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Miscelatori per mangimi
Miscelatore orizzontale con spruzzatore interno
Miscelatore cilindrico ed orizzontale, con dosatori per farine e melasso
Miscelatore verticale a cilindro con iniettore di melasso
Grassatura
Complessa operazione che consente di incorporare grassi o olii nei mangimi, per aumentare la concentrazione energetica. Vengono incorporati mediante polverizzazione o spruzzazione. Per l'inclusione dei grassi, il processo è simile alla melassatura. I vantaggi sono: aumento del tenore energetico, migliore appetibilità, diminuzione delle polveri, apporto di vitamine liposolubili e acidi grassi essenziali.
Nemici dei grassi
Fattori che accelerano il deterioramento dei grassi sono aria ed acqua. Prima di ogni carico, o ogni 3 mesi, è necessaria una pulizia completa e radicale, seguita da asciugatura finale.
Trasporto dei grassi
A caldo (60-70 °C), avviene attraverso fusti da 200L muniti di coperchio a 2 aperture, autocisterne con sistema di riscaldamento, vagoni
cisterna. È possibile trasportare i grassi anche allo stato solido.- Immagazzinamento grassi
- Pulizie delle 2 cisterne, una da impostare a temperatura di utilizzo, l'altra raffreddata o a temperatura ambiente
- Tempo di immagazzinamento, meno di 15 giorni a 50°C allo stato liquido, più di 15 giorni a temperatura di refrigerazione
- Cisterne di stoccaggio, le dimensioni delle cisterne dipendono da consumo e mezzi di trasporto. I grassi trasportati nei fusti hanno meno problemi di impiego e conservazione. Le cisterne dovrebbero essere verticali e con fondo inclinato/conico. È consigliato porre le cisterne vicino al locale caldaie per ridurre i costi e mantenere fluidità. Le cisterne devono essere munite di sistema di serpentine, sistema di controllo della temperatura e dosatore. Le pompe da utilizzare sono ad ingranaggio, rotative e con motore elettrico.
- Dosaggio e miscelazione dei grassi
- I grassi possono essere aggiunti tramite incorporazione, per
lemiscele farinose, o polverizzandoli nelle miscele pellettate. Si usano miscelatori speciali, per evitare formazione di grumi o croste.
Incorporazione di grassi nelle miscele farinoseAvviene tramite ugelli iniettori. Nei miscelatori orizzontali sono posti sopra la spirale, mentre quelli verticali sono posti sulla volta e a lato della spirale centrale. La temperatura di riscaldamento è di 60-90°C. In percentuali fino al 5% è possibile aggiungerli al miscelatore principale, un caso di percentuali maggiori occorre un miscelatore continuo supplementare. Utilizzando 2 miscelatori, si può preparare una premiscela grassata fino al 25-30%, da aggiungere poi al miscelatore principale.
Latte in polverePuò essere prodotto in 2 modi:
- Tecnica roller-dry: il latte viene versato in 2 cilindri che ruotano in senso inverso, riscaldati a 130-150°C, per far evaporare l'acqua. Il prodotto finito ha colore giallognolo, sapore di cotto e valori proteici alterati.
Tecnica spry-dry: il latte pastorizzato ed omogeneizzato viene spruzzato in ugelli che formano gocce piccolissime; queste passano in una camera con una corrente di aria calda a 150°C, dove evapora l'umidità e si forma polvere.
Incorporazione di grassi nei sostitutivi del latte, a base di latte magro in polvere. Esistono 2 metodi: grassatura del latte scremato liquido e grassatura del latte magro in polvere.
Addizioni miste e speciali:
- Melasso e acqua: acqua a pressione costante; il melasso freddo viene prelevato e portato al miscelatore. I 2 liquidi vengono aggiunti insieme o separatamente.
- Melasso e grassi liquidi densi: sono aggiunti tramite 2 miscelatori in parallelo.
Trattamenti termomeccanici: permettono il miglioramento delle performance degli animali ad alta produttività e lo sviluppo di tecniche utili agli allevamenti ad alti standard. Si tratta di modificazioni chimico-fisiche e nutrizionali sugli alimenti.
Trattamenti tecnologici: calore o...
Elevate pressioni hanno effetti sugli amidi (gelatinizzazione/destrinizzazione), proteine (più digeribilità e meno degradabilità ruminale), fattori antinutrizionali (eliminazione o riduzione), carica batterica (riduzione). Attenzione agli eccessi di calore che possono denaturare le proteine ed ossidare i grassi.
- Fattori antinutrizionali (FAN)
- Tannini: formano composti indigeribili con proteine e carboidrati. Limitano l'assorbimento intestinale. Sono termosensibili.
