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I COMUNISTI MANGIANO I BAMBINI
CAP. 1 – LA LEGGENDA OGGI
Fra storia e domande “I comunisti mangiano i bambini”:
la leggenda è planetaria ma in Italia assume più rilevanza. Trattandosi di una leggenda orale ad essa
vennero attribuite interpretazioni fantasiose:
anni '30 Ucraina → terribile carestia a causa del regime zarista e bambini handicappati eliminati
– x fame
i comunisti mangiavano la spensieratezza dei bimbi
– dio Moloch → secondo la Bibbia dio adorato dai cannibali e bambini in sacrificio
–
In tempi recenti usò la leggenda nella propaganda di Forza Italia affermando di poter
Berlusconi
dimostrare che i comunisti hanno realmente mangiato i bambini e fatto anche peggio, e nella Cina di
Mao li bollivano x concimare i campi. L'allusione di Berlusconi si riferisce alla più grave carestia della
storia avvenuta in Cina tra il 1960 e il 1962.
Il paradosso è che per quanto la leggenda sia circolata negli anni '20 nel '900 l'unico uomo politico a
utilizzarla nei comizi e nella stampa fu il fondatore di Forza Italia.
Francesco Cossiga regalò un bambolotto di zucchero a Massimo D'Alema (
Aneddoto: all'epoca Presiden
Consiglio) accompagnato dal commento “così non interromperai la tradizione dei
del
comunisti che mangiano i bambini”.
Non solo la politica si soffermò sul tema ma anche la canzone, la satira e il cinema. Negli anni '90
Giorgio Gaber affermò che qualcuno era democristiano perchè i comunisti mangiano i bambini.
La politica metafora del cannibalismo:
la rappresentazione dantesca (conte Ugolino) ha costituito una delle metafore più significative ai fini di
metà dell'800 polemica sull'istruzione obbligatoria affidata allo
propaganda/pubblicità politica. Nella 2ª
Stato da parte del fronte clericale.
→ delegare la scuola allo Stato significa sottrarre i figli all'educaz. della famiglia e della chiesa
Cattolici l'immagine di Stato laico che monopolizza l'educazione assume la fisionomia di una
cannibalizzazione metaforica dell'infanzia
→ nelle tavole di Galantara sono rappresentati preti e frati con bocche smisurate pronte a
Laici inghiottire gruppi di bambini vestiti da scolaretti
Quelle figure smisurate esplicitano non solo la battaglia x il monopolio dell'istruzione ma anche la
denuncia della pedofilia di preti e frati.
La satira cattolica disegna in sembianze panciute i rappresentanti del movimento operaio che ingrassano
con le quote di tesseramento dei poveri contadini. Inoltre rappresentano la massoneria con l'Idra (mostro
mitologico a nove teste a forma di serpente).
Galantara e Scolarini, i + famosi vignettisti del tempo socialisti, usano lupi e pescecani x rappresentare i
sacerdoti imperialisti capitalisti e tutti i nemici della classe operaia.
A partire dagli anni '20 del '900 anche il comunismo veste i panni del divoratore.
A partire dalla campagna elettorale del 1953 si avvia la polemica contro il regime dei “forchettoni”,
l'ispirazione si è riferita alla voracità della DC, soprattutto del governo De Gasperi.
In un manifesto vengono ritratti De Gasperi, Gonnella e Scelba che trasportano gli oggetti simbolo del
loro appetito ossia le posate. I “forchettoni” sono gli accaparratori non solo dei seggi in Parlamento ma
anche delle poltrone nei consigli di amministrazione di Banche o Giornali.
La stampa comunista conia termini come “ERPIVORI” ad indicare la capacità della DC ad accaparrarsi
gli aiuti USA elargiti all'Italia attraverso l'ERP (Piano Marshall) a partire dagli anni '30; anche il mondo
dell'infanzia entra in quelle rappresentazioni.
→ Il fascismo opera un'educazione politico-propagandistica senza precedenti, modificando
FASCISMO
l'immagine romantica dei bimbi dell'800 e rappresentandoli vestiti da balilla a imitazione dell'adulto che
prendono a calci i coetanei neri durante la campagna di Etiopia o con il manganello in mano
minacciando un piccolo comunista.
Nel 1944 Dante Coscia pubblica un album x l'infanzia “Storia del bene e del male” → fiaba per grandi e
piccini in cui il protagonista, un bambino, percorre la storia del fascismo a partire dalle origini:
gli avversari politici sono vestiti da animali
– liberali e socialisti sono asini
– il leone sconfitti è l'inghilterra
– gli USA sono la pantera
–
ma l'avversario più temibile è re Vittorio Emanuele, il re traditore raffigurato come serpente.
Sul finale il bambino viene stritolato dalle spire del serpente e a salvarlo è un coetaneo biondo con
l'elmetto da nazista.
Il mondo dell'infanzia era definitivamente entrato nello scontro ideologico e nella lotta politica, pronto
ad essere divorato dal mondo degli adulti.
CAP. 2 – CANNIBALI
tra il 1917 e il 1918 l'avvento di Lenin è accolto in ambienti borghesi con interessi e
CARESTIE:
simpatia ma nel inizia una graduale perdita del fascino della Rivoluzione d'Ottobre, proprio in
1920
coincidenza della che colpì il paese dei Soviet. La tragedia, che calcolò un numero di vittime
1ª carestia
attorno ai 5 milioni, ha origine per i seguenti fattori:
danni provocati dalla produzione agricola
• scontri della rivoluzione russa e della guerra civile
• politica del comunismo di guerra
•
La siccità aggravò la catastrofe. Da qui la creazione da parte della Croce Rossa di una commissione
internazionale per gli aiuti in Russia, fra quei volontari è presente Umberto Zanotti Bianco.
