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LO HUMAN INFORMATION PROCESSING
Human Information Processing = elaborazione dell'informazione nell'uomo studia la mente umana e i processi che la riguardano.
In analogia con il computer:
- Input: L'uomo può essere paragonato a un calcolatore che riceve le informazioni dall'esterno
- Output: le elabora nella propria mente e poi produce azioni che hanno un effetto sull'ambiente esterno
- Hardware: RAM, CPU, Memorie di massa
- Software: Programmi
(1968) Atkinson e Shiffrin: Chapter: Human memory. A proposed system and its control processes
Modello di elaborazione dell'informazione nell'uomo: Multi-store model (modello multi-magazzino)
Descrive il funzionamento della mente umana mediante un sistema di 3 magazzini o memorie che scambiano informazioni.
termine Memoria a breve termine (MBT) Detta anche memoria di lavoro (ML) Riceve le informazioni selezionate dalla MS e contemporaneamente richiama le informazioni associate allo stimolo già presenti nella memoria a lungo termine Conserva l'informazione per ca. 20 ss. Sintesi tra le info sensoriali e quelle pregresse Elaborabili meno di 10 informazioni contemporaneamente Analogia con la RAM e la CPU del computer Memoria a lungo termine (MLT) Dotata di capacità illimitata: informazioni e programmi contenuti per tempi molto lunghitermineGrande capacità / tempo di trattenimento limitato
Organizzata in registri sensoriali:
- Memoria sensoriale visiva
- Memoria sensoriale ecoica
- (Sperling e Neisser)
Memoria a breve termine (MBT)
Detta anche memoria di lavoro (ML)
Riceve le informazioni selezionate dalla MS e contemporaneamente richiama le informazioni associate allo stimolo già presenti nella memoria a lungo termine
Conserva l'informazione per ca. 20 ss.
Sintesi tra le info sensoriali e quelle pregresse
Elaborabili meno di 10 informazioni contemporaneamente
Analogia con la RAM e la CPU del computer
Ha il compito di trasformare le informazioni dei registri sensoriali in informazioni stabili storageencoding retreivalconsolidation
Memoria a lungo termine (MLT)
Dotata di capacità illimitata: informazioni e programmi contenuti per tempi molto lunghi
Suddivisa in:
- Memoria esplicita (o dichiarativa): consapevole.
- Tulving individua due tipi di contenuto:
Memoria episodica:
Ricordi di vicende di vita con un loro ordine temporale
Memoria semantica:
Informazioni di tipo generale
Memoria implicita (o procedurale):
Procedure automatiche, che attuiamo senza piena consapevolezza
Analogia tra MLT e memorie di massa del computer:
Cognitivismo: diversi indirizzi
3. APPROCCIO E METODO METACOGNITIVO
Negli anni '70 nasce un approccio cognitivista che affianca allo studio dell'attività cognitiva anche l'attività metacognitiva. Un'attività di autoriflessione che accompagna quella cognitiva per renderla più consapevole, monitorarla e valutarla. John H. Flavell, Ann L. Brown, Robert Stenberg.
Fasi dell'attività metacognitiva:
Comprendere la natura del compito: metacomprensione
Scegliere la strategia adeguata: metamemoria (capacità di richiamare dalla memoria le strategie e le sequenze di operazioni più idonee)
Gestire e distribuire bene il tempo disponibile
Prevedere gli esiti Controllare l'esecuzione Valutare il risultato metacognizione= valutare coscientemente il livello di comprensione del compito (capire di aver capito) Rendersi conto se ci sono incongruenze nel compito assegnato e se necessario richiedere ulteriori informazioni. 1977 E.M. Markman, Realizing that you don't understand: a preliminary investigation: I bambini in età prescolare o nei primi due anni di primaria sono in grado di comprendere alcuni compiti da svolgere, MAMostrano scarse abilità sul piano della metacomprensione: non ne mettono a fuoco i punti critici e le incongruenze, sebbene queste possano essere vistose Esperimenti: gioco con le carte e trucco di magia metamemoria Scelta di una strategia = vaglio delle strategie conosciute o capacità di ricombinarle per formulare una nuova strategia per svolgere il compito con successo. Occorre far uso della memoria: se un individuo non è in grado di valutarericordare correttamente. I risultati mostrano che i bambini più grandi hanno una migliore capacità di memoria rispetto ai più piccoli. Inoltre, i bambini più grandi sono in grado di utilizzare strategie di memorizzazione più efficaci, come ad esempio la ripetizione o l'associazione di immagini. Questo dimostra che la metamemoria si sviluppa con l'età e che i bambini imparano a utilizzare la propria memoria in modo più consapevole e strategico.Ricordare (n)
Nota due cose:
- Con il crescere dell'età cresce il valore di n: l'uso della memoria si potenzia
- Con il crescere dell'età diminuisce la differenza n - n: il bambino fa una previsione sempre più vicina alla sua capacità reale. Man mano che avanza l'età cresce anche l'uso della metamemoria.
