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IL BAMBINO ALLA SCOPERTA DEGLI OGGETTI
-Area motoria: Piaget (fase di aggiustamento): vi è la coordinazione schemi secondari i quali sono il modo principale
di acquisizione delle prassie. Prassia: movimenti coordinati tra loro per ottenere uno scopo pratico.
1-2 mesi controllo muscoli oculo-motori, sorriso
3 mesi Controllo muscoli della nuca e del collo, orienta lo sguardo, seduto con sostegno
6-8 mesi Rafforzo cintura scapolare, equilibro posizione seduta, inizio prensione e manipolazione,
verticalità.
9-12 mesi Mantiene la posizione verticale con appoggio, striscia, si aggrappa, prensione definitiva.
11-12 mesi Rinforzo cintura pelvica, mantiene la verticalità, sposta con appoggio, prende e lancia un oggetto.
12-14 mesi Locomozione
PRENSIONE (4 TAPPE)
1. Localizzazione oggetto (idea della prensione): A 2 mesi apre la mano, gioco di mani, sparisce il riflesso
di prensione e segue i movimenti delle sue mani.
2. Coordinazione occhio-mano: A 4-6 mesi afferra oggetti attraverso reazioni circolari ovvero corregge e
affina secondo al risultato, 5 mesi vi è la prensione volontaria.
3. Periodo manipolazione 6-10 mesi: si perfezionano 2 componenti l’avvicinamento della mano e la presa
dell’oggetto. A 6 mesi vi è l’avvicinamento laterale, solo la spalla è mobile e la presa è palmare. A 9-10
mesi l’avvicinamento è diretto e la presa è a “pinza”.
4. Padronanza prassie 10 mesi: beve, strappa, getta ecc.…
1/3 ANNI: A 15 mesi vi è il bisogno di esplorazione, scoprire posti nuovi, stimoli nuovi, interesse per le cose nuove ed
insolite. Fanno da supporto alla funzione di vigilanza che ha 2 forme: diffusa: discriminazione degli stimoli nuovi, e la
specifica: l’organismo sceglie lo stimolo che corrisponde ai suoi bisogni del momento. A 18 mesi l’attività senso
motoria ha staccato il rapporto esclusivo con la madre e ha fatto scoprire l’esistenza e la permanenza degli oggetti.
Inizia il rapporto con gli altri e la percezione dello spazio (vicinanza, lontananza, unione, separazione). Iniziano le
prime parole confuse precedute dal balbetto, le prime parole indicano oggetti e persone che hanno un ruolo affettivo.
3-6 ANNI
Scoperta dell’io: A 3 anni il bambino riconosce il suo corpo come un oggetto, adopera pronomi (io, me) e vi è un
processo di identificazioneattenzione al proprio corpo. Inoltre vi è il passaggio da partecipazione ad autonomia, vi è
la scoperta dell’io, l’interesse è rivolto dall’esterno verso l’interno e vi è un processo narcisistico. Vuole essere al
centro di ciò che accede, non imita più i modelli esterni ma si oppone e cerca di affermare la propria personalità (è
egoista).
Area intellettuale: effettua giochi simbolici e di immaginazione, la realtà è slegata, episodica, non riesce a capire la
successione degli avvenimenti. Si sviluppa cosi la “funzione simbolica” favorendo un’attività proiettiva dove il
fanciullo si rifugerà in un universo magico dove reale ed immaginario si uniscono. In questa fase attribuisce ad oggetti
poteri magici o attribuisce ad avvenimenti cause soprannaturali. L’attività simbolica aiuta la strutturazione dell’io dove
nel mondo immaginario può soddisfare tutti i suoi bisogni. A 4-5 anni non è in grado di progettare le attività, solo
dopo averla fatta è in grado di attribuire un nome ed un significato. A 5-6 anni è in grado di farlo, dice prima cosa
vuole fare e poi la esegue.
Area affettiva: fase edipica: è geloso di entrambi i genitori, vi è rivalità ma allo stesso tempo ammirazione per lo
stesso sesso, mentre il sesso opposto è oggetto d’amore. In questa fase differenzia i maschi e le femmine, e riconosce
le diverse figure familiari in rapporto al ruolo diverso che hanno con lui (padre: autoritario, madre: amore, bisogni).
Quando il fanciullo è escluso dai genitori nasce gelosia, invidia e desiderio di sapere, inoltre imita i modelli assenti.
Area sociale: (non collabora), 3 anni è l’età dei capricci, dove ha bisogno di affermarsi, ama i giochi solitari, ma
svolge anche attività corali, collabora con l’adulto ma non con i coetanei in quanto è geloso di loro (sinonimo di
pericolo). A 4-5 anni comincia a giocare con 1-2 bambini ma solo a 5-6 anni inizia a collaborare con gli altri, è
interessato ai progetti di gruppo e a realizzarli fino alla fine.
Area motoria: La caratteristica dei suoi gesti sono la spontaneità e la naturalezza. Grazie alla spontaneità si manifesta
l’esplorazione la quale è intenzionale e che vuole realizzare. A 4 anni diventa cosciente, perde la spontaneità in quanto
si rende conto dell’effetto che produce sugli altri inoltre entra nell’età della commedia (moine, bronci…), utilizza
giochi di espressione (imitazioni). In questi hanno ha un ruolo fondamentale il disegno, il quale si sviluppa sempre di
più fino ai 5-6 anni.
Movimenti per ogni anno:
• 3 anni: movimenti volontari, possiede tutte le unità basiche del movimento, fa giochi sedentari, lego, mette in
colonna cubi, sale le scale, corre, salta in basso e ha difficolta sul piano obliquo.
