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TECNICHE DI ANATOMIA
Anatomia: "dissezione", scienza biologica che studia la struttura dell'organismo vivente, dissezionandolo. I primi studi anatomici risalgono al periodo egiziano, poi nella scuola di Alessandria, e in Italia. Studio correlazione strutture degli organi e malattie osservate nei pazienti. Si fonda nel 600 l'anatomia microscopica, con la descrizione cellulare e istologica e infine nascita dell'anatomia patologica che studia le malattie attraverso l'esame macro e microscopico di organi, tessuti e cellule, correlando segni e sintomi con l'osservazione.
L'istologia studia la struttura microscopica dei tessuti, a differenza dell'anatomia (macro) con uso del microscopio. L'istopatologia è una branca dell'anatomia patologica che studia le alterazioni strutturali del tessuti in caso di malattia. Si avvale di tecniche quali istochimica, immunoistochimiche, immunofluorescenza e la biologia molecolare. Virchows
Capisci il ruolo delle cellule e le loro alterazioni in correlazione con la sintomatologia dei pazienti. La citologia studia la morfologia della cellula, senza le componenti extracellulari, mentre la citopatologia studia le loro alterazioni morfologiche. Su questo materiale si individuano fattori prognostici per capire l'andamento clinico di quella malattia e fattori predittivi che indicano a quali terapie risponderà meglio, i farmaci più adeguati (Anatomopatologo). Analizza cellule e tessuti per formulare la diagnosi, determinare il danno, informare sulla gravità, diffusione e possibile evoluzione della malattia, e fornisce informazioni sulla terapia e per il follow up. I tre scopi sono: diagnosi della malattia, definizione della prognosi, parametri predittivi (diagnosi e terapia del paziente). Identifica macroscopicamente le lesioni degli organi, le lesioni tissutali e delle cellule (citopatologia), ma anche la patologia molecolare che studia le lesioni di tipo molecolare.
(alterazioni del DNA, proteiche). Può esaminare pezzi chirurgici ovvero organi durante interventi, biopsie ovvero frammenti di organo prelevati a pazienti viventi, organi e tessuti autoptici e materiale citologico ovvero solo cellule senza il tessuto.
Esame citologico ad esempio su campioni di urine che contengono cellule che sfaldano dalle vie urinarie; daccio esame citologico se esamino queste cellule. Un esame poco invasivo e quindi anche più rapido ma hanno minor certezza diagnostica.
Esame istopatologico: esame invasivo
Si parte dalla richiesta, quando il clinico preleva un campione e lo invia al laboratorio, segue l'accettazione e registrazione, segue esame macroscopico e campionamento, si processa e si allestiscono i preparati istologici, si tagliano le sezioni al microtomo, colorazioni standard, istochimiche e immunoistochimiche, la diagnosi istopatologica e invio della diagnosi al richiedente.
La richiesta deve avere i dati anagrafici, dati del
mittente, identificazione del campione, quindi il tipo di intervento, il materiale inviato e la sede e il quesito diagnostico. Il trasporto con contenitori aventi sopra i dati sull'etichetta. In barattoli con formalina (fu decretato un agente tossico e potenzialmente cancerogeno), un liquido fissativo oppure si usano macchine che il pezzo è messo in buste e si fa il sottovoto e sigilla la busta. Il campione è accettato, si controllano i dati e poi lo registra. Verifico i dati, possono avere più sedi dello stesso paziente, se non sono il liquido i campioni non sono accettati e a ogni esame si assegna un numero progressivo al posto dei dati del paziente, stampato e apposto sul barattolo. L'esame macroscopico: osservo le sue caratteristiche a occhio nudo, si fa nella "sala macroscopica" dotate di cappe per non inalare i vapori di formalina con vetri di protezione. Serve per certificare l'attività del chirurgo ovvero quello che èLo stato asportato al paziente è stato eseguito tramite un intervento chirurgico. Il tipo di campione è stato un pezzo operatorio, ovvero l'intero organo. Le dimensioni, il peso e le eventuali lesioni sono state descritte nel seguente modo: dimensioni, colore, forma, consistenza e distanza dai margini di resezione. È importante per la diagnosi anche considerare le eventuali alterazioni di volume e dimensioni che possono essere indicative di determinate malattie.
