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Syllabus 2018-2019

  1. L e R è un maggiorante dell'insieme X se ∀ x ∈ X, x ≤ L L e R è un minorante dell'insieme X se ∀ x ∈ X, x ≥ L

    M e R è un massimo dell'insieme X ⊆ R se M ∈ X e M è maggiorante di X m e R è un minimo dell'insieme X ⊆ R se m ∈ X e m è minorante di X

    S e R è un estremo superiore dell'insieme X ⊆ R se è il minimo dei maggioranti s e R è un estremo inferiore dell'insieme X ⊆ R se è il massimo dei minoranti

  2. Data f: A → B con x ∈ A, f(x) ∈ Y ⊆ B: Immf = insieme delle possibili uscite corrispondenti agli elementi del dominio ∀ y ∈ Y ∃ x ∈ X : y = f(x)

    controimmagine f-1 (B) = insieme degli elementi del dominio mandati in Y dalla funzione = { x ∈ X | ∃ f(x) ∈ B }

  3. Caratterizzazione estremo superiore (supX)

    Dato un insieme X limitato superiormente, s = supX ∈ R ⇔ a) ∀ x ∈ X, x ≤ S (cioè S è un maggiorante) b) ∀ ε > 0 ∃ x ∈ X: x ≥ S - ε

    Caratterizzazione estremo inferiore (infX)

    Dato un insieme X limitato inferiormente, s = infX ∈ R ⇔ a) ∀ x ∈ X, x ≥ S (cioè S è un minorante) b) ∀ ε > 0 ∃ x ∈ X: x ≤ S + ε

  4. Principio di induzione: Se per ogni n ∈ N, con n₀, n, vale la proprietà p(n), allora è vera anche p(n+1)

    Es: disuguaglianza di Bernoulli: Th: (1+ x)n > 1 + n x, ∀ x > -1, n > 0

    Per n = 0: (1 + x)0 = 1, 1 + 0 · x = 1 ⇒ 1 ≥ 1, vero Per n = 1: (1 + x)1 = 1 + 1 · x ⇒ 1 + x ≥ 1 + x, vero

    Passo induttivo: supponiamo che ttesi sia vera per n e proviamola per (n+1) (1+x)n+1 = (1+x)(1+x)n > (1+x)(1 + n x) = 1 + (n+1)x + x2, 1 + (n+1)x → vero uth sempre > 0

  5. Una funzione f(x) è detta iniettiva se ad elementi distinti del dominio corrispondono elementi distinti del codominio.

    Una funzione inversa f-1(x) è la funzione che associa ad ogni elemento del codominio il corrispondente elemento del dominio di f(x) oppure: f-1(x) = g(x) : B → A è inversa di f a-b se: - f o g = idB ⇒ ∀ b ∈ B, f(g(b)) = b - g o f = idA ⇒ ∀ a ∈ A, g(f(a)) = a

    Dato il grafico di una funzione invertibile, il grafico della sua inversa si ottiene con una riflessione rispetto alla bisettrice del I e III quadrante (la retta y = x)

Se f(x) è strettamente monotona ⇒ f(x) invertibile

Dim:

  • a) Se f(x) è strettamente crescente (↑) ⇒ ∀ x1, x2 ∈ D con x1 < x2 ⇒ f(x1) < f(x2)per definizione di crescenza ⇒ in particolare, f(x1) ≠ f(x2) ⇒ f(x) è (≡) iniettiva
  • b) Se f(x) è strettamente decrescente (↓) ⇒ ∀ x1, x2 ∈ D con x1 ≤ x2 ⇒ f(x1) ≥ f(x2)per definizione, ⇒ in particolare, f(x1) ≠ f(x2) ⇒ f(x) è (≡) iniettiva

Una successione {an} si dice convergente a un numero l ∈ ℝ se ∀ ε > 0 esiste definitivamente che |an - l| < ε ∀ n ≥ N

Una successione {an} ha un limite finito = l se ∀ ε > 0 |an - l| < ε

Una successione si dice divergente a +∞ se ∀ H > 0 definitivamente an > H= -∞ se ∀ H > 0 definitivamente an < -H

  • es ₁ {nn}n ∈ ℕ limn → +∞ an = +∞
  • es ₂ limn → +∞ ln(-x) = -∞

Una successione si dice irregolare se non è né convergente né divergente

  • es ₃ {sin(n)}n ∈ ℕ lim inf an lim sup an ⇒ se prendo due sottosuccessioni, hanno limiti diversi

{an}n ∈ ℕ ⇒ lim qn = 0 con q ≤ 1 (esponenziale positivi) lim qn = 1 se q = 1 (1n sempre 1) lim qn = 0 se -1 < q < 1irregolare q = -1 (se n pari c positive, se n dispari negative)

Una successione si dice limitata se converge a l ∈ ℝ, cioè se |an - l| < ε

Dim: se {an} ≥ 0 per definizione ∀ ε > 0 ∃ N : ∀ n ≥ N |l - ε < an < l + ε

  • ∃ ₁ : M ≥ an ∀ n1, an1 ≥ N, ∀ n > n1 ⇒ an ≤ N ⇒ è un maggiorante } def. di successione
  • ∃ ₂ : min(a0, a1, ..., an1) = s s = anssi > s è un minorante ⇒ limitata

