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Riassunto esame Storia della Filosofia, prof. Longato, libro consigliato "La diseguaglianza", Amartya Sen Pag. 1 Riassunto esame Storia della Filosofia, prof. Longato, libro consigliato "La diseguaglianza", Amartya Sen Pag. 2
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CONFRONTI TRA “UTILITA’ E CAPACITA’ ” – “AGENCY E STARE BENE”

e capacità” “agency e stare bene”.

Sen fa un confronto tra le coppie “utilità e

UTILITA’ E CAPACITA’ Sen afferma che è importante confrontare

 l’approccio delle capacità e quello che poggia sull’utilità: partendo dal

presupposto che l’utilitarismo si basa sul concetto di utilità individuale, dove

essa è ciò che mi porta un certo vantaggio e quindi mi porta piacere, felicità, e

quindi ho un appagamento dei desideri, l’autore sostiene che “l’essere felice”

non può essere considerato come l’unico funzionamento di rilievo.

Esempio: in una situazione di deprivazione, in cui una persona conduce una

vita stentata, questa persona invece di lamentarsi della situazione che sta

vivendo, molto spesso cerca di trarre piacere dalle occasioni di conforto o

cmq su quelle cose limitate che può acquisire, anziché ambire a ciò che è

irraggiungibile. In poche parole, l’individuo SI ACCONTENTA (perché è il

massimo obiettivo che può ottenere) ma questo fatto non si può considerare

come appagamento dei propri desideri, perché quello che vorrebbe non è un

accontentarsi ma un poter vivere meglio.

Pertanto Sen afferma che in una situazione di deprivazione non si può parlare

di utilità perché l’uomo non riuscirà mai a raggiungere la vera felicità. (critica

all’utilitarismo).

AGENCY e STARE BENESen mette in luce un ulteriore rapporto tra :

 Aquisizioni di agency e aquisizioni per lo stare bene

L’acquisizione di agency

- si riferisce ai successi che siamo riusciti ad ottenere

indipendentemente dal fatto che siano connessi con lo stare bene personale.

L’esempio addotto da Sen è il perseguimento del benessere collettivo che non

è necessariamente connesso a quello individuale: se una persona aspira

all’indipendenza del proprio Paese, la persona agirà in vista di quell’obiettivo

senza pensare esclusivamente alla ricaduta del well-being sul piano personale.

L’acquisizione dello stare bene

- è determinato dalla nostra capacità di

acquisire funzionamenti che porteranno al mio stare bene.

Libertà di agency e libertà di stare bene

la libertà di agency

- è la libertà di agire e di scegliere in maniera autonoma

quali obiettivi perseguire e ottenere perché li si reputa importanti; essa si può

compiere in 2 modi: le cose a cui aspiro o che desidero acquisire si verificano

indipendentemente dal ruolo individuale, oppure le cose si verificano come

conseguenza dei propri sforzi.

la libertà di stare bene

- è la libertà che una persona ha, di acquisire qualcosa

che è costitutivo del proprio bene individuale e non collettivo. (es. io sono

libero di stare bene tenendo 1 euro x me o dandolo alla persona bisognosa)

Quindi mentre Sen afferma che si può agire anche contro il proprio interesse

senza ricavarne un utile personale (do l’euro alla persona bisognosa)

L’utilitarismo afferma che si agisce sempre per ricavare un utile personale.( tengo

l’euro per me) LIBERTA’ STARE BENE:

Tuttavia emerge un conflitto tra e Sen afferma che molto

spesso, si pensa che la libertà (cioè l’opportunità di agire e scegliere in maniera

autonoma)porti sempre allo stare bene; ma libertà e stare bene non sempre si

muovono nella stessa direzione, perché può capitare che si muovano anche in

direzioni opposte.

L’esempio che Sen propone è quello dato dalla scena di un crimine: se mi trovo

davanti alla scena di un crimine, ho due possibilità: o rimanere davanti alla scena o

fuggire.

Se rimango davanti alla scena la mia libertà di agency accresce perché se

 

rimango sul luogo, posso fare qualcosa per bloccare il crimine. Però allo

stesso tempo, il mio stare bene diminuisce perché potrei rimanere ferito,

quindi il mio well being può ridursi a causa degli sforzi messi in atto.

Se quindi decido di fuggire la mia libertà di agency diminuisce perché non

 

faccio nulla per impedire il crimine, e il mio stare bene accresce perché non

rischierei di rimanere ferito , né rischierei che il mio well being possa ridursi.

Tuttavia, se fuggo, potrei non essere in pace con me stesso e mi sentirei in

colpa, e quindi emerge un conflitto anche tra lo stare bene e la libertà di stare

bene. CONTROLLO & LIBERTA’ EFFETTIVA

controllo libertà effettiva:

Sen afferma che vi è un rapporto tra e per libertà

effettiva s’intende l’abilità che ha ogni persona di scegliere il tipo di vita che vuole

condurre indipendentemente da chi ha in mano il controllo o le leve della

situazione.

Fin quando i meccanismi di controllo sono in armonia con ciò che la persona

avrebbe comunque scelto, la libertà effettiva non viene compromessa.

