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LA CORNICE – La stampa è parte della nostra vita. Eppure in Occidente,
nonostante l’uso della carta fosse diffuso da tempo, fino alla metà del XV
secolo i supporti per la lettura continuarono a venire prodotti
artigianalmente. La stampa a caratteri mobili, le cui origini sono asiatiche,
una volta introdotta in Europa da Johann Gutenberg segnò storia e destino
della cultura occidentale. La grande novità della stampa è stata la
possibilità di replicazione in grande scala. Inoltre fu la stampa a garantire
una piena e diffusa interiorizzazione della tecnologia dell’alfabeto
fonetico.
I primi documenti stampati con la tecnologia dei caratteri mobili (XV –
XVI secolo) vengono definiti incunaboli. È grazie alla stampa che questo
mezzo riesce a svilupparsi.
Il libro diventa veicolo di conoscenza, fino a diventare tra ‘800 e ‘900,
grazie a strumenti come presse a metallo, presse a vapore e nel XX secolo
grazie all’editoria elettronica, il medium intorno al quale vengono edificati
i sistemi educativi della piena modernità.
Nella seconda metà del ‘600 a Venezia, una delle patrie della stampa,
cominciano a venire diffusi ogni settimana dei fogli di avvisi chiamati
gazzette. Via via fanno la loro comparsa in altre città italiane e europee,
con lo scopo di informare i lettori riguardo avvenimenti locali e, in seguito,
anche globali. Con l’informazione a stampa prende corpo l’idea moderna
di comunicazione di massa. Attraverso processi di volgarizzazione della
cultura classica e di recupero di temi conosciuti, la forma del racconto a
stampa diventa il romanzo. Il romanzo racconta relazioni e conflitti,
problemi tra individuo e società. Grazie alla stampa emerge un’altra forma
espressiva: il fumetto. Viene definita arte sequenziale e il fumetto utilizza
immagine e scrittura, trattando temi riguardanti educazione, religione,
psicologia, sessualità, passione ed emozioni. A partire dagli anni Trenta del
‘900 emerge un nuovo tipo di prodotto rivolto a tutti: la rivista; adatta a
colti, incolti, bambini, adulti, uomini e donne.
L’AUDIOVISIONE – Tra ‘800 e ‘900, nascono il cinema, il telefono, la
radio e la fotografia come pratica amatoriale. Il libro e la stampa, tra gli
anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, iniziano ad entrare in crisi a
causa del diffondersi delle strumentazioni digitali e della rete Internet.
LA CORNICE – Analizzando il codice della scrittura, del messaggio
visivo e del messaggio sonoro si nota che: la comunicazione scritta
prevede un supporto mobile, la comunicazione visiva ne prevede uno
relativamente mobile, mentre la comunicazione acustica non prevede alcun
supporto. Ma come si provvede allo spostamento dei supporti della
scrittura e dell’immagine volendo intraprendere una comunicazione a
distanza? Un tempo, quando si parlava di comunicazione si intendevano
soprattutto i mezzi di trasporto perché la comunicazione doveva servirsi,
per viaggiare e arrivare a destinazione, di mezzi di trasporto. Oggi parlare
di comunicazione significa chiamare in causa i mezzi della conoscenza e
dell’esperienza. A metà ‘800 con l’avvento e la diffusione del telegrafo, i
messaggi diventano più veloci dei messaggeri. L’elettricità permise questo
tipo di comunicazione. A fine ‘800 non vi era area della vita umana che
potesse essere tenuta al riparo dai processi di elettrificazione.
Tra metà ‘800 e metà ‘900 nascono i media dell’audiovisione: il telegrafo,
la fonografia, la radio, il cinema, la televisione.
IL TELEGRAFO, rappresenta il primo determinante ingresso
dell’elettricità nel settore comunicativo. Si può parlare di comunicazione a
distanza se a garantire il funzionamento provvedeva una gestione degli
impulsi elettrici. Le prime realtà ad essere messe in comunicazione furono
quelle dei mercati e dei commerci; in seguito alle comunicazioni