Esistono diversi tipi di biopsie:
- Escissionali: consistono nell'asportazione completa della lesione, con una zona periferica di tessuto sano, quando c'è un elevato sospetto di neoplasia.
- Incisionali: consistono nell'asportazione parziale della lesione a scopo diagnostico e non curativo.
- Raschiamenti: consistono nel prelievo di frammenti di tessuto superficiale a scopo diagnostico, spesso utilizzati nella patologia genitale femminile.
- Punch biopsia: consiste nell'asportazione di un pezzo di lesione utilizzando uno strumento apposito.
metto nella bio cassetta che riportano un numero, quello attribuito all'esame. Delle stampanti di biocassette stampano le biocassette con il numero non scritto più a matita e un altro numero che indica quanti pezzi operatori ho per esame. Si annotano poi il numero di cassette per ogni paziente (Inclusioni = 4 alla fine del campionamento e quindi 4 vetrini).
Il campionamento delle biopsie: per le piccole non necessitano di altri tagli. Si segnano quanti frammenti vi erano in ciascun "tubo". Sono messi su spugne in biocassette formate da fori in cui passano i liquidi usati nelle processazione ma potrebbero passarci anche i frammenti. Così subiscono il trattamento dei liquidi, ma non si perdono. Si spostano dal barattolo di arrivo alle biocassette senza altri campionamenti. Determino il numero, la lunghezza, il tipo di biopsia, perché nella processazione si possono frammentare. "inclusi in toto, ovvero tutti i frammenti sono stati messi in"
biocassetta unica. Per le biopsie più grandi eseguite con Punch necessitano di altri passaggi. Dall'alto ha forma rotonda, sono tagliate in due metà e messe poi nella stessa cassetta, così vedo tutto lo spessore. (I tagli dipendono da quello che voglio vedere al microscopio e sono irreversibili). La parte da osservare si pone verso il basso. La biopsia escissionale: il campionamento è fatto in modo da vedere se la lesione arriva ai margini (il chirurgo dovrà togliere ancora più tessuto). Possono usare inchiostri di china, faccio tagli longitudinali per vedere lo spessore e metto tutte le sezioni ottenute nelle cassette. Biopsie endoscopiche vengono descritti i frammenti senza campionamenti speciali tranne se non si tratta di lesioni dette polipi ovvero lesioni che protrudono nel lume, ad esempio del colon, che sono o dotate di peduncoli (osservo entrambi, e taglio di conseguenza) o essere sessili (faccio più tagli lungo lalesione) quando non lo hanno. Esami citologico: Ho solo le cellule e sono prelevati in modo diverso perché posso eseguire esame diversi: - Per esfoliazione diretta: le cellule si staccano, ad esempio nelle urine o dei versamenti in alcune cavità, contenenti delle cellule. Arriva il barottilino. - Per esfoliazione indiretta: le cellule normalmente non si staccherebbero, come nel PAP test, dove si usa uno spazzolino, fatto poi strisciare su un vetrino. Arrivano dei vetrini. - Per agoaspirazione: con un ago e aspiro delle cellule di quel tessuto, per organi superficiali come la tiroide dotto guida ecografica, e vengono poi strisciate e osservate al microscopio. Esame che varia a seconda del campione quindi nel caso dei liquidi indico il volume e il colore oppure mi arrivano vetrini e nell'esame macro indico il numero di vetrini arrivati e la loro qualità. Questo è il campionamento e l'esame macroscopico, dopo? Ottengo il vetrino con procedimentiIl tessuto prelevato dal corpo, non arriva più sangue e si verificano processi come autolisi (il tessuto si distrugge da solo), per cui per osservarli devo preservarne la struttura fermando processi di digestione e autodistruzione. Inoltre, devo tagliare da questi campioni sezioni molto sottili, dello spessore di micron, quelle osservabili al microscopio dove vengono attraversate da un fascio di luce. Dentro il lisosomi ci sono enzimi litici che vengono rilasciati quando prelevo e distruggono il tessuto. Mentre la putrefazione è dovuta all'azione dei batteri nell'ambiente su questo tessuto. Quindi, devo ottenere sezioni micron e fermare la autodistruzione con processo detto fissazione: consiste nell'interrompere la degradazione che compaiono nei tessuti dopo la morte cellulare, per preservarne la morfologia dei tessuti.
1. Fissativi fisici: non interagiscono chimicamente con il tessuto e sono due o il congelamento del campione tissutali o