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CONOSCENZE TECNICHE DI BASE IN CAMPO MOTORIO

La tecnica è un modello esecutivo di una o più azioni motorie. Le CAPACITÀ MOTORIE sono 3 e vengono classificate in:
  • Capacità condizionali basate sull'efficienza dei meccanismi energetici.
La forza è la capacità che hanno i muscoli di sviluppare tensioni e dipende: dalla loro sezione, dalla frequenza degli impulsi che i neuroni motori trasmettono, dalla tipologia delle fibre muscolari. La velocità in campo motorio è la capacità di compiere azioni motorie nel minor tempo possibile. La resistenza è la capacità di prolungare nel tempo le azioni motorie. Secondo Harre possiamo avere alcune forme di resistenza:
  • Resistenza aerobia di lunga durata, superiore agli 8 minuti.
  • Resistenza anaerobia di media durata, dai 2 agli 8 minuti.
  • Resistenza alla velocità presente nel ciclismo e nel calcio.
  • Resistenza alla forza quando è prolungata nel tempo.
tempo.
  • Capacità coordinative si basano sulla precisa regolazione del movimento; esse possono essere globali e specifiche
  • Capacità globali o generali:
    • Apprendimento motorio - la capacità di apprendere dalle esperienze alcune informazioni che costituiscono il substrato di ulteriori apprendimenti
    • Controllo motorio - la capacità di controllare il corpo
    • Adattamento - la capacità di affrontare nuovi apprendimenti motori
  • Capacità specifiche o speciali:
    • Destrezza - la capacità di risolvere un nuovo problema motorio
    • Equilibrio - la capacità di compiere azioni motorie riducendo la base di appoggio
    • Combinazione di azioni motorie - la capacità di svolgere simultaneamente più movimenti
    • Fantasia motoria - la capacità di esprimere schemi sempre diversi
    • Capacità di orientamento spazio/tempo
    • Capacità di memorizzazione di reazione motoria
    • Capacità di ritmizzazione di reazione motoria
  • Capacità articolari basate sulla

flessibilità dei rapporti articolari.

TECNICHE E PROCEDURE PER IL MIGLIORAMENTO DELLE ATTIVITÀ MOTORIE NELLA SCUOLA MATERNA ED ELEMENTARE(102)

Le capacità motorie nella scuola materna

La scuola materna corrisponde nei bambini all'età che va dai 3 ai 6 anni nei quali si realizza il primo allungamento detto periodo di proceritas prima. Il bambino si trova nella fase del corpopercepito.

L'iperattività tipica di questa fase dovrà essere orientata nel rispetto delle condizioni morfologiche, funzionali, e psicomotorie del bambino. La velocità è l'unica delle capacità condizionali che potrà essere sviluppata moderatamente, non impegnando mai la velocità di resistenza per evitare gravidanni.

Le capacità coordinative globali potranno essere migliorate con situazioni ludico-motorio e attività di libero movimento.

Le capacità posturali potranno essere valorizzate attraverso giochi di

imitazione e delle attività di respirazione ludica e cosciente e con giochi di ruolo. La coordinazione specifica di tipo oculo-manuale può essere migliorata con giochi di presa e lancio di palline. Il processo di lateralizzazione verrà avviato gradualmente agevolando l'uso e l'indicazione della mano e del piede guida. La motricità fine potrà essere sviluppata attraverso l'uso di piccoli attrezzi convenzionali. (103) Le capacità motorie nella scuola elementare La scuola elementare comprende bambini che vanno dai 6 agli 11 anni. Dal punto di vista auxologico in questa fase si completa il periodo di proceritas prima (3-7 anni); successivamente si svolge il periodo di turgor secundus (nei maschi dagli 8 agli 11 anni e nelle femmine dai 7 ai 10 anni), per le sole femmine comincia la proceritas seconda nel corso della quale si prepara la fase pre-puberale. Dal punto di vista dello sviluppo psicomotorio è questa la fase del

In questa fase potranno essere gradualmente sviluppate tutte le capacità motorie, considerando sempre prioritario lo sviluppo delle capacità coordinative rispetto le condizionali e le articolari.

La percezione, conoscenza e coscienza del proprio corpo attraverso lo sviluppo delle:

  • capacità motorie globali attraverso giochi di movimento;
  • capacità di controllo posturale attraverso attività di osservazione, descrizione e riconoscimento delle parti del corpo; nel primo ciclo le attività saranno ludiche o di drammatizzazione, nel secondo ciclo potranno essere realizzati laboratori finalizzati alla conoscenza del sé corporeo;
  • capacità motorie fini per il controllo motorio attraverso l'uso di piccoli attrezzi sportivi;
  • capacità di strutturazione spaziale attraverso percorsi esplorativi dell'ambiente, esperienze motorie di tipo propriocettivo, percorsi di orientamento e circuiti.

coordinazione oculo-manuale e segmentaria attraverso lo sviluppo delle:

  • capacità motorie fini attraverso attività di manipolazione, lancio e tiri di palloni, palline; nel primociclo le attività saranno ludiche e laboratoriali, mentre nel secondo si affermeranno i giochi sportivi;
  • capacità di coordinazione con giochi sportivi e attività di danza e ballo;
  • capacità di orientamento spaziale attraverso il consolidamento del processo di lateralizzazione; nel primo ciclo le attività ludiche saranno incentrate sul riconoscimento dei riferimenti topologici corporei ed ambientali, mentre nel secondo ciclo potranno affermarsi giochi sportivi come "l'orientiring" e caccia al tesoro con stazioni superabili.

