Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
Tecniche mangimistiche Pag. 1 Tecniche mangimistiche Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche mangimistiche Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche mangimistiche Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche mangimistiche Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche mangimistiche Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecniche mangimistiche Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Miscelatori per mangimi

Miscelatore orizzontale con spruzzatore interno

Miscelatore cilindrico ed orizzontale, con dosatori per farine e melasso

Miscelatore verticale a cilindro con iniettore di melasso

Grassatura

Complessa operazione che consente di incorporare grassi o olii nei mangimi, per aumentare la concentrazione energetica. Vengono incorporati mediante polverizzazione o spruzzazione. Per l'inclusione dei grassi, il processo è simile alla melassatura. I vantaggi sono: aumento del tenore energetico, migliore appetibilità, diminuzione delle polveri, apporto di vitamine liposolubili e acidi grassi essenziali.

Nemici dei grassi

Fattori che accelerano il deterioramento dei grassi sono aria ed acqua. Prima di ogni carico, o ogni 3 mesi, è necessaria una pulizia completa e radicale, seguita da asciugatura finale.

Trasporto dei grassi

A caldo (60-70 °C), avviene attraverso fusti da 200L muniti di coperchio a 2 aperture, autocisterne con sistema di riscaldamento, vagoni

cisterna. È possibile trasportare i grassi anche allo stato solido.
  • Immagazzinamento grassi
    • Pulizie delle 2 cisterne, una da impostare a temperatura di utilizzo, l'altra raffreddata o a temperatura ambiente
    • Tempo di immagazzinamento, meno di 15 giorni a 50°C allo stato liquido, più di 15 giorni a temperatura di refrigerazione
    • Cisterne di stoccaggio, le dimensioni delle cisterne dipendono da consumo e mezzi di trasporto. I grassi trasportati nei fusti hanno meno problemi di impiego e conservazione. Le cisterne dovrebbero essere verticali e con fondo inclinato/conico. È consigliato porre le cisterne vicino al locale caldaie per ridurre i costi e mantenere fluidità. Le cisterne devono essere munite di sistema di serpentine, sistema di controllo della temperatura e dosatore. Le pompe da utilizzare sono ad ingranaggio, rotative e con motore elettrico.
  • Dosaggio e miscelazione dei grassi
    • I grassi possono essere aggiunti tramite incorporazione, per

lemiscele farinose, o polverizzandoli nelle miscele pellettate. Si usano miscelatori speciali, per evitare formazione di grumi o croste.

Incorporazione di grassi nelle miscele farinoseAvviene tramite ugelli iniettori. Nei miscelatori orizzontali sono posti sopra la spirale, mentre quelli verticali sono posti sulla volta e a lato della spirale centrale. La temperatura di riscaldamento è di 60-90°C. In percentuali fino al 5% è possibile aggiungerli al miscelatore principale, un caso di percentuali maggiori occorre un miscelatore continuo supplementare. Utilizzando 2 miscelatori, si può preparare una premiscela grassata fino al 25-30%, da aggiungere poi al miscelatore principale.

Latte in polverePuò essere prodotto in 2 modi:

  1. Tecnica roller-dry: il latte viene versato in 2 cilindri che ruotano in senso inverso, riscaldati a 130-150°C, per far evaporare l'acqua. Il prodotto finito ha colore giallognolo, sapore di cotto e valori proteici alterati.

Tecnica spry-dry: il latte pastorizzato ed omogeneizzato viene spruzzato in ugelli che formano gocce piccolissime; queste passano in una camera con una corrente di aria calda a 150°C, dove evapora l'umidità e si forma polvere.

Incorporazione di grassi nei sostitutivi del latte, a base di latte magro in polvere. Esistono 2 metodi: grassatura del latte scremato liquido e grassatura del latte magro in polvere.

Addizioni miste e speciali:

  1. Melasso e acqua: acqua a pressione costante; il melasso freddo viene prelevato e portato al miscelatore. I 2 liquidi vengono aggiunti insieme o separatamente.
  2. Melasso e grassi liquidi densi: sono aggiunti tramite 2 miscelatori in parallelo.