Sen propone a riguardo, l’esempio delle epidemie Egli afferma che se ogni

persona avesse la possibilità, sceglierebbe di vivere una vita priva di epidemie; ad

ogni modo, il controllo delle prevenzione delle epidemie è affidato alle politiche

libertà come controllo

nazionali ed internazionali , quindi la nostra è nulla perché

non siamo agenti attivi che hanno in mano la situazione. Tuttavia, una politica che

nostra libertà effettiva

elimina le epidemie accresce la cioè quella di condurre

un’esistenza priva di epidemie e ciò aumenta il nostro stare bene.

Ponendo l’esempio al contrario, se le leve del potere decidessero di promuovere le

epidemie, la nostra libertà di controllo sarebbe nulla perché non siamo noi gli agenti

attivi, e la nostra libertà effettiva risulterebbe compromessa, perché non abbiamo

più la possibilità di condurre il tipo di vita che vorremmo, cioè priva di epidemie.

GIUSTIZIA E CAPACITA’ (teoria della giustizia di J.RAWLS)

teoria della Giustizia John Rawls

All’interno del testo, Sen fa’ un richiamo alla di in

cui si dimostra da un lato, in accordo con Rawls, e dall’altro in totale disaccordo.

Giustizia è intesa

In particolar modo, Rawls nella sua teoria della Giustizia (dove la

come EQUITA’), originaria”

esprime il suo concetto di “Posizione essa è uno stato

ipotetico di uguaglianza tra gli individui, dove questi ultimi sono chiamati a scegliere

i principi che governeranno la società e questi principi, consentiranno: 1) una

PRINCIPI,

convivenza pacifica 2) l’uguaglianza 3)la giustizia. Questi sono:

LIBERTA’ /IDENTITA’

- principio di è il principio secondo cui tutti hanno uguale

 diritto ad essere liberi e uguali (uguale

situazione di partenza)

DIFFERENZA

- principio di è il principio secondo cui le disuguaglianze

 economiche e sociali devono soddisfare 2 condizioni:

1. devono essere attribuite a posizioni aperte a tutti

gli individui in una condizione di uguaglianza delle

opportunità

2. devono avantaggiare i membri più svantaggiati.

PRIMARI”

Sulla base di questi principi, Rawls pone l’attenzione sui “BENI : egli

afferma che per ESSERE UGUALI dal punto di vista sociale ed economico, bisogna

porre attenzione agli individui più svantaggiati della società, distribuendo in

diseguale i beni primari

maniera (=che per Rawls sono reddito, ricchezza, risorse,

libertà, diritti, opportunità) in modo tale che si vada a sanare questa diseguaglianza.

I beni primari quindi :

RISPETTO DI SE’ propria DIGNITA’

- ASSICURANO IL e il senso della

MEZZI utili

- sono i per il raggiungimento del benessere degli individui quindi della

LIBERTA’ ; pertanto sono visti come beni con funzione strumentale.

Alla luce di ciò, Sen :

d'accordo

Da un lato, è con Rawls, il quale richiede l'uguaglianza dei diritti e

 doveri fondamentali e sostiene che le ineguaglianze economiche e sociali

sono giuste se vanno ad avantaggiare gli individui più svantaggiati e quindi,

egli valuta il miglioramento del benessere sociale non in base allo sviluppo del

benessere generale, ma soprattutto in base a quello dei più svantaggiati,

senza alcuna polemica per il fatto che questo possa portare anche al

miglioramento delle posizioni più avvantaggiate.

critica

Dall’altro lato, Rawls, per il fatto che Rawls concentra troppo

 l’attenzione sul concetto dell’equa distribuzione dei beni primari andando a

trascurare il fatto che questa eguaglianza nei beni può coesistere con gravi

diseguaglianze nella libertà effettiva degli individui e nelle loro capacità:

anche se si realizza una giusta distribuzione dei beni,

infatti Sen, afferma che

non tutti sono in grado di trasformarli/convertirli in effettivi funzionamenti:

ad esempio, una persona disabile con handicap può avere più beni primari

rispetto ad una persona sana, ma minori capacità di funzionamenti, quindi la

sua libertà è compromessa. (minore capacità minore libertà)

beni primari/

Quindi per Sen i o risorse, sono ciò che può essere distribuito in

MEZZI

maniera diseguale nella società e li definisce come i in vista dell’esercizio dei

funzionamenti, e la capacità di convertire i beni in funzionamenti è influenzata da

fattori individuali e sociali. A questo punto, l’obiettivo della comunità politica è

quello di far sì che tutti possano convertire i beni in funzionamenti affinchè possano

ottenere la libertà e quindi well-being.

Inoltre, Sen afferma che gli individui in una società hanno solitamente obiettivi e fini

diversi: tuttavia, l’uguaglianza della libertà di perseguire gli stessi fini non può essere

generata dall’eguale distribuzione dei beni primari

POVERTA’ E OPULENZA(=ricchezza) linea di povertà

Per quanto riguarda il concetto di povertà, Sen individua una che

funge da elemento divisorio:

al di sotto povero,

- chi sta di questa linea è considerato perché percepisce

meno della metà del reddito medio;

al di sopra rischio di povertà.

- chi sta appena di questa linea è considerato a

Sulla base di questi due diversi livelli, dovrò distribuire in modo diseguale le risorse:

questo perché anche tra i poveri c’è una differenza nella distribuzione del red

Dettagli
A.A. 2015-2016
10 pagine
7 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa90bay-votailprof di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Longato Fulvio.