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CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI:

SEGNALE: PER SEGNALE SI INTENDE UNA FUNZIONE DEL TEMPO CHE RAPPRESENTA L'EVOLUZIONE TEMPORALE DI UNA GRANDEZZA FISICA.

SEGNALI DETERMINATI: SEGNALI IL CUI ANDAMENTO TEMPORALE È COMPLETAMENTE NOTO A PRIORI, PER TUTTI I VALORI DELLA VARIABILE (INDIPENDENTE t DA t=-∞ A t=+∞).(ALLA BASE DELLA TEORIA DEI SEGNALI)

SEGNALI ALEATORI: SEGNALI IL CUI ANDAMENTO TEMPORALE NON È NOTO A PRIORI. LA DESCRIZIONE DEL SEGNALE È POSSIBILE SOLO IN TERMINI STATISTICI.(ALLA BASE DELLA TEORIA DELLE PROBABILITÀ)

CLASSIFICAZIONE DEI SEGNALI IN BASE AL TEMPO E ALL'AMPIEZZA:

  1. SEGNALI A TEMPO CONTINUO ED AMPIEZZA CONTINUA: SI DICONO "ANALOGICI" E SONO QUELLI CHE ASSOCIAMO PIÙ FREQUENTEMENTE AI FENOMENI NATURALI (ES.: TRACCIATO ELETTROCARDIOGRAFICO (ECG))
  2. SEGNALI A TEMPO CONTINUO ED AMPIEZZA DISCRETA: SI TRATTA DI UN SEGNALE "QUANTIZZATO" (ES.: MONITORAGGIO CON COMPUTER)
  3. SEGNALI A TEMPO DISCRETO ED AMPIEZZA CONTINUA: SI TRATTA DI UN SEGNALE DISCRETIZZATO NEL TEMPO, OVVERO "CAMPIONATO" (ES.: SEGNALE CINEMATOGRAFICO)
  4. SEGNALI A TEMPO DISCRETO E AMPIEZZA DISCRETA: SI TRATTA DI UN SEGNALE "QUANTIZZATO" E "CAMPIONATO" (ES.: SEGNALI CHE REGOLANO IL FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRONICI DIGITALI O CHE SONO TRATTATI DAGLI ELABORATORI)

Segnali periodici:

s(t+T) = s(t) (per segnali a tempo continuo)

s(n+N) = s(n) (per segnali a tempo discreto)

Il segnale s(t) si ripete a intervalli regolari di estensione pari a T (periodo del segnale).

f0 prende il nome di frequenza fondamentale del segnale: f0 = 1/T [Hertz]

ω0 prende il nome di pulsazione fondamentale del segnale: ω0 = 2πf0 [rad/s]

Segnali aperiodici:

̄s(t) = limΔT→∞ (1/ΔT) ∫-ΔT/2

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Publisher
A.A. 2018-2019
97 pagine
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SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/03 Telecomunicazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher s.brescini97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dei segnali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Chiaraluce Franco.