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SISTEMI INTELAIATI
Gli edifici multipiano con struttura in acciaio sono schematizzabili in modo molto semplice, come costituiti da colonne, travi, telai... I modelli di calcolo di queste strutture sono piani, mentre un disegno dimensionale della struttura è in 3 dimensioni.
OSSERVAZIONI
I. Le unioni sono spesso BULLONATE per semplicità ed economicità, ma questo porta a realizzare strutture labili che devono essere opportunamente CONTROVENTATE
II. Strutture in acciaio presentano elevata DEFORMABILITÀ e quindi è spesso fondamentale questa verifica rispetto ad una verifica di resistenza
Bisogna tener conto di eventuali debolezze, ma soprattutto osservare i rischi legati all'instabilità dell'equilibrio
CLASSIFICAZIONE EDIFICI
TIPOLOGIA
- TELAI CONTROVENTATI
- TELAI NON CONTROVENTATI
STABILITÀ
- TELAI A NODI FISSI
- TELAI A NODI MOBILI
GRADO DI CONTINUITÀ
- TELAI A NODI PENSOLARI
- TELAI A NODI RIGIDI
N.B. Per risolvere il più possibile le reazioni bisogna prevedere le due controventature parallele il più distante possibile dal centro. E la parete singola il più centrale possibile in modo da ridurre il momento torcente.
TIPOLOGIE CONTROVENTI
- CONCENTRICI
- ECCENTRICI
CROCE DI S. ANDREA (Una tesa e una compressa)
A k o A V (si ipotizza di tranciare rotata compressa ottengo una forza verticale in A che mi dà un contributo flessionale)
Oppure tranciando l’altra compressa
N.B. solamente nel calcolare i controventi si tranciano le aste comprese perché soggette ad instabilità dell’equilibrio. Nel dimensionare controventi diversi dalla croce bisogna porre attenzione al contributo flessionale aggiuntivo generato dalle controventature sulla trave
CLASSIFICAZIONE SEZIONI
Non tutti i tipi di sezioni trasversali raggiungono il momento plastico per lo svilupparsi di fenomeni di instabilità locale.
Le sezioni si dividono quindi:
CLASSE 1
SEZIONI DUTTILI
(capacità rotazionale elevata)
- Raggiungono e superano il momento plastico
CLASSE 2
SEZIONI COMPATTE
(capacità rotazionale limitata)
- Raggiungono il momento plastico e poi collassano
CLASSE 3
SEZIONI MODERATAMENTE SNELLE
- Raggiungono il momento elastico, ma non quello plastico
CLASSE 4
SEZIONI SNELLE
- Non raggiungono neanche il momento elastico
VERIFICA DI STABILITÀ
- NEd ≤ Nb,Rd
Sezioni di classe 1,2,3:
Nb,Rd = χ A fy / γM1
Sezioni di classe 4:
Nb,Rd = χ Aeff fy / γM1
Il coefficiente di riduzione χ è dato da:
χ = 1 / (φ + √(φ2 - λ2)) e χ ≤ 1
φ = 0,5 [1 + α (λ - 0,2) + λ2]
α = coefficiente di imperfezione (valore tabellato)
La snellezza relativa λ è definita da:
λ = √(A · fy / Nce) (sez. 1,2,3)
λ = √(Aeff · fy / Ncr)
N.B.Il valore di χ si può anche ricavare per interpolazione utilizzando λ.
Meccanismi di rottura
Rottura per rifollamento
Plasticizzazione della lamiera che provoca ovalizzazione del foro.
Rottura per taglio della lamiera
Distaccamento delle zone dovute ad una geometria inadeguata.
Rottura per trazione della lamiera
Altra modalità di rottura a strappo.
N.B.
Questi meccanismi riguardano la lamiera, ne esistono altri due che riguardano il bullone:
- Trazione del bullone
- Taglio del bullone (tranciamento)
RESISTENZA A TRAZIONE
La resistenza a trazione di progetto del complesso bullone - piatto viene definita Bt,Ed ed è data da:
Bt,Ed = min {
- Ft,Ed → Resistenza a trazione del bullone
- Bp,Ed → Resistenza a punzonamento del piatto
Ft,Ed = kz fub As/γM2
kz = { 0,63 per bulloni svitati 0,9
As = area sezione resistente
tp = spessore del piatto
Bp,Ed = 0,6 π dm tp fu/γM2
dm = diametro minimo fra il diametro del dado e il diametro medio della testa del bullone
N.B.
πdmt = area sottoposta a schiacciamento
SFORZO NORMALE E MOMENTO FLETTENTE
(agenti in piano parallelo alle gambe)
BULLONI A TRAZIONE
In questa occorrenza si possono delineare diversi casi:
- Forza di trazione interna al nocciolo della sezione dei soli bulloni (giunto interamente teso)
Ni = FN/n + (Fn e)/(∑yi)
Contributo dovuto allo sforzo a trazione
Contributo dovuto al momento flettente
- Giunti d'angolo
- Giunti a T
- Giunti a L
- Giunti per sovrapposizione
In base alla direzione della forza che li sollecita
- Labbrati
- Frontali
- Obliqui
Esempi sollecitazioni saldature
Trazione - cordoni laterali
La sezione di gola si considera saldata nel piano orizzontale di contatto tra le parti saldate.
Nasce quindi per ogni sezione una tensione tangenziale.
tM = F⁄Δres = F⁄4 · a · L
a · L = Sezione di gola
4 - sono le sezioni di gola resistenti