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Il volo di Gagarin e la sua influenza culturale

Commedie e romanzi contribuirono ad aumentare la popolarità di Gagarin, infatti egli "fu il primo equivalente sovietico della rockstar straniera". Nel secondo dopoguerra i nomi di moda erano quelli americani, mentre ora, dopo il volo spaziale di Gagarin, Jurij e le sue varie trascrizioni hanno conosciuto un rilancio tra i figli dei militanti comunisti e molti prodotti come le macchine da scrivere vennero chiamate Laika. Oltre a ciò, nuovi modi di dire ed espressioni entrarono nel parlare e nello scrivere quotidiano. Un esempio è il termine "cosmonauta" coniato adesso che si contrappose al termine "astronauta" usato dagli americani e dal mondo occidentale, quindi la contrapposizione della corsa allo spazio influenzò anche il vocabolario. Gagarin era spesso accostato alla figura di Cristoforo Colombo (entrambi avevano scoperto un mondo nuovo), mentre i francesi lo avevano accostato a Napoleone. Il volo di Gagarin pose temporaneamente

fine a quella supremazia che gli Stati Uniti avevano stabilito con il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki: da Gagarin in poi il mondo comunista cessò di essere sotto il ricatto di quello occidentale.

La propaganda sovietica costruisce la sua figura come quella di un "eroe-non-eroe", infatti egli venne ritratto come un uomo "normale", un comune uomo sovietico che non ha nulla dell'eroe ed è di estrazione sociale modesta. Egli superò una dura selezione e venne scelto perché aveva una biografia limpida e tutte le migliori doti dell'uomo comunista.

Gagarin rappresenta l'"uomo nuovo" e venne descritto come un figlio e uno scolaro modello e, una volta sposato, come un marito e un padre esemplare. Egli rappresenta "l'eroe moderno per eccellenza", cioè il simbolo dell'uomo qualunque capace però di raggiungere ogni traguardo. Gagarin è l'aggiornamento del

Il mito di Stachanov, il minatore che batté ogni record estraendo 102 tonnellate di carbone in un turno di 6 ore e proposto come modello da imitare. Gagarin costituì un aggiornamento del mito dell'eroe tutto muscoli e forza fisica e portò oltre la terra il mito del comunismo. Dopo un mese e mezzo dal lancio uscì anche la sua autobiografia, tradotta in molte lingue, che amplificò la sua figura di eroe. Gagarin rappresentò anche le sofferenze collettive sotto il nazismo, infatti egli aveva appena 7 anni quando i tedeschi invasero l'Unione Sovietica e la guerra segnò profondamente la sua infanzia, infatti suo padre fu richiamato a combattere con l'Armata Rossa e i suoi fratelli furono mandati al fronte. Si dice anche che egli abbia tirato dei sassi ai carrarmati che invadevano l'Urss e vero o falso che sia, ciò ha alimentato la sua figura di eroe. La figura di Gagarin si distanziava dal modello del superuomo, anche.

Perché in quei giorni a Gerusalemme si stava svolgendo il processo contro Eichmann, il criminale nazista tra i maggiori responsabili dello sterminio degli ebrei. Molti di questi gerarchi nazisti erano fuggiti soprattutto in Sudamerica. Simone Visantal lo trovò in Argentina dove si era rifugiato e i suoi uomini lo andarono a catturare e lo portarono a Gerusalemme dove venne istituito il processo. Da lì si iniziò a parlare dell'Olocausto.

L'impresa di Gagarin testimoniò la superiorità dell'uomo del comunismo su quello del capitalismo. Arrivato nello spazio egli pronunciò la frase "non c'è nessun Dio quassù", confermando la politica antireligiosa di Chruščëv. Egli divenne un personaggio da copertina e morì il 27 marzo 1968, nel corso di un'esercitazione a bordo di un velivolo militare. Ciò aumentò la popolarità del personaggio.

Dopo Gagarin -> negli anni

Successivi vennero compiuti frequenti lanci dall'Unione Sovietica. Il secondo cosmonauta (lanciato il 6 agosto 1961) fu Titov, anche lui di origini umili e un uomo semplice. In tutto ciò fu fondamentale l'ingegnere che dal lancio dello Sputnik progettò e accompagnò le imprese spaziali sovietiche: Korolëv.

Il primo statunitense a entrare in orbita attorno alla terra fu Glenn (20 febbraio 1962).

Capitolo 3. Il rosso stil novo.

14 giugno 1963 -> lanciato il razzo Vostok 5 con a bordo Bykovskij, il cui ritratto politico e sociale corrisponde a quello dei cosmonauti che l'hanno preceduto. Dopo un paio di giorni egli venne raggiunto da Valentina Tereškova (il sistema comunista prevede al suo interno la parità tra uomo e donna) ed essi erano visti come Adamo ed Eva dello spazio. Quando il volo finisce entrambi tornano, entrambi vengono ricevuti dalle massime autorità dell'URSS.