Se una successione è limitata, non è per forza convergente → ₃ lim sin x ⟷ (oscilla tra 1, -1)

Teorema di unicità del limite per le successioni:

  • Se {an} è una successione regolare ⇒ il suo limite è unico

Dim: ₁ se lim an = +∞ so è limitato inferiormente e illimitato superiormente ₂ se lim x = 0 lim x < 0 (altrimenti sarebbe illimitata inferioremente) ₃ se lim an ≥ l so l (altrimenti sarebbe illimitata)

Se lim an = a, a = -∞

  • analoga
  • ₂ Se lim an ∈ ℝ ⇔ {an} limitata ⇒ an ≠ +∞

Infatti, supponiamo per assurdo che ∃ l1, l2 ∈ ℝ con l1 ≠ l2 : an → l1 e an → l2

53. Th. sul cambiamento di variabile nel limite:

dette I ⊂ ℝ+∞, g: D⊆ℝ→ℝ e x0 ∈ I:0 con x0, t0 ∈ I:

  • g: x ⊂ ℝ→I

∃ lim g(x)=t0 se t0 in I con t0 o g(x)=t0 in x0 o. ∃ n

∃ lim f(t) = I

⇒ lim f(g(x)) = lim f(t) = I

x→x0 x→x0

Dl. per la definizione successionale di limite:

xn ∈ D- {x0} ⇒ lim f(g(xn))=I

siccome ∃ lim

Es 4: Th: lim sin2x/x x→0 = 1

Dl.: sin × è una funzione pari

  • limx→0 f(x) = lim →0 f(x)

=> ∃ c < x sin x/cos x

per il t. del confronto → lim x/x x→0 = sin x/cos x

Th: lim (1-cos2x x→0

= 1 de 1.0 z 0 per identità

54. Teorema degli zeri:

Hp: f(x) continuo in [a, b]

  • f(a)⋅f(b) < 0

= ∃ c ⊂ (a,b) tale che f(c) = 0

Dl.: (uso del metodo di bisezione)

  • a b
  • c’ = (a
  • f(c) = 0

4. una funzione si dice convessa in un intervallo se ∀t ∈ x1, x2 ET il segmento di estremi: (x1, f(x1)), (x2, f(x2)) non ha punti sopra il grafico d.f.

- una funzione si dice concava in un intervallo se ∀t ∈ x1, x2 ET il segmento di estremi: (x1, f(x1)), (x2, f(x2)) non ha punti sotto il grafico d.f.

- Test di convessità:

Data: f ∈ (a; b) → ℝ,

  • se f derivabile in (a; b) ⇒ f convessa in (a; b) ⇔ f' crescente in (a; b)
  • f concava f' decrescente
  • se f derivabile 2 volte in (a; b) ⇒ f convessa in (a; b) (⇒f''(x) > 0)

x ∈ (a; b)

f concava f''(x) ≤ 0

4.2 Teorema di De l'Hopital:

Dato f,g funzioni: f(x) e g(x) con

  • f,g derivabili in (a; b)
  • g' ≠ 0 in (a; b)
  • limx → x0 f(x) = limx → x0 g(x) = 0 U {±∞}
  • se ∃ limx → x0 f'(x)/g'(x) = L ∈ ℝ

allora limx → x0 f(x)/g(x) = limx → x0 f'(x)/g'(x)

4.3 Formula di Taylor con resto di Peano:

f(x) = Tn,n0 + o(x - x0)n = f(n0) + f'(n0)(n - n0) + f''(n0)(n - n0)2/2! + fn(n0)(n - n0)n/n! + o(x - x0)n

con resto di Lagrange:

data f ∈ (a; b) → ℝ con x0 ∈ (a; b) e f derivabile (n+1) volte

f(x) = Tn,n0 + fn+1(C)/ (n+1)! (x - x0)n+1 con C ∈ (x; b)(b)

4.4 Serie convergente: se la somma della serie è Eℝ, ossia se lim Sn = lim (S1 + S2...+ Sn) ∈ ℝ

es. ∑n=1 n/2/(n+1) ∼ 1 (serie di Mengoli)

- Serie divergente: se il limite della successione delle somme parziali è infinito

es. ∑n=1 n(n+1)/2 = +∞

- Serie irregolare o indeterminata: se il limite delle successione delle somme parziali

es. ∑n=1 (−1)n indeterminato perché Sn= ½ se n dispari

0 se n pari

4.5 Serie telescopiche:

n = 1 an con an = bn − bn+1 ∀ ∞ an= bn+1 − bn e

Sn = b1 − bn+1 Sn = bn+1 + b1

Proprietà:

  • se {bn} converge ⇒ ∑ an = bn+1 − lim bnn → +∞
  • se {bn} irregolare ⇒ ∑ an = bn+1 irregolare
  • se {bn} diverge ⇒ ∑ an diverge

es. serie di Mengoli: ∑n=1 1/(n(n+1)) = 1/n n → +∞ - 1

Dettagli
A.A. 2018-2019
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SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviaastolfi99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Caravenna Francesco.