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DIMOSTRAZIONE
Per semplicità, lavoriamo in R e consideriamo x (0,0).
2 0
Dobbiamo dimostrare che (, ) − (0,0) − (0,0)(, )
lim =0
||, ||
(,)→( , )
0 0
Ma f (x,y) – f (0,0) = [f (x,y) – f (x,0)] + [f (x,0) – f (0,0)]
Inoltre, essendo x f(x,0) una funzione ad una sola variabile, abbiamo
→ f (x,0) = f (0,0) + ∂ f(0,0) x + x ω (x)
x 1
dove ω (x) è una funzione infinitesima per t 0. Analogalmente, usando la derivabilità nel punto
→
1
(x,0), si ha per opportune funzioni ω (t) e ω (t) infinitesime per t 0
→
2 3
f (x,0) = f (x,0) + ∂ f(x,0) y + y ω (y) = f (x,0) + [∂ f(0,0) + ω (x)] y + y ω (y)
y 2 y 3 2
dove l’ultima relazione è dovuta alla continuità di ∂ f. Mettendo insieme tutto ricaviamo
y
f (x,y) – f (0,0) = ∇ f (0,0) (x,y) + x ω (x) + y (ω (y) + ω (x)
1 2 3
e osservando che quando ||(x,y)|| 0 anche x 0 e y 0
→ → →
|| ||
(,)−(0,0)−(0,0)(,) 0
→
() () ())
≤ + ( +
1 2 3
2 2 2 2
||,|| √ √
+ +
dato che le due frazioni sono minori o uguali a 1.
TEOREMA DELLA LUNGHEZZA DELLA CURVA (MADDALENA)
Sia γ : [a,b] R una curva di classe C ([a,b]).
→ n 1
Allora γ è rettificabile e ′
L(γ) = (t)||
||γ
∫
DIMOSTRAZIONE
′
Proviamo prima che L(γ) ≤ (t)||
||γ .
∫
Sia σ = {t ,t ,…,t } una suddivisione di [a,b]. Per il teorema fondamentale del calcolo integrale applicato
0 1 N
a ciascun componente di γ si ha che, per ogni i = 1,2,…,N
) )
∫ ′() = ( − (
−1
−
Passando alle norme si ottiene che
′ ′
) )|| () ()||
− ( = | |∫ | | ≤ ∫ ||
||(
−1 − −
Applicando il lemma precedente. Sommando per i = 1,2,…,N
′
′
) )|| ()|| (t)||
(, ) = ∑||( − ( ≤ ∑ ∫ = ∫ ||γ
||
−1 −
=1 =1
′
Dunque è un maggiorante dell’insieme { L(γ,σ) | σ ∈ S([a,b]) } (data l’arbitrarietà con cui
(t)||
||γ
∫
è stata scelta la suddivisione σ) che, pertanto, risulta limitato superiormente.
D’altra parte, per definizione di estremo superiore di un insieme limitato superiormente, è il più
piccolo dei maggioranti dell’insieme stesso. Quindi ′
L(γ) = (t)||
sup (, ) ≤ ||γ
∫
σ ∈ S([a,b])
′
Resta da provare che ≤ L(γ).
(t)||
||γ
∫
Proveremo ciò facendo vedere che, comunque si prenda ε > 0, si ha che
′ < L(γ) + ε
(t)||
||γ
∫
In generale, se a,b ∈ R son0 due numeri reali tali che per ogni ε > 0 si abbia
a < b + ε
allora ≤
Infatti, se per assurdo fosse b < a, esisterebbe un ε > 0 tale che b < b + ε < a. E questo contraddice
l’ipotesi fatta sui due numeri. Sia dunque fissato ε > 0. Per ipotesi γ’ è continua in [a,b]. Per il teorema
di Heinre-Cantor, γ’ è ivi uniformemente continua. Pertanto in corrispondenza di esiste δ > 0
> 0
−
tale che, per ogni s,t ∈ [a,b]
| s – t | < δ ⇒ || γ’(s)- γ’(t)|| < −
Consideriamo una suddivisione D = {t ,t ,…,t } di [a,b] tale che, per ogni i = 1,2,…,N, risulti
0 1 N t – t < δ
i i-1
Fissato l’intervallo I =[ t , t ] per ogni s ∈ [ t , t ] si ha
i i-1 i i-1 i
′ ′ ′ ′
[
) ) () () () ()]
( − ( = ∫ = ∫ − + =
−1 − −
′ ′ ′ ′ ′ ′
[
() ()] () () ()] ()
= ∫ [ − Ii + ∫ = ∫ − + ( − )
+1
− − −
Passando alle norme, si ottiene
′ ′ ′
) ()|| ) ) () ()]
− = − ( − ∫ [ − || ≤
||( ||(
+1 −1 −
′ ′ ′ ′
) )|| () ()] ) )|| () ()||
≤ − ( + | |∫ [ − | | ≤ − ( + ∫ −
||( ||( ||
−1 −1
− −
Ora si osservi che, poiché per ogni s ∈ [ t , t ], risulta
i-1 i
| s – t | ≤ t – t < δ
i i-1
Pertanto || γ’(s)- γ’(t)|| < e
−
′ ′
() ()|| ( )
∫ − < ∫ = −
|| +1
− −
− −
Ricordando che ||λv||=|λ| ||v|| per ogni λ ∈ R e per ogni v ∈ R si ha che
n
||( t – t ) γ’(s)|| = ( t – t ) ||γ’(s)||
i i-1 i i-1
Dunque, per goni s ∈ I i
( t – t ) ||γ’(s)|| < ) )|| ( )
− ( + −
||(
i i-1 −1 +1
−
Dividendo ambo i membri per t – t > 0 si ha
i i-1
||γ’(s)|| < ) )||
− ( +
||(
−1 −
Integrando per s ∈ [ t , t ]
i-1 i
′ ()|| ) )||
∫ < ∫ − ( + =
|| [||( ]
−1 −
− −
t – t ) = + ( t – t )
) )|| ) )||
= − ( + − (
[||( ]( ||(
i i-1 i i-1
−1 −1
− −