

anche con forza la sua grande dignità.

- Questa volta il quadro venne pagato dallo stesso

Imperatore e portò a Tiziano diversi vantaggi e benefici.

Teleri: Trilogia degli omicidi

  • Caino uccide Abele ➔ omicidio condannato da Dio
  • Sacrificio di Isacco ➔ omicidio impedito da Dio
  • Davide e Golia ➔ omicidio approvato da Dio
  • Il libero arbitrio di Caino
  • giustificazione per fede di Isacco
  • la grazia di Davide
  • Tra il mendicante e il patriarca non vi è alcuna barriera e quindi si parla di una carità individuo e diretta come quella cristiana per eccellenza.

CON TUTTI GLI ONORI: I VIAGGI A ROMA E AD AUGUSTA

  • Tiziano provò più volte ad entrare in contatto con il pontefice Paolo III.
  • Vi riuscì solamente intorno al 1542 quando ritrasse il nipote Ranuccio.
  • Con quel dipinto colpì l’intera famiglia e ne entrò nelle sue grazie.
  • La consegna consacrazione agli occhi del Papa avvenne quando Tiziano lo ritrasse cogliendone sia la sua.

Diana e Callisto

- Nel primo si narra della vicenda del cacciatore Atteone trasformato in cervo dalla Dea dopo averla vista nuda.

- Nel secondo invece si parla della ninfa Callisto ingannata con l’inganno da Giove e perciò accolta da Diana.

In entrambi i quadri Tiziano decide di rappresentare il momento centrale della scena tralasciando finali tragici:

  • Atteone che scosta la tenda e vede Diana
  • Diana che scopre la gravidanza di Callisto.

- A differenza delle prime opere a tema mitologico queste sono svuotate di qualsiasi carico festoso e spensierato.

- Sono invece mezzi con cui rappresentare la morte, il destino inevitabile e il rapporto tra uomo e divino.

- Tiziano nel suo ultimo periodo sarà portato spesso a riflettere sulla morte e la condizione umana anche a causa di diversi lutti familiari.

- Nel 1554 Tiziano costrinse Pomponio, il nipote, a rinunciare con disonore al canonicate.

- Decise allora di dipingere per l’altare maggiore di Santa Maria “Apposizione di Cristo alla Vergine nel Purgatorio”.

- Le pennellate dense e sfilacciate, che tendono a smaterializzare i personaggi, conferisce alla scena un senso di movimento.

Dettagli
A.A. 2019-2020
30 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gisellapiccolis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tordella Piera Giovanna.