(106) L'organizzazione spazio-temporale attraverso lo sviluppo delle:

  • capacità di organizzazione spaziale attraverso attività di esplorazione, giochi;
  • capacità di organizzazione temporale
attraverso percorsi di maturazione del concetto spaziale in azioni di associazione tra movimento, misurazione dello spazio e suono; nel primo ciclo consolidamento dei concetti di destra-sinistra, sopra-sotto, avanti-dietro e gradualmente prima-dopo; nel secondo ciclo esercizi a tempo; capacità di ritmizzazione utilizzando la musica; nel primo ciclo laboratori di giochi musicali e percorsi ritmici, nel secondo ciclo balli, giochi di gruppo e giochi sportivi; (107) La coordinazione dinamica generale attraverso lo sviluppo della: combinazione di movimenti ed azioni motorie; nel primo ciclo attività espressive a carattere imitativo con giochi di movimento e drammatizzazione con l'uso di piccoli attrezzi; nel secondo ciclo bisogna far emergere la capacità interpretativa, il ballo e la danza. (108) ABILITÀ TECNICHE IN CAMPO MOTORIO Per abilità motorie (prassìa, il saper fare) si intendono le azioni che attraverso la ripetizione del movimento

Sono state apprese e che utilizziamo in modo automatico. Gli elementi che condizionano i processi di apprendimento delle abilità motorie sono l'attenzione, la motivazione e la flessibilità. (109) Le abilità motorie possono distinguersi per forma in:

  • chiuse che non presentano variazioni lungo il percorso (corsa);
  • aperte o variabili che cambiano rispetto le situazioni ambientali (giochi di squadra)

Le abilità motorie si dividono in 4 livelli:

  1. nel primo livello si trovano i comportamenti motori della vita quotidiana (che necessitano di adattamento e flessibilità);
  2. nel secondo livello interviene la capacità coordinativa globale, tipica di alcuni compiti operativi, come in alcune attività lavorative;
  3. nel terzo livello la capacità di associazione di diversi schemi motori, attraverso la flessibilità e la riorganizzazione, che vengono definite capacità di accomodamento;
  4. nel quarto livello si legano insieme

diversi movimenti automatici secondo una capacità interpretativa personale e originale.(110)

LA CLASSIFICAZIONE DEI MOVIMENTI O ABILITÀ

I movimenti o le abilità possono essere classificati in:

  • discreti di breve durata come il salto e il lancio;
  • seriali costituiti da una serie di movimenti discreti collegati tra loro come gli esercizi ginnici;
  • continui o prolungati di lunga durata tipici delle attività cicliche di resistenza come la corsa.

Sulla prevedibilità dell'ambiente, possiamo classificare le abilità motorie in:

  • open skill: fantasia motoria;
  • closed skill: anticipazione del gesto motorio.

L'ASSISTENZA TECNICA è il supporto didattico specifico da offrire nei momenti operativi, si tratta di assistenza preventiva, metodologica, manuale, morale (perché l'insegnante deve essere una guida e non un impartitore di ordini e prescrizioni) e psicologica (non si deve avvilire o rimproverare l'allievo inibito,

ricordarsi che nessuno sbaglia volontariamente, cercare di mettersi nei panni dei propri allievi). L'assistenza tecnica può essere diretta o indiretta: - assistenza diretta consiste nell'aiuto materiale che l'insegnante offre ad ogni allievo durante l'esecuzione motoria; - assistenza indiretta comprende le misure preventive che l'insegnante adotta per evitare infortuni, cioè verifica l'efficienza delle attrezzature, la collocazione e la distribuzione dei materiali. PICCOLI E GRANDI ATTREZZI I piccoli e grandi attrezzi sono strumenti codificati, perché di essi si conoscono forma, peso, finalità e utilizzazione. Gli attrezzi devono essere utilizzati non per la specificità dell'attrezzo, ma con la fantasia e la creatività. Il piccolo attrezzo si usa facendolo muovere intorno al corpo e consente ai bambini un uso più dinamico, di lancio, di impugnatura o di gestione fisica dello stesso. Il grande attrezzo

è fermo e consente a chi lo usa di muoversi su di esso, di costruire esperienze di esplorazione e conquista dello spazio.(112) I grandi attrezzi

la spalliera, di origine svedese, si presenta come una grande scala fissata alla parete. I pioli (spessi 3-5 cm) sono distanti tra loro 12 cm ed infissi su 2 barre laterali chiamate montanti. Le attività motorie alla spalliera possono far aumentare il tono e il trofismo muscolare e permette di migliorare la mobilità articolare scapolo-omerale, coxo-femorale e permette una buona mobilizzazione della colonna vertebrale;

la trave, lunga 5 m, alta 16 cm e larga 10 cm, ha una forma ovoidale che termina con una superficie piana con spigoli arrotondati, ed è appoggiata su 2 cavalletti ad altezza variabile da 50 a 120 cm. Le attività motorie possono affinare l'equilibrio e la coordinazione motoria globale e specifica.

Il quadro, di origine svedese, è formato da aste verticali dette

“montanti” ed orizzontalidette “gradi”

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
24 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Sibilio Maurizio.