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PERCEZIONI SENSIBILE A.. ESEMPI DI RECETTORI
Propriocezione Lo stato interno del corpo Meccanocettori del muscoo
scheletrico e apparato
vestibolare
Esterocezione Il confine del corpo Meccanocettori della cute e
recettori del gusto
Telecezione L'ambiente non in contatto Organi visivi e uditivi
diretto col corpo
Nociocezione Il dolore Vari recettori + o - specializzati
Enterocezione Equivale ai sensi viscerali Recettori del muscolo liscio
La rapidità di adattamento Oltre alla sensibilità agli stimoli diversi, i recettori si distinguono anche
in base alla loro rapidità di risposta agli stimoli persistenti. Alcuni si adattano rapidamente – sono i
recettori fasici, con risposta appunto fasica, oppure sensibile alle condizioni dinamiche. Un
cambiamento dello stimolo risulta in solo un breve treno di impulsi. Poi ci sono i recettori che si
adattano solo lentamente – i recettori tonici, sensibili alle condizioni statiche. Il recettore continua a
generare impulsi fino alla cessazione dello stimolo anche se questo dura per abbastanza tempo.
Meccanorecettori Sentono direttamente la deformazione del recettore, e implicitamente delle cellule
intorno, con un campo sensitivo di dimensioni variabili.
Meccanorecettori si trovano alle estremità degli assoni di neuroni afferenti, e quindi generano un
segnale che porta informazione verso il SNC, che consiste negli impulsi del potenziale d'azione di
frequenza variabile, proprio come i motoneuroni. I meccanorecettori di adattamento lento sono più
sensibili alla posizione delle strutture in cui sono incorporate, mentre quelli di adattamento rapido
sono più sensibili al moto. I meccanocettori del sistema muscolari sono i fusi neuromuscolari, e gli
organi tendinei di Golgi, mentre quelli del sistema articolari sono le terminazioni di Ruffini, i
corpuscoli di Pacini, e le terminazioni nervosi liberi (non mielinizzati).
Fusi neuromuscolari Per una descrizione più dettagliato dell’anatomia e del funzionamento dei fusi
neuromuscolari, si consiglia Gowitke (cap. 11) o Kandel1 (cap. 36).
Struttura Il fuso muscolare è, di base, niente’altro che un’insieme di fibre muscolari. A differenza
delle fibre normali (‘extrafusali’), vengono ricoperte da una capsula riempita di fluida, lungo 2-20
mm, e di diametro 80-200 micron, circondata da tessuto connettivo, e posta in parallelo alle fibre
normali. Hanno comunque una numerosità molto minore; ad esempio nel soleo del gatto ci sono
300 fusi rispetto a 25 mila fibre extrafusali. Esistono 3 tipi di fibre all'interno del fuso:
Fibre a "sacco di nuclei" dinamiche. Ci sono tipicamente 2-3 per fuso
Fibre a "sacco di nuclei" statiche. Ci sono tipicamente 2-3 per fuso
Fibre a "catene di nuclei". Sono più piccole (diam. circa 10 micron)e di numero variabile
Subiscono cambiamenti di lunghezza come le fibre normali durante il movimento, ma non sono
strutture puramente sensoriali, essendo innervate da neuroni sia efferenti che afferenti. Proprio
come le fibre extrafusali sono in grado di contrarrsi, ma senza poter generare una forza sensibile.
Innervazioni afferenti (sensoriale, output) Le innervazioni afferenti sono di due tipi:
Le fibre sensoriali primarie (classificate tipo Ia): sensibili alla velocità di stiramento, più lo
stiramento (cioè risposta statica non è zero);
Le fibre sensoriali secondarie (tipo II): sensibili solo allo stiramento (cambiamento di lunghezza).
Innervazione efferente (motoria) Esiste solo un tipo di innervazione efferente nel fuso, il
motoneurone gamma (ma con due sottotipi). Questo motoneurone si trova solo nel fuso muscolare;
è più piccolo rispetto al motoneurone alfa che regola la contrazione delle fibre extrafusali, e quindi
la sua velocità di conduzione minore (4-24 m s-1 rispetto a 80-120 m s-1 per il motoneurone alfa)
La sua funzione è : quella di aggiustare la tensione prodotta dalle fibre intrafusali. Grazie al
processo di “co attivazione alfa-gamma”, quando le fibre extrafusali in un muscolo si contraggono,
le fibre si accorciano nello stesso modo, e la parte centrale del fuso rimane sotto tensione,
permettendola a continuare percepire lo stiramento relativo alle fibre intorno. Quindi la frequenza di
scarico non cade fino a zero, ma mantiene un livello basale finché il muscolo mantiene una
lunghezza fissa (una condizione posturale). L'attività gamma si adatta in continuazione durante i
movimenti volontari in base alla differenza tra lo stiramento atteso e attuale tramite i circuiti del
S.N.C., a volte condizionate da altri recettori sensoriali (delle articolazioni, della cute, ecc.) sempre
nel tentativo di mantenere un livello di attività del neurone sensoriale proporzionale alla lunghezza
delle fibre.
I sottotipi di motoneurone gamma sono: Il neurone gamma dinamico. Innerva principalmente le
fibre "a sacco di nuclei" dinamiche. È più mielinizato e conduce più velocemente. È attaccato ai
poli del fuso, con una giunzione simile alla giunzione neuromuscolare. Tende ad aumentare la
risposta fasica nei recettori primari del fuso. Il neurone gamma statica. Innerva le fibre "a sacco di
nuclei" statiche, e le fibre "a catene di nuclei". Conduce meno velocemente, avendo meno mielina
attorno, ed è attaccato in una posizione più centrale, con terminazioni diffusi. Tendono a ridurre la
risposta fasica, ma può aumentare la risposta tonica di entrambi tipi di fibre afferente (Ia e II).