Compiti diversi richiedono difficoltà diverse: una consapevolezza maturata dal bambino gradualmente.
Durante l'esecuzione di un compito, le principali attività metacognitive sono:
- Monitorare: chiedersi a che punto del compito si è rispetto alla conclusione dello stesso (utile per considerare i tempi rimanenti; ovviamente sottintende che siano stati stabiliti inizialmente tempi e passaggi del processo)
- Controllare: chiedersi perché si è a quel punto del compito e non ad un altro
- Regolare: modificare i passaggi in modo che il suo sviluppo prenda un percorso diverso
COSTRUTTIVISMO
Teorie dell'apprendimento
IL COSTRUTTIVISMO
Caratteri generali
Punto di arrivo delle precedenti teorie dell'apprendimento
- Una serie di strutture psichiche permettono di costruire un modo personale di interpretare la realtà
- Si apprende dall'interazione con l'ambiente
- Ciascun soggetto ha il suo modo di interpretare la realtà
- Chiedersi quanto possa essere utile all'individuo la sua descrizione specifica della realtà
Piaget, Vygotskij e Bruner: precursori e padri del costruttivismo adattamento dell'individuo all'ambiente come forma di conoscenza
"Costruttivismi": declinazioni differenti del costruttivismo (Chiari e Nuzzo): questo movimento costituisce un ponte tra le due correnti filosofiche del realismo e del nominalismo.
Gli oggetti materiali esistono Non esiste una realtà
esternaï come realtà esterna a noi e oggettiva, se non quella che è indipendente dalla nostra conoscenza e esperienza personale
Il costruttivismo asserisce l’esistenza di una realtà esterna all’individuo, di carattere oggettivo, ma tale realtà è solo parzialmente comprensibile, in quanto la conoscenza è mediata dai nostri processi mentali
Diverse tipologie di costruttivismo (Raskin)
Realismo limitato (o critico): esiste una realtà esterna oggettiva, ma se ne ha conoscenza parziale e imperfetta perché la conoscenza umana è limitata e può fallire e distorcere la realtà
Costruttivismo epistemologico: l’esistenza di una realtà esterna è inconoscibile se non attraverso un processo di costruzione della stessa. la conoscenza è una costruzione fatta dall’uomo, utile per attuare processi di adattamento all’ambiente esterno
Costruttivismo
ermeneutico: non si crede nell'esistenza di una realtà oggettiva la conoscenza è frutto della mediazione del linguaggio e dell'interazione tra diversi osservatori; ciascun individuo assegna significati e valori differenti alle parole. I tre approcci si differenziano su due piani: Ontologico: relativo all'esistenza della realtà Epistemologico: possibilità di conoscere la realtà Maggiori studiosi costruttivisti: George A. Kelly: teoria dei costrutti personali. L'approccio alla costruzione della realtà è guidato in primis dalle funzioni psicologiche del singolo individuo. (costruttivismo epistemologico) Ernst von Glasersfeld: costruttivismo radicale (VS costruttivismo banale) Humberto Maturana: respinge l'idea di poter ragionare intorno a una realtà indipendente dall'osservatore (costruttivismo ermeneutico)