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TIPI DI OPPOSIZIONE

La tradizione logica aristotelica riconosce:

Contraddittorietà: riguarda opposti incompatibili, \x\ è seduto \x\ non è seduto

o Contrarietà: è l’opposizione più debole, ammette case intermedi. Bianco e nero,

o grigio.

Privazione-possesso: \non avere\ o \avere\ la vista.

o Correlativi: matà\intero, padrone\servo. La caratteristica dei correlativi è la

o presupposizione reciproca.

I logici medievali costruirono uno schema con 4 tipi di proposizioni (quadrato logico):

Universale affermativa: tutti gli uomini sono bianchi

o Universale negativa: nessun uomo è bianco

o Particolare affermativa: qualche uomo è bianco

o Particolare negativa: qualche uomo non è bianco

o Nota invisibile (schema pag157)

Nel quadrato si possono notare i diversi tipi di relazione oppositiva, contraria e

contraddittoria sono le relazioni privilegiate.

Le contraddittorie si escludono a vicenda

o per le contrarie abbiamo due casi:

o 1. predicato accidentale: le due proposizioni possono essere entrambe false,

ma non entrambe vere.

2. predicato essenziale: l’opposizione tra contrarie ricade in quella tra

contraddittorie.

Subcontrarie: relazione più debole delle precedenti, entrambe le proposizioni

o possono essere vere (ma non possono essere entrambe false)

Subalterne: solidarietà tra universali e particolari.

o

Il quadrato dei medievali non ripropone l’opposizione aristotelica, le ralazioni di

opposizione sono state ridotte infatti a due, sono sparite privazione-possesso e

correlazione.

Perché i correlativi sono stati eliminati dall’interesse dei logici

Ciò che inquieta nei correlativi è la componente paradossale che si teme di non riuscire a

dominare: i correlativi possono apparire una violazione del principio di non-contraddizzione: essi si

implicano e nello stesso tempo non si implicano, perché si escludono.

- Ma servo e padrone, producono una incompatibilità come quella tra X è seduto e X non è

seduto? No.

Il quadrato semiotico di Greimas

Un sema (tratto semantico elementare, e differenziale) può contrarre due relazioni oppositive

- Contrarietà (maschile vs femminile)

- Contraddizione (maschile vs non maschile, femminile vs non femminile)

Nota invisibile schema pag167

- C’è una differenza fondamentale rispetto al quadrato logico: vengono inseriti termini e non

proposizioni (la costruzione risulta estranea alla dimensione del vero e del falso).

- Il quadro semiotico è lo sviluppo di una logica dei contrari e dei contraddittori che conferma

la riduzione medievale e la rimozione dei correlativi.

E ciò va criticato: La presupposizione reciproca non è forse il carattere distintivo dei correlativi? Si,

perciò il quadro semiotico è un attrezzo da respingere.

Tipologia di relazioni oppositive da tenere in considerazione

- Contraddittori: incompatibili, sono seduto\non sono seduto.

- Contrari: compatibili, bianco e nero generano il grigio.

- Correlativi: interdipendenza forte ed eventualmente conflittuale (non agnostici: metà\intero,

agnostici: padrone\servo).

Lacan: da Freud a Saussure, e ritorno

La lingua è un sistema di relazioni. Per Lacan un sistema del significante.

In Lacan può essere reperita l’elaborazione più ricca di una logica del significante. Egli auspicava

un ritorno a Freud attraverso la linguistica di Saussure e parlava di una retorica dell’inconscio

(individuava nel linguaggio la dimensione più trascurata dalla psicoanalisi).

Alcune sue definizioni:

- “Il significante è un segno che rinvia a un altro segno”:

È riduttivo, in Lacan, sostituire il termine significante con segno, perché esistono diversi regimi di

segni (letterale, figurale..). il significante inteso come segno ancora da decodificare appartiene al

regime figurale.

- “Ogni vero significante è un significante che non significa nulla”

Queste definizioni sono in contrasto con la concezione di Saussure? Si e no

- Si: perché nel corso non sono contemplati significati che non significano nulla.

- No: perché Saussure esortava a non intendere più il segno come l’unione di due metà

Lacan spinge la teoria Saussuriana in una direzione imprevista: I fenomeni psichici possono venire

considerati e studiati come oggetti di linguaggio

La psicoanalisi ha come proprio oggetto (quelle che Freud chiama) le Formazioni di compromesso: sogni,

lapsus, sintomi ecc. fenomeni psichici che si presentano come linguaggio

Es. e Il linguaggio onirico è quasi sempre indecifrabile, è proprio una lingua di significanti che non

significano nulla. Almeno provvisoriamente, perché l’interpretazione potrebbe ricostruire quei nessi che

non sappiamo immediatamente afferrare.

Ma il significante lacaniano è solo questo?

Esempio di un sintomo fobico da uno dei casi clinici di Freud:

- un bambino è terrorizzato dai cavalli.

- Per lui \cavallo\ è solo un significante. Non perché non sia collegabile a un qualche nucleo

semantico, dopotutto per il bambino \cavallo\ vuol dire “animale pericoloso”.

- Ciò che ci impedisce di chiamare segno questo nesso tra un’espressione e un contenuto è la lingua

come istituzione sociale: chi stabilisce un nesso tra \cavallo\ e “animale pericoloso” parla una lingua

privata, mentre, per definizione, una lingua ha carattere pubblico.

