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BM=BM +BM =C+RL+RO

P b

Il rapporto tra BM e D, rappresenta la propensione alla liquidità delle banche cioè indica in che

b

misura i depositi bancari sono fronteggiati da riserva di moneta legale. Tale rapporto si distingue

a sua vota in: RO/D (ro), il coefficiente riserva legale e RL/D (rl), il coefficiente di riserva libera.

Dividendo le precedenti equazioni per D si ha:

Il rapporto fra depositi bancari e base monetaria, che rappresenta il moltiplicatore dei depositi è

sempre maggiore di 1: esso indica che i depositi sono inversamente proporzionali alla preferenza

del pubblico per la liquidità e al coefficiente di riserva della banca.

Il moltiplicatore della moneta si ricava dividendo le prime due equazioni per i depositi (D):

E dividendo la prima equazione per a seconda si ottiene il moltiplicatore della moneta:

Il rapporto tra lo stock della moneta e lo stock di base monetaria è maggiore di 1. Esso è tanto

maggiore quanto più alta la componente di deposito della domanda complessiva.

Il meccanismo del moltiplicatore ella moneta insieme a quello dei depositi descrive il processo

di creazione di mezzi di pagamento da parte del sistema bancario e da parte del sistema bancario

e consente di sottoscrivere il carattere esclusivo della funzione monetaria svolta dagli

intermediari finanziari.

Il processo può essere visto come una serie di aggiustamenti di portafoglio effettuati dal sistema

economico a fronte di un impulso iniziale fornito dalla decisione della banca centrale di

immettere su base monetaria nel sistema.

Cap.9 la gestione monetaria

Nel moderno sistema monetario le banche centrali svolgono un ruolo fondamentale perché nella

gerarchia degli emittenti di debiti sono all’apice di sicurezza e di qualità delle proprie passività

per la fiducia che in esse ripongono i risparmiatori.

La politica monetaria è attuata mediane la regolamentazione dell’offerta di moneta che avviene

essenzialmente con operazioni di mercato aperto, cioè di acquisto o di vendita di obbligazioni a

titolo definito o temporaneo sul mercato, per mezzo di rifinanziamento in favore delle banche e

mediante variazioni del coefficiente di riserva obbligatoria.

L’azione della polita monetaria si riversa nell’economia attraverso le variazioni dei tassi di

interesse e delle riserve bancarie, che a loro volta influenzano l’offerta di credito.

La politica monetaria in astratto può avere diversi obbiettivi:

1. Stabilità dei prezzi, cioè un tasso di inflazione basso e stabile

2. Taso di occupazione elevato, cioè un tasso di disoccupazione a livelli naturali

3. Crescita economica, fattore essenziale per il benessere dei cittadini

4. Stabilità dei mercati finanziari

5. Stabilità dei tassi d’interesse

6. Stabilità dei tassi di cambio

Nel lungo periodo la stabilità dei prezzi, la crescita economica e dell’occupazione e la stabilità

finanziaria sono obbiettivi non confliggenti. Nel breve può accadere che vi sia contrasto

La stabilità dei prezzi è fondamentale per il benessere di lungo periodo e quindi mote banche

centrali hanno stabilito che l’obbiettivo centrale è la stabilità dei prezzi e che gli altri obbiettivi

devono essere perseguiti, ma subordinati all’obbiettivo centrale.

9.2 la banca centrale europea

La politica monetaria unica in Europa continentale si fonda sul trattato che istituisce la comunità

europea e sullo statuto del sistema europeo di banche centrali e della banca centrale europea.

Lo statuto rappresenta l’atto di costituzione (1° giugno 1998) della Banca Centrale

Europea(BCE) e del Sistema Europeo delle Banche Centrali(SEBC)

Cap.10 il mercato monetario

In funzione alla funzione economica svolta, si distinguono:

1. I mercati primari, nei quali si realizzano le nuove emissioni di titoli

2. I mercati secondari, nei quali vengono rimessi i titoli e scambiati titoli

In base alla tipologia di operatori che partecipano al mercato si identificano:

1. I mercati al dettaglio o Retail, nei quali possono accedere tutti gli operatori

2. I mercati all’ingrosso, a cui possono accedere solo gli operatori professionisti

In funzione alla natura degli emittenti si definiscono:

1. I mercati ei titoli pubblici, nei quali sono emessi e trattati i titoli di stato

2. I mercati dei titoli privati, nei quali sono negoziati titoli di debito delle imprese

In relazione alla tipologia di strumenti negoziati, si distinguono:

1. i mercati monetari, tipicamente di breve periodo

2. i mercati di capitali, titoli di stato a medio-lungo termine

3. i mercati di cambio, negoziate valute

4. i mercati dei derivati, negoziati future, opzioni, swap e tanti altri tipi di contratti a termine

10.1 definizione e scopo del mercato monetario

Il mercato monetario è l’insieme delle negoziazioni di strumenti finanziari con durata breve o

brevissima, non superiore a 12 mesi.

Viene usato da un lato da coloro che dispongono temporaneamente di eccedenze di liquidità, o

che in una certa fase non vogliono correre rischi di prezzo, e dall’altro dagli operatori che

desiderano finanziarsi a breve periodo.

