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Il patrimonio artistico di una regione italiana ha portato negli ultimi decenni molti enti
territoriali a promuovere una serie di esposizioni in diverse località fino a quel momento non
caratterizzate dalla produzione di eventi espositivi. Il valore di tali iniziative, insieme al
museo diffuso sta nel rapporto tra il tema scelto e il luogo della sua realizzazione.
Tali operazioni si legano al rilancio del gusto local come viatico di un industria turistica
territoriale basata sulla ricerca della qualità e dell’eccellenza. Molte mostre prevedono
itinerari nella regione e iniziative collaterali in modo da rendere l’esposizione in una risorsa al
servizio di un virtuoso circolo economico. Si seguono le logiche del marketing territoriale e
delle economie di scala dove al visitatore vengono offerte delle agevolazioni.
La mostra diventa il volano per l’autopromozione economica del distretto culturale e
attraverso l’esaltazione del genius loci, un efficace strumento per la migliore visibilità
dell’identità locale.
Bisogna misurare gli effetti diretti e indiretti provocati da una mostra a livello territoriale.
Bisogna incentivare e promuovere la città ospitante, ma anche stimolare la fruizione di tutto il
territorio circostante. (es. Brescia con Santa Giulia)
L’esposizione virtuale
I presupposti che caratterizzano il concetto di esposizione temporanea potrebbero subire
profonde modificazioni in rapporto con il progressivo e incessante sviluppo della tecnologia
informatica applicata alla realtà virtuale. Ci sono diverse tecnologie virtuali applicabili alle
mostre temporanee. Più complessi sono i supporti multimediali bidimensionali che
permettono di approfondire conoscenze apprese dai visitatori di una mostra. La realtà
virtuale permette di mostrare come apparirebbe alla percezione di un osservatore libero di
muoversi qualcosa che non c’è in realtà.
Ad esempio troviamo il gruppo Studio Azzurro, che si esprimono con il linguaggio delle nuove
tecnologie. Presto grazie alla robotica saremo anche in grado non solo di vedere, ma anche di
toccare realtà virtuali, con un vantaggio anche per gli ipovedenti.
Analogamente a quanto accaduto per la fotografia, ci si chiede se la tecnologia 3d non rischi di
marginalizzare il contatto diretto con l’opera.
Un altro settore in espansione è quello delle mostre d’arte on line. Le potenzialità
comunicative, promozionali e divulgative del mezzo sono estremamente ampie, si tratta di un
esperienza conoscitiva completamente soggettiva.l’esperienza della mostra on line è spesso
strutturata per temi secondo due livelli di lettura:
Basato sulle immagini
• Con riferimenti ipertestuali
•
L’esposizione virtuale appare come un introduzione o un approfondimento alla visita reale.
4. Come si organizza una mostra d’arte
Valutare un idea
La valutazione di un progetto espositivo è sicuramente la fase più complessa.
Occorre valutare il valore scientifico e innovativo dell’iniziativa presentata, il reale apporto
che questa può dare al processo di conoscenza e agli studi della storia dell’arte.
Nel caso di mostre ospitate all’interno di musei con una collezione permanente appare ancora
più vincolante la ricerca di un rapporto coerente tra la raccolta museale e la proposta
espositiva.
Oggi in Italia l’interesse dei visitatori si concentra sulle esposizioni temporanee.
Tra i criteri per valutare u progetto c’è la necessità di verificare l’accuratezza e la completezza
della progettazione, i suoi fondamenti scientifici e la novità che rappresenta, oltre che la
coerenza con la missione culturale della sede ospitante.
Bisogna anche considerare l’interesse che la mostra può suscitare nel pubblico, e nel caso di
istituzioni dovrebbe comprendere l’obiettivo di ottenere una qualità elevata nella proposta
culturale. Un’offerta culturale come servizio pubblico dovrebbe essere concepita come un
sistema a rete, territorialmente coordinato, con un calendario meditato e seguendo le
caratteristiche dei luoghi espositivi.
La scelta dello spazio e del tempo
Ogni progetto culturale si caratterizza per la dimensione organizzativa multifunzionale, per
una prospettiva temporale delimitata, per un budget definito, per un coefficiente di rischio e
per il sommarsi di una componente scientifica e una creativa che devono essere interrelate a
tecniche e metodi di gestione tipici del project management.
L’analisi della proposta parte dalla valutazione di:
Spazio: la valutazione della location comprende la dimensione sociale culturale del luogo
• anche dal punto di vista simbolico. Un non luogo nel quale migliaia di individui si
incrociano senza entrare in relazione si trasforma con l’intervento artistico in un luogo
antropologico, che ha come prerogativa quella di essere identitario, relazionale e storico
(Augè). Così anche i luoghi non deputati all’arte lo sono diventati. Inoltre un evento
effimero può trasformarsi in una struttura permanente rendendo reale la frase di Argan
“la mostra sta al museo come la pista di collaudo sta alla strada”.
Tempo: risulta determinante per la riuscita di un evento. È carente un’attitudine al
• coordinamento deg