Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Riassunto esame Storia della scuola, prof. Sindoni, libro consigliato Giovanni Agostino De Cosmi e le scuole popolari di Sicilia, Sindoni Pag. 1 Riassunto esame Storia della scuola, prof. Sindoni, libro consigliato Giovanni Agostino De Cosmi e le scuole popolari di Sicilia, Sindoni Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia della scuola, prof. Sindoni, libro consigliato Giovanni Agostino De Cosmi e le scuole popolari di Sicilia, Sindoni Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Insece a esere te una influencer moceo te fareo da liso. Sarà un abate.

Giovanni Agostino de Cosmi e la scuola popolare in Sicilia

De Cosmi cercò di alfabetizzare il popolo tramite l'istituzione di scuole di legge e scuole che usavano il metodo normale.

Egli fu direttore generale delle scuole normali di Sicilia dal 1788 al 1810.

Gli storici nell'ottocento elencarono importanza del suo contributo e la sua intuizione scolastica.

Infatti nella maggior parte vi si può sostenere che il processo di alfabetizzazione in Sicilia era avvenuto del resto ovvero molte riflessioni apportate nella legge Casati.

Questo pensiero si era accettato da diversi autori; si è messo in evidenza ciò che era avvenuto dopo i moti (attraverso la statistica) e si è messo da parte l'esistenza di interventi concreti oppure di gran importanza; inoltre ciò si è elevato per mantenere gli insegnanti: condizioni storiche e sociali, economiche ecc.

Si è forse data troppa importanza al concetto di inettitudine che si era diffuso e che aveva rescritto soprattutto il Mezzogiorno.

Questa fattori portarono Gabelli a sostenere che se non fosse stato per il reimpatto e la lampra, l'istruzione elementare non esisterebbe e ancora si fermano gli analfabeti. Dello stesso parere era Luigi.

Seriostico che sosteneva che l'istruzione elem. era inesistente, si è solo pochi sapevano leggere e scrivere e l'istruz. form. init. era ritenuta superflua.

Alcune ricerche hanno messo in evidenza come l'istruzione pubblica dei Mezzogiorni iniziò ad appararsi sensatamente alla fine del 17° secolo.

Infatti bisogna ricordare che già dal 1767, dopo l'espulsione dei Gesuiti, fu emanata la prammatica e l'8 luglio nel Regno di Napoli vennero istituite le scuole pubbliche dello stato. Col premio attribuito - dovere dello stato di promuovere l'istruzione dei cittadini.

Dalla normativa elaborata da Antonio Genovesi e Giacinto Dragonetti, l'istruzione pubblica non è legata alla religione, verrà visto come strumento per far riprendere e rafforzare il regno.

In Sicilia queste personalità tuttavia non furono le stesse si rivelarono inutili.

La politica nel Regno fu efficace solo nel Regno di Napoli, 2 più se venne istituo la giunta permanente il governo anche incapace è apportatrice dei cambiamenti.

3.

L'incapacità nei Borboni di applicare i provvedimenti riformatori, in Sicilia in base alle circostanze locali.

In Sicilia le scuole dell'Arc. verrano organizzate secondo precari criteri eterofici, dalle confraternite religiosa.

Tutto ciò rimase inattuato fino alla fine degli anni 80, quando il Giacobbe promuoveva nuove riforme, il problema dell'educazione venne messo in primo piano.

Il re Cosmi poneva il problema del 1789 dell'efficessive sull'economia ed estazione nel pavmento della Sicilia.

Il re Cosmi lega il problema dell'alfabetizzazione con lo sviluppo economico e culturale dell'isola. Egli sosteneva che la povertà svolgesse, ostacola la formazione culturale poiché panni doveva provvedere alle pecete.

Il gestore per por piammanfare la sproporzione amentare cioè.

De Cosmi sostenere che l'elevazione non può essere data a chi non li manci aiuta, ma si acquista lentamente e presuppone un grande sforzo superiore alla misura e precorrente poohrodo preoccupata il popolo xndrof pablo andare in precounzia, senile renitenze ed ignoranza, il solstando deve occuparsi del benessere sociale. X de Cosmi legge, scrivere e far cotro sono lo strumento x la cultura nazionale.

Si nota come questo pensiero si rapporti illuminismo teresco, ed un filalimetrico.

Elaborando anche un novello scoleristi co poverissec re interessanci.

Nell'isola si doveva inserire un metodo didattico chiaro e uniforme x l'equazione scolpale.

  1. Educare e istruire = strumenti x la crescita dell'isola.
  2. Diffusione di scuole pubbliche e gratuite x entrambi i sessi.
  3. Attenzione verso laanda del maestras.
  4. Egli usa seputerra la sua vita x proporre le scuole popolari e il metodo clinente.

3 fase del repubblico (361-371) contraddic del numero di scuola,

mentre molte leggi venivano quindi unrioste le stesse impartire, dell'era fina bian

comunque erano stati rivoliti di accettare mia classe - impes/za classe - poi impes

po questo ultime somme rivolte all'istruzione, molte scuole furono suppresse,

molti maestri causevano malcionero xue dari preatti, ora passati, in ritardo

le stavidecolasia che quindi la quella talmente o insufficienti t

in una che se di libia abatale resalve regolarmente, l'inutile,

ma i sgria si giolarri, erano quasi tutti igrabatti e non compeverano il udale

dell'istuzione popolare, iddette dor promessa lo queste scole x paura, e

x timore che so situji ssiera accaemniee e colelegii

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulia92s di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scuola e delle istituzioni educative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Sindoni Caterina.