L'organo tendineo di Golgi L’organo di Golgi è una recinzione di fibre tendinei localizzata alla
giunzione muscolo-tendineo. A differenza del fuso neuromuscolare, si trova in serie alle fibre
muscolari, e non in parallelo. È una struttura più semplice, ha solo un tipo di nervo afferente e
nessun nervo efferente. L’assone del nervo si intreccia nelle fibre di collagene che compongono il
tendine in modo che lo stiramento di queste fibre provocano una deformazione meccanica delle
terminazioni che successivamente causa la creazione di un potenziale d’azione. L’attività del organo
tendineo di Golgi (OTG) dipende dallo stato del muscolo di cui si trova in serie. Quando il muscolo
è rilassato, ha una resistenza allo stiramento molto minore, per cui lo stiramento passivo non
provoca una deformazione del OTG, e la sua attività è bassa o nulla. Se il muscolo contrae invece,
ha una resistenza maggiore rispetto al tendine, e la deformazione che risulta dallo stiramento viene
trasmessa al OTG, generando una risposta. L’organo risponde all’entità dello stiramento e anche
alla sua velocità, proprio come il fuso. Effettivamente, dà una risposta proporzionata alla forza
sentita. I meccanorecettori della cute e delle articolazioni Tutti i meccanorecettori di questo tipo
sono sensibile al contatto diretto, e quindi al tatto. A parte delle terminizioni libere che danno
origine alle sensazioni dolorose, tutti sono associate a strutture che li rendono più sensibili a stimoli
particolari. Infatti, due (i corpuscoli di Meissner e di Pacini) rispondono maggiormente alle
vibrazioni, mentre gli sltri due (il disco di Merkel e il corpuscolo di Ruffini) sono particolarmente
sensibile alla pressione sostenuta. Tutti e quattro si trovano nella cute, mentre solo due sono presenti
anche nelle incapsulazioni delle articolazioni. In quest’ultimo caso, si parla più precisamente di
recettori di tipo Pacini e di Ruffini (e non di corpuscoli). Una tabella riassume le capacità sensitive
dei meccanorecettori sopranominati:
RECETTORI NELLA CUTE NELLE ARTICOLAZIONI
Meissner Tatto, vibrazione lente e
vibrazioni tattili
Pacini Tatto e vibrazioni veloci Accelerarazione dell'arto
Merkel Tatto e pressione sostenuta
Ruffini Tatto, pressione sostenuta e Pressione- angolo di
stiramento della cute articolazione
Corpuscoli di Pacini I corpuscoli di Pacini sono strutture ovali, di lunghezza 1 mm circa. Sono
composti da 20-60 strati di tessuto connettivo fibroso separati da una materiale gelatinoso. Nel
centro del corpuscolo è una cavità piena di liquido che contiene la terminazione di un nervo
efferente amieliniche. I corpuscoli sono distribuiti nei strati sottocutanei profondi, nei muscoli, e
nelle capsule articolari fibrosi. I rapidi cambiamenti di pressione deformano le lamelle che
circondano l’assone e anche la membrana del neurone stesso. La rigidità del tessuto connettivo
impedisce che la pressione deformi la terminazione nervosa. Così il nervo è sensibile alle vibrazioni
nella gamma 60-400 Hz, con un picco a circa 250 Hz. Il grado di pressione è codificato nella
frequenza di risposta. La risposta si adatta rapidamente ai cambiamenti di pressione. Un semplice
cambiamento sarà sufficiente solo per dare una risposta transiente. Solo le vibrazioni producono una
risposta continua. Il recettore ha un campo recettivo grande, oltre 2 cm, in modo che solo pochi
sono sufficienti a coprire un grande volume del corpo.
Risposta Il corpuscolo risponde a variazioni di pressione in profondità, le vibrazioni, l’accelerazione
del movimento degli arti (a causa di risposta fasica). All'interno della cute, corpuscoli di Pacini
servono come esterorecettori e contribuiscono alla sensazione tattile cosciente (corticale). Insieme
ai neuroni efferenti di Ruffini contribuiscono al senso cinestetico cosciente. Come propriocettori il
loro segnale viene combinato con quello dei recettori articolari del muscolo, e serve a stimolare
diversi riflessi innati, come spiegato più avanti.
Corpuscoli di Ruffini Morfologia Strutture a forma di sigaro, incapsulati in una guaina fibrosa, e
contenenti fili longitudinali di collagene, sono continue con il tessuto connettivo in cui sono
incorporati (cioè pelle o articolazione). Il corpuscolo si orienta parallelamente alla superficie della
pelle.
Distribuzione Cute, muscoli, capsule articolari fibrose, legamenti estrinseci
Meccanismo Un neurone efferente è incorporato nel corpuscolo, e il suo assone terminali
intrecciano con le fibre di collagene encapsulted e produrre uno scarico che si adatta solo
lentamente a stimoli sostenuti.
Risposta La risposta del corpuscolo è direzionale, sensibile ad allungare (in pelle), la posizione e il
movimento (direzione e forza) nel muscolo, la pressione e l'angolo in giunti. In un dato capsula
articolare, diversi corpuscoli sono sensibili a diversi intervalli angolari di articolazione, forse 30-40
gradi, all'interno del quale si possono rilevare differenze di circa 2 gradi di cambiamento e di
rispondere con la frequenza di fuoco alterata. Sono necessari molti tali corpuscoli all'interno di ogni
comune per coprire tutta la gamma di movimento (presumibilmente per i loro diversi orientamenti).
Alcuni riflessi associati Reazione positivo di sostegno (soprattutto nelle articolazioni interfal