Trattamenti termomeccanici: permettono il miglioramento delle performance degli animali ad alta produttività e lo sviluppo di tecniche utili agli allevamenti ad alti standard. Si tratta di modificazioni chimico-fisiche e nutrizionali sugli alimenti.

Trattamenti tecnologici: calore o...

Elevate pressioni hanno effetti sugli amidi (gelatinizzazione/destrinizzazione), proteine (più digeribilità e meno degradabilità ruminale), fattori antinutrizionali (eliminazione o riduzione), carica batterica (riduzione). Attenzione agli eccessi di calore che possono denaturare le proteine ed ossidare i grassi.

  • Fattori antinutrizionali (FAN)
    • Tannini: formano composti indigeribili con proteine e carboidrati. Limitano l'assorbimento intestinale. Sono termosensibili.
    • Fitati: diminuiscono l'assorbimento di minerali. Per ridurne il contenuto si usano le fitasi.
    • Ossalati: sottraggono calcio all'assorbimento intestinale. In parte degradati tramite cottura.
    • Antivitaminici: distruggono determinate vitamine. Sono termosensibili.
    • Glucosidi: classificati in 3 gruppi
      • Glucosidi cianogenetici che in seguito a idrolisi liberano HCN, una molecola tossica;
      • Glucosinolati, che deprimono la sintesi e la secrezione dell'ormone tiroideo;
      • Saponine, che provocano
delle micotossine nel tratto gastrointestinale, utilizzare additivi alimentari che neutralizzano o inattivano le micotossine, monitorare costantemente la qualità delle materie prime e degli alimenti finiti. - Ossidanti: provocano danni alle membrane cellulari e alterazioni del DNA. Sono termosensibili e possono essere neutralizzati da antiossidanti naturali o sintetici. - Pesticidi: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema nervoso. Alcuni pesticidi sono termosensibili, mentre altri possono essere inattivati attraverso processi di degradazione o rimozione. - Metalli pesanti: possono danneggiare le pareti cellulari e causare alterazioni del sistema nervoso e del sistema immunitario. Alcuni metalli pesanti sono termosensibili e possono essere rimossi attraverso processi di filtrazione o chelazione. - Antibiotici: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni della flora batterica. Alcuni antibiotici sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di sterilizzazione o trattamenti termici. - Coloranti artificiali: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema nervoso. Alcuni coloranti artificiali sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di degradazione o rimozione. - Conservanti: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema immunitario. Alcuni conservanti sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di sterilizzazione o trattamenti termici. - Aromi artificiali: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema nervoso. Alcuni aromi artificiali sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di degradazione o rimozione. - Edulcoranti artificiali: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema endocrino. Alcuni edulcoranti artificiali sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di degradazione o rimozione. - Additivi alimentari: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema immunitario. Alcuni additivi alimentari sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di sterilizzazione o trattamenti termici. - Contaminanti ambientali: possono causare danni alle pareti cellulari e alterazioni del sistema nervoso. Alcuni contaminanti ambientali sono termosensibili e possono essere inattivati attraverso processi di degradazione o rimozione. In conclusione, è fondamentale prestare attenzione alla presenza di sostanze dannose nelle pareti cellulari dei globuli rossi e adottare misure preventive per evitare danni alla salute.

grastro-intestinale.

  • Prevenzione della contaminazione da funghi sul campo
    • Impiego di varietà resistenti.
    • Controllo delle colture in campo, dell'irrigazione e delle condizioni del terreno.
    • Appropriata programmazione della stagione di raccolta.
    • Raccolta di prodotti a basso contenuto di umidità.
    • Controllo alla raccolta.
    • Appropriata conservazione delle derrate.
    • Controllo dei danni meccanici.
  • Effetti termici sui grassi e le vitamine
  • Se le temperature non sono molto elevate ed il tempo di esposizione è breve, gli effetti termici non sono di grande rilievo, dunque grassi e vitamine subiscono danni minimi. In caso di temperature lunghe e temperature elevate ci può essere una perdita di vitamine.

  • Macinazione
  • Aumento della superficie di contatto e della digeribilità. Facile manipolazione. Ottimizzazione della razione. Miglioramento nei trattamenti di compressione ed estrusione.

