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BCN.
La BCE è indipendente. L‘indipendenza è di carattere legislativo, ma anche economico e la rende un
sistema del tutto separato dagli altri organi istituzionali. L'indipendenza è un grande valore, ma
provoca il rischio di un mancato controllo del comportamento. Per attenuare questo rischio viene
richiesta una completa trasparenza. Dopo le riunioni vi è infatti sempre la conferenza stampa. Dove
viene spiegato quanto deciso. Anche se il materiale delle riunioni è confidenziale, vi è l’abitudine di
raccontare anche le diverse posizioni (Esempio: decisioni presa all’unanimità oppure persone
contrarie, eventuali contrasti e così via).
La BCE deve inoltre rispettare il principio di responsabilità e deve rispondere davanti alle altre
istituzioni democratiche. Vi è l’obbligo di report/relazioni trimestrali sull’attività dell’Eurosistema e vi
è l’obbligo anche di un rapporto annuale.
La politica monetaria della BCE si fonda sulla definizione quantitativa della stabilità dei prezzi: un
aumento sui 12 mesi dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) per l’area euro inferiore al
2% da mantenere in orizzonte di medio termine. Più persiste il rialzo dei prezzi, più vi è distruzione di
reddito per chi è stipendiato (chi riceve una remunerazione fissa). Ad oggi si vuole evitare che ci sia
una rincorsa prezzi-salari (scala mobile degli anni Settanta).
Come viene perseguito questo obiettivo? L'inflazione viene esaminata e controllata mediante:
• Analisi economiche: permettono di valutare i fattori che influenzano la dinamica dei prezzi
nel breve e medio periodo, rivolgendo particolare attenzione all’economia reale e ai mercati
finanziari;
• Analisi monetarie: ci si domanda quale può essere l’evoluzione dei vari aggregati creditizi e
monetari e quale effetto potrebbe produrre nel medio-lungo termine.
La stima degli effetti che certe azioni produrranno è assai complicata -> problema di calibrazione. La
politica monetaria agisce sulla quantità di moneta e sui tassi di interesse. Gli effetti finali sono mediati
dagli effetti più diretti nei mercati finanziari. La BCE si pone degli obiettivi intermedi, cioè ragiona sugli
strumenti che ha a disposizione e su come ogni azione produca degli effetti immediati e come sia
necessario avere obiettivi intermedi per ottenere risultati futuri nel medio-lungo termine.
Gli obiettivi intermedi sono:
• Livello e struttura temporale dei tassi di interesse;
• Quantità di moneta;
• Credito bancario e credito totale;
• Attività finanziarie complessive.
La BCE utilizza questi strumenti a disposizione:
• Operazioni di mercato aperto: la BCE acquista prodotti di altre controparti bancarie,
emettendo liquidità nel sistema e si impegna a riacquistare/rivendere tali prodotti ritirando
liquidità. Sono operazioni che vengono effettuate a breve termine. Si distinguono in quattro
categorie:
1. Operazioni di rifinanziamento principale: sono operazioni temporanee. La BCE determina il
tasso e stabilisce anche la quantità di riserve che intende fornire al sistema. Questo è
un’operatività segnaletica della posizione della BCE sui tassi. Le operazioni possono essere a
tasso fisso o a tasso variabile: nell’ultimo caso sono molto meno frequente perché il tasso
viene fissato dal mercato secondario, mentre la BCE stabilisce solo quanta liquidità e quale
tasso di interesse sono disposte a pagare;
2. Operazioni di rifinanziamento a lungo termine: operazioni temporanee con frequenza
mensile e trimestrale. TLTRO sono finanziamenti anche fino a tre anni e la BCE opera
regolando la moneta continuamente, ma la situazione di crisi finanziaria è diventata così grave
che la BCE che ha immesso liquidità a lungo termine per tranquillizzare le banche sulla
quantità e a prestare all’economica maggior denaro. Sono state rese favorevoli giugno 2020-
giugno 2021 con due vantaggi. Tutto ciò si è bloccato il 27 ottobre 2022.
3. Operazioni di fine tuning: operazioni effettuate al margine per calibrare la quantità di moneta
in situazioni particolari. Sono operazioni speciali, non standardizzate e sono operazioni di
aggiustamento della liquidità di sistema in un certo momento e attenuazione della
fluttuazione dei tassi di interesse a breve termine -> gli operatori hanno liquidità per
effettuare i pagamenti necessari (Esempio: durante scadenze fiscali).
4. Operazioni strutturali: emissione di certificati di deposito riducendo strutturalmente liquidità
dal sistema. La BCE drena liquidità mediante l’emissione di certificati di deposito a cinque anni,
comprimendola.
• Operazioni attivabili su iniziativa delle controparti:
1. Operazioni di rifinanziamento marginale: sono utilizzate dalle banche per ottenere riserve
liquide a brevissimo termine a un tasso stabilito dalla BCE. Sono riserve che ottengono per
tempi brevissimi e overnight. Costituisce il limite massimo per il tasso di interesse overnight
del mercato interbancario. Costituiscono una sorta di credito ad ultima istanza;
2. Operazioni di deposito presso la BCE: la BCE stabilisce i tassi di interesse di rifinanziamento
marginale. Tale tasso ufficiale della BCE indica il tasso minimo overnight del mercato
interbancario. La BCE fissando i tassi di interesse delle operazioni marginale e in quelle di
deposito stabilisce un corridoio per i tassi di interesse del mercato interbancario che
costituisce un punto di riferimento per gli operatori.