L'educatore, che nel 1921 compì un viaggio in URSS, annotò sul suo diario della necrofagia e informò
che in alcune realtà è stato chiesto ufficialmente dai cittadini di poter mangiare i propri morti (e anche i
morti di tifo).L'educatore registrò anche frequenti episodi di cannibalismo nei confronti dei bambini,
rivelando che alcuni furono mangiati dalle proprie madri. Famosa foto nella regione del Volga 1921
Il fenomeno tornò a manifestarsi in maniera vistosa in occasione della tra il e
successiva carestia 1932
il che costerà la vita a 6 milioni di persone, ai contadini privati dei raccolti vennero sottratti i
1933
prodotti della terra e gli animali riducendoli alla fame.
Arthur Koestler (scrittore ungherese) in quell'occasione percorreva il Caucaso e citò vari episodi,
arrivando alla conclusione che il cannibalismo non è poi così lontano dalla civiltà quanto si crede.
Varie testimonianze concordano sul commercio di carne umana e di improvvisati luoghi di macellazione
singolare in questo contesto fu l'Esperimento (avviato dal regime staliniano nel 1933
di Nazino
nell'isola di Nazino) che coinvolse migliaia di deportati classificati come socialmente distruttivi; terribili
condizioni di sopravvivenza generano malattie e conducono alla fame, di qui il nome attribuito a quel
luogo → isola della morte.
Notizie di diffusi episodi si registrarono durante la in cui morirono da 600000
battaglia di Leningrado,
a un milione di persone di freddo e fame; il comportamento degli abitanti è studiato da un'èquipe di
medici che identifica il cannibalismo come una diffusa pratica di sopravvivenza.
L'apertura degli archivi dopo la caduta dell'URSS ha dato l'accesso a documenti segreti, consentendo la
classificazione del cannibalismo in 3 categorie:
1) casi di Vendita → al mercato nero di carne umana
2) casi di smembramento di cadaveri in cimiteri o ospedali
3) omicidio per cibarsi del corpo
La situazione venne esplicitata in termini crudi da Benito Mussolini nell'estate del 1922 in cui nelle
pagine del Popolo d'Italia raccontò vari episodi, da un venditore di carne umana a banditi che sotterrano
cadaveri per ricavarne grasso, soffermandosi sui disturbi mentali degli antropofagi.
Durante la campagna di Russia la propaganda nazifascista diffuse racconti sulle condizioni di vita.
In occasione di una mostra sulla realtà del comunismo avvenuta nel 1941 a Berlino vengono pubblicate
foto dell'inferno comunista e lettere di soldati alle famiglie che ne riportano gli orrori. Si pensa che
quelle lettere, almeno in parte, siano opera dell'apparato propagandistico per alimentare il panico verso
l'orco russo. Nel 1944 vi furono altre mostre a Udine e Trieste dov'erano raffigurati soldati dell'Armata
rossa che pugnalavano religiosi e stupravano suore.
Le persecuzioni ad opera del sistema sovietico non implicano che vi fosse un opera della soppressione
dell'infanzia come vuol lasciare intendere la propaganda fascista.
Nel 1922 Zanotti Bianco affermò nei suoi diari che per ordine del governo i bambini dovevano essere
accompagnati a scuola da soldati perchè ogni giorno qualcuno ne scompariva.
Secondo il console Gradenigo nel 1932 (in occasione della 2ª carestia) al tribunale di Kharkov erano in
corso 300 processi per cannibalismo, e nella maggior parte dei casi i rei di cannibalismo vennero
condannati a morte. Dagli interrogatori e dai verbali degli accusati emerge che lo scopo
dell'antropofagia era quello della propria sopravvivenza e quella dei propri figli.
I cannibali non sono solo russi:
Quello che successe durante le carestie in URSS fu il frutto di un degrado causato dalla fame e non
contiene, come la leggenda vuol far credere, caratteri ideologici.
Il processo di civilizzazione ottenuto in Europa nell'Età dei Lumi impose nelle realtà occidentali la
correzione di aspetti animaleschi e l'occidente civilizzato guarda di cattivo occhio una società così
arretrata (le notizie della carestia e i casi di cannibalismo enfatizzarono quelle emozioni).
Nell'elaborazione della leggenda i contadini, operai, artigiani o semplici cittadini poveri e affamati si
trasformano in comunisti.
La letteratura distingue l'antropofagia rituale o magica, quella volta ad annientare il nemico e quella
dettata dalla fame.
Anche la pittura si espresse sul tema e perfino il cinema con registi come Pier Paolo Pasolini (Porcile).
In uno dei capolavori del dopoguerra “l'arpa birmana” un gruppo di soldati giapponesi rimasto isolato
tenta di raggiungere la Thailandia e i militari, incalzati dai soldati inglesi, fuggono in preda alla
disperazione e alla fame che li spinge a cibarsi dei loro compagni morti.
Dalle suggestioni di questo film uno studioso di origine giapponese Tanaka scoprì negli archivi
americani più di 100 dichiarazioni giurate di soldati australiani che denunciarono casi di cannibalismo in
Nuova Guinea da parte dei soldati giapponesi.
Littell nel romanzo “le benevole” narra che durante l'assedio di Stalingrado alcuni soldati tedeschi
praticassero il cannibalis