  • Decorticazione
  • Eliminazione preventiva degli strati tegumentari, per abrasione e frizione.

    Semplifica i passaggi di macinazione.
    • Trattamenti termomeccanici o idrotermici
    • Azione termica + azione meccanica portano alla parziale rottura della struttura della parete vegetale, con aumento della superficie e quindi della digeribilità.

    • Pellettatura
    • Agglomeratura tramite pressa che permette facile manipolazione, migliore conservazione e maggiore appetibilità.

    Vantaggi della pellettatura:

    1. Ordine fisiologico
    2. Facilitazione nelle azioni di prensione-masticazione-deglutizione.

    3. Ordine sanitario
    4. Nessuna inalazione di polveri, minore carica batterica, minore presenza di funghi, minore possibilità di presenza di microparassiti.

    5. Ordine zootecnico
    6. Mangime equilibrato, minore spreco, migliore efficienza del mangime, addizione di grassi.

    7. Ordine tecnologico
    8. Migliore manipolazione e conservazione.

    Svantaggi della pellettatura:

    • Leggero abbattimento del contenuto vitaminico a causa del calore.
    • Costi maggiori.
    • L'uso di troppo pellet e pochi foraggi.
    1. nell'alimentazione dei ruminanti può portare atrofia delle ghiandole salivari eparacheratosi ruminale.
    2. Fattori che favoriscono la compressione:
      • Caratteristiche della farina e della miscela possono influire sulla compressione: granulazione, componenti, tenore di sostanze grasse, presenza di coadiuvanti.
    3. Trattamenti che favoriscono la pellettatura:
      • Compressione a freddo
      • Compressione ad acqua
      • Compressione a caldo con vapore
    4. Meccanismo di compressione:
      • Pressa che agisce combinando l'azione di calore, pressione e, a volte, vapore. Il materiale passa in un complesso filiera-rulli, detto matrice.
    5. Elementi costitutivi delle pellettatrici:
      1. Filiere: composte da leghe speciali, dove ci sono dei fori, le camere di compressione.
      2. Rulli: girano sulle filiere, per schiacciare i materiali nei fori.
      3. Coltelli: tagliano i cilindri di materiale complesso.
    6. Presse pellettatrici:
      1. Pressa ad alveoli
      2. Pressa ad ingranaggi
      3. Pressa a filiera fissa anulare
      4. Pressa a

    filiera anulare rotante

    • Raffreddamento
      • riduce temperatura ed umidità
    • Fattori che influenzano il raffreddamento
      • Dipendenti dal pellet: peso, temperatura di entrata, rapporto volume/superficie, umidità di entrata
      • Dipendenti dall'agente di raffreddamento: velocità dell'aria, temperatura all'entrata, grado igrometrico
      • Dipendenti dal raffreddatore: progressione, spessore dello strato sottoposto alla corrente d'aria
    • Raffreddatore
      • I raffreddatori possono essere verticali ed orizzontali.
      • Raffreddatore statico verticale: molto usato, richiede poca manutenzione. Il prodotto deve scorrere rapidamente in modo regolare.
      • Raffreddatore a nastro: il pellet viene posto su un nastro orizzontale, che lo raffredda strada facendo.
      • Raffreddatori a tazze
      • Raffreddatori a pneumatico
    • Setaccio vagliatore

      Passaggio attraverso un vaglio vibrante dove vengono eliminate polveri residue e rotture.

    • Calibratura

      Il calibratore, o buratto, è

    formato da un gruppo oscillante sospeso ad incastellatura, mediante tiranti flessibili. Il gruppo oscillante è formato da 3 setacci ed un fondo. Il primo setaccio trattiene corpi estranei di maggiore grandezza, il secondo il pellet, il terzo lo sbriciolato, il fondo la farina. Il pellet rotto viene riciclato e la farina attraversa la pellettatrice. • Incorporazione di melasso e pellettatura Vengono usate pellettatrici munite di apparecchiature per la melassatura, direttamente in camera di compressione. Non bisogna superare il 6% di
Dettagli
A.A. 2020-2021
29 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/18 Nutrizione e alimentazione animale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossy.friend93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche manimistiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Tudisco Raffaella.