• 4 anni: le braccia sono autonome dal tronco, varia il ritmo del passo, salta in lungo, corre con variazioni,
equilibrio su 1 piede, lancia ma ha ancora difficolta sul piano obliquo.
• 5 anni: tappa cruciale per gli schemi motori di base, economia dei movimenti, buon equilibrio, saltelli su 1
piede, controlla la corsa, apprende esercizi ma ha scarsa attenzione, scarsa attitudine ritmica e carente fase di
volo.
• 6 anni: cambiamento, non sta mai fermo, è in continua ricerca di nuove esperienze, ricerca sempre esperienze
motorie che lo arricchiscano, vi è un’esplosione sentimentale: gioca ridendo, piange disperandosi. Ha
movimenti volontari, reazioni globali, non sa scegliere, ottimo equilibrio in bici, migliora l’equilibrio in volo,
il busto collabora nelle azioni, grande resistenza, migliora la capacità ritmica, è imprudente e si arrampica.
7-10 ANNI
Vi sono notevoli trasformazioni organiche:
• 5-7 anni: proceritas 1: allungamento
• 8 anni: Tugor 2: accrescimento di peso
• 9-10 anni: Equilibrio staturo-ponderale
Area motoria – 7 anni: Tappa nodale, entra in periodo di calma e raccoglimento, elabora la massa di informazioni
raccolte tra i 5-6 anni, è più prudente e preciso nel moto. L’equilibrio in movimento è quasi corretto, la lateralità inizia
ad evolversi (anche a livello delle gambe), si interessa ai giochi sportivi, movimenti combinati discreti, è socievole e
ha una miglior conoscenza di sé nello spazio.
8 anni: La caratteristica principale è la socialità, Gesell dice: odia giocare da solo. I movimenti sono fluidi, segue
l’attività guidata, piace dare prove di forza, cerca un capo, la corsa è precisa, lanci asimmetrici e ha una miglior
concentrazione. Lo schema corporeo è in fase discreta di organizzazione.
10-11 anni: Periodo indifferenziato, continua l’attrazione per gli sport di squadra ma ricomincia anche l’interesse per
l’attività individuale. Miglior strutturazione dell’equilibrio in fase di volo, è portato a strafare, mantiene la rapidità per
tempi lunghi, si auto-valuta. Le unità basiche del moto sono completamente mature. È più controllato nei
comportamenti, l’equilibrio in volo è acquisito è la corsa è perfetta, schema corporeo strutturato completamente. È
una tappa nodale in quanto è più in contatto con il mondo adulto.
Area affettiva: vi è la risoluzione del complesso di edipo, vi è la costruzione del super-io dove prima viene lui stesso e
poi gli altri, il principio della realtà prende il sopravvento e vi è una progressiva assunzione del ruolo del proprio
sesso, vi è un controllo emotivo ed impulsivo in quanto sanno delle norme del vivere comune. Fase di latenza:
l’interesse per il proprio corpo si attenua, mentre quello per il mondo esterno accresce. (7 anni è l’età della collezione,
gli oggetti hanno un valore).
Area intellettuale: Passaggio da interessi soggettivi concreti ad oggettivi, ovvero che ogni oggetto ha un valore. Vi è
la formazione della rete categoriale permette di rappresentare mentalmente un’azione prima di compierla. Dai 7 anni
in poi è in grado di cogliere relazioni casuali, temporali e spaziali, è capace di ordinare, numerare e classificare
oggetti.
Area sociale: Passaggio da egocentrismo a sociocentrismo, l’attività di gruppo diventa una necessità.
DOMINANZA E SCHEMA CORPOREO
Lateralizzazione: asimmetria funzionale, scissione in 2 emicorpi (uno di difesa e appoggio, l’altro di attacco e slancio)
dove gli spazi motori corrispondenti al lato sinistro e destro del cervello non sono omogenei. La prevalenza di uno dei
due emisferi permette ad esso di organizzare l’atto motorio è la dominanza (si sviluppa già dalla nascita con la
lateralizzazione assiale ovvero dell’arto dominante e ha il suo apice nella fase esploratoria). La dominanza è labile,
può essere modificata dall’influenza sociale, è un processo che nel tempo conquista tutto un emicorpo, dalla mano
fino alla gamba.
10 mesi Dominanza mano
3-4 anni Saltella su un piede, abbozzo organizzazione di equilibrio
4-6 anni Lateralizzazione del tronco, abbozzo di torsione nei lanci
6-8 anni Doppia lateralizzazione, discreto equilibro movimento e stabilità
11-12 anni Completo controllo lateralizzazione e equilibrio movimento
Schema corporeo: il concetto di schema corporeo nacque per spiegare alcuni disturbi singolari e di difficile
comprensione (arto fantasma, paralisi). Wallon: lo schema corporeo comincia ad essere costruito nel bambino a partire
da una discriminazione tra sé e l’ambiente grazie all’integrazione di 2 sensibilità: enterocettiva e propriocettiva. Lo
schema corporeo è l’insieme delle sensazioni muscolari, visive e tattico che permettono una “costruzione” che il
soggetto fa di sé stesso. Per Le Bouch vi sono 4 tappe:
1. Corpo subito (nascita-3 mesi)
2. Corpo vissuto (3 mesi-3 anni)
3. Corpo percepito (3anni- 6 anni)
4. Corpo rappresentato (6-12 anni).
Lo schema corporeo si forma nel cervello in 3 parti: Luria primaria (isola gli stimoli), secondaria (analizza), terziaria.
Nel corpo rappresentato il fanciullo ha un’immagine dinamica di sé stesso, rappresenta l’azione mentalmente prima di
farlo. Una cattiva strutturazione dello schema corporeo porterebbe ad avere difficoltà nella percezione deficit
spazio/temporali, motricità non coordinata e nelle relazioni con l’insicurezza.