Gli strumenti di mercato monetario hanno un basso livello di rischio di prezzo perché la

scadenza ravvicinata abbassa la variazione dovute a movimenti avversi dei tassi di interesse e un

basso rischio di insolvenza(default)

Ne consegue che il tasso di interesse di ali strumenti esprime il costo opportunità del detentore

moneta

Questi strumenti presentano un alto grado di liquidità sia per la breve durata, sia perché di solito

riguardano di importo rilevante negoziate spesso in grandi tagli unitari.

Nel mercato monetario ci accedono prevalentemente gli intermediari finanziari; gli investitori

privati nel caso di molti strumenti vi accedono attraverso l’investimento indiretto per il tramite

di intermediari.

Gli strumenti che in Italia sono negoziati nel mercato monetario sono i titoli di stato a breve

termine (buoni ordinari del tesoro BOT).

Il mercato monetario serve quindi agli operatori per gestire le operazioni di liquidità.

Le banche svolgono un ruolo prevalente negli scambi del mercato monetario, ma sono attivi

anche altri operatori: dal lato della ricerca di finanziamenti sono presenti, oltre agli istituti di

credito, anche le società di intermediazione mobiliare, e dal lato degli investimenti le banche ma

anche i fondi comuni di investimento.

Il mercato monetario primario rappresenta un importante canale di raccolta di risorse a breve

termine per il settore Pubblio; basti pensare che in Italia i BOT costituiscono oltre il 10% della

totalità dei titoli di stato in circolazione e negli USA i Treasury bills, i titoli del tesoro a breve

termine, rappresentano più del 25%.

Il mercato secondario in cui vengono scambiati titoli già emessi, consente invece agli operatori

di gestire la liquidità dei portafogli. Di estrema rilevanza sono i mercati secondari dei titoli di

stato e il mercato interbancario.

In Europa le preoccupazioni di una propagazione al sistema bancario di u default di qualche

stato periferico dell’area euro ha di fatto bloccato il sistema interbancario.

10.2 partecipazioni al mercato finanziario

I principali partecipanti al mercato monetario italiano sono:

1. il ministero dell’economia e delle finanze

2. le banche centrali

3. gli intermediari finanziari

4. gli investitori individuali

10.2.1 ministero dell’economia e delle finanze

È l’unico soggetto che ha autorità a rivestire solo la veste di emittore nel mercato monetario

Lo strumento preferito è il BOT

10.2.2 banche centrali

Banche d’Italia e Banca Centrale Europea. La Banca d’Italia cura per il ministero dell’economia

e delle finanze l’intera procedura di emissione dei titoli di stato.

La stessa banca d’Italia ha il compito di sorvegliare e di far svolgere le aste per il collocamento

dei BOT.

La banca centrale europea partecipa al mercato monetario per trasmettere gli impulsi di politica

monetaria attraverso operazioni di mercato aperto.

10.2.3 intermediari finanziari

Gli intermediari finanziari che partecipano al sistema monetario sono le banche commerciali, le

società di intermediazione e i dealer specialisti in titoli di stato, che sono sempre banche e

società d’intermediazione.

Le banche commerciali si pongono come prenditori di risorse sul mercato monetario e come

datori di fondi.

Le società di intermediazione mobiliare raccolgono risorse finanziarie (prenditrici di fondi)

perché non possono procedere alla raccolta di fondi al pubblico dei risparmiatori sotto forma di

depositi. Le compagnie di assicurazione (contro i danni in particolare) acquistano strumenti

finanziari liquidi (datrici di fondi) per essere in grado di far fronte a eventuali sinistri.

Similmente i fondi comuni di investimento (fondi comuni monetari) investono in strumenti del

mercato monetario consentendo in tal modo agli investitori individuali di accedere

indirettamente a tal mercato.

10.2.4 investitori privati

Le famiglie e le società investono negli strumenti di mercato monetario.

La sottoscrizione dei titoli di stato avviene nel mercato secondario attraverso l’investimento

degli intermediari autorizzati; al contrario, la sottoscrizione degli altri strumenti di mercati

monetario avviene con la controparte bancaria.

Le imprese per tanto si propongono sul mercato monetario anche in qualità di prenditrici di

fondi, cioè ricevono finanziamenti di breve termine.

10.3 strumenti del mercato monetario

Principali tipologie del mercato monetario sono:

1. tioli di Stato a breve termine

2. i depositi interbancari

3. i certificati di deposito

4. i commercial paper

5. accettazioni bancarie

10.3.1 titoli di stato a breve termine

I buoni ordinari del tesoro (BOT) sono titoli con durata di 3,6,12 mesi.

Presentano un elevato grado di liquidità per la brevità della scadenza e sino alla recente crisi del

debito sovrano in Europa erano considerati titoli risk-free per la sostanziale assenza di rischio di

inadempimento da parte dello stato. Durante la crisi i rendimenti si sono innalzarti per

l’andamento delle probabilità di default.

I bot hanno un ruolo fondamentale non solo nella copertura strutturale di larga parte del

fabbisogno pubblico, ma anche nell’attuazione della politica monetaria.

Sono titoli senza cedola (zero coupon) emessi cioè a un prezzo scontato rispetto al prezzo di

rimborso (emessi sotto la pari).

La remunerazione per tanto non prevede nessun passaggio intermediario per interessi, ma è

costituita dallo scarto di emissione e è quindi calcolata anticipatamente. Lo scarto di emissione è

la differenza tra il valore nominale e il prezzo di emissione (o prezzo di acquisto)

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
148 pagine
8 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fra94bs di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Gualtieri Paolo.