• Vincolo di riserva obbligatoria: sono definite in relazione alle passività delle banche, perché
sono riserve di liquidità che non possono andare in circolo negli impieghi. L'entità della riserva
obbligatoria viene calcolata in funzione delle masse, ma anche in funzione della durata. C'è
una riserva calcolata sui depositi con scadenza a vista (conti correnti) o inferiore a due anni o
con preavviso di rimborso inferiore a due anni. Oltre i 2 anni vi è un altro agglomerato nel
quale sono compresi tutti i pronti contro termine, perché è una compravendita su titoli. Colui
che ha raccolto liquidità con un pronto contro termine ha venduto un titolo di Stato, che ha
ricevuto liquidità e che si è impegnato a rivederlo successivamente. Il coefficiente di riserva
obbligatoria è anche uno strumento di politica monetaria. Perché se aumentano i coefficienti
di riserva, viene bloccata più liquidità, che non va nel sistema e quindi si ha un’azione
restrittiva. Al contrario, se viene ridotto il coefficiente di riserva, si ha una maggiore liquidità
circolante, che non viene vincolata a riserva. La BCE remunera le riserve obbligatorie ad un
tasso pari alla media dei tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali registrati nel corso
del periodo di mantenimento. La banca ha la possibilità di usare parte della riserva
obbligatoria, pagando un prezzo -> immobilizzazione della liquidità.
Mercato monetario:
Alcune classificazioni utili per fare ordine sono:
• Mercato primario: insieme delle operazioni che permettono il collocamento dei titoli e il
trasferimento di risorse
• Mercato secondario: insieme delle operazioni mediante il quale gli strumenti finanziari
vengono scambiati successivamente alla loro emissione. Vi è anche il mercato interbancario:
ad oggi è sempre meno rilevante per il ruolo pregnante che ha avuto la BCE. Sono stati mercati
molto attivi in Europa. La crisi finanziaria (2009-2011) e successivamente la crisi della Grecia
generò una forte sfiducia tra gli operatori bancari e quindi il mercato scomparve perché molte
banche andarono in default e gli operatori non si fidavano più -> mercato illiquido. La BCE e la
Fed si preoccuparono di questo e intervennero con una serie di facilitazioni per dare denaro
alle banche, soprattutto allargarono il novero delle garanzie collaterali. Nel 2020 le banche
centrali memori delle difficoltà che sorsero nel 2009-2011 allargarono la liquidità da cedere
alle banche.
• Mercati all’ingrosso: dove convergono gli scambi dei grandi operatori (banche, fondi di
investimento, fondi pensione, assicurazioni);
• Mercati al dettaglio: a cui partecipano tutti, anche gli individuali (le Borse);
• Mercati dei titoli pubblici: ruolo fondamentale degli Stati e dei governi, ma anche altri enti
pubblici locali operano all’interno di tale mercato con un proprio bilancio;
• Mercati dei titoli privati (corporate);
• Mercati monetari: mercato in cui vengono negoziati denaro o strumenti a breve termine. Gli
operatori intervengono per gestire la propria liquidità. La caratteristica fondamentale è che il
rischio di prezzo è ridotto. Altra caratteristica è il rischio di probabilità di default è ridotta.
Questi strumenti negoziati rappresentano i tassi di interesse della prima parte della curva
tempo-rendimento (o scadenza-rendimento) e quindi il costo opportunità della detenzione di
moneta (se detengo moneta perdo i rendimenti in quel mercato). È il mercato secondario più
vicino alle operazioni realizzate dalla Banca Centrale. Si dice che la Banca Centrale è un attore
del mercato monetario. È un mercato prevalentemente all’ingrosso e gli operatori individuali
vi accedono tramite intermediari (essenzialmente mediante le banche per acquistare BOT o
acquisti pronto termine). È dominato principalmente dalle banche, che fissano i tassi su quella
parte della curva. Strumenti negoziati:
1. BOT: pesano il 5% del nostro stock di debito. Il nostro dipartimento del Tesoro ha cercato di
allungare la durata del proprio debito, non usufruendo di titoli a breve termine. Vengono
largamente utilizzati dagli investitori per parcheggiare la propria liquidità, anche se dipende
dal livello dei tassi. Questi titoli prima della crisi finanziaria del 2011, erano considerati a basso
rischio. Nonostante ciò, anche gli Stati vanno in default -> il loro rendimento è più alto rispetto
a quello presente nel mercato interbancario. Sono titoli senza cedola e il rendimento deriva
dallo scarto di emissione (compri a 98 e ti rimborsano 100 -> scarto di emissione = 2). Hanno
un particolare vantaggio: tassazione ridotta al 12,5% per gli investitori individuali (nettisti);
per i lordisti -> 26%). Le emissioni avvengono mediante aste pubbliche, due volte al mese. Il
Tesoro stabilisce la quantità che vuole emettere. La banca conosce il prezzo al quale le
verranno assegnati i titoli ma non conosce quanti titoli le verranno assegnati. Il Tesoro si
protegge da possibili comportamenti collusivi che sono vietati. Spesso partecipano banche
anche internazionali e vi è il rischio che si metta