- Ora, dovremmo negare l’esistenza della lingua privata del bambino, proprio mentre ne stiamo

parlando: è un paradosso. Ma questo paradosso ci suggerisce che è necessario modificare la

concezione tradizionale di lingua.

- Ora, Freud ipotizza che la formazione linguistica \cavallo=animale pericoloso\ sia decifrabile in

direzione edipica: l’animale minaccioso, aggressivo sarebbe un’immagine del padre. A questo punto,

è stato ricostruito un segno? Sembra di si: avevamo un significante, e vi abbiamo aggiunto un

significato.

- Ma le cose non sono cosi semplici. Guardando a Saussure, Lacan rifiuta la concezione

isolata del segno (non basta scrivere “cavallo=padre”) muovendoci così nell’ambito di una

linguistica letteralista (per la quale l’uso letterale del linguaggio sarebbe anteriore al

linguaggio figurale e indipendente da esso) e separativa: invece la logica del significante

è una delle possibili versioni della logica congiuntiva.

Il regime figurale ospita unità dense, che sfuggono a interpretazioni univoche: La via di accesso

alla concezione lacaniana del significante è costituita dalle differenze tra modi di pensare.

Seminario su la Lettera rubata di Poe

Attraverso questo seminario Lacan illustra la logica del significante.

- X Lacan, qui ciò che accade non appartiene all’ordine dei fatti, ma a quello del significante.

- Holmes ha un metodo basato su conoscenze enciclopediche che si fonda sulla rigidità della

natura umana (i comportamenti degli uomini sono l’emanazione di pochi meccanismi elementari).

Dupin, invece, entra in relazione con individui che possono essere rigidi oppure flessibili.

- Ciò che Dupin viene chiamato a interpretare, è precisamente l’identità mentale di un altro

personaggio, il ministro D. (trama pag179)

- L’errore della polizia consiste nell’attribuire all’avversario il proprio stile di razionalità. La

polizia crede che un oggetto possa essere nascosto soltanto da qualche parte, in una

qualche parte della realtà. Invece il ministro D. l’ha nascosta in un luogo che non è un

luogo, nella scissione tra stili di pensiero.

- Tuttavia, il ministro D. si lascia fregare cosi facilmente da Dupin. Ma noi dobbiamo supporre

che egli non sia più la persona che ha rubato la lettera, perché egli ha cambiato posto. E

non è il solo a essersi spostato:

La vicenda è articolata su tre sguardi sostenuti tra tre soggetti diversi, incarnati ogni volta

da personaggi diversi.

1. Uno sguardo che non vede nulla: Re – Polizia (sguardo del cieco).

2. Uno sguardo che vede che il primo non vede nulla, e si illude di veder coperto ciò che

nasconde: Regina – Ministro (sguardo del narcisista).

3. Quello che dei primi due sguardi vede che essi lasciano ciò che è da nascondere allo

scoperto per chi vorrà impossessarsene: Ministro – Dupin (sguardo dello stratega).

Nella terza scena, virtuale, il cieco è il ministro, il narcisista Dupin, la stratega la lettera.

Osservazioni:

- Ci sono soggetti che non si spostano da un certo tipo di sguardo, essi sono personaggi

semplici e rigidi.

- Altri personaggi si spostano almeno tra due regimi, essi sono personaggi flessibili.

- Dupin non occupa stabilmente la posizione dello stratega e ciò è importante: nessun

oggetto è possessore del significante (la lettera), può solo illudersi di esserlo.

- La lettera è il significante, in quanto è un oggetto di linguaggio, di cui per altro non veniamo

a conoscere il contenuto. La lettera è un quarto personaggio, il quale agisce come motore

del racconto.

- La lettera è l’oggetto del desiderio, perciò il significante è oggetto del desiderio. Desiderio

che non è bisogno, perché ognuno desidera in base a ciò che è. In ogni storia c’è un

oggetto di desiderio, che svolge il ruolo di motore. Questi oggetti passano da un

personaggio all’altro, caratterizzati come sono dalla difficoltà di detenerli stabilmente. Essi

mettono in movimento gli elementi del sistema, esistendo solo laddove permette ai soggetti

di manifestare le loro divisioni.

- Un significante non determina un soggetto allo stesso allo stesso modo in cui un sasso

rompe un vetro, dall’esterno; questo perché il soggetto diventata tale proprio per via del

linguaggio (del significante).

Un bilancio dello strutturalismo

- Lo strutturalismo è lo studio della logica che governa le strutture, e per descriverne il

funzionamento non sono più apparse sufficienti le metafore della macchina e

dell’organismo che si trasforma.

- Lo statuto linguistico attribuito alle strutture ha portato a individuare nella linguistica

moderna la disciplina-pilota, in grado di offrire modelli applicabili ad ogni oggetto di

linguaggio.

Qui gli strutturalisti hanno iniziato a dividersi:

- Il linguaggio funzionerebbe allo stesso modo in qualsiasi scambio comunicativo

- Bisognerebbe elaborare modelli diversi

Comunque il primato del metodo rispetto all’oggetto è una tesi in cui tutti gli strutturalisti si

riconoscono. Il loro atteggiamento è quello che si potrebbero usare gli stessi strumenti per

analizzare testi folklorici, opere letterarie e prodotti dell

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Publisher
A.A. 2014-2015
58 pagine
14 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher luacab di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria della letteratura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Bottiroli Giovanni.