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LIM SUCC. REGOLARI
SIA (2m) m∈N UNA SUCC. DI NUMERI REALI
f: m∈N -> 2m∈R
E SIA 2∈R
DICIAMO CHE 2 È IL LIMITE DELLA SUCC. 2m O CHE 2m CONVERGE AD 2 O CHE 2m TENDE AD 2 E SCRIVIAMO:
limm->∞ 2m = 2 <def> ∀ε>0 ∃V: |2m-2|<ε ∀m>V
Teorema Unicità Limite
Una successione convergente non può avere 2 limiti distinti, afferma che il limite se esiste è unico.
Dimostrazione:
Supponiamo per assurdo che la succ. 2m abbia 2 limiti distinti cioè:
limm→∞ 2m = 2
e
limm→∞ 2m = b con a≠b
Vače per entrambi la definizione:
- limm→∞ 2m = 2 se per ogni (∀ε>0) esiste un indice n tale che |2m−2|<ε ∀m>n
- limm→∞ 2m = b ∀ε>0 ∃n2 : |2m−b|<ε ∀m>n2
CHE È VERA PER M+1 OVVERO PER IL
SUO SUCCESSORE:
(1+x)m+1 =
(1+x)m(1+x) =
(1+mx)(1+x) =
ESSENDO CHE QUESTO
È SICURO IL GRANDE
ALLORA (1+x)2 MAGGIORE
È QUESTO
≥ 1+ x + mx = 1
+ (m+1)x
QUINDI
(1+x)m+1
≥ x (m+1) +1
ABBIAMO DIMOSTRATO CHE SE PM È VERA
È VERA ANCHE PM+1 E QUINDI È VERA
PER ∀ M ∈ ℕ (TUTTI I NUMERI NATURALI)
Teorema dei Carabinieri
Siano 2m, bm e cm successioni di numeri reali tali che:
2m ≤ cm ≤ bm ∀n ∈ N
E il limite delle successioni 2m e bm converge a 2
limn→∞ 2m = limn→∞ bm = 2
Allora anche il limite della succ. di cn converge ab 2.
limn→∞ cn = 2
Dimostrazione:
Per ipotesi per ogni ε > 0 esiste
Teo. Regolarità Succ. Mono
Una succ. monotona ha sempre un limite finito o infinito (regolare).
N.B. Una succ. è detta monotona se per ogni suo termine am è sempre > o < al successivo termine am+1.
Se è > o min. è detta strettamente monotona.
Dimostrazione:
Per dimostrare il teorema analizzo 2 casi. Nel 1° la succ. monotona è limitata mentre nel 2° è illimitata.
1° Ipotesi
Ho una succ. mon. limitata e crescente fissato un ε>0 esiste un valore V tale che ∀m>V si ha:
l-ε < 2V ≤ 2m ≤ l < l+ε
Limite di Funzioni
Siano dati una funzione f:X→ℝ definita su un sottoinsieme X della retta reale ℝ, e un punto di accu. x0 ∈ X. Un numero reale L è il limite di f(x) per x tendente a x0 se fissato arbitrariamente un valore ε della distanza fra f(x) e L, si riesce a trovare un valore δ della distanza tra X ed x0 tale per tutti gli x escluso che distano da x0 meno di δ, si ha che f(x) dista da L - ε.
Si ha lim f(x) = L se e soltanto
Se, qualunque sia ε > 0, esista un numero δ > 0 in modo che L - ε < f(x) < L + ε∀ x ∈ A - {x0} tale che X0 - δ ≤ x ≤ X0 + δ
DIMOSTRAZIONE:
SUPPONIAMO CHE f(x) → l PER x → x0
ALLORA:
∀ε > 0 ∃δ : |f(x) - l| < ε ∀ x ε A
E CHE IL VALORE ASSOCIATO è:
0 < |x - x0| < δ
- SIA POI xm ε A - {x0} UNA SUCC. CONVERGENTE A x0. DALLA DEF. DI LIM DI SUCC. SI HA:
∃ν > 0 : |xm - x0| < δ ∀m > v
QUINDI IL VALORE ASS. è:
0 < |xm - x0| < δ
TEOR. di WEIERSTRASS
Sia f(x) una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato [a, b].Allora f(x) assume massimo e minimo in [a, b], cioè esistono in [a, b] x1 e x2 tali che:
f(x1) ≤ f(x) ≤ f(x2)
Inoltre x1 e x2 sono detti punti di minimo e di massimo.
f(x1) = min f(x)f(x2) = max f(x)
Dimostrazione:
Sia M = sup f([a, b]), proveremo che ∃x0 ∈ [a, b] tale che f(x0) = M
In primo luogo dimostriamo che esiste una succ:
Avremo che:
b1 - 21 = (b-2)2 e f(21) < 0
fissiamo la stessa cosa sul intervallo [21, b1]
c1 = 21 + b12
Se f(c1) = 0 il teorema è dimostrato
Se f(c1) ≠ 0 definiamo
[21, b2] = { [21, c1] se f(c1) > 0
[c1, b1] se f(c1) < 0
evidentemente
quindi:
2 ≤ 21 ≤ 22 ⊂ b2 ≤ b1 ≤ b
b2 - 22 = b-2(2)2
f(a2) < 0
f(b2) > 0
Crit. Continuità f. Monoto.
Una funzione f(x) monotona in un intervallo chiuso e limitato [a,b] è anche una funzione continua se e solo se l'immagine della funzione Im(f) comprende ogni valore tra gli estremi f(a) e f(b). Im(f) = { f(a), ..., f(b) }
Dimostrazione:
La funzione f(x) è monotona ossia è crescente o decrescente nell'intervallo chiuso [2,b].
Se la funzione è continua:
- Tutti i valori della funzione sono compresi tra f(2) e f(b)
- Se è crescente: f(a) ≤ f(x) ≤ f(b)
- Se è decrescente: f(b) ≤ f(x) ≤ f(2)
In entrambi i casi, secondo il teorema di esistenza dei valori intermedi, la f. ammette tutti i valori intermedi tra gli estremi f(a) e f(b)