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PIANO TANGENTE AD UNA SUPERFICIE
2
Dato un punto appartenente ad un dominio connesso di e la sua
D R
proiezione nello spazio, attraversato da una curva (che è la trasformazione
γ́
spaziale della curva che ha sostegno in ) e una superficie regolare
γ D
( )=S . Si ha che in generale una curva nel piano, definita in un dominio ha
φ D { ( )
u=u t [ ] [ ]
( ) ( )
∈ ∈ ⊂
= =
γ , t a , b , γ t u , v , t a , b D
equazione . Considero la curva
0 0 0 0
( )
=v
v t { ( )
( )=x ( ) ( )
x t u t , v t
( ) ( )
( )=φ ( ) ( ) ( )
=φ
γ́ t γ t u t , v t : ( )
( )= ( ) ( ) , e data la curva regolare per ipotesi,
y t y u t , v t
( )
( )=z ( ) ( )
z t u t , v t
( ) ( ) ( ) ( )
=γ́ =φ =u =v
P t u , v ,u t , v t
considero il punto , si prova che la curva è
0 0 0 0 0 0 0 0
' ( ) ( )
regolare, e che quindi , infatti se considero
∀ ∈
γ́ t ≠ 0 , t a , b
( ) ( ) (
' ' ' ' ' ' ' ' ' '
( ) ( )
( )= ( ) ( ) ( )+ ( ) ( )+ ( ) ( )+ ( )=φ ( ) ( ) ( )
+ = +
γ t x u t x v t , y u t y v t , z u t z v t x , y , z u t x , y , z v t u t , v t u t φ
u v u v u v u u u v v v u v
( )
' '
( ) ( )
t =0
, affinché tutto sia nullo nel punto , deve essere , che però è
u t , v t
0 0 0
impossibile in quanto per ipotesi la curva è regolare. Quindi, dato il vettore
( ) ( )
' ' '
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
=φ +
γ t u t , v t u t φ u t , v t v t
tangente al punto considerato , esso
0 u 0 0 0 v 0 0 0
( ) ( )
' '
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
+φ
φ u t , v t u t u t , v t v t
appartiene appunto al piano determinato da u 0 0 0 v 0 0 0
P
. Questo significa che comunque prendo un vettore tangente al punto in
0
una curva, esso apparterrà sempre al piano tangente, la cui equazione è
proprio quella sopra.
( ) ( )
φ u , v φ u , v
I vettori e sono perpendicolari al vettore che ha come
u v
componenti i determinanti delle jacobiane ridotte della superficie
( )
( ) ( ) ( ) , questo vuol dire che se si fa il prodotto scalare fra i due
A u , v , B u , v ,C u , v ( ) ( ) ( )
= =B =C
A A u , v , B u , v , C u , v
deve risultare nullo. Infatti se si indicano ,
0 0 0 0 0 0 0 0 0
( )
=
P x , y , z
e si costruisce un generico vettore che parte da e va a un
0 0 0 0
P=( )
generico punto , il vettore che ne viene fuori sarà
x , y , z
⃗ ( )
P P= x−x , y− y , z−z , se si fa il prodotto scalare fra i due vettori, che deve
0 0 0 0
essere nullo, viene:
( ) ( ) ( )
+ +C −z =0
A x−x B y− y z
0 0 0 0 0 0
Che è l’equazione del piano tangente ad una superficie in un determinato
( )
=φ
P u , v
punto , e nel caso in cui si abbia una superficie cartesiana,
0 0 0
sarebbe:
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
−f −f − + =0
x , y x−x x , y y y z−f x , y
x 0 0 0 y 0 0 0 0 0 ( )
ν P
Viene inoltre definito il versore normale come la normalizzazione del
0
vettore normale, ossia:
( )
A B C
0 0 0
( ) =
ν P , ,
√ √ √
0 2 2 2 2 2 2 2 2 2
+B + +B + +B +C
A C A C A
0 0 0 0 0 0 0 0 0
In una superficie cartesiana il versore normale è rivolto sempre verso l’alto,
C
poiché è sempre 1. Se si esplicita la , ricordando il limite della
z
0
differenziabilità, si ha che, data una funzione in due variabili:
( ) −z
f x−x , y− y
0 0 =0
lim √ 2 2
( ) ( )
+
x−x y− y
( )
( )
x, y → x , y
0 0 0 0
In cui si è cambiata la formula degli incrementi, ossia il numeratore è un
infinitesimo di ordine maggiore del denominatore, la differenziabilità implica
l’esistenza di un piano tangente.
Esercizio: si calcoli l’equazione del piano tangente della superficie cartesiana
( )
2 x , nel punto .
1,2, 2+2 e
+
z=x y y e
In questo caso basta applicare la formula: considerando che le derivate parziali
x 2 x
sono e , si applica la formula per le superfici
=2 + =x +
f xy y e f e
x y
cartesiane:
( ) ( ) ( ) ( ) ( )
−f −f − + =0
x , y x−x x , y y y z−f x , y
x 0 0 0 y 0 0 0 0 0
Che viene:
−( ) ( )−( )( )+ z−( )
−2 =0
4+2 e x−1 1+e y 2+2 e
z=( ) ( )
+2 +
4 e x 1+ e y−4−2 e { u
x=v e
φ=
Esercizio: si calcoli l’equazione del piano tangente a , nel punto
=u
y log u
2
z=v
( ) ( )
φ u , v
2 , in cui si ha che tutto è uguale a . Per prima cosa
= −e
P ,2 log 2 ,1 0 0
0 u v
infatti vanno trovate le coordinate e , quindi si ha che:
0 0
( ) ( )
2 u 2
−e =
, 2 log 2 , 1 v e , u log u , v =−1,
Che danno come risultato , a questo punto se si va a vedere la
v u=2
jacobiana si ottiene:
u u
v e e
1+log u 0
0 2 v
E se si vanno a vedere i determinanti delle jacobiane ridotte si ottiene:
( )
1+ log u 0 ( )
=2
A=det v 1+log u
0 2 v
( )
u u
v e e 2 u
=−2
B=−det v e
0 2 v
( )
u u
v e e u
=−e (1+log
C=det u)
1+log u 0 2 2
( )
Quindi , quindi il piano tangente viene:
=−2 =−2 =−e (1+
A 1+ log 2 , B e , C log2)
0 0 0
( )
2 2 2
( ) ( )−e ( ) ( )=0
−2 −2
1+log 2 x+ e e y−2 log 2 1+ log2 z−1
Cambiando segno e calcolando viene l’equazione.