- Fitati: diminuiscono l'assorbimento di minerali. Per ridurne il contenuto si usano le fitasi.
- Ossalati: sottraggono calcio all'assorbimento intestinale. In parte degradati tramite cottura.
- Antivitaminici: distruggono determinate vitamine. Sono termosensibili.
- Glucosidi: classificati in 3 gruppi
- Glucosidi cianogenetici che in seguito a idrolisi liberano HCN, una molecola tossica;
- Glucosinolati, che deprimono la sintesi e la secrezione dell'ormone tiroideo;
- Saponine, che provocano
grastro-intestinale.
- Prevenzione della contaminazione da funghi sul campo
- Impiego di varietà resistenti.
- Controllo delle colture in campo, dell'irrigazione e delle condizioni del terreno.
- Appropriata programmazione della stagione di raccolta.
- Raccolta di prodotti a basso contenuto di umidità.
- Controllo alla raccolta.
- Appropriata conservazione delle derrate.
- Controllo dei danni meccanici.
- Effetti termici sui grassi e le vitamine
- Macinazione
- Decorticazione
- Trattamenti termomeccanici o idrotermici
- Pellettatura
- Ordine fisiologico
- Ordine sanitario
- Ordine zootecnico
- Ordine tecnologico
- Leggero abbattimento del contenuto vitaminico a causa del calore.
- Costi maggiori.
- L'uso di troppo pellet e pochi foraggi.
- nell'alimentazione dei ruminanti può portare atrofia delle ghiandole salivari eparacheratosi ruminale.
- Fattori che favoriscono la compressione:
- Caratteristiche della farina e della miscela possono influire sulla compressione: granulazione, componenti, tenore di sostanze grasse, presenza di coadiuvanti.
- Trattamenti che favoriscono la pellettatura:
- Compressione a freddo
- Compressione ad acqua
- Compressione a caldo con vapore
- Meccanismo di compressione:
- Pressa che agisce combinando l'azione di calore, pressione e, a volte, vapore. Il materiale passa in un complesso filiera-rulli, detto matrice.
- Elementi costitutivi delle pellettatrici:
- Filiere: composte da leghe speciali, dove ci sono dei fori, le camere di compressione.
- Rulli: girano sulle filiere, per schiacciare i materiali nei fori.
- Coltelli: tagliano i cilindri di materiale complesso.
- Presse pellettatrici:
- Pressa ad alveoli
- Pressa ad ingranaggi
- Pressa a filiera fissa anulare
- Pressa a
- Raffreddamento
- riduce temperatura ed umidità
- Fattori che influenzano il raffreddamento
- Dipendenti dal pellet: peso, temperatura di entrata, rapporto volume/superficie, umidità di entrata
- Dipendenti dall'agente di raffreddamento: velocità dell'aria, temperatura all'entrata, grado igrometrico
- Dipendenti dal raffreddatore: progressione, spessore dello strato sottoposto alla corrente d'aria
- Raffreddatore
- I raffreddatori possono essere verticali ed orizzontali.
- Raffreddatore statico verticale: molto usato, richiede poca manutenzione. Il prodotto deve scorrere rapidamente in modo regolare.
- Raffreddatore a nastro: il pellet viene posto su un nastro orizzontale, che lo raffredda strada facendo.
- Raffreddatori a tazze
- Raffreddatori a pneumatico
- Setaccio vagliatore
Passaggio attraverso un vaglio vibrante dove vengono eliminate polveri residue e rotture.
- Calibratura
Il calibratore, o buratto, è
Se le temperature non sono molto elevate ed il tempo di esposizione è breve, gli effetti termici non sono di grande rilievo, dunque grassi e vitamine subiscono danni minimi. In caso di temperature lunghe e temperature elevate ci può essere una perdita di vitamine.
Aumento della superficie di contatto e della digeribilità. Facile manipolazione. Ottimizzazione della razione. Miglioramento nei trattamenti di compressione ed estrusione.
Eliminazione preventiva degli strati tegumentari, per abrasione e frizione.
Semplifica i passaggi di macinazione.Azione termica + azione meccanica portano alla parziale rottura della struttura della parete vegetale, con aumento della superficie e quindi della digeribilità.
Agglomeratura tramite pressa che permette facile manipolazione, migliore conservazione e maggiore appetibilità.
Vantaggi della pellettatura:
Facilitazione nelle azioni di prensione-masticazione-deglutizione.
Nessuna inalazione di polveri, minore carica batterica, minore presenza di funghi, minore possibilità di presenza di microparassiti.
Mangime equilibrato, minore spreco, migliore efficienza del mangime, addizione di grassi.
Migliore manipolazione e conservazione.
Svantaggi della pellettatura:
filiera anulare rotante