Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 69
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 1 Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tecnica delle Costruzioni 1 Pag. 41
1 su 69
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

SISTEMI INTELAIATI

Gli edifici multipiano con struttura in acciaio sono schematizzabili in modo molto semplice, come costituiti da colonne, travi, telai... I modelli di calcolo di queste strutture sono piani, mentre un disegno dimensionale della struttura è in 3 dimensioni.

OSSERVAZIONI

I. Le unioni sono spesso BULLONATE per semplicità ed economicità, ma questo porta a realizzare strutture labili che devono essere opportunamente CONTROVENTATE

II. Strutture in acciaio presentano elevata DEFORMABILITÀ e quindi è spesso fondamentale questa verifica rispetto ad una verifica di resistenza

Bisogna tener conto di eventuali debolezze, ma soprattutto osservare i rischi legati all'instabilità dell'equilibrio

CLASSIFICAZIONE EDIFICI

TIPOLOGIA

  • TELAI CONTROVENTATI
  • TELAI NON CONTROVENTATI

STABILITÀ

  • TELAI A NODI FISSI
  • TELAI A NODI MOBILI

GRADO DI CONTINUITÀ

  • TELAI A NODI PENSOLARI
  • TELAI A NODI RIGIDI

N.B. Per risolvere il più possibile le reazioni bisogna prevedere le due controventature parallele il più distante possibile dal centro. E la parete singola il più centrale possibile in modo da ridurre il momento torcente.

TIPOLOGIE CONTROVENTI

  • CONCENTRICI
  • ECCENTRICI

CROCE DI S. ANDREA (Una tesa e una compressa)

A k o A V (si ipotizza di tranciare rotata compressa ottengo una forza verticale in A che mi dà un contributo flessionale)

Oppure tranciando l’altra compressa

N.B. solamente nel calcolare i controventi si tranciano le aste comprese perché soggette ad instabilità dell’equilibrio. Nel dimensionare controventi diversi dalla croce bisogna porre attenzione al contributo flessionale aggiuntivo generato dalle controventature sulla trave

CLASSIFICAZIONE SEZIONI

Non tutti i tipi di sezioni trasversali raggiungono il momento plastico per lo svilupparsi di fenomeni di instabilità locale.

Le sezioni si dividono quindi:

CLASSE 1

SEZIONI DUTTILI

(capacità rotazionale elevata)

  • Raggiungono e superano il momento plastico

CLASSE 2

SEZIONI COMPATTE

(capacità rotazionale limitata)

  • Raggiungono il momento plastico e poi collassano

CLASSE 3

SEZIONI MODERATAMENTE SNELLE

  • Raggiungono il momento elastico, ma non quello plastico

CLASSE 4

SEZIONI SNELLE

  • Non raggiungono neanche il momento elastico

VERIFICA DI STABILITÀ

  • NEd ≤ Nb,Rd

Sezioni di classe 1,2,3:

Nb,Rd = χ A fy / γM1

Sezioni di classe 4:

Nb,Rd = χ Aeff fy / γM1

Il coefficiente di riduzione χ è dato da:

χ = 1 / (φ + √(φ2 - λ2)) e χ ≤ 1

φ = 0,5 [1 + α (λ - 0,2) + λ2]

α = coefficiente di imperfezione (valore tabellato)

La snellezza relativa λ è definita da:

λ = √(A · fy / Nce) (sez. 1,2,3)

λ = √(Aeff · fy / Ncr)

N.B.Il valore di χ si può anche ricavare per interpolazione utilizzando λ.

Meccanismi di rottura

Rottura per rifollamento

Plasticizzazione della lamiera che provoca ovalizzazione del foro.

Rottura per taglio della lamiera

Distaccamento delle zone dovute ad una geometria inadeguata.

Rottura per trazione della lamiera

Altra modalità di rottura a strappo.

N.B.

Questi meccanismi riguardano la lamiera, ne esistono altri due che riguardano il bullone:

  • Trazione del bullone
  • Taglio del bullone (tranciamento)

RESISTENZA A TRAZIONE

La resistenza a trazione di progetto del complesso bullone - piatto viene definita Bt,Ed ed è data da:

Bt,Ed = min {

  • Ft,Ed → Resistenza a trazione del bullone
  • Bp,Ed → Resistenza a punzonamento del piatto

Ft,Ed = kz fub As/γM2

kz = { 0,63 per bulloni svitati 0,9

As = area sezione resistente

tp = spessore del piatto

Bp,Ed = 0,6 π dm tp fu/γM2

dm = diametro minimo fra il diametro del dado e il diametro medio della testa del bullone

N.B.

πdmt = area sottoposta a schiacciamento

SFORZO NORMALE E MOMENTO FLETTENTE

(agenti in piano parallelo alle gambe)

BULLONI A TRAZIONE

In questa occorrenza si possono delineare diversi casi:

  • Forza di trazione interna al nocciolo della sezione dei soli bulloni (giunto interamente teso)

Ni = FN/n + (Fn e)/(∑yi)

Contributo dovuto allo sforzo a trazione

Contributo dovuto al momento flettente

  • Giunti d'angolo
  • Giunti a T
  • Giunti a L
  • Giunti per sovrapposizione

In base alla direzione della forza che li sollecita

  • Labbrati
  • Frontali
  • Obliqui

Esempi sollecitazioni saldature

Trazione - cordoni laterali

La sezione di gola si considera saldata nel piano orizzontale di contatto tra le parti saldate.

Nasce quindi per ogni sezione una tensione tangenziale.

tM = FΔres = F4 · a · L

a · L = Sezione di gola

4 - sono le sezioni di gola resistenti

Trazione - cordoni frontali

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
69 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/09 Tecnica delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pagno.teo93 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Pellegrino Carlo.