La Tereškova venne presentata come una donna

sovietica semplice, figlia di contadinidivenuti operai e mise del tutto in ombra il suo collega maschio. Il volo orbitale dellaprima donna cosmonauta non offrì elementi tecnici di rilievo rispetto ai lanciprecedenti, ma le novità erano solo di carattere politico e sociale e ciò confermòancora una volta che il modello sociale del comunismo vantava una indiscussasuperiorità su quello americano. Con tutto ciò la Tereškova non divenne soloambasciatrice nel mondo della raggiunta parità dei sessi, ma anche testimone di unanuova femminilità della donna comunista. Essa divenne il simbolo dell’emancipazionefemminile. Essa diventò così un modello di riferimento e la donna comunista inizia adessere rappresentata in una nuova veste. Infatti, proprio attraverso la figura dellaTereškova ci fu una riconsiderazione del modello della femminilità comunista.Attraverso di lei si voleva dimostrare che le donne

del comunismo sono altrettanto femminili quanto quelle occidentali, ma sono anche al pari dei maschi perché come loro vanno nello spazio. A partire dalla comparsa del movimento operaio e della Rivoluzione del 1917, la sinistra aveva compiuto una "rinuncia al corpo" (al contrario l'ideologia fascista esaltava il corpo), infatti si valorizzava soprattutto la mente e il cervello, mentre il corpo non era importante. Perciò tra le prime suffragette (movimento di sinistra) c'è un rifiuto del corpo. Quindi alcuni stereotipi delle donne comuniste erano: abbigliamento trasandato, trascuratezza personale, poca o nessuna pulizia e scarsa femminilità e ciò era voluto per testimoniare la propria adesione all'idea socialista. Ciò iniziò a cambiare con la Tereškova, grazie alla quale si voleva ribaltare questo stereotipo, ed essa dimostrò che una professione tradizionalmente riservata ai maschi può essere.esercitata dalla donna senza compromettere la sua femminilità e ciò aggiunse anche un tocco di grazia e gentilezza all'impresa. La propaganda comunista (c'era un'unica agenzia stampa) si concentra soprattutto sulla sua figura di moglie, mamma e figlia piuttosto che su quella di cosmonauta. Con tutto ciò lei si trasformò nella rappresentazione "mitica della nuova donna sovietica" e divenne il nuovo modello di riferimento si un nuovo fascino femminile. Inoltre, secondo alcuni giornali, il giorno prima del lancio lei si sarebbe recata dal parrucchiere. Con la comparsa sulla scena della prima cosmonauta grazia e bellezza iniziano a fare il loro ingresso nella cultura popolare comunista. Capitolo 4. I marziani sono tutti comunisti. Uno dei luoghi comuni più diffusi nei film di fantascienza era che i marziani e gli alieni in generale fossero la rappresentazione del comunismo. Esso si accentuò ancora di più dopo che il primosatellite artificiale fu lanciato da una base dell'Unione Sovietica. Ciò scatenò negli Stati Uniti anche il timore di un ideale gemellaggio tra comunisti ed extraterrestri. Ciò sembra avvicinarsi sempre di più quando l'Unione Sovietica iniziò una serie di missioni senza equipaggio verso la Luna e così la sonda inviata dall'Urss divenne il primo oggetto ad aver raggiunto la Luna. L'allunaggio andò ad accentuare le paure e le angosce del mondo occidentale. In tutto ciò i film di fantascienza americani vanno a generare nell'opinione pubblica angosce e paure. Invece la fantascienza sovietica è giudicata più ottimista e portatrice di un messaggio di natura solidale. Ciò si può vedere in Teresa Noce, uno dei personaggi più prestigiosi del comunismo italiano della prima parte del 900, che pubblicò un romanzo di fantascienza con Laika come protagonista. Qui lei non muore ma.

Finisce paracadutata in un altro pianeta dove vive a lungo e felice. Quindi qui i pianeti annunciano un mondo di pace e progresso.

1958 -> 41° anniversario della Rivoluzione d’ottobre – novità nella rappresentazione del comunismo perché c’è una sintesi tra la simbologia classica (bandiere rosse, martelli ecc.) e il nuovo mito spaziale (razzi e pianeti per esempio). Tutto ciò influenzò la quotidianità: per esempio oggetti di uso quotidiano riprendono questa nuova simbologia, come anche oggetti rivolti ai bambini (imitazioni dello Sputnik o di missili) – inoltre le imprese sovietiche hanno traghettato i gusti dei bambini dalla fantascienza alla scienza -, ma anche la moda e dal 1961 Gagarin divenne uno dei soggetti più rappresentati del 900.

La fine di un primato -> 20 luglio 1969 – gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrins sbarcarono sulla Luna e la bandiera degli Stati Uniti venne piantata sul suolo

lunare per siglare, sia pure simbolicamente, il possesso di un nuovo territorio. Così si concluse una sfida fra sovietici e americani iniziata fra l'ottobre e il novembre del 1957 e che fino ad ora aveva visto prevalere i sovietici. Così l'ultimo grande mito/favola del mondo comunista venne sopraffatto. Si diffonde sconcerto perché questa viene vista come una sconfitta del comunismo (si ragiona sempre con uno schema duale).

Capitolo 5. "Questi vanno sulla Luna e non sanno fare le macchine".

Nonostante la sconfitta nella gara spaziale, il mito della scienza e della tecnologia del paese del socialismo reale continua ad affascinare i militanti. Comunque, ancor prima dei voli di Laika e di Gagarin, la stampa comunista italiana tesse spesso gli elogi della tecnologia sovietica, giudicandola su un piano superiore. In particolare, si è soffermata sull'importanza che nella scuola sovietica ha l'insegnamento delle scienze. Il culto per le

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scienze va inteso in direzione del progresso umano e del miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e in tutto ciò un

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A.A. 2018-2019
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara_101 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Pivato Stefano.