[ ] [ ]
>0
Dati , , , viene definita “superficie conica”:
=D
r k≠ 0 0,r × 0, 2 π
{ x=u cos v
( )= ( ) ∈
φ u , v , u , v D
y=u sin v
=ku
z √ √
In cui si ha , non si è preso il valore negativo
2 2 2 2 2 2 2
=x + + +
u y → u= x y , z=k x y
di in quanto sta in un intervallo positivo. E in questo caso, si vede che il
u
sostegno è un cono schiacciato di , che può anche essere negativo.
k 1
Questo tipo di superficie è regolare perché per ipotesi, poi è
∈C (D)
φ
( )
' '
iniettiva poiché, prese due coppie , se i due valori delle
( ) u ≠u '
∈
u , v ≠ u , v D́
( )
( ) ' '
curve e sono diversi per la terza componente, mentre se
φ u , v φ u , v
i due valori delle curve sono diversi perché l’intervallo di è
v ≠ v ' v
compreso fra 0 e , quindi non ci sono valori che si ripetono. Per quel che
2 π
riguarda la terza condizione, si veda la matrice jacobiana:
−u
cos v sin v
sin v u cos v
k 0 2 2
( )=−ku ( )=ku ( )=u
E si hanno , dato che
+u =u
A u , v cos v , B u , v sin v ,C u , v cos v sin v
( ) in , quindi la superficie è regolare. Se l’intervallo
∀ ∈
u>0, u D́→ A , B , C ≠ 0 D́
[−r ]
, r
di fosse stato , la superficie non sarebbe stata regolare, poiché
u
capita lo 0 come punto interno.
√
La funzione non è una superficie cartesiana poiché la funzione non
2 2
+
z= x y ( )
è differenziabile nel punto . Una superficie è una funzione alla fine, non
0, 0
un sostegno. [ ] [ ]
>0 −π
Dato sempre , e stavolta il domino , la superficie:
r D= 0, π × , π
{
x=r sin φ cos θ
( )= ( ) ∈
φ φ , θ , φ , θ D
y=r sin φ sin θ
z=r cos φ ( )
È definita come “superficie sferica”, il cui sostegno è la sfera centrata in 0, 0
2 2 2
Si prenda adesso l’equazione generica , che in è una
+ =r
x y R
3
circonferenza, mentre in è un cilindro (se invece è un paraboloide).
r=z
R
Quindi in generale, se non rappresenta una funzione, viene un cilindro.
r
Avendo una situazione di questo tipo:
Si ha proprio una situazione generale del caso sopra: la curva sul piano
γ
è ben definita, semplice e regolare (nel caso di un cilindro è una
xy
circonferenza), poi si ha un rialzo di una determinata , questo tipo di
z
superficie è detta cilindrica e l’equazione caratteristica è:
{ ( )
=x
x u
{ ( )
x=x u [ ] [ ] [ ]
( )
∈ ∈
= =D
γ ,u a ,b → φ= , u , v a , b × c , d
( )
=
y y u
( )
y= y u z=v
Quindi si ha che se la curva è chiusa il sostegno è un cilindro, altrimenti è un
rettangoloide con una determinata altezza e lunghezza. La superficie è regolare
poiché: 1
1. ∈
γ C ( )
' '
2. Prese due coppie diverse , se le differiscono, i due
v
( ) ∈
u , v ≠ u , v D́
valori nella curva differiscono per la terza componente, se invece
differiscono le , differiscono per le prime due componenti dato che i
u
punti considerati sono gli interni al dominio e la curva è semplice
' ( )
x u 0
3. Se si considera la jacobiana viene e si ha
(u)
y ' 0
0 1
' '
( ) ( ) ( ) ( ) ( ) , infatti il fatto che l’ultima ridotta sia
= =−x =0
A u , v y u , B u , v u ,C u , v
nulla rappresenta il fatto che il versore normale sia sempre parallelo al
2 2
[ ] [ ]
2 2 2 ' '
piano , si ha quindi che perché la curva
xy ( ) ( )
+ + = + >0
A B C y u x u
è regolare nei punti interni del dominio. [ ]
( ) ∈
φ u , v , v c , d
u
Se fisso , avrò tutti punti del tipo , che rappresentano in
0 0
ogni punto i segmenti che hanno altezza variabile e la forma della curva
v
definita, paralleli al piano , chiamati “direttrici”, mentre se fisso si ha
xy 0
la curva tutta rialzata di questo valore e si caratterizzano tutti i segmenti che si
sviluppano in verticale lungo la curva, tutti dritti e paralleli all’asse , essi
z
sono detti “generatrici”.
INTEGRALI E AREE DI SUPERFICIE
3 2
Data una superficie regolare , con dominio regolare di ,
D
φ : D → R R
l’area della sup